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GhihonAusiliario per capire la Bibbia
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re per comando di Davide. Il rumoroso corteo del popolo festante che riaccompagnava Salomone in città, pur non essendo visibile dalla sorgente di En-Roghel, distante circa 430 m da Ghihon, poté facilmente essere udito dal presuntuoso Adonia e dai suoi ospiti che banchettavano presso En-Roghel. — I Re 1:9, 10, 33-41.
Scavi archeologici hanno riportato alla luce anche un antico canale scoperto che da Ghihon andava verso sud seguendo il pendio della “città di Davide”. Questo canale terminava in una piscina alla base del contrafforte della città antica, nella parte meridionale, verso il punto d’incontro della valle del Tiropeon con quella del Chidron. Il canale aveva una pendenza minima di modo che l’acqua scorreva molto dolcemente. Questo probabilmente è il canale menzionato nella profezia di Isaia all’epoca del re Acaz (761–745 a.E.V.), le cui acque “che scorrono dolcemente” sono contrapposte alla violenza dell’invasione degli assiri che, come predisse Isaia, avrebbero attaccato Giuda. — Isa. 8:5-8.
In II Cronache 32:2-4, 30 viene spiegato che Ezechia arrestò il corso del Ghihon e deviò le acque verso la parte occidentale della “città di Davide”, all’interno delle fortificazioni di Gerusalemme. La prova del modo in cui si poté far questo si è avuta nel 1880 E.V. quando fu scoperta un’iscrizione incisa nella parete di un tunnel per l’acqua che termina in quella che attualmente è chiamata la Piscina di Siloam nella parte O dell’antica “città di Davide”. L’iscrizione in ebraico antico, ritenuta dell’VIII secolo a.E.V., descrive come due squadre di operai provenienti da direzioni opposte scavarono il tunnel nella viva roccia. Quando fu interamente riaperto nel 1910 si vide che era lungo 533 m, aveva un’altezza media di 2 m e in certi punti non era più largo di 51 cm.
Durante il suo regno (716–661 a.E.V.), il re Manasse, figlio di Ezechia, estese le fortificazioni di Gerusalemme, recingendo la “città di Davide” di mura esterne che passavano a “ovest di Ghihon” e perciò non includevano la sorgente. — II Cron. 32:33; 33:14.
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GhilboaAusiliario per capire la Bibbia
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Ghilboa
(Ghilbòa).
“Monte” tradizionalmente identificato col Gebel Fuqu‘ah, catena di colline calcaree disposte in semicerchio a E della pianura di Esdrelon, prima in direzione SE e poi S. Alcune gole suddividono la catena in diversi altopiani. Costituita in prevalenza da nuda roccia, nella parte N e O è solcata da canaloni irregolari prodotti dall’erosione del calcare. Tuttavia sui pendii occidentali vengono coltivati grano e orzo, ci sono pascoli e crescono olivi e fichi. La parte N è la più alta e la più ripida e raggiunge un’altitudine di circa 520 m sul livello del mare.
A Ghilboa si combatterono almeno due importanti battaglie. Presso il “pozzo di Harod”, comunemente identificato con la sorgente che si trova sul contrafforte NO del “Ghilboa”, si accamparono Gedeone e i suoi uomini. (Giud. 7:1) Più tardi il re Saul radunò il suo esercito a Ghilboa, dove fu sconfitto dai filistei. Là rimasero uccisi tre suoi figli, Gionatan, Abinadab e Malchi-Sua, e lui stesso si suicidò. — I Sam. 28:4; 31:1-4, 8; II Sam. 1:4-10, 21; I Cron. 10:1-8.
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GhilgalAusiliario per capire la Bibbia
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Ghilgal
(Ghilgàl) [rotolare via, togliere].
1. Città “sul confine orientale di Gerico” (Gios. 4:19), che è stata identificata con Khirbet Mefjir. Questa località, 2 km circa a NE dell’antica Gerico (TelL es-Sultan), è quella che più corrisponde alle descrizioni di antichi scrittori (come Giuseppe Flavio ed Eusebio) che menzionano la distanza da Gerico a Ghilgal. Gli scavi compiuti nelle vicinanze di Khirbet Mefjir hanno riportato alla luce frammenti di terracotta, indicanti la presenza di qualche tipo di insediamento secoli prima dell’Era Volgare.
A Ghilgal, nel nisan del 1473 a.E.V., fu eretto il primo accampamento di Israele dopo il passaggio del Giordano. Là, per commemorare il fatto che Geova aveva asciugato le acque del Giordano per permettere a Israele di attraversarlo, Giosuè pose dodici pietre prese dal letto del fiume. (Gios. 4:8, 19-24) A Ghilgal tutti i maschi israeliti nati nel deserto furono circoncisi, e Geova in seguito disse: “Oggi vi ho tolto di dosso il biasimo dell’Egitto”. A ricordo di ciò il luogo fu chiamato “Ghilgal”, che significa “togliere”. (Gios. 5:8, 9) Più tardi, gabaoniti camuffati scesero nella valle del Giordano dalla regione collinare a O e andarono da Giosuè a Ghilgal, concludendo un patto con Israele. (Gios. 9:3-15) In seguito, quando i gabaoniti vennero attaccati, l’esercito di Giosuè da Ghilgal marciò tutta la notte per salire fino alla loro città e mettere in fuga i cinque re amorrei alleati contro di loro. (Gios. 10:1-15) La divisione del paese di Canaan ebbe inizio a Ghilgal (Gios. 14:6–17:18), e fu portata a termine a Silo. — Gios. 18:1–21:42.
Leggiamo che l’angelo di Geova “salì da Ghilgal a Bochim”. (Giud. 2:1) Questo può riferirsi alla precedente apparizione angelica avvenuta presso Ghilgal poco dopo che Israele aveva attraversato il Giordano (Gios. 5:10-14) e perciò indica che lo stesso angelo apparve a Bochim.
Non è sicuro se la Ghilgal inclusa nella circoscrizione che Samuele visitava ogni anno fosse quella presso il Giordano o quella al n. 2 (sotto). (I Sam. 7:15, 16) Là dopo l’unzione di Saul Samuele offrì sacrifici (I Sam. 10:1, 8) e, insieme al popolo, confermò l’autorità di Saul. — I Sam. 11:14, 15.
Mentre gli eserciti filistei si ammassavano fra le colline intorno a Micmas, il re Saul era giù nella valle del Giordano presso Ghilgal. Temendo che il nemico scendesse su di lui, Saul presuntuosamente immolò l’olocausto. (I Sam. 13:4-15) Sempre a Ghilgal, dopo la vittoria riportata su Amalec, Saul disubbidì al comando di Geova di votare alla distruzione tutti gli amalechiti coi loro greggi e armenti, meritando così di venir rigettato da Geova. (Sam. 15:12-28) Dopo il fallimento della rivolta di Absalom, li uomini di Giuda vennero a Ghilgal per condurre Davide al di là del Giordano. — II Sam. 19:15, 40.
Per mezzo del profeta Michea, Geova ricordò al suo popolo le benedizioni che aveva riversate su di loro. “Da Sittim, fino a Ghilgal” aveva bloccato il tentativo moabita di corromperli, portato Israele al di là del Giordano, e tolto via il biasimo dell’Egitto. Ma Israele non riconobbe questi “giusti atti di Geova”. — Mic. 6:5; Num. 25:1.
2. Anche se alcuni la pensano altrimenti, la Ghilgal menzionata in relazione a Elia ed Eliseo evidentemente non è la stessa del n. 1 (sopra). Prima di essere portato nei cieli in un turbine, Elia, accompagnato da Eliseo, da Ghilgal scese a Betel e poi a Gerico. (II Re 2:1-5) Tale percorso fa pensare a una località nei pressi di Betel. Inoltre, il fatto che ‘scesero’ significa che Ghilgal era in una regione montuosa. La Ghilgal nella valle del Giordano non poteva corrispondere a questa descrizione. Perciò i geografi di solito identificano questa seconda Ghilgal con Jiljulieh, grosso villaggio in cima a una collina circa 11 km a N di Betel. Là in seguito Eliseo sanò la minestra velenosa. (II Re
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