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Che cosa significherà il Natale per voi?Svegliatevi! 1974 | 22 dicembre
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Hastings: “La maggioranza delle usanze natalizie prevalenti ora in Europa, o di cui ci è giunta notizia da tempi precedenti, non sono usanze veramente cristiane, ma usanze pagane assorbite o tollerate dalla Chiesa. . . . La festa del Natale ha ereditato queste usanze principalmente da due fonti: dal paganesimo romano e da quello teutonico”. Alcune usanze vengono anche dall’antica Babilonia.
Fa differenza?
Nonostante ciò, le chiese della cristianità continuano a celebrare di anno in anno il Natale. Per loro non fa nessuna differenza da dove venne il Natale. L’unica cosa apparentemente importante è il fatto che è un’occasione di divertimento ora reputata cristiana. A una lettera inviata ai Cavalieri di Colombo per fare domande in merito, un sacerdote cattolico romano rispose come segue:
“L’evoluzione di certi oggetti o feste osservate in qualche forma dell’adorazione pagana non ha importanza. Quando la Chiesa comincia l’opera missionaria in mezzo a un nuovo gruppo di persone, la Chiesa prende regolarmente ciò che è buono dalle usanze e abitudini del popolo e gli dà una nuova interpretazione alla luce degli insegnamenti di Cristo. Se prima qualcosa era messo in relazione con l’errore, la Chiesa rieduca il popolo alla luce della rivelazione cristiana e attribuisce all’oggetto o all’usanza un nuovo significato per il futuro”.
Accettate questo modo di ragionare? È vero che l’origine del Natale “non ha importanza”? Può un sistema ecclesiastico ‘dare una nuova interpretazione’ a qualcosa di pagano e renderlo in tal modo accettevole a Dio e a Cristo Gesù? Che cosa dice in merito la Bibbia?
Considerate il caso degli Israeliti che Dio aveva liberati dalla schiavitù in Egitto e portati nella “terra promessa” di Canaan (in seguito chiamata Palestina). In Egitto, gli Israeliti avevano conosciuto molte usanze religiose di quel paese. Gli abitanti della loro nuova terra, Canaan, pure seguivano molte tradizioni religiose. Che dire se i Giudei avessero adattato alcune delle pratiche religiose d’Egitto e di Canaan all’adorazione del vero Dio, Geova? Avrebbe Dio pensato che ‘non fa nessuna differenza dato che ora l’adorazione mi onora’?
Notate l’opinione di Dio stesso al riguardo, riportata in Deuteronomio 12:30, 31: “Guardati dall’indagare sui loro dèi, pensando: ‘Come servivano i loro dèi queste nazioni? Voglio anch’io fare così’. Non devi comportarti così con Jahve tuo Dio”. (Versione a cura di mons. S. Garofalo) Rammenterete che Dio disapprovò la nazione d’Israele quando adottò l’idolatra pratica egiziana dell’adorazione del vitello. Benché asserissero che il vitello rappresentava Geova e che quella era una “festa a Geova”, Dio disse a Mosè: ‘Il tuo popolo . . . ha agito rovinosamente’. — Eso. 32:4, 5, 7.
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Quale fu la loro origine?Svegliatevi! 1974 | 22 dicembre
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Quale fu la loro origine?
● L’albero di Natale affonda le sue radici nel paganesimo. “The Twelve Days of Christmas” dice, a pagina 33: “L’uso dell’abete (Tannenbaum) sembra avesse origine dalle celebrazioni del solstizio invernale delle tribù pagane germaniche nella Foresta Nera”. “The Two Babylons” di Alexander Hislop ne fa risalire le origini alla Roma pagana e all’antica Babilonia.
● L’uso di agrifoglio e vischio nelle celebrazioni natalizie è pure di origine pagana. Lo “Standard Dictionary of Folklore, Mythology and Legend” di Funk & Wagnalls, Volume I, pagina 501, spiega: “L’uso di agrifoglio nelle cerimonie religiose è molto antico; probabilmente i primi cristiani di Roma trassero il suo uso come decorazione natalizia dai Saturnali romani”.
Questo dizionario nota pure nel Volume 2, pagina 732: “Si suppone spesso che la decorazione natalizia della casa con il vischio sia un vestigio dell’antico culto druidico della quercia. Frazer collega l’usanza di baciarsi sotto il vischio con la licenziosità dei Saturnali greci. Altri associano la pratica a certi riti nuziali primitivi”.
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