Geova fa abbondare la piena possanza
“Quelli che sperano in Geova riacquisteranno potenza. Saliranno con ali come aquile. Correranno e non si affaticheranno; cammineranno e non si stancheranno”. — Isa. 40:31.
1. Quale dramma è qui considerato, e dov’è accuratamente scritto?
FRA i molti vigorosi drammi narrati nella Parola di Geova c’è quello che riguarda Sansone. Nel corso dei secoli, gli elettrizzanti avvenimenti della dinamica vita di Sansone hanno tenuto viva l’attenzione di giovani e vecchi. La relazione di Sansone e Delila è divenuta uno dei grandi “racconti d’amore” della storia, ed è stata narrata ripetutamente nel canto e in prosa, con variabile accuratezza. Comunque, nel libro biblico di Giudici, capitoli dal 13º al 16º, leggiamo nei precisi particolari la storia di vita vissuta del più forte uomo della storia umana. E mentre leggiamo questo emozionante racconto, possiamo chiederci: Quale fu la fonte della grande forza di Sansone? Come riceviamo oggi beneficio da questa storia di vita vissuta?
2. Perché il dramma fu messo per iscritto, e quale lezione contiene?
2 Parlando di avvenimenti storici nell’antico Israele, Romani 15:4 ci assicura: “Poiché tutte le cose che furono scritte anteriormente furono scritte per nostra istruzione, affinché per mezzo della nostra perseveranza e per mezzo del conforto delle Scritture avessimo speranza”. E avendo speranza in Dio, comprenderemo, come lo comprese Sansone, che il segreto della vera forza si trova solo in Geova. “Egli dà all’affaticato potenza; e a chi è senza energia dinamica fa abbondare la piena possanza”. — Isa. 40:29.
ESCLUSIVA DEVOZIONE
3. In che modo i significati del nome di Sansone sono appropriati?
3 Il nome Sansone significa generalmente “Soleggiato; simile a sole; uomo del sole”, ma altri vi attribuiscono il significato di “Desolatore; distruttore”. Entrambi i significati sono assai appropriati. Nel ventennio in cui Sansone giudicò Israele, probabilmente poco prima dell’inizio del regno di Saul nel 1117 a.E.V., egli mostrò esclusiva devozione a Geova, sia come salvatore “simile a sole” in Israele, che come devastatore e desolatore degli oppressori Filistei. (Giud. 13:5; 16:30) La sua fu un’opera conciliatrice, in quanto recò a Israele il ristoro della liberazione, e un’opera polemica, nell’esecuzione dei giudizi di Dio sui suoi nemici.
4. Quale modello si trova nel ministero terrestre di Gesù?
4 Questo modello di opera conciliatrice e polemica si trova anche nel devoto ministero di Gesù mentre fu sulla terra. Ai mansueti, Gesù dichiarò: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò”. E fece proprio questo! Ma ai malvagi oppressori religiosi del suo popolo gridò: “Guai a voi, scribi e Farisei, ipocriti! perché somigliate a sepolcri imbiancati, che in realtà di fuori appaiono belli ma dentro son pieni d’ossa di morti e d’ogni specie d’impurità. In tal modo anche voi, di fuori in realtà apparite giusti agli uomini, ma di dentro siete pieni d’ipocrisia e illegalità. . . . Serpenti, progenie di vipere, come sfuggirete al giudizio della Geenna?” — Matt. 11:28; 23:27-33.
5. Quale gruppo organizzò Gesù sulla terra, e per quale scopo?
5 Il Signore Gesù Cristo diede inizio a una vigorosa opera di testimonianza del Regno. Per questo stesso scopo organizzò la congregazione cristiana sulla terra come “schiavo fedele e discreto”, composto di devoti, unti testimoni, ed esso serve fino a questo giorno essendo costituito dal Signore per dare ai “propri domestici . . . il cibo [spirituale] a suo tempo”. (Matt. 24:45) Questa organizzazione dello “schiavo” di veri, devoti cristiani, particolarmente il rimanente d’esso nei tempi moderni, fu ben raffigurata dal Sansone dell’antichità. In che modo?
6, 7. (a) Quale comando diede Geova alla madre di Sansone, e che cosa comportò questo? (b) Quale cosa simile ha richiesto Geova dai veri cristiani, e in quale ambiente sono cresciuti?
6 Geova comandò alla madre di Sansone, anche prima di questa gravidanza divinamente stabilita, che il bambino che doveva nascere fosse dedicato come nazireo dalla nascita, e “fino al giorno della sua morte”. (Giud. 13:2-7) Questo richiese che Sansone praticasse l’astinenza, che portasse i capelli lunghi e si astenesse dal contaminarsi toccando un corpo morto. (Num. 6:1-21) Similmente, quando la “donna” di Geova — la sua celeste organizzazione universale — sterile da lungo tempo, partorì figli spirituali, fu richiesta esclusiva devozione da questa classe dello “schiavo”.
7 Il Signore, Gesù Cristo, dichiarò che al “termine del sistema di cose” egli avrebbe costituito questo devoto “schiavo” sopra “tutti i suoi averi”, gli interessi del suo Regno sulla terra. (Matt. 24:47) Ma egli parlò anche di una falsa organizzazione di apostati cristiani — “zizzanie” — seminata dal Diavolo, e disse che essa avrebbe cercato di soffocare i veri cristiani simili a grano. Tale crescita si vede proprio nello sviluppo dei sistemi religiosi cattolico e protestante della cristianità, che hanno sostituito le pagane filosofie delle antiche Babilonia, Grecia e Roma agli insegnamenti biblici di Cristo. Questo sistema ha invaso il reame della pura adorazione di Dio nello stesso modo in cui i Filistei invasero il reame del popolo di Dio nel giorno di Sansone. — Matt. 13:24-30.
8. Che cos’è raffigurato dallo spirito di Geova che fu con Sansone?
8 Ma col passare dei secoli crescevano anche i cristiani simili a “grano” della classe dello “schiavo fedele e discreto”. Questi erano come il giovane Sansone, di cui il racconto dice: “Geova continuò a benedirlo”. Quindi, allorché Sansone fu adulto, “lo spirito di Geova cominciò a spingerlo”. (Giud. 13:24, 25) Similmente, nei tempi moderni, Geova cominciò a radunare e organizzare i cristiani simili a “grano” sotto il loro Signore, Cristo Gesù, come “schiavo fedele e discreto” perché fosse fatta la sua volontà sulla terra nel “tempo della fine”. Dopo aver provato la lealtà di questi cristiani alla fondamentale verità biblica, mise su loro il suo spirito, spingendoli a compiere un’opera di testimonianza che ha comportato una guerra spirituale simile a quella di Sansone contro la malvagia organizzazione di falsi cristiani di tipo filisteo.
9. Quale tempo si avvicinava, e che cos’era in serbo per la classe di “Sansone”?
9 Si avvicinava rapidamente il tempo in cui il “Figlio dell’uomo”, Gesù Cristo, avrebbe raccolto fuori del suo regno tutti gli illegali, per la loro distruzione, e in cui i giusti avrebbero cominciato a ‘risplendere così fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro’. (Matt. 13:36-43) Preparandosi per ciò, la classe di “Sansone” aveva un’opera da fare!
“CONTRO I FILISTEI”
10. (a) Perché Sansone mostrò interesse per la donna di Timna? (b) Come si è adempiuto questo nel giorno moderno?
10 Le prime gesta di Sansone furono compiute in relazione a “una donna delle figlie dei Filistei” a Timna. Quando egli la chiese in moglie, i suoi genitori protestarono giustamente. Che cosa! Sposare una Cananea, una donna sotto la divina maledizione della distruzione? Ma in realtà Sansone non aveva in mente il matrimonio. Piuttosto, “questo era da Geova, che egli cercava un’opportunità contro i Filistei”. (Giud. 14:1-4; Deut. 7:3, 4) E risulta che fu “da Geova” che, negli anni dal 1879 al 1919, i cristiani simili a “grano” andarono liberamente nei paganeggianti sistemi ecclesiastici della cristianità, per trovare e liberare le persone sincere intrappolate in essi. Fu come Elia che andò fra gli adoratori di Baal del suo giorno, per avere un’occasione di rivendicare il nome di Geova. (1 Re 18:17-40) La Torre di Guardia (inglese) del 1894, pagine 140-141, raccomandò di far questo. E come i genitori di Sansone andarono infine con lui a Timna, così Geova e i suoi santi angeli hanno evidentemente sostenuto il moderno “schiavo fedele e discreto” in tale opera di testimonianza.
11. Che cos’è raffigurato dal “giovane leone fornito di criniera”, e come?
11 Che avvenne poi? “Quando [Sansone] giunse alle vigne di Timna, ebbene, ecco, un giovane leone fornito di criniera gli veniva incontro ruggendo”. (Giud. 14:5) Nel simbolismo biblico, il leone è impiegato per rappresentare giustizia, e anche coraggio. (Ezech. 1:10; Riv. 4:6, 7; 5:5) Qui evidentemente il “giovane leone” raffigura il protestantesimo, che ai suoi inizi si espresse intrepidamente contro alcuni abusi perpetrati dal cattolicesimo in nome del cristianesimo. Per esempio, ci furono le novantacinque tesi che Lutero inchiodò alla porta della chiesa di Wittenberg nel 1517 E.V., descritte da The Encyclopædia Britannicaa come “novantacinque colpi di martello diretti contro il più flagrante abuso ecclesiastico dell’epoca . . . la vendita di indulgenze”. Comunque, il protestantesimo non fece pulizia dottrinalmente, continuando ad attenersi a molti falsi insegnamenti babilonici che erano stati adottati nell’apostata cristianesimo dal cattolicesimo. Esso continuò a nascondersi nelle vigne di suo gradimento, all’interno del territorio “filisteo”.
12, 13. Quale parallelo del giorno moderno c’è con la lotta di Sansone col leone? Fate un esempio.
12 Dal tempo in cui si cominciò a pubblicare la rivista La Torre di Guardia nel 1879, lo “schiavo fedele e discreto” spinto dallo spirito mostrò francamente di sostenere la verità biblica. Questo fu troppo per il clero del protestantesimo, che raccolse abbastanza coraggio da uscire dai suoi “nascondigli” di falsa dottrina e ruggire gagliardamente contro i testimoni di Geova, persino raccomandando di bruciare la loro letteratura biblica. Ma come se la cavò questo “leone” protestante? “Lo spirito di Geova divenne quindi operante su [Sansone], così che lo squarciò in due, proprio come si squarcia in due un capretto, e nella sua mano non c’era niente del tutto”. (Giud. 14:6) Avanti la prima guerra mondiale, il trionfo dello “schiavo” di Geova sul protestantesimo fu proprio così decisivo. Fu mediante lo spirito di Dio.
13 Un vigoroso esempio di ciò fu la serie di dibattiti tenuti nel 1903 fra il presidente della Torre di Guardia di quel tempo, C. T. Russell, e un ecclesiastico di Pittsburgh, il dott. E. L. Eaton. Come risultato, non solo molti della congregazione del dott. Eaton lo abbandonarono per divenire testimoni di Geova, ma un certo numero di ecclesiastici riconobbero la correttezza dell’atteggiamento de La Torre di Guardia circa le fondamentali controversie. Dopo l’ultimo dibattito, durante il quale il fratello Russell mostrò chiaramente che il “tormento eterno” è antiscritturale, uno di questi ecclesiastici gli disse: “Sono lieto di vederle dirigere l’idrante sull’inferno e spegnerne il fuoco”.
14. Come si ristorò Sansone, e come si è questo adempiuto oggi?
14 La guerra spirituale a favore della verità e della giustizia di Dio ha sempre recato grande gioia alla moderna classe di Sansone. Fare la volontà di Dio è cibo per loro, e specialmente partecipare alla rivendicazione del nome di Geova contro i suoi nemici. (Giov. 4:34) Al ritorno, Sansone passò accanto alla tana del leone, “si volse per guardare la carcassa del leone, ed ecco, nella carcassa del leone c’era uno sciame di api, e miele. Dunque ne prese nelle palme e continuò a camminare, mangiando durante il cammino”. (Giud. 14:8, 9) Fino a questo giorno, la classe di Sansone trova dolce sostentamento riflettendo su come Geova li ha impiegati nella guerra teocratica, anche per smascherare e uccidere il “leone” protestante con la Sua Parola di verità. — Efes. 6:17; Sal. 77:11, 12.
15, 16. (a) Che cosa accadde in relazione all’enigma di Sansone? (b) Che cosa prefigurò questo?
15 Questa stessa ‘dolcezza’ divenne il punto centrale della prima prova di forza di Sansone coi Filistei. Ebbe luogo quando Sansone propose l’enigma: “Da colui che mangia è uscito qualche cosa da mangiare, e dal forte è uscito qualche cosa di dolce”. Incapaci di trovare la risposta nel tempo prescritto, i Filistei riuscirono a saperlo di nascosto dalla fidanzata di Sansone. Essi gli risposero dunque correttamente: “Che cosa è più dolce del miele, e che cosa è più forte del leone”? Sansone pagò il suo debito per questo enigma nel modo che i Filistei meritavano, uccidendone trenta e dando i loro vestiti a “quelli che avevano dichiarato l’enigma”. — Giud. 14:10-20.
16 Durante gli anni 1879-1919, i religionisti della cristianità non riuscirono a spiegare il segreto della forza della piccola schiera di devoti testimoni di Geova. Non potevano capire la ‘dolcezza’ che lo “schiavo” di Dio prova nel fare la sua volontà, né potevano comprendere come Dio fa abbondare mediante il suo spirito la piena possanza. I falsi religionisti continuarono a essere spiritualmente uccisi e smascherati. E quelli del clero che persistevano nella loro opposizione alla classe di Sansone ricevettero, per così dire, altri vestiti da “Filistei”, che li identificavano come decisi seguaci della falsa religione. La giusta ira “di Sansone” “era accesa”, giungendo al culmine con la pubblicazione, nel 1917, del polemico libro Il Mistero Compiuto.
17. Che cosa raffigurano le ulteriori gesta di Sansone?
17 Che dire delle ulteriori gesta di Sansone? Ci fu la sua sovrumana impresa di prendere trecento sciacalli e mandarli con torce fra le code, a bruciare il grano in piedi, i covoni mietuti, le vigne e gli uliveti dei Filistei. Similmente, con l’attività compiuta dallo “schiavo” di Geova avanti la prima guerra mondiale, le asserite provviste “spirituali” delle religioni della cristianità furono assai bruciacchiate. Fu mostrato che erano senza valore, essendovi ‘dato fuoco’ ed essendo bruciate, distrutte da milioni di infuocati trattati, opuscoli e libri. Giorni di carestia, “carestia . . . di udire le parole di Geova”, vennero sulla cristianità. (Amos 8:11) Con la forza di Geova, la classe di Sansone “colpì” e smascherò i falsi religionisti, “ammucchiando gambe su cosce con un grande massacro”. Fu un tempo d’aggressiva guerra spirituale. — Giud. 15:1-8.
18, 19. Che cos’è prefigurato da Sansone (a) che si rifugia nella rupe di Etam? (b) Che uccide i Filistei con la mascella d’asino? e (c) che si ristora a En-Accore?
18 Davanti all’opposizione del nemico, Sansone si rifugiò nella rupe di Etam. Similmente, oggi la classe di Sansone ha trovato rifugio e consolazione in Geova, ‘la roccia della salvezza’. (Sal. 89:26; 144:1, 2) A Etam alcuni Israeliti, Giudei, cercarono vilmente di intrappolare Sansone e di consegnarlo al nemico. Ma quando pensavano di averlo legato, “lo spirito di Geova divenne operante su di lui”, così che spezzò i suoi legami, e, presa “una mascella d’asino fresca”, abbatté mille Filistei. Per un miracolo di Geova, quella fragile mascella d’asino resistette al frantumarsi di mille grossi crani filistei! In tempi moderni, Geova ha similmente sostenuto e dato potenza ai suoi testimoni, mentre usano con mansuetudine le loro mascelle per parlare contro i falsi religionisti, e recare conforto ad altre persone mansuete. — Isa. 61:1, 2; 50:4.
19 Bisognoso di ristorarsi, Sansone invocò ora Geova, e Dio fece sgorgare miracolosamente una sorgente d’acqua. Così il luogo venne chiamato “En-Accore [‘La fonte di colui che grida’], che è a Lehi fino a questo giorno”. In maniera simile, Geova ha preso oggi abbondanti e inesauribili provvedimenti, per mezzo de La Torre di Guardia e di altre pubblicazioni per lo studio biblico, come pure per mezzo delle adunanze di congregazione, affinché i suoi testimoni, che sempre “si rendono conto del loro bisogno spirituale”, siano continuamente spronati a ulteriore guerra teocratica. Facciamo bene a bere sempre profondamente di questo provvedimento. — Giud. 15:9-19; Matt. 5:3, 6; Isa. 41:17, 18.
DA GAZA A EBRON
20. Quale impresa compì Sansone a Gaza, mediante il potere di chi?
20 Una volta Sansone andò a Gaza, città filistea, e alloggiò per la notte in casa di una prostituta. Fu questo per uno scopo immorale? No, poiché egli di nuovo “cercava un’opportunità contro i Filistei”. Ora questi lo circondarono e stettero in agguato alla porta della città. Gaza era famosa per le sue massicce mura, una sfida per i conquistatori in anni successivi, anche per Alessandro Magno. Come devono essere stati pesanti i suoi cardini! O miracolo dei miracoli! Sansone “a mezzanotte si levò e afferrò i battenti della porta della città e i due stipiti laterali e li divelse con la sbarra e se li mise sulle spalle e li portò in cima al monte che è di fronte a Ebron”. (Giud. 16:1-3) Erano più di sessanta chilometri, fuori del territorio nemico fino in cima a un monte di Giuda, il paese della lode di Geova! Solo la potenza sostenitrice di Geova poté rafforzare Sansone per una così colossale impresa!
21. Come si aspettava il clero di intrappolare lo “schiavo” di Dio, ma con che cosa non fece i conti?
21 Questo umiliante colpo alla superbia dei Filistei ha un parallelo nel giorno moderno. Dal primo anno della sua pubblicazione, nel 1879, La Torre di Guardia di Sionb (inglese), periodico ufficiale dello “schiavo fedele e discreto”, proclamò in modo coerente l’anno 1914 come data della fine dei “tempi dei Gentili” e dell’istituzione del regno di Dio mediante Cristo. (Luca 21:24, Na) ‘Attendiamo fino al 1914’, dichiararono i religionisti filistei, ‘e quando le predizioni di questi “studenti biblici” si dimostreranno errate, li avremo intrappolati!’ Ma essi fecero i conti senza la determinazione di Geova di adempiere le profezie fatte scrivere molto tempo prima nella sua Parola. — Isa. 46:9-11.
22. Che cosa accadde nel 1914, e come lo commentò un giornale di New York?
22 Proprio in tempo, nell’autunno del 1914, “il regno del nostro Dio” nelle mani del suo Cristo cominciò a dominare nei cieli. Come visibile evidenza di ciò, “le nazioni si adirarono” nella loro prima guerra mondiale, e altri dolori che contrassegnarono il “termine del sistema di cose” cominciarono ad affliggere il genere umano. (Riv. 11:18) Fu proprio come lo spirito di Geova aveva spinto il suo devoto “schiavo” ad avvertire in anticipo. Uno dei primi giornali di New York, The World, riconobbe questo in un lungo articolo principale nel suo numero del 30 agosto 1914, che incluse quanto segue:
Lo spaventoso scoppio della guerra in Europa ha adempiuto una straordinaria profezia. Nel quarto di secolo passato, per mezzo di predicatori e per mezzo della stampa, gli “Studenti Biblici Internazionali” [testimoni di Geova] . . . hanno proclamato al mondo che il Giorno dell’Ira profetizzato nella Bibbia sarebbe arrivato nel 1914. “Attenti al 1914!” è stato il grido di centinaia di evangelisti viaggianti che, rappresentando questo strano credo, sono andati su e giù per il paese annunciando la dottrina che “il Regno di Dio è vicino”. . . . E nel 1914 scoppia la guerra, la guerra che tutti temevano ma che tutti pensavano non potesse realmente accadere.
23. Come fu rivendicata la classe di Sansone, e con quale lode a Geova?
23 Col potere di Geova, lo “schiavo fedele e discreto” divelse così l’insidiosa porta dei nemici, con tutti i sostegni, dalle fondamenta, e la portò in alto nel paese della lode di Geova. Veramente, la classe di Sansone fu rivendicata per aver sostenuto la profetica Parola di Geova, e, fino a questo giorno, Geova è sempre più lodato, mentre continua a crescere l’evidenza che il suo regno mediante Cristo fu davvero stabilito nel 1914, ed è venuto per restare! — Riv. 12:10, 12.
SANSONE E DELILA
24. Che cos’era rappresentato dai lunghi capelli di Sansone?
24 Ricordate che Sansone era nazireo. La sua forza provveduta divinamente dipendeva dalla sua continua, incrollabile devozione a Geova, e i suoi lunghi capelli ne erano un simbolo. La sua forza era in ciò che quei capelli non rasati rappresentavano. Nello stesso modo, oggi la forza dello “schiavo” di Geova risiede nella sua incrollabile devozione a Geova. Come “i capelli lunghi . . . [sono] un disonore” per l’uomo, così la classe di Sansone deve continuare a subire i biasimi del mondo, intrepidamente e senza compromesso, mantenendo l’integrità a Dio. — 1 Cor. 11:14.
25, 26. (a) Chi era Delila, e chi prefigurò? (b) In che modo questa classe cercò di esercitare influenza su Sansone, ma con quale risultato?
25 “E dopo ciò avvenne che s’innamorò di una donna nella valle del torrente di Sorec, e il suo nome era Delila”. (Giud. 16:4) Chi era Delila? Il suo nome significa “Languida” e pare che fosse una Israelita. La storia moderna dei testimoni di Geova rivela una classe generata dallo spirito simile a Delila. Questi si offesero per non essere stati rapiti immediatamente nel regno celeste nel 1914, e s’infiacchirono. Durante gli anni 1917-1918, cercarono di assumere il controllo della Società Torre di Guardia e di costringere a un compromesso “in sordina” coi moderni Filistei. Benché non avessero vero amore per la devota classe di Sansone, la classe di Sansone espresse effettivamente sincero amore verso questi associati le cui ‘lampade stavano per estinguersi’. (Matt. 25:8) Cercavano di guarirli. Valendosi di ciò, la classe di Delila fece una serie di tentativi perché la classe di Sansone fosse legata con le corde del compromesso, così che la potesse dare nelle mani dei religionisti della cristianità.
26 Questi amanti di un tempo volevano che il devoto “Sansone” attenuasse le polemiche dichiarazioni contro la falsa religione. Volevano che gli “Studenti Biblici” timorati di Dio si esprimessero pubblicamente a favore del sentimento patriottico per la prima guerra mondiale, sostenuta ora furiosamente dai religionisti della cristianità da entrambe le parti in lotta. Comunque, “Sansone” non fu immediatamente vittima delle lusinghe di “Delila”. Nel suo numero del 15 aprile 1917, La Torre di Guardia (inglese) dichiarò inequivocabilmente: “Non c’è via di mezzo per il cristiano. Egli può essere fedele al Signore . . . seguendo solo una condotta, cioè rifiutandosi di partecipare alla guerra”.
27. Come fu messa in pericolo l’integrità della classe di Sansone, e in quale trappola cadde infine?
27 Gli sforzi dello “schiavo” di Dio di accontentare questi ribelli “amanti” si possono paragonare al fatto che Sansone permise a Delila di tessere le trecce dei suoi capelli — così preziosi come simbolo della sua devozione — con l’ordito. L’integrità era in pericolo! E come Sansone dormì sulle ginocchia della perfida Delila, così l’attitudine conciliante della classe di Sansone verso i deboli apostati causò infine indebolimento, e un principio di compromesso. Che i dedicati testimoni cadessero proprio in simile trappola nel 1918 è mostrato da un articolo che comparve ne La Torre di Guardia del 1º giugno di quell’anno. Questo sostenne il “giorno della preghiera e supplica” proclamato dal presidente degli Stati Uniti per il 30 maggio 1918, dichiarando: “Siano rese lodi e grazie a Dio per il promesso glorioso risultato della guerra . . . e per aver reso sicuro il mondo per il popolo comune”.
28, 29. (a) Quale fu il risultato del compromesso dello “schiavo”? (b) Quali domande sono quindi rivolte?
28 Il compromesso col mondo fece perdere lo spirito di Geova. I capelli della classe di Sansone furono rasati in modo simbolico, e la loro “potenza si dipartiva” da loro. I religionisti filistei riuscirono ad afferrare lo “schiavo” di Dio. Gli cavarono gli occhi di discernimento della volontà di Dio, e ne fecero un “macinatore nella casa di prigionia” in territorio filisteo. Per un breve periodo, la balda testimonianza dello “schiavo” al regno di Dio cessò. La pressione religiosa causò anche l’imprigionamento, dietro false accuse, del secondo presidente della Torre di Guardia e di altri sette fratelli responsabili, per condanne fino a ottant’anni ciascuno. Il nemico fece chiudere la sede centrale della Società a Brooklyn, New York. Durante gli oscuri giorni dell’imprigionamento di “Sansone”, comunque, La Torre di Guardia continuò a pubblicarsi a Pittsburgh, Pennsylvania, diffondendo, se pure debolmente, un raggio di conforto e speranza. — Giud. 16:5-21.
29 Avrebbe Geova lasciato il suo “schiavo” in questa condizione di prigionia? La classe di Sansone avrebbe capito la ragione della sua situazione? Avrebbe Geova dato di nuovo al suo servitore potenza per l’azione teocratica? Il seguente articolo lo dirà.
[Note in calce]
a Volume 17º, sotto “Lutero”.
b Ora La Torre di Guardia.