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UzziaAusiliario per capire la Bibbia
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vissuto in epoca successiva). Ma i suoi sudditi continuarono impropriamente a fare sacrifici presso gli alti luoghi. — II Re 15:3, 4; II Cron. 26:4, S.
Uzzia diventò famoso per le sue vittorie militari, conseguite con l’aiuto di Geova. Restituì Elat (Elot) al regno di Giuda e ricostruì quella città nella parte settentrionale del Golfo di ‘Agaba. Combatté con successo contro i filistei, facendo breccia nelle mura di Gat, Iabne e Asdod, quindi costruì città nel territorio di Asdod. Uzzia riportò vittorie sugli arabi e i meunim, e rese tributari di Giuda gli ammoniti. Il suo potente esercito ben armato consisteva di 307.500 uomini al comando di 2.600 capi delle case paterne. Uzzia rafforzò le fortificazioni di Gerusalemme e vi costruì macchine da guerra. — II Re 14:22; II Cron. 26:2, 6-9, 11-15.
Sembra che le brillanti vittorie riportate abbiano fatto insuperbire Uzzia al punto di penetrare nel Santo del tempio per bruciare incenso. Il sommo sacerdote Azaria, accompagnato da ottanta sottosacerdoti, seguì immediatamente il re nel tempio e lo rimproverò per questa azione illegale, esortandolo a uscire dal santuario. Mentre aveva in mano l’incensiere per bruciare l’incenso e infieriva contro i sacerdoti, Uzzia fu miracolosamente colpito da lebbra sulla fronte, al che i sacerdoti eccitati lo fecero uscire dal tempio. Come impuro lebbroso fu escluso da ogni adorazione presso il santuario e non poteva svolgere mansioni regali. Perciò, per tutto il tempo che Uzzia rimase in una certa casa fino al giorno della sua morte, suo figlio Iotan si occupava degli affari di stato. — II Cron. 26:16-21.
A proposito della sua morte e sepoltura, II Cronache 26:23 riferisce: “Infine Uzzia giacque con i suoi antenati; e lo seppellirono dunque con i suoi antenati, ma nel campo di sepoltura che apparteneva al re, poiché dissero: ‘Egli è lebbroso’”. Questo può significare che, a motivo della lebbra, Uzzia sia stato sepolto in un campo annesso al cimitero regale invece di essere messo in una tomba scavata nella roccia.
Una lapide di calcare, rinvenuta a Gerusalemme e ritenuta del I secolo E.V., porta la seguente iscrizione: “Qui furono portate le ossa di Uzzia, re di Giuda. Non aprire”.
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VaccaAusiliario per capire la Bibbia
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Vacca
La vacca aveva un importante ruolo nell’economia degli israeliti. Oltre a servire come animale da tiro, era preziosa per la produzione di latte, con cui si preparavano altri generi alimentari, come formaggio, burro e siero. (Num. 19:2; Isa. 7:21, 22) Inoltre la pelle veniva usata per fare diversi oggetti di cuoio. — Vedi GIOVENCA.
Le fraudolente, oppressive abitanti di Samaria amanti del lusso vengono chiamate “vacche di Basan”. (Amos 3:15; 4:1) Efraim fu paragonato a “una giovenca addestrata che amava trebbiare”. (Osea 10:11) Questo paragone assume maggiore significato visto che non veniva messa la museruola agli animali che trebbiavano e, perciò, potevano mangiare del grano, avendo così diretto e immediato beneficio dalla loro fatica. (Deut. 25:4) Divenuto grasso grazie alla benedizione di Dio, Israele “tirò calci”, si ribellò a Geova (Deut. 32:12-15), e perciò viene giustamente paragonato a una vacca ostinata, che non vuole portare il giogo. — Osea 4:16.
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ValleAusiliario per capire la Bibbia
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Valle
La formazione degli aspetti topografici della terra, incluse le sue molte valli, è giustamente attribuita a Geova Dio. (Sal. 104:8) Nella stessa Terra Promessa c’erano molte depressioni fra picchi, colli o montagne. Nelle Scritture alcune erano chiamate semplicemente valli. (Gios. 8:11; I Sam. 13:18) Altre erano “valli pianeggianti” (o “pianure delle valli”), zone basse pianeggianti fra monti e colline. (Deut. 11:11) C’erano anche ‘valli di torrenti’, a volte con corsi d’acqua perenni ma spesso solo stagionali all’epoca delle piogge. (Deut. 8:7, vedi VALLE DEL TORRENTE) Alcune traduzioni usano il termine “valle” quando si tratta di “bassopiani” (Gen. 14:3; I Cron. 12:15), e “bassopiano” per la “Sefela”, bassopiano collinoso fra la pianura costiera della Filistea e la zona montuosa della Palestina centrale. — Deut. 1:7; I Re 10:27.
Alcune delle valli più notevoli menzionate nelle Scritture sono la valle di Moab “di fronte a Bet-Peor” (Deut. 3:29; 34:6) e la Valle del Sale (II Sam. 8:13), come pure le valli di Innom (Nee. 11:30), Iftael (Gios. 19:14), Zeboim (I Sam. 13:18) e Zefata (II Cron. 14:10). Fra le ‘valli pianeggianti’ menzionate nelle Scritture vi sono quelle di Sinar (Gen. 11:2), di Gerico (Deut. 34:3), di Mizpe (Gios. 11:8), del Libano (Gios. 12:7), di Ono (Nee. 6:2) e di Meghiddo. — II Cron. 35:22; Zacc. 12:11.
USO FIGURATIVO E PROFETICO
Una valle oscura o gola piena di buche e bestie feroci sarebbe stata pericolosa per un gregge, specie di notte, se non fosse per la vigile cura di un buon pastore. Di fronte a simile minaccia di varie calamità, Davide si sentiva al sicuro sapendo che Geova era il suo Pastore. Perciò poté affermare: “Benché io cammini nella valle della profonda ombra, non temo nulla di male”. — Sal. 23:1, 4
“La dichiarazione sulla valle della visione” evidentemente si riferisce all’antica Gerusalemme. Nonostante la sua considerevole altitudine, la città è come una “valle” circondata da monti più alti. — Isa. 22:1, 5.
Eliminando ogni ostacolo che si frapponeva al ritorno del suo popolo dall’esilio in Babilonia, Geova in effetti ‘elevò ogni valle’, ‘abbassò colli e monti’ e rese per loro “il terreno accidentato [come] la pianura d’una valle”. (Isa. 40:4) Anche se a quanto pare li fece tornare direttamente attraverso il deserto, il rimanente ebraico non soffrì la sete. Si adempirono le parole pronunciate da Geova per mezzo di Isaia: “Su nudi colli aprirò fiumi, e in mezzo alle pianure della valle, fontane”. — Isa. 41:18; confronta Isaia 35:6, 7, 10; 43:19-21; 48:20, 21.
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Valle del torrenteAusiliario per capire la Bibbia
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Valle del torrente
Il termine ebraico nàhhal può indicare sia la valle in cui scorre un corso d’acqua (Gen. 26:19; II Re 3:16; Giob. 30:6; Cant. 6:11) sia il corso d’acqua stesso. (I Re 17:4; Sal. 110:7) A proposito di nàhhal è stato osservato: “Nessuna parola ... è esattamente l’equivalente, ma forse l’espressione ‘letto del torrente’ è quella che si avvicina di più”. (A. P. Stanley, Sinai and Palestine, ed. 1885, p. 590) E il lessico ebraico e aramaico di Koehler e Baumgartner elenca fra le sue definizioni “valle del torrente”. Anche il termine (arabo) wadi è usato per indicare la valle di un torrente.
La Terra Promessa è stata definita “un paese di valli del torrente d’acqua, di sorgenti e d’acque dell’abisso che scaturiscono nella pianura della valle e nella regione montagnosa”. (Deut. 8:7) Alcuni corsi d’acqua sono alimentati da sorgenti e sono perciò perenni, mentre altri scorrono solo durante la stagione delle piogge ma si
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