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Ester, libro diAusiliario per capire la Bibbia
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che si trovava a Susa verso la fine del regno di Dario I o all’inizio del regno di Serse I.
CONTENUTO
Dopo una breve descrizione dell’ambiente, il capitolo 1 presenta una scena nel cortile del giardino del palazzo reale, dove si tiene un grande banchetto per tutti gli abitanti di Susa. Quando l’allegria è al massimo il re Assuero ordina alla regina Vasti di presentarsi e mostrare la sua bellezza al popolo e ai principi. Al suo ostinato rifiuto e su raccomandazione dei principi il re la destituisce e ne dà l’annuncio a tutti i popoli dell’impero.
Nel capitolo 2 si parla delle disposizioni prese per radunare nel castello tutte le vergini più belle dell’impero che vengono sottoposte a cure di bellezza prima di essere presentate al re. Fra queste il re deve scegliere la nuova regina. La prescelta è Ester, una ragazza ebrea, cugina di Mardocheo, che è suo tutore e servitore alla porta del re.
Il capitolo 3 descrive la promozione di Aman e il suo successo nell’ottenere dal re l’autorizzazione a emanare un decreto che ordinava lo sterminio di tutti gli ebrei dell’impero.
Allora Mardocheo consiglia ed esorta Ester a intercedere per il suo popolo anche se così facendo mette a repentaglio la propria vita. — Est. 4:2-17.
Ester si presenta al re senza essere invitata e chiede che lui e Aman siano suoi ospiti quel giorno a un banchetto. Dopo il banchetto la scena si sposta in casa di Aman, dove Aman raduna un gruppo di amici. Viene deciso di erigere un palo alto cinquanta cubiti su cui impiccare Mardocheo. —Est. 5:1-14.
Aman si presenta al re per chiedere di impiccare Mardocheo. Il re invece costringe Aman a rendere onore a Mardocheo per il servizio reso rivelando un complotto per attentare alla vita del re. Egli deve rivestire Mardocheo di vesti regali e fargli fare a cavallo il giro della piazza della città, gridando: “In questo modo si fa all’uomo nel cui onore il re stesso ha preso diletto”. La scena successiva si svolge di nuovo in casa di Aman dove è tornato in tutta fretta dopo quest’esperienza umiliante. — Est. 6:4-14.
Un secondo banchetto ha luogo negli appartamenti di Ester. All’irata domanda del re Ester rivela che Aman è l’istigatore del disegno di massacrare tutti gli ebrei dell’impero, lei compresa. Allora il re fa impiccare Aman alla forca preparata per Mardocheo. — Est. 7:1-10.
Poiché secondo l’usanza medo–persiana il decreto che ordinava di mettere a morte gli ebrei è immutabile, viene emanato un controdecreto che consente agli ebrei di difendersi. — Est. 8:1-17.
Il capitolo 9 narra che gli ebrei abbattono i loro nemici a Susa e in tutte le province, anche i dieci figli di Aman sono uccisi e poi messi al palo. Mardocheo ed Ester ordinano di commemorare ogni anno questa liberazione il quattordicesimo e il quindicesimo giorno di adar, chiamati giorni di Purim, perché Aman aveva tirato la sorte (Pur) ricorrendo alla divinazione per scegliere il giorno più propizio per sterminare gli ebrei.
Il capitolo 10 conclude menzionando brevemente la grandezza di Mardocheo e la sua energica opera a favore del suo popolo.
Vedi il libro “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, pp. 91-94
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EstorsioneAusiliario per capire la Bibbia
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Estorsione
L’atto e l’effetto dell’estorcere, cioè prendere o sottrarre qualche cosa a qualcuno che è contrario o riluttante a darlo, intimidendolo con l’uso della forza, di minacce o altro indebito esercizio del potere. La Bibbia ammonisce ripetutamente, specie coloro che hanno autorità o incarichi di responsabilità, di non cercare guadagno ingiusto. — Eso. 18:21; Prov. 1:19; 15:27.
Ciò nonostante, durante la dominazione romana sulla Palestina, esattori di tasse ebrei erano spesso colpevoli di estorsione. La posizione che avevano offriva loro ampia opportunità di arricchirsi ingiustamente (come senza dubbio si arricchivano anche i romani) a spese del popolo. Forse Gesù alludeva a questo nell’illustrazione di un fariseo ipocrita che pregava accanto a un esattore di tasse e si raccomandava a Dio poiché non era colpevole di estorsione. (Luca 18:11) Gli esattori di tasse che chiesero a Giovanni il Battezzatore cosa dovevano fare ricevettero questo consiglio: “Non esigete nulla di più dell’aliquota stabilita. — Luca 3:13; confronta Luca 19:2, 8.
Nelle Scritture Greche Cristiane l’estorsione è elencata insieme a fornicazione, adulterio, idolatria, avidità, furto, ubriachezza, parlare oltraggioso e omosessualità, cose che se vengono praticate impediranno di entrare nel regno di Dio. L’apostolo Paolo, scrivendo alla congregazione di Corinto, disse che un tempo alcuni di loro avevano fatto cose del genere, ma poi si erano purificati. Perciò, anche se nel mondo non potevano evitare ogni contatto con persone simili, dovevano evitare la compagnia di uno qualsiasi di tali individui che pretendesse di essere un “fratello”, e dovevano rimuoverlo dalla congregazione. — I Cor. 5:9-11; 6:9-11.
Il comportamento del cristiano circa il cedere all’estorsione pagando una tangente è illustrato dal comportamento dell’apostolo Paolo: il procuratore romano Felice cercò di estorcergli del denaro prolungando di due anni la sua detenzione; Paolo se ne rese perfettamente conto, ma non diede nulla a Felice. — Atti 24:26, 27.
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EstraneoAusiliario per capire la Bibbia
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Estraneo
Vedi RESIDENTE FORESTIERO.
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EtanimAusiliario per capire la Bibbia
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Etanim
(etanim).
Settimo mese lunare del calendario sacro degli israeliti e primo mese del calendario secolare (I Re 8:2), corrispondente a parte di settembre e di ottobre. Dopo l’esilio in Babilonia si chiamò tishri (ebr. tishrì), nome che non compare nella Bibbia ma si trova in scritti posteriori all’esilio.
Il nome “etanim” pare significhi “correnti costanti” o “rivi perenni”. Dato che questo mese era preceduto dalla lunga estate calda, solo i corsi d’acqua alimentati da una sorgente perenne non erano prosciugati.
Anche se dopo l’esodo dall’Egitto abib (o nisan) diventò il primo mese dell’anno secondo il calendario sacro ebraico, etanim continuò a essere il primo mese dell’anno secolare o agricolo. All’inizio di questo mese quasi tutto il raccolto era stato portato a termine, a conclusione dell’anno agricolo. Le prime piogge che cominciavano a cadere ammorbidivano il terreno per l’aratura che si doveva fare in seguito e che avrebbe segnato l’inizio di nuove attività agricole. Secondo le parole di Geova il mese di etanim segnava una svolta nel corso dell’anno, infatti a proposito della festa della raccolta disse che avveniva “all’uscita dell’anno” e anche “al volgere dell’anno”. (Eso. 23:16; 34:22) Si noti inoltre che l’anno del Giubileo non iniziava nel mese di abib, bensì nel mese di etanim. — Lev. 25:8-12.
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