-
Il pentimento che ha valore dinanzi a DioLa Torre di Guardia 1961 | 1° febbraio
-
-
umilmente a qualsiasi disciplina che gli sia inflitta potrà dimostrare che il suo pentimento è certo motivato da devota afflizione e che sinceramente desidera camminare nelle vie della giustizia.
Veramente la verità scritturale relativa al pentimento che ha valore presso Dio soddisfa il cuore e la mente. Essa esalta la sapienza e la giustizia di Dio e, soprattutto, il suo amore e la sua misericordia.
-
-
Non dimenticate il nome di DioLa Torre di Guardia 1961 | 1° febbraio
-
-
Non dimenticate il nome di Dio
Qual è il nome di Dio? Perché è essenziale onorare ora il suo nome?
CHE DIO abbia un nome non vi può esser dubbio. Egli non è un Dio senza nome. Benché il suo nome sia menzionato più di 6.800 volte nelle Scritture Ebraiche, è sorprendente come siano poche le persone che lo conoscono. La grande maggioranza del genere umano chiama il Creatore col suo titolo “Dio”, credendo che questo sia il suo nome. Il Caller di Corpus Christi dice: “Strettamente parlando, i cristiani non hanno nessun nome per il loro Creatore, poiché la parola ‘dio’, nel termine anglosassone, letteralmente designa qualsiasi essere o oggetto ritenuto soprannaturale, come: dèi pagani, il dio della guerra, ecc. Ma il nome Dio è generalmente accettato fra i cristiani come il nome della Divinità”.
Un altro fatto sorprendente è l’assenza del nome divino, non solo negli esistenti manoscritti greci delle Scritture Greche Cristiane, ma anche nelle numerose traduzioni della Bibbia antiche e moderne. Nello stesso tempo è impossibile leggere per un certo tempo la Bibbia senza comprendere che Dio ha un nome che dev’essere “santificato”, “lodato”, “esaltato”, “reso glorioso”, che il suo nome non dovrebbe essere preso in modo indegno. Perché vi è dunque tanta incomprensione riguardo al nome di Dio?
Dio stesso diede il suo nome al profeta Mosè, rivelandogliene la corretta pronuncia. Quando Mosè fu mandato da Dio a liberare i figli d’Israele dalla schiavitù d’Egitto, Mosè disse a Dio: “Supponiamo che io vada dai figli d’Israele e dica loro: ‘L’Iddio dei vostri padri mi ha mandato a voi’, ed essi mi dicano: ‘Qual è il suo nome?’ Che risponderò loro?” Dio disse a Mosè: “Questo devi dire ai figli d’Israele: ‘Geova, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abrahamo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi’. Questo è il mio nome per l’eternità, e questa è la mia rammemorazione di generazione in generazione”. (Eso. 3:13-15) Abbiamo dunque le parole del Creatore stesso secondo cui il suo nome è Geova.
È anche chiaro che i profeti di Dio conobbero il nome Geova, perché predicarono in tale nome. Essi furono testimoni di Geova, come dichiara Isaia 43:10-12. In Isaia 42:8, il Creatore dice: “Io sono Geova. Questo è il mio nome”. Che cosa potrebbe essere più chiaro di questo? Perché dunque vi è tanta ignoranza riguardo al nome di Geova?
Il dott. Carlyle Adams, nel Sunday Times-Union di Albany, in New York, dice: “Gli
-