-
Stabilito l’antico stato d’IsraeleLa Torre di Guardia 1965 | 15 novembre
-
-
reale, la celeste “Nuova Gerusalemme”, il governo teocratico del nuovo ordine. Acquistate conoscenza in merito a questo meraviglioso nuovo governo che riempirà l’intera terra col suo dominio e durerà per sempre. — Ebr. 11:10.
-
-
Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1965 | 15 novembre
-
-
Domande dai lettori
● La fabbricazione di dodici tori di rame come base per il mare di getto nel cortile del tempio a Gerusalemme, com’è riportato in 2 Cronache 4:4, non violò il Secondo Comandamento, che proibiva di fare immagini?
Molti evidentemente interpretano male il Secondo Comandamento, poiché tale comando non proibiva tutta la fabbricazione di immagini o rappresentazioni, ma solo il farle come oggetti di adorazione, come mostra pure l’intera dichiarazione del comandamento: “Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne’ cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso”. Fra quelli che interpretano erratamente questo comandamento vi sono i musulmani, i quali, come risultato, usano solo disegni geometrici nella loro arte per timore di violare questo comandamento. — Eso. 20:4, 5, VR.
Che Geova non proibisse tutta la fabbricazione di statue o immagini è evidente dai suoi successivi comandi di farle. Mosè ricevette pertanto il comando di fare due cherubini per l’arca della testimonianza e anche di fare ricamare dei cherubini sulle tende usate nel tabernacolo. In seguito, a Mosè fu comandato di fare un serpente di rame a cui dovevano guardare tutti gli Israeliti che erano stati morsi dai serpenti per guarire. In relazione al tempio, oltre ai grandi tori menzionati, Geova diresse anche la fabbricazione di due grandissimi cherubini da porre nel Santissimo. Nessuno di questi, comunque, doveva essere adorato, e quando il serpente di rame divenne un oggetto di adorazione, il fedele re Ezechia lo fece frantumare. — Eso. 25:18-22; 26:1; Num. 21:8, 9; 2 Re 18:4.
I tori usati per sostenere il mare di getto servivano a uno scopo molto pratico ed erano una scelta assai appropriata in vista dell’enorme dimensione del “mare”.a L’orlo aveva un diametro di nove metri e il mare doveva essere molto rigonfio nel mezzo, perché si diceva che potesse contenere circa 117.000 litri d’acqua, o 117 tonnellate! Infatti, nelle Scritture il toro è usato come simbolo di forza, poiché leggiamo della “forza del toro”, e certamente era il più forte degli animali domestici che gli Israeliti avessero. Appropriatamente, riscontriamo che nella visione di Ezechiele del trono di Geova e dei dintorni, e nella visione di Giovanni dello stesso, vi appaiono creature viventi aventi l’aspetto di tori. (Ezech. 1:6, 7, 10; Riv. 4:7) Il toro in tale simbolismo si comprende che denoti l’attributo di potenza di Geova. Siccome, nel simbolo biblico, l’acqua di solito rappresenta la parola di verità (Efes. 5:26), possiamo vedere in questo grande “mare di getto” fuso e nella sua forte base l’illimitata potenza di Geova di adempiere tutta la sua buona parola. Non v’è dubbio al riguardo: “Così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senz’aver compiuto quello ch’io voglio, e menato a buon fine ciò per cui l’ho mandata”. — Isa. 55:11, VR.
Perciò, nell’uso dei tori in relazione al mare di getto del tempio di Salomone, non vediamo nessuna violazione della legge di Geova contro il fare immagini per l’adorazione ma, piuttosto, un disegno architettonico molto appropriato e pratico.
[Nota in calce]
a Nel tempio di Erode il mare era sostenuto da dodici leoni, per i quali, tuttavia, non vediamo nessuna giustificazione scritturale.
-
-
Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1965 | 15 novembre
-
-
Domande dai lettori
● Quando ci si rivolge a Geova in preghiera, a che cosa si deve immaginare che Geova sia simile, o a che cosa si dovrebbe pensare?
Nelle visioni date a Daniele, Ezechiele e all’apostolo Giovanni, abbiamo in simboli qualche idea della magnifica gloria di Geova. (Dan. 7:9, 10; Ezech. 1:26-28; Riv. 4:1-3) Eppure si deve ricordare che gli Israeliti non videro nessuna forma nel giorno in cui Geova parlò loro presso il monte Oreb. La ragione fu che non piacque a Geova di permetter loro di farsi alcuna rappresentazione di lui, “qualche immagine scolpita, la rappresentazione di qualche
-