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Apprezziamo i doni di DioLa Torre di Guardia 1953 | 1° ottobre
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quella grande arca o cassa, dando così una delle più notevoli prove di quello che lo spirito di Dio può compiere. Possiamo qui fare un parallelo con l’opera dei testimoni di Geova nei tempi moderni. Tutti quanti predicano la buona notizia del Regno recandosi di casa in casa, mettendosi per le strade e tornando a visitare le persone e tenendo studi biblici nelle loro case. E fanno questo anche senza aver avuto addestramento in queste cose prima di divenire testimoni, essendo stati occupati come agricoltori, falegnami, casalinghe, ecc. — Gen. 6:9, 14; Zacc. 4:6.
D’altra parte, è probabile che Betsaleel, il quale fu impiegato per soprintendere al lavoro artistico nella costruzione del tabernacolo e dei suoi arredi, avesse certe capacità naturali, pratica ed esperienza, anche come l’apostolo Paolo era pratico della legge prima di diventare cristiano. Le loro abilità naturali, esercitazione ed esperienza precedenti, insieme alla volenterosità e allo spirito santo di Dio, li rese atti a servire in posizioni particolarissime. Così oggi, mentre sorge il bisogno di servitori aventi speciali capacità lo spirito santo suscita coloro che hanno le possibilità o una precedente esperienza e che sono disposti di essere adoperati. — Eso. 31:2-6; Atti 22:3.
Dio ha promesso di fornirci i doni necessari. Se abbiamo veramente fede nella sua promessa non ci accontenteremo di desiderare o di pregare semplicemente per ricevere tali doni, ma ci metteremo energicamente all’opera, ci sforzeremo con piena volontà per amore dell’opera. Ci viene dato un incarico o un’assegnazione? Facciamo del nostro meglio, sia che richieda più studio, speciale esercitazione, pratica, prove o altra preparazione.
Manifestiamo dunque apprezzamento dei doni che abbiamo coltivandoli seriamente, usando ogni mezzo provveduto dal Signore per nostra disciplina: la sua Parola, gli aiuti biblici della Watchtower, le assemblee della congregazione e altre, come pure l’attività in tutte le caratteristiche del ministero cristiano. Come Paolo consigliò a Timoteo: “Continua a dedicarti alla lettura pubblica, all’esortazione, all’insegnamento. Non trascurare il dono . . . Pondera queste cose, sii assorto in esse, affinché il tuo progresso sia manifesto a tutti. Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Attieniti a queste cose, perché facendo questo salverai sia te stesso che quelli che ti ascoltano”. (1 Tim. 4:13-16, NW) E, sopratutto, rallegreremo il cuore del nostro grande Benefattore, mostrando così apprezzamento per i suoi doni. — Prov. 27:11.
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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1953 | 1° ottobre
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Domande dai lettori
◆ Deuteronomio 21:10-13 indica che gli uomini israeliti potevano sposare le prigioniere straniere, mentre altri testi proibivano il matrimonio con le straniere. Non è questo contradditorio? — M. H., Pennsylvania, Stati Uniti.
Geova dice il motivo della generale proibizione concernente mogli straniere come segue: “Affinché non avvenga che esse, dopo aver fornicato coi loro dèi, non faccian fornicare anche i tuoi figli”. Il divino avvertimento fu pronunciato pure in questo modo: “Non prenderai le loro figliuole per i tuoi figliuoli, perché stornerebbero i tuoi figliuoli dal seguir me per farli servire a dèi stranieri”. (Eso. 34:16, Ti; Deut. 7:4) Il divieto non era basato su alcun pregiudizio razziale né su qualche ragione nazionalistica, ma unicamente allo scopo di proteggere gli israeliti dalla contaminazione della religione. Era per evitare contatti che potevano compromettere la purità di adorazione resa a Geova.
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