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Caccia e pescaAusiliario per capire la Bibbia
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degli israeliti nel loro paese, può riferirsi alla ricerca del rimanente ebraico pentito. Altrimenti i pescatori e cacciatori sono le forze nemiche inviate a scovare gli israeliti infedeli, affinché nessuno sfugga al giudizio di Geova. — Confronta Ezechiele 9:2-7.
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CadesAusiliario per capire la Bibbia
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Cades
(Càdes) [santo, santificato], CADES-BARNEA (Càdes-Barnèa).
Accampamento israelita nel deserto all’estremità del territorio edomita presso la “via di Sur”, forse la moderna Darb el-Shur che da Ebron raggiunge l’Egitto. (Gen. 16:7, 14; Num. 20:14-16 [il termine ebraico ‘ir (città) in Numeri 20:16 può significare semplicemente accampamento; confronta Numeri 13:19]). Evidentemente, passando per il monte Seir, undici giorni di viaggio separavano Cades-Barnea dall’Horeb. — Deut. 1:2.
Di Cades si parla come di una località sia del deserto di Paran che di quello di Zin. Forse Zin e Paran erano deserti vicini che s’incontravano a Cades e perciò si poteva dire che questa località si trovava in uno o nell’altro. Oppure il deserto di Zin poteva far parte del più vasto deserto di Paran. (Num. 13:26; 20:1) All’epoca di Abraamo il luogo era chiamato sia En-Mispat che Cades. (Gen. 14:7; 20:1) Può darsi che fosse la stessa cosa di Chedes. — Gios. 15:21, 23.
ʽAin Qedeis, circa 80 km a S–SE di Beer-Seba, è una delle località identificate con Cades. Nel mezzo di un deserto desolato (confronta Deuteronomio 1:19), l’acqua fresca e pura della sorgente di Qedeis alimenta un’oasi ricca di erba, cespugli e alberi. Nelle vicinanze ci sono altre due sorgenti: ʽAin el-Qudeirat e ʽAin Qoseimeh. Attualmente la maggiore delle tre sorgenti è ʽAin el-Qudeirat e perciò alcuni sono propensi a identificarla con Cades-Barnea. Comunque ʽAin Qedeis è la più orientale e quindi la sua identificazione con Cades-Barnea sembra la più coerente con la descrizione della linea E–O del confine meridionale di Canaan: Cades-Barnea (ʽAin Qedeis?), Azar-Adda (ʽAin el-Qudeirat?) e Azmon (ʽAin Qoseimeh?). Se gli israeliti si accamparono effettivamente in quella zona, senza dubbio si servirono di tutte e tre le sorgenti. — Num. 34:3-5.
Nel secondo anno dopo l’esodo dall’Egitto, gli israeliti partirono da Hazerot e si accamparono a Cades-Barnea. (Confronta Numeri 10:11, 12, 33, 34; 12:16; 13:26). Allora Mosè mandò dodici uomini a esplorare la Terra Promessa. Dieci di questi fecero un rapporto sfavorevole, provocando mormorii di ribellione fra gli israeliti. Perciò Geova condannò la nazione a vagare nel deserto. Un successivo tentativo di conquistare Canaan senza l’approvazione e la guida divina provocò l’umiliante sconfitta d’Israele. (Num. 13:1-16, 25-29; 14:1-9, 26-34, 44, 45; 32:7-13; Deut. 1:41-45) Gli israeliti rimasero a Cades-Barnea ancora per qualche tempo. (Deut. 1:46) Ma non era proposito di Geova che si fermassero lì. Egli aveva precedentemente detto loro: “Mentre gli Amalechiti e i Cananei dimorano nel bassopiano, domani [espressione idiomatica ebraica che significa “in seguito”, come in Esodo 13:14] voltatevi e partite per marciare verso il deserto per la via del mar Rosso”. — Num. 14:25.
Perciò gli israeliti lasciata Cades-Barnea peregrinarono nel deserto per trentotto anni. (Deut. 2:1, 14) Sembra che in tutti quegli anni si siano fermati circa in diciotto luoghi diversi, questo in base al numero delle tappe elencate dopo che gli israeliti partirono da Hazerot. (Confronta Numeri 12:16–13:3, 25, 26; 33:11-36). Anche se gli israeliti si accamparono a Cades dopo esser partiti da Hazerot, Numeri 33:18 non menziona Cades dopo Hazerot. Questa può essere un’omissione volontaria o forse, come alcuni hanno suggerito in passato, Cades può essere identificata con Ritma.
Infine gli israeliti fecero ritorno a Cades nel primo mese del quarantesimo anno dopo l’esodo. (Num. 20:1; 33:36-39) Lì morì Miriam. In seguito Mosè e Aaronne persero il privilegio di entrare nella Terra Promessa per non aver santificato Geova che aveva provveduto miracolosamente l’acqua per gli israeliti accampati a Cades. Di là Mosè chiese poi a Edom il permesso di attraversare il suo territorio. (Num. 20:1-17) Questo venne negato e gli israeliti evidentemente rimasero per un po’ a Cades (Num. 20:18; Giud. 11:16, 17) prima di proseguire verso la Terra Promessa passando per il monte Hor. (Num. 20:22; 33:37) Quando raggiunsero la pianura di Moab a E del Giordano, Geova indicò Cades-Barnea come parte del confine meridionale della Terra Promessa. (Num. 33:50; 34:4) Successivamente gli israeliti al comando di Giosuè conquistarono la regione da Cades-Barnea fino a Gaza (Gios. 10:41), e Cades-Barnea divenne il confine meridionale di Giuda. — Gios. 15:1-4.
Nel Salmo 29:8 si legge che la voce di Geova fa “contorcere” il deserto di Cades. Questa può essere un’allusione a un violento uragano che dalle montagne a N si abbatte sulla regione di Cades a S e solleva nuvole di sabbia tali da dar l’impressione che il deserto si contorca.
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CaiafaAusiliario per capire la Bibbia
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Caiafa
(Caiàfa) [depressione].
Giuseppe Caiafa, sommo sacerdote durante il ministero di Gesù (Luca 3:2), era genero del sommo sacerdote Anna. (Giov. 18:13; vedi ANNA, I). Ricevette l’incarico da Valerio Grato, predecessore di Ponzio Pilato, verso il 18 E.V., anche se alcuni dicono che questo avvenne solo nel 26. Conservò l’incarico fino al 36 o 37, più a lungo di tutti gli immediati predecessori, e questo per la sua abile diplomazia e cooperazione col governo romano. Si dice che lui e Pilato fossero buoni amici. Caiafa era sadduceo. — Atti 5:17.
Promotore del complotto per eliminare Gesù, Caiafa profetizzò, ma non di sua spontanea volontà, che Gesù sarebbe morto entro breve tempo per la nazione, e a tal fine s’impegnò di tutto cuore. (Giov. 11:49-53; 18:12-14) Durante il processo di Gesù davanti al sinedrio Caiafa si strappò gli abiti esclamando: “Ha bestemmiato!” (Matt. 26:65) Mentre Gesù era davanti a Pilato, anche Caiafa senza dubbio gridava “Al palo! Al palo!” (Giov. 19:6, 11); ed era fra coloro che chiesero la liberazione di Barabba invece di Gesù (Matt. 27:20, 21; Mar. 15:11); fra coloro che gridavano “Non abbiamo nessun re eccetto Cesare” (Giov. 19:15) e fra coloro che protestavano per la scritta “Il Re dei Giudei” messa sopra la testa di Gesù. — Giov. 19:21.
La morte di Gesù non segnò la fine del ruolo di Caiafa quale principale persecutore del cristianesimo nascente. Anche gli apostoli furono trascinati davanti a questo capo religioso fu comandato loro severamente di smettere di predicare, furono minacciati e persino flagellati, ma invano. A dispetto di Caiafa “ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa” a predicare. (Atti 4:5-7; 5:17, 18, 21, 27, 28, 40, 42) Oltre che del sangue di Gesù, Caiafa si macchiò ben presto anche del sangue del giusto Stefano, e diede a Saulo di Tarso lettere di presentazione per estendere la campagna omicida fino a Damasco. (Atti 7:1, 54-60; 9:1, 2) Ma poco dopo Vitellio, legato romano, esonerò
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