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Gelosia, gelosoAusiliario per capire la Bibbia
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impartita da Geova, la perdita delle facoltà procreative. Se la gelosia del marito era infondata, egli doveva riconoscere l’innocenza della moglie avendo rapporti sessuali con lei perché potesse avere un bambino. — Num. 5:11-31.
NON È AMMESSA RIVALITÀ FRA I SERVITORI DI DIO
La rivalità o competizione così comune nell’attuale sistema di cose non si addice al servitore di Dio. Lo scrittore del libro di Ecclesiaste dice: “Io stesso ho visto tutto il duro lavoro e tutta l’abilità nell’opera, che significa rivalità [ebr. qinʼàth] dell’uno verso l’altro; anche questo è vanità e un correr dietro al vento”. (Eccl. 4:4; confronta Galati 5:26). Essendo geloso dei successi, dei possedimenti o dei talenti altrui, il servitore di Dio può diventare invidioso e avido, al punto di invidiare i malvagi che prosperano. Le Scritture esortano a guardarsi da ciò; anche se può sembrare che prosperino per molto tempo, al momento giusto il giudizio di Dio si abbatterà improvvisamente su di loro. (Sal. 37:1, 2) Invidiarli può spingere a imitarne il comportamento violento, detestabile a Geova. — Prov. 3:31, 32; 23:17; 24:1, 19; confronta Salmo 73:2, 3, 17-19, 21-23.
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Gelso neroAusiliario per capire la Bibbia
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Gelso nero
[gr. sykàminos].
Albero menzionato una sola volta da Gesù parlando agli apostoli della loro fede. (Luca 17:5, 6) Il sostantivo greco usato da Luca viene normalmente tradotto gelso, e il gelso nero (Morus nigra) è comune in Palestina. È un albero rigoglioso che raggiunge un’altezza di 6 m, con grandi foglie a forma di cuore e frutti simili a more di colore rosso scuro o nero. Il gelso bianco (Morus alba) è usato per l’alimentazione dei bachi da seta la cui coltura fu introdotta in Siria in epoca romana ed è tuttora praticata.
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GenealogiaAusiliario per capire la Bibbia
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Genealogia
Scienza che si occupa delle origini e della discendenza della famiglia umana. Geova Dio è il grande Genealogista o Conservatore dei documenti della creazione, delle origini, nascite e discendenze. È il “Padre, al quale ogni famiglia in cielo e sulla terra deve il proprio nome”. (Efes. 3:14, 15) Quindi possiamo attenderci che la sua Parola, la Bibbia, contenga un’accurata documentazione delle genealogie che hanno una parte importante nel suo proposito.
SCOPO DELLE GENEALOGIE
Dopo il diluvio, la benedizione di Noè indicò che i discendenti di Sem avrebbero avuto il favore di Dio. (Gen. 9:26, 27) In seguito Dio rivelò ad Abraamo che quello che sarebbe stato chiamato suo “seme” sarebbe venuto da Isacco. (Gen. 17:19; Rom. 9:7) Era evidente che l’identificazione di tale seme avrebbe richiesto una documentazione genealogica molto accurata. Infatti nel corso del tempo si tenne coscienziosamente la registrazione della discendenza di Giuda, la tribù a cui era stata promessa una posizione di preminenza (Gen. 49:10), e particolarmente della famiglia di Davide, la discendenza reale. (II Sam. 7:12-16) Questa registrazione avrebbe costituito l’estremamente importante genealogia del Messia, il Seme. — Giov. 7:42.
Un’altra genealogia tenuta con gran cura era quella della tribù di Levi, e particolarmente della famiglia sacerdotale di Aaronne. — Eso. 28:1-3; Num. 3:5-10.
Inoltre, sotto la Legge, le registrazioni genealogiche erano indispensabili per stabilire l’appartenenza a una data tribù nella divisione del paese e a una data famiglia nell’attribuzione delle singole eredità terriere. Avevano il preciso scopo di identificare il parente più prossimo, il go’èl, che poteva contrarre il matrimonio del cognato (Deut. 25:5, 6), aveva il diritto di ricomprare un suo parente (Lev. 25:47-49) e di rivendicare il sangue sparso da un omicida. (Num. 35:19) Il patto della Legge proibiva il matrimonio fra certi parenti o consanguinei, e questo richiedeva conoscenza dei rapporti di parentela. — Lev. 18:6-18.
La precisione con cui gli israeliti tenevano tali genealogie è illustrata dalla situazione che si verificò dopo il ritorno da Babilonia, quando alcuni, presumibilmente di discendenza sacerdotale, non riuscivano a trovare il proprio registro. Neemia ordinò che non mangiassero delle cose più sante appartenenti al sacerdozio finché non potevano stabilire pubblicamente la loro genealogia. (Nee. 7:63-65) Il censimento della popolazione fatto da Neemia includeva i netinei, i quali, pur non essendo israeliti, erano ufficialmente dedicati al servizio del tempio. — Nee. 7:46-56.
In quanto a cronologia, nella maggior parte dei casi gli elenchi genealogici non intendevano fornire dati completi. Tuttavia spesso sono d’aiuto poiché confermano certi particolari della cronologia o forniscono importanti dettagli. E neanche si può ritenere che gli elenchi genealogici forniscano in generale l’indice di aumento della popolazione, poiché in molti casi certi anelli intermedi vengono tralasciati qualora non siano indispensabili a una particolare genealogia. E poiché di solito le genealogie non contengono nomi di donna, non sono elencati i nomi delle mogli e concubine che un uomo può aver avuto; parimenti non sono nominati tutti i figli avuti da tali mogli; a volte sono tralasciati persino i figli della prima moglie.
ALTRE GENEALOGIE IMPORTANTI
Oltre alla discendenza da Adamo a Gesù Cristo Gen. 5:3-32; 11:10-30; 21:2, 3; 25:26; 35:22-26; Num. 1:20-50) e ad estese genealogie dei dodici figli di Giacobbe, esistono registrazioni genealogiche delle origini dei popoli imparentati con Israele: per esempio dei fratelli di Abraamo (Gen. 11:27-29; 22:20-24); dei figli di Ismaele (Gen. 25:13-18); di Moab e Ammon, figli del nipote di Abraamo Lot (Gen. 19:33-38); dei figli che Abraamo ebbe da Chetura, da cui discendevano Madian e altre tribù (Gen. 25:1-4); e della posterità di Esaù (Edom). — Gen. 36:1-19, 40-43.
Tali nazioni sono importanti per la loro parentela con Israele, il popolo eletto di Dio. Sia Isacco che Giacobbe presero moglie dalla famiglia del fratello di Abraamo. (Gen. 22:20-23; 24:4, 67; 28:1, 4; 29:21-28) Dio assegnò le regioni confinanti con Israele alle nazioni di Moab, Ammon ed Edom; e fu detto a Israele di non invadere l’eredità terriera di quei popoli né di interferire con loro. — Deut. 2:4, 5, 9, 19.
ARCHIVI UFFICIALI
Sembra che in Israele, oltre ai registri tenuti dalle stesse famiglie, esistevano anche archivi di stato dove si tenevano le genealogie. In Genesi, capitolo 46, troviamo l’elenco dei nati nella famiglia di Giacobbe fino al suo arrivo in Egitto ed evidentemente fino alla sua morte. Una genealogia, principalmente dei discendenti di Levi forse copiata da registrazioni precedenti, compare in Esodo 6:14-25. Il primo censimento della nazione fu quello fatto nel deserto del Sinai nel 1512 a.E.V., il secondo anno dall’uscita dall’Egitto, quando venne riconosciuta la loro discendenza “riguardo alle loro famiglie nella casa dei loro padri”. (Num. 1:1, 18; vedi anche Numeri, cap. 3).
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