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InsediamentoAusiliario per capire la Bibbia
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Essi dimostrarono di essere autorizzati non solo a offrire le parti grasse sull’altare, ma anche a ricevere i doni destinati al loro sostentamento secondo la generosa disposizione di Geova per il sacerdozio. La parte del montone agitata, la gamba destra, spettava di solito al sacerdote officiante. (Lev. 7:32-34; Num. 18:18) In questo caso venne bruciata tutta sull’altare. In tal modo fu sia presentata (agitata) davanti a Geova sia offerta effettivamente, riconoscendo che tutto ciò era una concessione che faceva al sacerdozio. — Lev. 8:25-28.
Mosè, agendo in qualità di sacerdote durante la cerimonia d’insediamento, ricevette come sua porzione il petto del montone d’insediamento, dopo averlo presentato come offerta agitata. — Lev. 8:29; vedi anche Esodo 29:26-28.
Parte del sangue del montone insieme all’olio d’unzione (forse mescolati) venne spruzzato su Aaronne e i suoi figli e sulle loro vesti per santificarli. Anche questo si ricollegava col loro incarico di offrire sacrifici, secondo i dettami dello spirito di Dio. Non c’è menzione che i figli di Aaronne venissero unti versando loro olio sulla testa, come era avvenuto per Aaronne. — Lev. 8:30.
La restante parte della carne del montone che non era stata bruciata sull’altare o data a Mosè venne bollita e mangiata, insieme ai pani rimasti nel paniere, da Aaronne e dai suoi figli all’ingresso della tenda di adunanza. Se fosse avanzato qualche cosa, l’indomani mattina si doveva bruciarlo. Questo metteva in risalto la purezza, e anche sottolineava la completezza della loro santificazione e del servizio svolto (perché ciò che mangiavano non era stantio né andato a male e gli avanzi venivano completamente eliminati). Si noti inoltre che i pani non erano lievitati. — Lev. 8:31, 32; Eso. 29:31-34.
CONCLUSIONE DELLA CERIMONIA
L’insediamento richiese sette giorni, prima della fine dei quali il sacerdozio non avrebbe potuto funzionare nel senso più pieno. In ciascuno dei successivi sei giorni della loro investitura e ordinazione per mezzo del mediatore Mosè, i sacrifici vennero offerti come segue: la mattina un giovane montone, insieme a un’offerta di grano e a una libagione di vino, e un sacrificio simile la sera, come olocausti. Durante tutti e sette i giorni, giorno e notte, i sacerdoti appena ordinati dovettero rimanere al loro posto all’ingresso della tenda di adunanza affinché, facendo “la guardia obbligatoria di Geova”, non morissero. — Lev. 8:33-36; Eso. 29:35-42.
L’ottavo giorno, pienamente idoneo e insediato, il sacerdozio funzionò per la prima volta (senza l’assistenza di Mosè), compiendo un sacrificio di espiazione per la nazione di Israele, specialmente bisognosa di purificarsi non solo a motivo della sua peccaminosità naturale, ma anche per la recente disubbidienza in relazione al vitello d’oro, che aveva provocato il disfavore di Geova. (Lev. 9:1-7; Eso. 32:1-10) Al termine del primo sacrificio compiuto dal sacerdozio appena insediato, Geova manifestò la sua approvazione mediante fuoco miracoloso proveniente dalla colonna di nuvola sopra il tabernacolo, che divorò il resto del sacrificio sull’altare. — Lev. 9:23, 24.
La Bibbia non menziona una cerimonia d’insediamento per i successori di Aaronne. Evidentemente era sufficiente un’unica cerimonia per conferire il sacerdozio alla casa di Aaronne e a tutti i suoi discendenti di sesso maschile una volta per tutte, e a tempo indefinito fino all’insediamento del vero ed eterno sommo sacerdote Gesù Cristo. — Ebr. 7:12, 17; 9:11, 12; vedi SACERDOTE; SOMMO SACERDOTE.
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Insegnante, insegnareAusiliario per capire la Bibbia
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Insegnante, insegnare
Geova Dio, il Creatore, è il più grande Insegnante dei suoi servitori. (I Re 8:36; Sal. 27:11; 86:11; 119:102; Isa. 30:20; 54:13) La creazione stessa insegna che esiste un Dio onnisapiente e offre ampio campo d’investigazione e osservazione che finora è stato esplorato solo in parte. (Giob. 12:7-9) Inoltre, mediante rivelazioni speciali, Geova Dio ha insegnato agli uomini il suo nome, i suoi propositi e le sue leggi. (Confronta Esodo 4:12, 15; 24:12; 34:5-7). Queste rivelazioni si trovano nella Parola di Dio, la Bibbia, e costituiscono la base del corretto insegnamento relativo alla sua volontà. (Rom. 15:4; II Tim. 3:14-17) Anche lo spirito di Dio ha funzione di insegnante. — Giov. 14:26.
L’INSEGNAMENTO PRESSO GLI ISRAELITI
In Israele i genitori avevano la responsabilità affidata loro da Dio di ammaestrare i figli. (Deut. 4:9; 6:7, 20, 21; 11:19-21; Sal. 78:1-4) Profeti, leviti, specialmente sacerdoti, e altri uomini saggi prestavano servizio quali insegnanti per la nazione nel suo insieme. — Confronta II Cronache 35:3; Geremia 18:18.
Profeti
I profeti insegnavano al popolo gli attributi e i propositi di Geova, palesavano gli errori degli israeliti e indicavano loro la giusta via da seguire. Spesso i profeti impartivano insegnamento orale, che poi mettevano per iscritto. (Confronta I Samuele 12:23-25; Isaia 7:3, 4; 22:15, 16; Geremia 2:2). I loro metodi di insegnamento includevano l’uso di domande (Ger. 18:13, 14; Amos 3:3-8; Agg. 2:11-14), illustrazioni (II Sam. 12:1-7; Isa. 10:15; Ger. 18:3-10, enigmi (Ezec. 17:2) e azioni simboliche. — I Re 1:30-32; Ger. 13:4-11; 19:1-12; 27:2; 28:10-14; Ezec. 4:1—5:4.
Sacerdoti e leviti
I sacerdoti e i leviti avevano il compito di insegnare la legge di Dio alla nazione di Israele (Lev. 10:11; 14:57; II Cron. 15:3; 35:3), compito che svolgevano in vari modi. Ogni anno sabatico, durante la festa delle capanne, l’intera Legge veniva letta a tutto il popolo, uomini, donne, bambini e residenti forestieri. (Deut. 31:9-13) A volte, facendo rispondere il popolo, i leviti inculcavano negli ascoltatori la legge di Dio. (Confronta Deuteronomio 27:14-26). Oltre a leggere la Legge, i sacerdoti e i leviti ne spiegavano senza dubbio il significato. (Confronta Neemia 8:8). E tramite le decisioni giudiziarie che prendevano insegnavano principi di giustizia divina. — Deut. 17:8-13; I Cron. 26:29; II Cron. 19:8-11.
Scribi
All’epoca del ministero terreno di Gesù gli scribi si distinguevano quali insegnanti della Legge. Ma non riconoscevano i veri problemi e bisogni del popolo. Come i farisei, gli scribi davano maggiore importanza a regolamenti e tradizioni che a misericordia, giustizia e fedeltà. Rendevano opprimente la Legge. (Matt. 23:2-4, 23, 24; Luca 11:45, 46) Il loro insegnamento non era così efficace come avrebbe potuto essere, perché assumevano un atteggiamento di superiorità nei confronti del popolo comune e non erano loro stessi un esempio degno di essere imitato. — Confronta Matteo 23:3, 6, 7; Giovanni 7:48, 49; vedi SCRIBA.
GESÙ CRISTO, IL GRANDE INSEGNANTE
Anche se i capi religiosi del giudaismo non erano
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