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GionatanAusiliario per capire la Bibbia
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suonasse per Saul, dal momento che lo spirito di Geova si era allontanato dal re ed era stato sostituito da un cattivo spirito, cosa che Gionatan poteva aver notato. Benché giovane, Davide era “un potente uomo di valore, e uomo di guerra”, e Saul “lo amò moltissimo” ed egli diventò il suo scudiero. — I Sam. 16:14-23.
La speciale amicizia di Gionatan per Davide iniziò poco dopo che uccise Golia. Quell’intrepida azione a difesa del popolo di Geova deve aver commosso Gionatan. Sentendone parlare da Davide stesso, “la medesima anima di Gionatan si legò all’anima di Davide, e Gionatan lo amava come la sua propria anima”. (I Sam. 18:1) I due coraggiosi guerrieri e devoti servitori di Dio conclusero un patto d’amicizia. Gionatan capiva che Davide aveva lo spirito di Dio. (I Sam. 18:3) Non fu geloso di lui considerandolo un rivale, come fece Saul. Anzi il suo rispetto per il modo in cui Dio dirigeva gli avvenimenti fu un ottimo esempio per il suo giovane amico. Non assecondò il desiderio di Saul di uccidere Davide, ma lo avvertì e cercò di intercedere per lui. Quando Davide fu costretto a fuggire, Gionatan si incontrò con lui e fece un patto affinché Davide proteggesse lui e la sua casa. — I Sam. 19:1–20:17.
Un’altra volta Gionatan parlò a Saul di Davide, cosa che quasi gli costò la vita, poiché in un impeto d’ira Saul scagliò una lancia contro il suo stesso figlio. Come d’accordo, Gionatan e Davide s’incontrarono in un campo dove apparentemente il figlio del re era andato per esercitarsi nel tiro con l’arco. (I Sam. 20:24-40) I due amici rinnovarono il loro vincolo d’affetto e “si baciavano l’un l’altro e piangevano l’uno per l’altro”, come altri uomini hanno fatto e fanno tuttora in alcuni paesi. (I Sam. 20:41; Gen. 29:13; 45:15; Atti 20:37) In seguito Gionatan poté incontrare per l’ultima volta Davide a Ores e “rafforzare la sua mano riguardo a Dio”; in quell’occasione rinnovarono il loro patto. — I Sam. 23:16-18.
Non c’è alcuna indicazione nella Bibbia che Gionatan abbia partecipato alle spedizioni di suo padre contro Davide. Ma nella battaglia contro i nemici di Dio, i filistei, Gionatan combatté fino alla morte, e morì quello stesso giorno assieme a due suoi fratelli e al padre. I filistei appesero i cadaveri alle mura di Bet-San. Ma valorosi uomini di Iabes-Galaad li tirarono giù e li seppellirono a Iabes. In seguito Davide portò le ossa di Saul e di Gionatan a Zela. (I Sam. 31:1-13; II Sam. 21:12-14; I Cron. 10:1-12) Davide pianse amaramente la morte del caro amico Gionatan e compose per Saul e Gionatan un canto funebre intitolato “L’Arco”. (II Sam. 1:17-27) Il re Davide mostrò speciale benignità al figlio zoppo di Gionatan, Mefiboset, che aveva cinque anni quando il padre morì. Egli ebbe poi un posto permanente alla tavola del re. (II Sam. 4:4; 9:10-13) La discendenza di Gionatan continuò per diverse generazioni. — I Cron. 8:33-40.
3. Figlio del sommo sacerdote Abiatar che servì come corriere quando Davide fuggì da Gerusalemme durante la rivolta di Absalom ma che passò poi dalla parte del ribelle Adonia. Il padre di Gionatan, Abiatar, si era unito a Davide quando il futuro re era stato messo al bando da Saul, e più tardi diventò sommo sacerdote. All’epoca dell’usurpazione di Absalom, Davide rimandò Abiatar e Zadoc nella capitale perché potessero fornirgli qualche informazione. A questo punto il sacerdote Gionatan figlio di Abiatar viene menzionato per la prima volta nella Bibbia. Lui e Ahimaaz figlio di Zadoc dovevano portare a Davide importanti messaggi da parte dei rispettivi padri e di Husai. (II Sam. 15:27-29, 36) I due corrieri non potevano entrare in città senza essere riconosciuti, perciò attesero presso una sorgente o un pozzo chiamato En-Roghel non lontano dalla città. Quando sembrò che Absalom accettasse il consiglio di Husai, i messaggeri in attesa furono avvertiti. Essi si affrettarono a comunicarlo al re. Scoperti e inseguiti, furono quasi raggiunti. Con l’aiuto di una donna si nascosero in un pozzo finché il pericolo non fosse passato, poi andarono da Davide e gli consigliarono di passare il Giordano. — II Sam. 17:15-22.
Negli ultimi giorni di Davide suo figlio Adonia cospirò per diventare re al posto di Salomone, e Abiatar si unì a lui. Forse influenzato dal padre, Gionatan evidentemente passò dalla parte di Adonia. Fu Gionatan che portò all’usurpatore durante un banchetto l’inquietante notizia che Davide aveva sventato il complotto facendo re Salomone. La Bibbia non dice altro di Gionatan. Può darsi che sia stato allontanato insieme al padre, ma ad ogni modo la carica di sommo sacerdote non rimase alla sua famiglia. — I Re 1:41-43; 2:26, 27.
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Giordano
(Giordàno) [che discende].
Il fiume principale della Terra Promessa, che costituisce un confine naturale tra gran parte della Palestina orientale e occidentale. (Gios. 22:25) I quattro corsi d’acqua che si uniscono per formare il Giordano hanno le sorgenti presso l’Ermon e sono alimentati dalle nevi che si sciolgono.
Il Giordano discende davvero, infatti in soli 17 km dal bacino di Hula al Mar di Galilea scende di ben 275 m circa. Mentre continua il suo corso dal Mar di Galilea al Mar Morto, il Giordano forma ventisette rapide e scende di altri 180 m.
Uscito dal Mar di Galilea il Giordano scorre in una valle larga da 6 a 13 km, ma nei pressi di Gerico la valle è larga 23 km. Nel fondovalle (lo Zor), largo da 400 m a 3 km, il Giordano prosegue il suo corso serpeggiante e tortuoso attraverso fitte macchie di cardi e piante spinose, viti e cespugli, oleandri, tamarischi, salici e pioppi. Anticamente leoni vagavano nei “superbi boschetti lungo il Giordano”. (Ger. 49:19; 50:44; Zacc. 11:3) E tuttora vi si possono trovare lupi e sciacalli. In questa boscaglia le estati sono estremamente calde e umide, con una temperatura che supera i 38°C. In primavera, quando sull’Ermon si scioglie la neve, il Giordano allaga lo Zor.
La parte superiore della valle (il Ghor) si trova quasi 50 m al di sopra del fondovalle da cui è separata da nudi pendii di argilla grigiastra prodotti dall’erosione. Nella parte del Ghor che si estende per oltre 40 km a S del Mar di Galilea ci sono campi coltivati e pascoli. Il resto del Ghor è in gran parte incolto. Tuttavia all’epoca di Abraamo e Lot, prima della distruzione di Sodoma e Gomorra, era evidentemente molto più produttivo, specie nelle vicinanze del Mar Morto. — Gen. 13:10, 11.
Il Giordano non è navigabile a motivo della poca profondità delle acque e dei numerosi vortici e rapide. Si dice che ci siano almeno sessanta punti in cui è possibile guadare il fiume quando non è in piena. Nell’antichità i guadi del fiume avevano importanza militare, poiché permettevano di attraversare il Giordano. — Giud. 3:28; 12:5, 6.
Di solito il tratto del Giordano dopo il Mar di Galilea ha una profondità che varia da 90 cm a 3 m circa e una larghezza di 27–30 m. Ma in primavera il Giordano straripa e diventa molto più ampio e profondo. (Gios. 3:15) Quando era in piena non sarebbe stato sicuro per gli israeliti, uomini, donne
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