-
Decisioni giudiziarieAusiliario per capire la Bibbia
-
-
riguardavano i singoli, e problemi interni ed esterni della nazione. — Vedi CAUSA LEGALE; CORTE DI GIUSTIZIA; LEGGE.
Molte di queste decisioni giudiziarie furono date alla nazione d’Israele presso il monte Sinai. (Nee. 9:13) Ma a volte certe situazioni richiedevano una speciale decisione giudiziaria. Per esempio, quando Zelofead della tribù di Manasse morì lasciando solo alcune figlie, sorse il problema se esse dovevano ricevere un’eredità. Geova allora prese una decisione in merito che divenne legge per risolvere in seguito altre situazioni del genere. (Num. 27:1-11; 36:1-12; vedi anche Levitico 24:10-16). Similmente una decisione giudiziaria presa da Davide a proposito della ripartizione del bottino di guerra costituì un precedente legale. — I Sam. 30:23-25.
Dichiarando che certe azioni comuni ma estremamente nocive erano delitti capitali, le decisioni giudiziarie emanate da Dio si distinguevano nettamente dalle leggi delle nazioni contemporanee. I popoli circostanti commettevano bestialità, sodomia, incesto e altre azioni degradanti che erano nocive al benessere mentale, fisico e spirituale. (Lev. 18:6-30; 20:10-23) Perciò le decisioni giudiziarie di Geova, se osservate, avrebbero elevato la nazione d’Israele. Con la benedizione di Geova la stretta osservanza dei suoi comandi da parte di Israele avrebbe prodotto notevoli benefici, inducendo altre nazioni a dire: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. (Deut. 4:4-6, CEI) Poiché erano realmente una benedizione per Israele (Lev. 25:18, 19; Deut. 4:1; 7:12-15; 30:16), non sorprende che il salmista abbia pregato che gli venissero insegnate le decisioni giudiziarie di Geova. (Sal. 119:108) Le apprezzava a tal punto che sette volte al giorno lodava Geova per le sue decisioni giudiziarie (Sal. 119:164), e persino si alzava a mezzanotte per renderne grazie a Geova. — Sal. 119:62.
Ma per quanto buone, giuste e sante, le decisioni giudiziarie della Legge servivano semplicemente come tutore per condurre a Cristo e furono sostituite da un nuovo patto. (Rom. 7:12; Gal. 3:24; Ebr. 8:7-13) Quindi ci si può aspettare che l’ubbidienza ai comandi o alle decisioni giudiziarie relative al nuovo patto porti benedizioni ben maggiori di quelle che l’Israele naturale ebbe sotto la Legge. — Giov. 13:34, 35; I Cor. 6:9-11; I Piet. 1:14, 15, 22, 23; 2:9, 10; I Giov. 5:3.
-
-
DedicazioneAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Dedicazione
Vedi CORBAN; NAZIREO.
-
-
Dèi e deeAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Dèi e dee
Le divinità che erano e sono tuttora adorate dalle nazioni sono creazioni umane, il prodotto di uomini imperfetti che “han vaneggiato . . . e han mutato la gloria dell’incorruttibile Dio in qualche cosa di simile all’immagine dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di creature striscianti”. (Rom. 1:21-23) Non è dunque strano che queste divinità rispecchino le stesse caratteristiche e debolezze dei loro adoratori imperfetti.
La straordinaria somiglianza evidente fra gli dèi e le dee di vari popoli dell’antichità non può essere attribuita al caso. Nel suo libro The Worship of the Dead, J. Garnier scrive in merito: “Non solo egiziani, caldei, fenici, greci e romani, ma anche indù e buddisti della Cina e del Tibet, goti, anglosassoni, druidi, messicani e peruviani, gli aborigeni dell’Australia e persino i selvaggi delle isole dei mari del Sud, devono tutti aver derivato le proprie idee religiose da una fonte comune e da un centro comune. Troviamo ovunque le più sorprendenti coincidenze: nei riti, nelle cerimonie, nelle usanze, nelle tradizioni, come pure nei nomi dei rispettivi dèi e dee e nei rapporti intercorrenti fra questi”.
Le Scritture dimostrano che le false concezioni religiose ebbero origine dopo il Diluvio nel paese di Sinar. Senza dubbio per ordine di Nimrod, “potente cacciatore in opposizione a Geova”, ebbe inizio la costruzione della città di Babele e della sua torre, probabilmente una ziqqurat che serviva per la falsa adorazione. Tale progetto non aveva lo scopo di rendere onore a Geova Dio, ma serviva ad esaltare i costruttori, che desideravano farsi “un nome celebre”. Inoltre era in netta opposizione al proposito di Dio che il genere umano si espandesse sulla terra. L’Onnipotente frustrò i piani dei costruttori confondendone la lingua. Incapaci di capirsi l’un l’altro, smisero un po’ alla volta di costruire la città e si dispersero. (Gen. 10:8-10; 11:2-9) Ma Nimrod rimase evidentemente a Babele ed estese i suoi domini, fondando il primo impero babilonese. — Gen. 10:11, 12.
In quanto a quelli che si dispersero, ovunque andarono portarono con sé la propria falsa religione, che continuarono a praticare in condizioni nuove, nella loro nuova lingua e in nuovi paesi. Poiché Noè visse ancora 350 anni dopo il Diluvio, tale dispersione ebbe logicamente luogo mentre Noè e suo figlio Sem erano in vita. (Gen. 9:28; 11:10, 11) Perciò la dispersione ebbe luogo quando avvenimenti precedenti, come il Diluvio, erano ben noti. Tale conoscenza rimase senza dubbio presente in qualche forma nella memoria dei dispersi. Lo
-