Un modello profetico per il nostro giorno
‘Io sono Geova. . . . annuncio cose nuove. Prima che comincino a germogliare, ve le faccio udire’. — Isa. 42:8, 9.
1. Quale considerazione mostra Geova facendo adempiere le sue profezie?
GEOVA è l’Iddio della vera profezia. Adempiendo le sue proprie profezie, egli avanza irresistibilmente nel suo grande proposito di liberare l’universo da tutti i ribelli. Comunque, nei tempi antichi fu dichiarato di lui che “il Signore Geova non farà alcuna cosa a meno che non abbia rivelato la sua questione confidenziale ai suoi servitori, i profeti”. (Amos 3:7) Anche nei tempi moderni i servitori di Dio possono esser sicuri che darà loro anticipato annuncio di ciò che sta per accadere così che possano agire per la salvezza di se stessi e di altri. — 1 Tim. 4:16.
2, 3. (a) Che cosa ci assicura che gli avvenimenti dei tempi antichi hanno un significato profetico? (b) Quali furono le vostre più forti impressioni leggendo i capitoli da uno a sei di Giosuè?
2 “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare”. (2 Tim. 3:16) Questo include non solo le profezie che si riferiscono direttamente alla soluzione dell’antica contesa fra i due ‘semi’, ma anche molti avvenimenti drammatici diretti da Geova nella storia del suo popolo. Molti di questi avvenimenti ebbero luogo per avvertire noi oggi: “Ora queste cose accadevano loro come esempi, e furono scritte per avvertimento a noi sui quali sono arrivati i termini dei sistemi di cose”. (1 Cor. 10:11) Alcuni di questi antichi drammi mostrano come Dio riporterà la vittoria sui suoi nemici, e l’opera che abbiamo il privilegio di fare mentre partecipiamo alla processione vittoriosa.
3 Uno di tali drammi è quello rappresentato da Giosuè e dalla nazione d’Israele entrando nella Terra Promessa. Potete leggere il rallegrante racconto nei capitoli da uno a sei di Giosuè. Si suggerisce di aprire la Bibbia e di far questo per essere meglio in grado di apprezzare l’effetto del dramma.
ZELANTE PER LA CAUSA DI GEOVA
4. Che cosa dei precedenti di Giosuè è oggi interessante per noi?
4 Consideriamo qualche cosa dei precedenti di Giosuè. Circa quarant’anni prima, come mostra il racconto biblico, si unì a Caleb nel sollecitare gli scontenti Israeliti a salire a prender possesso del “paese molto, molto buono” promesso loro da Geova. A causa della loro mancanza di fede, quegli Israeliti perirono nel deserto, ma Geova preservò Giosuè perché conducesse una nuova generazione di Israeliti nel paese dove ‘scorreva latte e miele’, e questo alla buona vecchiaia di circa ottant’anni! In ciò Giosuè fu proprio come molti fedeli pionieri in età avanzata d’oggi, che ancora prendono l’iniziativa nel servizio di Dio, dando un buon esempio ad altri. — Num. 14:6-9; Deut. 31:7, 8.
5. (a) Quali furono alcuni attributi di Giosuè? (b) Come possiamo divenire forti, come Giosuè?
5 Giosuè fu un combattente, e questo è ciò che noi dovremmo essere, guerrieri teocratici addestrati a maneggiare la “spada dello spirito”, la Parola di Dio. (Efes. 6:11-18) Giosuè fu desto, intrepido e accurato nell’adempiere i suoi incarichi, e noi pure possiamo esserlo. Poiché possiamo trarre forza dalla stessa fonte a cui si rivolse Giosuè. Dovremmo prestare molta attenzione alle parole di Geova in Giosuè 1:7-9, proprio come fece Giosuè:
“Solo sii coraggioso e molto forte per aver cura di fare secondo tutta la legge che Mosè mio servitore ti ha comandata. Non deviare da essa né a destra né a sinistra, onde tu agisca con saggezza ovunque tu vada. Questo libro della legge non dovrebbe dipartirsi dalla tua bocca e vi devi leggere sottovoce giorno e notte, per aver cura di fare secondo tutto ciò che vi è scritto; poiché allora avrai successo nella tua via e allora agirai con saggezza. Non ti ho io comandato? Sii coraggioso e forte. Non ti sgomentare o non ti atterrire, poiché Geova tuo Dio è con te ovunque tu vada”.
6. Come possiamo coltivare zelo ancor più grande di quello di Giosuè?
6 Giosuè aveva la legge di Dio in forma dei primi cinque libri della nostra moderna Bibbia e possibilmente il libro di Giobbe. Oggi, abbiamo circa sessanta altri libri ispirati, tutti i profeti, i salmi e gli scritti degli apostoli giudei di Gesù. Mentre ora guardiamo “nella legge perfetta che appartiene alla libertà”, possiamo prepararci a fare opere assai più grandi di quelle che fece Giosuè. (Giac. 1:25; Giov. 14:12) Il nostro zelo dovrebbe perfino superare quello di Giosuè. E per certo saremo sempre zelanti per la causa di Geova se mediteremo giorno e notte sulla sua Parola, leggendo con diligenza e studiando con diligenza le ispirate Scritture.
ORGANIZZAZIONE PER LA GUERRA TEOCRATICA
7. (a) Quando il dramma comincia ad adempiersi, e perché il rimanente dell’Israele spirituale fu benedetto? (b) Come Giosuè raffigura appropriatamente Gesù?
7 Geova aveva comandato di conquistare Canaan. La fede di Giosuè in Geova era incrollabile, e similmente gli Israeliti riposero fede in Giosuè, dicendogli: “Tutto ciò che ci hai comandato faremo, e ovunque tu ci mandi, andremo”. (Gios. 1:16) Dopo la prima guerra mondiale, il rimanente dell’Israele spirituale, riorganizzandosi per testimoniare intorno al regno di Dio, espresse una simile lealtà e volontà, e Geova li benedisse per mezzo del più grande Giosuè, Gesù Cristo. Com’è appropriato che “Gesù” sia nella lingua greca l’equivalente della parola ebraica “Giosuè”, che significa “Geova è salvezza”.
8. Che cosa raffigurano Canaan e Gerico, e in che modo?
8 Giosuè mandò ora due uomini a esplorare Canaan, dicendo loro: “Andate, date uno sguardo al paese e a Gerico”. (Gios. 2:1) “Canaan” significa “umiliato”. Pare che raffiguri il paese dell’organizzazione di Satana, il suo maledetto “seme” sulla terra. Come primizia della conquista, l’idolatra città di Gerico pare raffiguri “Babilonia la Grande”, di cui la cristianità è una parte principale, e che dev’essere ‘completamente bruciata col fuoco’ quando Dio comincerà ad eseguire il giudizio sull’attuale sistema di cose. — Riv. 17:5, 16, 18.
9. Quale adempimento ci fu dell’esplorazione di Canaan?
9 Segretamente, i due esploratori entrarono in Gerico e andarono diritto alla casa di Raab, dove alloggiarono. Durante il percorso, furono ben in grado di misurare la situazione di Canaan e di Gerico. In modo simile, allorché intrapresero la loro moderna guerra teocratica, i testimoni di Geova compresero chiaramente dalla Parola profetica di Dio, che Satana aveva sulla terra una grande organizzazione, di cui la falsa religione formava la parte più corrotta, e che tutto questo visibile “seme” di Satana era condannato a una subita distruzione.
10. (a) Chi è raffigurato da Raab? (b) Che cosa mostra che Raab si era separata dalla falsa religione?
10 Ma chi raffigura Raab? Un significato del suo nome, oltre ad “ampio; largo”, è “in libertà”, indicando così implicitamente, che era una che si era liberata dalla religione demonica di Canaan. Ella dovette pure liberarsi della sua precedente attività di prostituta, altrimenti Geova non avrebbe indirizzato gli esploratori alla sua casa. (Deut. 23:17, 18) Ella ben rappresenta una classe che è uscita dalla religione babilonica e ne è disprezzata. Questa è la classe di quelle persone paragonate a pecore che adempiono la profezia di Matteo 25:34-40 circa il mostrare benignità ai fratelli di Cristo. Questa è la “grande folla, che, come Raab, viene a udire delle potenti opere di Geova e a riconoscere che egli è “Dio nei cieli di sopra e sulla terra di sotto”. — Gios. 2:11; Riv. 7:9, 10.
11. (a) Come gli esploratori avrebbero trascorso il loro tempo con Raab, e che cosa raffigura questo? (b) Per che cosa la Parola di Dio loda Raab?
11 Possiamo esser sicuri che gli esploratori non trascorsero il loro tempo con Raab in discorsi inutili. Quale grande opportunità ebbero di istruirla intorno alla legge di Dio! Gli unti testimoni di Geova, oggi, sono pure stati felici di trascorrere il tempo insegnando ai disprezzati della terra la via della salvezza di Dio. In ciò, seguono l’esempio di Gesù. (Matt. 21:31; 11:19) Raab fu senza dubbio una lavoratrice industriosa del lino, ma ora era ansiosa di provare la propria fede con un’altra specie di lavoro, così che cercò un patto con gli Israeliti. Per questo, la Parola di Dio la loda, dicendo: “Voi vedete che l’uomo è dichiarato giusto dalle opere e non dalla fede soltanto. Nella stessa maniera non fu anche Raab la meretrice dichiarata giusta dalle opere, dopo che ebbe ricevuto i messaggeri con ospitalità e li ebbe mandati fuori per un’altra via?” — Giac. 2:24, 25; Gios. 2:6, 12, 13.
12. (a) Come deve agire oggi la “grande folla”, come fu prefigurato da Raab? (b) Che cosa rappresenta la ‘corda scarlatta’?
12 In questi pericolosi “ultimi giorni”, la “grande folla” deve agire in cooperazione con l’unto rimanente dei fratelli di Cristo e per la loro protezione. Per giunta, hanno l’urgente responsabilità d’insegnare ad altri ancora. Questo è ben raffigurato dal fatto che Raab nascose gli esploratori e li mandò via in un sicuro nascondiglio fra i monti, e anche dalla sua susseguente zelante azione a favore della propria famiglia. Ma ci voleva un’altra cosa! Raab aveva calato gli esploratori dalla sua finestra con una fune. Questa “corda di filo scarlatto” può essere stata la stessa corda che gli esploratori diedero istruzione a Raab di legare alla sua finestra. Quelli radunati nella sua casa dovevano rimanere sotto la protezione di quel filo scarlatto, senza uscire per non incorrere nella morte, essendo il loro sangue sulle loro proprie teste. Questo rammenta che Dio protesse i primogeniti d’Israele nelle case segnate col sangue alla prima Pasqua, e anche delle città di rifugio dove l’omicida involontario era liberato dall’esecuzione per la colpa del sangue. La ‘corda scarlatta’ indica oggi il provvedimento di Dio per la salvezza della “grande folla”, il cui provvedimento si accentra sul sacrificio di Gesù. (Ebr. 9:19, 28) Quelli che escono da Babilonia la Grande devono continuare a stare sotto tale provvedimento.
13. Quale dedicato servizio compì Raab, e come questo è profetico?
13 Dopo la partenza degli esploratori, Raab dovette intensificare i suoi sforzi a favore della sua casa. In qualità di non israelita, avrebbe dovuto fare una dedicazione personale a Geova, proprio come la “grande folla” che coopera così zelantemente con l’Israele spirituale nell’odierna campagna di istruzione biblica in tutta la terra. Probabilmente voi siete uno di questi, e potete anche aver avuto la rallegrante esperienza di condurre qualcuno della vostra propria famiglia al sicuro, per mezzo di uno studio biblico a domicilio. O potete avere studiato con altri che son divenuti vostri “fratelli e sorelle e madri e figli” in senso spirituale con la speranza della vita eterna nel sistema di cose avvenire. (Mar. 10:30) Tutti voi che siete stati radunati nella dedicazione a Geova per mezzo di Cristo, continuate ad esercitare fede sulla base del sangue sparso di Gesù. Significherà la vostra salvezza, proprio come la ‘corda scarlatta’ significò la salvezza di Raab e della sua casa! — Gios. 2:17-21; 1 Giov. 1:7.
DIVISIONE DELLE ACQUE
14, 15. (a) Come Giosuè dimostrò la sua fede? (b) Quale miracolo ora ebbe luogo, e che cosa raffigurò?
14 Torniamo, ora, con gli esploratori al campo di Giosuè! Era tempo di piena nel Giordano, e i Cananei devono aver pensato che Giosuè sarebbe stato pazzo a tentar di attraversarlo. Ma Giosuè esercitava fede in Geova, la cui presenza presso Israele era rappresentata dall’arca del patto in mezzo a loro. Come tanti fedeli pionieri d’oggi, “la mattina Giosuè si alzò di buon’ora”, per portare il vasto accampamento di milioni di Israeliti al fiume in piena. Il giorno dopo, i sacerdoti avanzarono fino alla sponda del Giordano, ‘portando l’arca di Geova, il Signore dell’intera terra’. E appena i piedi dei sacerdoti si posarono nel fiume, ‘in quell’istante’ accadde una cosa sorprendente! “Le acque che scendevano da sopra si fermavano”, e quelle che scorrevano verso il mar Salato “si esaurirono”. — Gios. 3:1, 13, 15-17.
15 Quale miracolosa prova della presenza di Geova presso il suo popolo! E oggi c’è una prova simile. Mentre i popoli del mondo giungono a uno stato di piena, sia per numero che per malvagità, i cristiani testimoni di Geova se ne sono portati fuori con baldanza in mezzo a loro. Il messaggio del Regno non ha mancato di causare una netta e conclusiva divisione fra le persone “superiori”, dalla disposizione giusta e quelle inclini a indirizzare la loro via con la folla nella distruzione di Armaghedon. Proprio come i sacerdoti che portavano l’Arca “stavano immobili su terra asciutta in mezzo al Giordano intanto che tutto Israele passava”, così gli unti testimoni di Geova dei tempi moderni hanno continuato a star “saldi, incrollabili, avendo sempre molto da fare nell’opera del Signore”, mentre viene permesso in tal modo a molti di passare verso la salvezza. — Gios. 3:14-17; 1 Cor. 15:58.
16. Quale memoriale fece quindi Giosuè, e con quale significato nel giorno moderno?
16 Giosuè considerò così importante il miracolo di Geova da prendere dodici grosse pietre dal Giordano per erigerle a Ghilgal, come testimonianza per le future generazioni d’Israele. Inoltre, eresse dodici altre pietre nel letto del fiume, dove i piedi dei sacerdoti che portavano l’Arca erano stati fermi. Le turbinose acque del Giordano dovettero in seguito passare sempre oltre quelle pietre di testimonianza. In maniera simile, le precipitose acque del genere umano non possono oggi ignorare la proclamazione di giudizio che in tutto il mondo è aumentata fino a un crescendo dal suo inizio nel 1919. Non siete lieto di poter ora partecipare a questa testimonianza? Essa viene data “onde tutti i popoli della terra conoscano la mano di Geova, che è forte; onde in realtà temiate Geova vostro Dio per sempre”. — Gios. 4:14-24.
17. Qual è la condizione del mondo d’oggi, come fu prefigurato da Canaan?
17 Ma risultò forse il miracolo di Geova in un cambiamento di cuore dei Cananei? Tutt’altro! Se i loro “cuori si struggevano”, questo accadeva solo perché s’indurivano di più. La descrizione dei Cananei e delle loro pratiche in Levitico 18:3, 21-27 e Deuteronomio 18:9-12 mostra che erano troppo profondamente sommersi nella depravazione per potersi convertire a Geova con cuore pentito. Avevano oltrepassato la conoscenza del potere dello spirito di Geova. Il paese poteva essere purificato solo sterminandoli. Anche oggi, “tutto il mondo giace nella potenza del malvagio”, e affonda di continuo a nuove bassezze d’immoralità. È vicino il “giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi”! L’intera organizzazione di Satana deve perire. — Gios. 5:1; 1 Giov. 5:19; 2 Piet. 3:7.
18. Quale purificazione fu necessaria, nei tempi antichi e in quelli moderni?
18 La guerra per il possesso della Terra Promessa era vicina! Ma il popolo di Dio doveva prima purificarsi. La nuova generazione d’Israele nata nel deserto non era stata circoncisa. La loro condizione rimaneva come un biasimo. Per cui i maschi dell’intera nazione furono circoncisi a Ghilgal, per ‘togliersi di dosso il biasimo dell’Egitto’. (Gios. 5:9) Anche nei tempi moderni il popolo di Geova ha dovuto subire la ‘circoncisione che è quella del cuore mediante lo spirito’, la quale include la completa purificazione dalla sozzura del mondo di Satana e che si renda esclusiva devozione a Geova nel suo servizio. Siete uno di quelli che ora servono con diligenza Geova con la dedicazione, mediante un cuore puro? — Rom. 2:29.
19. Qual è il significato profetico degli avvenimenti che portarono all’assalto di Gerico?
19 Quale gioia dovette contrassegnare la celebrazione della prima Pasqua nella Terra Promessa! E ora, mentre Israele cominciava a mangiare il prodotto del paese, la miracolosa manna, loro cibo per quarant’anni, cessò. Anche nei tempi moderni il popolo di Geova, sempre con apprezzamento del sacrificio dell’“Agnello di Dio”, sono passati a un più solido cibo spirituale e a un più profondo intendimento della grande Parola profetica di Geova. Sono stati rafforzati per la guerra spirituale. Come il “principe dell’esercito di Geova”, senza dubbio il Logos o “Parola” (Giov. 1:1), apparve per rafforzare Giosuè a questo punto, così il popolo di Geova d’oggi ha la rafforzante assicurazione dalle Sacre Scritture di Dio che il glorificato Cristo è con loro per condurli nella guerra teocratica. — Gios. 5:14, 15.
20. Quale strana strategia di guerra seguì Giosuè, e perché?
20 Ma ora ci volgiamo a Gerico, città “strettamente chiusa” dietro massicce mura. Le rovine lambite dal fuoco che rimangono fino a questo giorno mostrano che la città era di una forza quasi inespugnabile. Nessun esercito di semplici uomini avrebbe potuto prenderla presto d’assalto. Ma nessun esercito di semplici uomini seguì mai la strategia che ora fu comandata da Geova! Israele, tutti gli uomini di guerra, doveva marciare. Una volta per ciascun giorno, in sei giorni, dovevano marciare intorno alla città, con i sacerdoti, le trombe e l’arca di Geova che andava in mezzo a loro, e i sacerdoti dovevano suonare di continuo i corni. Com’era strano! E come quelli che erano sulle mura di Gerico dovettero ridere e schernire! — Gios. 6:6-9.
21. Come la coraggiosa marcia d’Israele trova adempimento?
21 Quegli Israeliti dovettero avere coraggio per marciare in ordine teocratico intorno a quella grande città. E i testimoni di Geova d’oggi hanno bisogno di coraggio per continuare a marciare intorno a Babilonia la Grande, con la sua principale fortezza della cristianità, dando fiato alle trombe del messaggio di condanna. Ma noi andiamo in giro nel territorio più volte, disprezzando i biasimi, e con forte fiducia nella presenza di Geova presso di noi. Il messaggio di giudizio è di Dio, ed esso proclama in modo chiaro che l’organizzazione della falsa religione di Satana deve in effetti ‘crollare in rovina’. Solo un “santo seme” che porta avanti la pura, vera adorazione di Geova Dio deve rimanere. — Isa. 6:11-13.
22. Che cosa prefigura l’ubbidienza d’Israele al comando di Giosuè?
22 Giosuè aveva comandato al popolo: “Non dovete né urlare né far udire le vostre voci, e nessuna parola esca dalle vostre bocche fino al giorno in cui vi dirò: ‘Urlate!’ Quindi voi dovete urlare”. (Gios. 6:10) Anche nei tempi moderni i testimoni di Geova fanno risuonare con zelo le trombe di “questa buona notizia” dello stabilito regno di Dio, ma senza impegnarsi in urla di competizione o intraprendere adirati dibattiti con gl’induriti oppositori della cristianità. Una “grande voragine” ora li divide dai veri adoratori di Dio. (Luca 16:26) Comunque, gli individui di cuore onesto possono ancora fuggire dalla religione babilonica. Ma devono agire, e devono agire presto, come fecero Raab e la sua casa. — Sof. 2:3.
CULMINE DELLA MARCIA
23. (a) Perché il settimo giorno fu insolito? (b) Come i testimoni di Geova reagiscono al significato dei tempi, e con quale assicurazione?
23 Ora è il settimo giorno della marcia. Potrebbe questo essere un giorno per “dormire”, o per prendere le cose con facilità a causa della lunghezza della marcia? Tutt’altro! Non c’era stato sabato di riposo durante i sette giorni, né questo settimo giorno doveva essere un sabato. In questo giorno “si alzarono di buon’ora, appena ascese l’aurora”. Ora dovevano marciare intorno alla città sette volte in un solo giorno! Infatti, questo finale sforzo doveva essere maggiore di quello di tutti i precedenti giorni messi insieme! (Gios. 6:15) E oggi, con meno di sette anni che rimangono alla fine dei seimila anni della storia umana, e con tutta l’evidenza profetica che la cristianità sta per essere scossa dalle sue orgogliose fondamenta, non siamo noi infiammati di zelo per fare il giro del nostro territorio sette volte e più ancora? Il tempo è breve, e il messaggio deve risuonare! Non è tempo di farsi cadere le mani o di far vacillare le ginocchia. (Sof. 3:16, 17; Isa. 35:3, 4) Mentre ci diamo interamente al suo servizio, possiamo essere fiduciosi che Geova, l’Iddio che “non s’affatica né si stanca”, sarà proprio in mezzo a noi per rafforzarci, proprio come l’arca della presenza di Geova fu in mezzo all’esercito in marcia di Giosuè. Egli continuerà a infonderci potenza mentre la finale marcia s’intensifica. — Isa. 40:28.
24. Come possiamo ora partecipare all’affrettata attività del “settimo giorno”?
24 Meravigliosi strumenti per ‘suonare i corni’ in questa marcia finale sono le riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi!, che ora hanno insieme una tiratura di 11.400.000 copie per edizione, essendo pubblicate due volte al mese in tutte le maggiori lingue della terra. Potete intensificare la vostra partecipazione alla distribuzione di queste riviste mentre la fine si avvicina? E potete essere proprio così diligenti come lo fu Raab espandendo la vostra opera di studi, facendo buon uso del libro La verità che conduce alla Vita Eterna e delle altre pubblicazioni di studio, insieme alla Bibbia come principale libro di testo? Raab senza dubbio fu sollecita nell’osservare l’affrettata marcia degli Israeliti il settimo giorno, così che raddoppiò i propri sforzi per far entrare tutta la sua famiglia. Mentre oggi vi leggiamo i segni dell’avvicinarsi della distruzione della falsa religione, noi dovremmo in modo simile raddoppiare gli sforzi per radunare tutti i componenti della nostra propria famiglia, e altri che possono ancora divenire parte della famiglia terrestre di Dio. — Efes. 3:14-16.
25. Che cosa portò al culmine la marcia della vittoria, e di che cosa possiamo esser sicuri oggi?
25 La famiglia di Raab era stata radunata dentro casa. Mentre la completa marcia di “sette volte” si avvicinava alla fine, il suono dei corni giunse al suo finale crescendo. Ora Giosuè comandò: “Urlate poiché Geova vi ha dato la città”. (Gios. 6:16) Mentre il popolo urlava “un grande grido di guerra”, le mura di Gerico furono abbattute a terra, e Israele corse diritto nella città, per votare uomo e animale alla distruzione. Solo Raab e i componenti della sua famiglia sopravvissero all’olocausto! Quale forma assuma nell’adempimento il finale urlo di vittoria, non lo sappiamo ancora. Né ne conosciamo il tempo. (Matt. 24:36-39) Ma possiamo esser sicuri che l’opera di proclamare i giudizi di Dio e d’insegnare la verità della Bibbia ai mansueti prospererà e aumenterà fino al finale culmine. Quale privilegio sarà allora per il popolo di Dio partecipare a quel grande grido di vittoria, e vedere la moderna fortezza della falsa religione precipitare nella sua condanna, per non sorgere mai più! Come Gerico, sarà maledetta per ogni tempo. — Gios. 6:20, 26; 1 Re 16:34.
26. Quale prospettiva si presenta oggi dinanzi alla “grande folla”, e come fu prefigurato questo?
26 Ma i superstiti, come quelli che uscirono dalla distruzione di Gerico per mezzo della fede esercitata nella “corda di filo scarlatto”, possono attendere le ricche benedizioni della vita eterna in virtù del sacrificio di riscatto di Cristo. Essi continueranno a ‘dimorare’ come popolo favorito da Dio, come fu pure raffigurato da Raab e dalla sua casa dell’antichità: “E Raab la prostituta e la casa di suo padre e tutti quelli che le appartenevano, Giosuè li conservò in vita; ed ella dimora in mezzo a Israele fino a questo giorno, perché celò i messaggeri che Giosuè aveva mandati a esplorare Gerico”. Tutti quelli della “grande folla” che cooperano col rimanente dei fratelli di Cristo nella grande opera di predicazione e d’insegnamento di questo moderno periodo di giudizio possono attendere da Geova un favore simile. — Gios. 6:25.
27. Quali qualità dovremmo ora manifestare, e quali benedizioni simili a quelle di Raab può avere la “grande folla”?
27 Oh, ci sia sempre consentito di mostrare la stessa pura qualità di fede che caratterizzò Giosuè, tutto Israele e Raab e la sua casa in quei memorabili tempi! La forte fede accompagnata dall’ubbidienza, ebbe la sua ricompensa: “Per fede le mura di Gerico caddero dopo che ne fu fatto il giro per sette giorni. Per fede Raab la meretrice non perì con quelli che agirono disubbidientemente, avendo ricevuto le spie in modo pacifico”. (Ebr. 11:30, 31) E Raab ebbe un’ulteriore grande ricompensa in quanto Salmon — forse uno dei due esploratori — la prese come moglie, così che gli generò Boaz, uno della linea di discendenza carnale che portò al promesso Seme. Quelli che oggi servono con fede simile a quella di Raab hanno pure grandi privilegi nella spirituale compagnia con quelli chiamati per essere parte del “seme” per mezzo della “fede in Cristo Gesù”. — Gal. 3:26-29.
28. Quale urgente privilegio possono avere ora i veri cristiani, e con quale prospettiva?
28 “Geova fu dunque con Giosuè, e la sua fama si sparse per tutta la terra”. (Gios. 6:27) Geova sarà similmente col “seme” Cristo Gesù mentre combatterà per rovesciare “Babilonia la Grande”, inclusa la cristianità e quindi il resto del “seme” simile a Canaan o organizzazione di Satana, tutto alla rivendicazione del santo nome di Geova. I veri cristiani oggi sulla terra possono rallegrarsi del loro urgente privilegio di proclamare la certa condanna della folla di Satana, e di condurre teneramente le persone di cuore onesto nella via verso la protezione e la salvezza. Geova vi rafforzi per la vostra propria parte in questa grandiosa opera durante le ultime “sette volte” intorno alla moderna Gerico!
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Le mura di Gerico crollarono in rovina. Raab e la sua casa soltanto sopravvissero a causa della fede nella ‘corda scarlatta’. Mostrate voi oggi una fede simile che salvi la vostra vita?