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LibroAusiliario per capire la Bibbia
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scrissero documenti che non sono preservati nelle Sacre Scritture ispirate. (II Cron. 9:29; 12:15; 13:22) Un “libro dei fatti dei tempi” è menzionato da Neemia. (Nee. 12:23) La Bibbia fa riferimento anche a registrazioni del governo persiano. Fra queste erano inclusi i rapporti sui servigi resi al re, come la scoperta da parte di Mardocheo di un complotto per assassinarlo. — Esd. 4:15; Est. 2:23; 6:1; 10:2.
Il saggio scrittore di Ecclesiaste mette in guardia contro l’infinito succedersi di libri che non inculcano il timore del vero Dio e l’osservanza dei suoi comandamenti. (Eccl. 12:12, 13) Un esempio si ebbe a Efeso, dove imperversavano spiritismo e demonismo. Udita la predicazione della buona notizia intorno a Cristo, i credenti portarono i loro libri di magia e li bruciarono in pubblico.
In Esodo 17:14 c’è il comando di Geova di scrivere “nel libro” il suo giudizio contro Amalec, prova che nel 1513 a.E.V. gli scritti di Mosè, i primi scritti riconosciuti come ispirati, erano già iniziati.
Alcuni altri riferimenti alla Bibbia o a parti di essa sono: “Il libro del patto”, che evidentemente conteneva le leggi esposte in Esodo 20:22—23:33 (Eso. 24:7); “Mosè ebbe terminato di scrivere in un libro [ora chiamato il Pentateuco] le parole di questa legge” (Deut. 31:24, 26); il “rotolo del libro”, le Scritture Ebraiche. — Ebr. 10:7.
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LicaoniaAusiliario per capire la Bibbia
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Licaonia
(Licaònia).
Regione dell’Asia Minore dove si parlava la lingua licaonica. (Atti 14:6-11) Gli esatti confini della Licaonia sono incerti e subirono vari cambiamenti nel corso della sua storia. Fondamentalmente, nell’epoca durante la quale compare nella storia biblica, la Licaonia si trovava nella parte S della provincia romana della Galazia e confinava a O con la Pisidia e la Frigia, a E con la Cappadocia e a S con la Cilicia. È una pianura brulla e vi scarseggia l’acqua. In alcune zone il terreno ha un alto contenuto salino, che contribuisce a rendere arida la regione. Anticamente però era abbastanza fertile e offriva pascoli sufficienti a un gran numero di pecore.
L’apostolo Paolo visitò Derbe e Listra, due città della Licaonia, durante il primo e il secondo viaggio missionario. Può darsi che vi sia tornato anche durante il terzo viaggio missionario, dal momento che viaggiò “di luogo in luogo attraverso il paese della Galazia”. — Atti 14:6, 20, 21; 16:1; 18:23.
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LiciaAusiliario per capire la Bibbia
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Licia
(Lìcia) [forse, lupo].
Regione montuosa lungo la costa S O dell’Asia Minore. A NO della Licia c’era la Caria, a N la Frigia e la Pisidia, e a NE la Panfilia. I monti della regione dell’antica Licia sono contrafforti della catena del Tauro, che specie nella parte E scendono quasi a picco sul mare. Le valli dei fiumi, il principale dei quali è lo Xanto (Koca), sono fertili. Sulle colline la vegetazione è rigogliosa, e i pendii dei monti offrono pascoli alle pecore.
Due città della Licia, Patara e Mira, sono menzionate in relazione ai viaggi dell’apostolo Paolo. Ma non si ha notizia che vi abbia svolto opera di predicazione. — Atti 21:1; 27:5.
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LidiaAusiliario per capire la Bibbia
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Lidia
(Lìdia).
Questa donna e la sua famiglia furono fra i primi in Europa ad abbracciare il cristianesimo grazie all’attività svolta da Paolo a Filippi verso il 50 E.V. Era originaria di Tiatira, città dell’Asia Minore nota per le sue tintorie. In seguito, a Filippi in Macedonia, Lidia vendeva porpora: la sostanza colorante o indumenti e stoffa di quel colore. Sembra che fosse capo della sua casa (che poteva includere schiavi e servitori), e perciò forse era vedova o nubile. — Atti 16:14, 15.
Lidia, “adoratrice di Dio”, era probabilmente una proselita. Può darsi che a Filippi ci fossero pochi ebrei e non ci fosse una sinagoga, perciò il sabato lei e altre donne devote si radunavano presso un fiume fuori della città. Quando l’apostolo predicò a quelle donne, Lidia ascoltò attentamente. Dopo esser stata battezzata insieme alla sua famiglia, supplicò Paolo e i suoi compagni di rimanere da lei: “Se mi avete giudicata fedele a Geova, entrate nella mia casa”. Un’ospitalità così sincera non poteva essere rifiutata. Lo scrittore di Atti, Luca, compagno di viaggio di Paolo, aggiunge: “E ci costrinse ad accettare” (CEI). — Atti 16:11-15.
In seguito, dopo esser stati liberati di prigione, Paolo e Sila andarono un’altra volta a casa di Lidia, dove incoraggiarono i fratelli prima di partire da Filippi. — Atti 16:36-40.
Forse almeno in parte per l’ospitalità di Lidia, Paolo scrisse ai filippesi: “Ringrazio il mio Dio tutte le volte che mi ricordo di voi in ogni mia supplicazione per tutti voi, offrendo la mia supplicazione con gioia, a causa del contributo che avete reso alla buona notizia dal primo giorno fino a questo momento”. — Filip. 1:3-5.
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LievitoAusiliario per capire la Bibbia
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Lievito
Sostanza aggiunta all’impasto o a liquidi per farli fermentare, in particolare una parte di impasto lievitato da usare nella panificazione. Tale tipo di lievito è indicato dal termine ebraico se’òr (“pasta acida” [Eso. 12:15]) e da quello greco zỳme (“lievito” [Luca 13:21]). Ciò che è lievitato è indicato dal termine ebraico hhamèts. — Lev. 2:11.
NELLA LEGGE DI DIO A ISRAELE
Nessuna offerta di grano che gli israeliti presentavano a Geova mediante il fuoco doveva essere “cosa lievitata”. (Lev. 2:11) Si poteva invece usare il lievito nelle offerte di comunione fatte in rendimento di grazie, che l’offerente presentava spontaneamente con spirito di gratitudine per le molte benedizioni di Geova. Quel pasto doveva essere gioioso, e nelle occasioni liete normalmente si mangiava pane lievitato. Insieme alla carne (cioè all’animale) che offriva, e ai pani non fermentati, l’offerente poteva portare ciambelle di pane lievitato, che non venivano poste sull’altare, ma venivano mangiate da lui e dal sacerdote officiante. — Lev. 7:11-15.
Quando si presentavano le primizie della raccolta del frumento il giorno di Pentecoste, il sommo sacerdote agitava davanti a Geova due pani di farina di frumento lievitati. (Lev. 23:15-21) È significativo che alla Pentecoste del 33 E.V. i primi componenti della congregazione cristiana, i discepoli di Gesù Cristo, che erano tutti ebrei, furono unti con spirito santo. Gesù Cristo, il grande Sommo Sacerdote di Geova, poté presentare a Dio i primi dei suoi fratelli generati dallo spirito. Questi erano presi dal genere umano imperfetto. (Atti 2:1-4, 41) Circa tre anni e quattro mesi più tardi, i primi gentili incirconcisi convertiti al cristianesimo, Cornelio e la sua famiglia, furono unti con spirito santo, essendo così presentati davanti a Dio. Anche questi erano esseri umani imperfetti. — Atti 10:24, 44-48; Rom. 5:12.
La festa dei pani non fermentati iniziava l’indomani della Pasqua e durava sette giorni, dal 15 al 21 nisan o abib. In quei giorni non si doveva trovare nelle case degli israeliti, né “vedere” presso di loro, nulla di lievitato. (Eso. 12:14-20; 13:6, 7; 23:15) Questo doveva ricordare loro l’improvvisa liberazione dall’Egitto per mano di Geova, quando non avevano avuto neanche il tempo di far lievitare
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