-
MeraritiAusiliario per capire la Bibbia
-
-
piedistalli, dei pioli e delle corde da tenda del cortile. (Num. 3:36, 37) Per trasportare queste cose pesanti furono dati loro quattro carri e otto bovini. Nel deserto sia loro che i ghersoniti erano “sotto la mano” di Itamar figlio di Aaronne. — Num. 7:6-8.
Nella divisione della Terra Promessa all’epoca di Giosuè, ai merariti furono attribuite dodici città dai territori di Ruben, Gad e Zabulon, quattro da ciascuna tribù. Una di queste città, Ramot in Galaad (nel territorio di Gad) era una “città di rifugio”. — Gios. 21:7, 34-40; I Cron. 6:63, 77-81.
All’epoca di Davide 220 merariti, al comando di Asaia, aiutarono gli altri leviti a portare l’arca del patto dalla casa di Obed-Edom fino a Gerusalemme. (I Cron. 15:1-6, 25) Dopo che l’Arca ebbe un luogo di riposo, “Davide diede incarichi per dirigere il canto alla casa di Geova” a certi merariti. (I Cron. 6:31, 44-47) Altri merariti ebbero l’incarico di sorvegliare le porte. — I Cron. 26:1, 10, 19.
Durante il programma di riforme attuato da Ezechia re di Giuda, alcuni merariti erano fra i leviti che purificarono il tempio. (II Cron. 29:12, 15) Poi, nel VII secolo a.E.V., i merariti Iaat e Abdia ebbero dal re Giosia l’incarico di sorvegliare i lavori di riparazione del tempio. — II Cron. 34:12, 13.
Fra i leviti che nel 537 a.E.V. tornarono dall’esilio in Babilonia vi erano dei merariti. (I Cron. 9:14) Poi (nel 468 a.E.V.) alcuni merariti erano fra i leviti che accompagnarono Esdra da Babilonia a Gerusalemme. — Esd. 8:1, 18, 19, 31, 32.
-
-
MercatoAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Mercato
Luogo all’aperto dove anticamente, nelle città e nei villaggi del Medio Oriente e del mondo romano, si comprava e si vendeva, e si tenevano riunioni pubbliche. Nelle città greche e romane la piazza del mercato era circondata da statue e da edifici pubblici, anche di carattere religioso. Sembra che certe questioni giudiziarie venissero risolte nei luoghi di mercato. (Confronta Atti 16:19-21). Inoltre al mercato si potevano avere notizie locali e di altri paesi, perché là si radunava la gente e si parlava degli avvenimenti più recenti. — Confronta Atti 17:17-21.
Nella piazza del mercato in Palestina si potevano trovare bambini che giocavano. (Matt. 11:16; Luca 7:32) Vi convenivano i disoccupati e quelli che cercavano lavoro per una giornata. (Confronta Matteo 20:3, 4). Ivi gli orgogliosi scribi e farisei volevano essere notati dalla folla e salutati come secondo loro si conveniva all’alto rango che pretendevano di avere. (Matt. 23:2, 6, 7; Mar. 12:38; Luca 11:43; 20:46) Di ritorno dal mercato, i farisei e gli altri ebrei che osservavano le tradizioni si purificavano mediante aspersioni prima di toccare cibo. — Mar. 7:3, 4.
Quando era sulla terra, Cristo Gesù compì guarigioni nei luoghi di mercato. (Mar. 6:56) E l’apostolo Paolo, ad Atene, ragionava “ogni giorno nel luogo di mercato con quelli che vi si trovavano”. — Atti 17:16, 17; vedi APPIO, MERCATO.
-
-
MeretriceAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Meretrice
Vedi FORNICAZIONE; PROSTITUZIONE.
-
-
MeribaAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Meriba
(Meriba o Meribà) [lite, disputa, contesa].
1. Luogo nelle vicinanze dell’accampamento israelita nel deserto, presso Refidim. Ivi Geova provvide miracolosamente acqua quando Mosè colpì con la sua verga la roccia in Horeb. Mosè allora chiamò il luogo “Massa” (prova) e “Meriba” (lite, disputa, contesa). Tali nomi ricordavano che Israele aveva litigato con Mosè e aveva messo alla prova Geova a motivo della mancanza d’acqua. — Eso. 17:1-7.
2. Il nome “Meriba” fu dato in seguito anche a una località presso Cades, dato che anche qui Israele se la prese con Mosè e con Geova per via della mancanza di acqua. (Num. 20:1-13) A differenza della località presso Refidim, dove gli israeliti si erano accampati meno di due mesi dopo essere usciti dall’Egitto (Eso. 16:1; 17:1; 19:1), questa Meriba non si chiamava anche “Massa”. Le Scritture a volte la distinguono dalla precedente località con le espressioni “acque di Meriba” (Sal. 106:32) o “acque di Meriba a [o di] Cades”. (Num. 27:14; Deut. 32:51) Tuttavia nel Salmo 81:7 il riferimento a Geova che esaminava Israele presso le “acque di Meriba” potrebbe alludere all’episodio di Meriba presso Redifim. — Confronta Deuteronomio 33:8.
Mosè e Aaronne trascurarono di santificare Geova in relazione all’acqua miracolosamente provveduta a Meriba nella zona di Cades. Perciò non ebbero il privilegio di entrare nella Terra Promessa. Sembra che questo episodio sia accaduto nel quarantesimo anno della peregrinazione di Israele nel deserto. — Num. 20:1, 9-13, 22-28; 33:38, 39.
-
-
MeridianaAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Meridiana
Orologio solare usato per indicare il tempo di giorno mediante i raggi del sole che colpiscono un oggetto la cui ombra si proietta su un quadrante o superficie graduata: l’ombra si allunga o si accorcia secondo la distanza del sole dallo zenit. L’oggetto usato per produrre l’ombra era di solito uno stilo o gnomone, cioè una sottile lamina metallica triangolare fissata sulla superficie del quadrante, ma si poteva anche usare una corda o qualche altra cosa. La superficie del quadrante poteva essere piana, concava o anche cilindrica.
In II Re 20:8-11 e Isaia 38:4-8 si legge del portento compiuto da Geova in risposta alla preghiera di Isaia per il re Ezechia che era malato. Questo consisté nel far retrocedere di dieci gradini l’ombra che era calata gradatamente. Poteva trattarsi dei gradini di un quadrante graduato per misurare il tempo, e non è impossibile che il padre di Ezechia possedesse un simile orologio solare, forse avuto da Babilonia. Tuttavia, lo storico ebreo Giuseppe Flavio dice a questo proposito che tali gradini si trovavano ‘nella casa di Acaz’, facendo pensare che fossero parte di una scala. Accanto alla scala poteva esser stata sistemata una colonna che colpita dai raggi del sole proiettava un’ombra che si allungava a poco a poco lungo i gradini e serviva per misurare il tempo.
Un miracolo del genere riguardava evidentemente il rapporto tra la terra e il sole, e in tal caso era affine al miracolo descritto in Giosuè 10:12-14. Sembra che questo portento abbia avuto grande risonanza, infatti in II Cronache 32:24, 31 si legge che messaggeri furono inviati a Gerusalemme da Babilonia per informarsi sull’accaduto.
-
-
MerodacAusiliario per capire la Bibbia
-
-
Merodac
(Meròdac).
Forma ebraica di Marduk, nome del principale dio di Babilonia. I re di Babilonia Merodac-Baladan (Isa. 39:1) ed Evil-Merodac (II Re 25:27) erano senza dubbio così chiamati in onore di questo dio. Con la maggiore importanza annessa alla città di Babilonia dopo che Hammurabi ne fece la capitale della regione omonima, anche Merodac acquistò maggior prestigio. Gli furono attribuite le prerogative di divinità più antiche, e si pensa che i sacerdoti babilonesi abbiano
-