Libro biblico numero 9: 1 Samuele
Scrittori: Samuele, Gad, Natan
Dove fu scritto: Israele
Quando fu completato: ca. 1078 a.E.V.
Tempo a cui si riferisce: ca. 1180–1078 a.E.V.
1. Quale grande cambiamento ebbe luogo nel 1117 a.E.V. nell’organizzazione della nazione d’Israele, e quali condizioni ne sarebbero derivate?
NEL 1117 a.E.V. ci fu nell’organizzazione nazionale di Israele un importantissimo cambiamento. Fu nominato un re umano! Questo accadde mentre Samuele prestava servizio in Israele come profeta di Geova. Benché Geova l’avesse preconosciuto e predetto, il passaggio alla monarchia richiesto dal popolo d’Israele fu un duro colpo per Samuele. Dedicato com’era al servizio di Geova fin dalla nascita e pieno di riverenza per la regalità di Geova, Samuele previde conseguenze disastrose per i suoi connazionali, appartenenti al santo popolo di Dio. Samuele cedette alle loro richieste solo per ordine di Geova. “A ciò Samuele parlò al popolo del debito diritto del regno e lo scrisse in un libro e lo depositò dinanzi a Geova”. (1 Sam. 10:25) Giunse così alla fine l’era dei Giudici, e cominciò quella dei re umani che avrebbe visto Israele raggiungere una potenza e un prestigio senza precedenti, solo per cadere infine in disgrazia e nel disfavore di Geova.
2. Chi scrisse 1 Samuele, e cosa si può dire di loro?
2 Chi sarebbe stato idoneo per scrivere sotto ispirazione la storia di questo memorabile periodo? Appropriatamente, Geova scelse il fedele Samuele perché cominciasse a scriverla. Samuele significa “nome di Dio”, e in quei giorni egli fu davvero un notevole sostenitore del nome di Geova. Pare che Samuele abbia scritto i primi 24 capitoli del libro. Quindi, alla sua morte, Gad e Natan continuarono l’opera, mettendo per iscritto i fatti degli ultimi pochi anni fino alla morte di Saul. Lo si comprende da 1 Cronache 29:29, che dice: “In quanto ai fatti di Davide il re, i primi e gli ultimi, ecco, sono scritti fra le parole di Samuele il veggente e fra le parole di Natan il profeta e fra le parole di Gad il visionario”. A differenza di Re e Cronache, i libri di Samuele non fanno in pratica nessun riferimento a racconti precedenti, e questo conferma che Samuele, Gad e Natan, contemporanei di Davide, ne furono gli scrittori. Tutti e tre questi uomini ebbero incarichi di fiducia come profeti di Geova e si opposero all’idolatria che aveva minato la forza della nazione.
3. (a) Come fu che 1 Samuele divenne un libro biblico a sé? (b) Quando fu completato, e quale periodo abbraccia?
3 I due libri di Samuele erano in origine un solo rotolo o volume. La divisione in due libri avvenne quando fu pubblicata questa parte della Settanta greca. Nella Settanta, 1 Samuele fu chiamato Primo dei Regni. Questa divisione fu adottata dalla Vulgata latina, che chiamò 1 Samuele Primo dei Re, come fa ancora qualche Bibbia cattolica. Che 1 e 2 Samuele formassero in origine un solo libro è indicato dalla nota masoretica a 1 Samuele 28:24, secondo cui questo versetto si trova a metà del libro di Samuele. Sembra che il libro sia stato completato verso il 1078 a.E.V. Probabilmente quindi 1 Samuele abbraccia un periodo di poco più di cento anni, dal 1180 circa al 1078 a.E.V.
4. Com’è stata confermata l’accuratezza di 1 Samuele?
4 Abbondano le testimonianze sull’accuratezza del racconto. I luoghi geografici corrispondono agli avvenimenti descritti. Fatto interessante, la tattica usata con successo da Gionatan nell’attacco contro la guarnigione filistea a Micmas, che portò alla completa disfatta dei filistei, fu imitata durante la prima guerra mondiale da un ufficiale dell’esercito britannico, che si dice abbia messo in rotta i turchi seguendo i punti di riferimento descritti nell’ispirato racconto di Samuele. — 14:4-14.a
5. Quali scrittori biblici attestano l’autenticità di 1 Samuele?
5 Comunque, ci sono prove ancor più fondate dell’ispirazione e dell’autenticità del libro. Esso contiene lo straordinario adempimento della profezia di Geova che Israele avrebbe chiesto un re. (Deut. 17:14; 1 Sam. 8:5) Anni dopo, Osea ne confermò la narrazione citando le parole di Geova: “Ti davo un re nella mia ira, e lo toglierò via nel mio furore”. (Osea 13:11) Pietro sottintese che Samuele era ispirato definendolo un profeta che aveva ‘annunciato chiaramente i giorni’ di Gesù. (Atti 3:24) Paolo citò 1 Samuele 13:14 nel riassumere la storia d’Israele. (Atti 13:20-22) Gesù stesso indicò che il racconto era autentico quando chiese ai farisei del suo tempo: “Non avete letto ciò che fece Davide quando lui e gli uomini che erano con lui ebbero fame?” Narrò quindi l’episodio in cui Davide chiese i pani di presentazione. (Matt. 12:1-4; 1 Sam. 21:1-6) Anche Esdra considerava veritiero il contenuto del libro, come accennato sopra. — 1 Cron. 29:29.
6. Quali altre testimonianze intrinseche della Bibbia mostrano che 1 Samuele è autentico?
6 Poiché questo è il racconto originale delle attività di Davide, ogni menzione di Davide nel resto delle Scritture conferma che il libro di Samuele fa parte dell’ispirata Parola di Dio. Alcuni avvenimenti sono perfino inclusi nelle soprascritte di certi salmi di Davide, come il Salmo 59 (1 Sam. 19:11), il Salmo 34 (1 Sam. 21:13, 14) e il Salmo 142 (1 Sam. 22:1 o 1 Sam. 24:1, 3). Così le testimonianze intrinseche della stessa Parola di Dio confermano in modo decisivo l’autenticità di 1 Samuele.
CONTENUTO DI 1 SAMUELE
7. Alla vita di quali condottieri di Israele si riferisce il libro?
7 Il libro tratta per intero o in parte la vita di quattro condottieri d’Israele: il sommo sacerdote Eli, il profeta Samuele, il primo re, Saul, e Davide, che fu unto come suo successore.
8. In quali circostanze Samuele nacque e divenne “ministro di Geova”?
8 Il giudice Eli e il giovane Samuele (1:1–4:22). All’inizio del racconto si parla di Anna, moglie prediletta di Elcana, un levita. Anna è senza figli, ed è schernita per questo motivo da Peninna, l’altra moglie di Elcana. In occasione di una delle visite annuali che la famiglia fa a Silo, dove si trova l’arca del patto di Geova, Anna prega con fervore Geova perché le dia un figlio. Promette che, se la sua preghiera sarà esaudita, dedicherà il figlio al servizio di Geova. Dio esaudisce la sua preghiera, e Anna dà alla luce un figlio, Samuele. Appena svezzato, lo porta alla casa di Geova e lo affida alle cure del sommo sacerdote Eli, come uno “prestato a Geova”. (1:28) Anna esprime quindi la propria gioia con un canto di rendimento di grazie e felicità. Il ragazzo diviene “ministro di Geova davanti a Eli il sacerdote”. — 2:11.
9. In che modo Samuele diviene profeta in Israele?
9 Non tutto va bene in casa di Eli. Egli è vecchio, e i suoi due figli sono divenuti furfanti buoni a nulla che ‘non riconoscono Geova’. (2:12) Approfittano del loro incarico sacerdotale per soddisfare la loro avidità e i loro desideri immorali. Eli non li corregge. Geova invia perciò dei messaggi contro la casa di Eli, avvertendo che ‘nella sua casa non ci sarà mai un vecchio’ e che entrambi i suoi figli moriranno in un sol giorno. (1 Sam. 2:30-34; 1 Re 2:27) Alla fine Geova manda il piccolo Samuele da Eli con un messaggio di giudizio tale da fare rintronare gli orecchi. Così il giovane Samuele viene riconosciuto come profeta in Israele. — 1 Sam. 3:1, 11.
10. Come esegue Geova il giudizio sulla casa di Eli?
10 A tempo debito Geova esegue il giudizio facendo venire i filistei. Poiché l’esito della battaglia si rivela infausto per Israele, gli israeliti, con alte urla, prendono l’arca del patto da Silo e la portano nell’accampamento. Udite le urla e appreso che l’Arca è stata portata nell’accampamento israelita, i filistei fanno appello a tutte le loro forze e riportano una sorprendente vittoria, mettendo completamente in rotta gli israeliti. L’Arca viene catturata e i due figli di Eli muoiono. Con il cuore che trema, Eli apprende la notizia. Quando viene menzionata l’Arca egli cade all’indietro dal seggio rompendosi la nuca, e muore. Così finiscono i 40 anni durante i quali Eli ha giudicato il popolo. Davvero, “da Israele la gloria se n’è andata”, poiché l’Arca simboleggia la presenza di Geova presso il suo popolo. — 4:22.
11. Come viene mostrato che l’Arca non è un portafortuna?
11 Samuele giudica Israele (5:1–7:17). Ora anche i filistei devono imparare a loro spese che l’arca di Geova non può essere usata come un portafortuna. Quando portano l’Arca nel tempio del loro dio Dagon ad Asdod, esso cade a faccia in giù. Il giorno dopo Dagon cade di nuovo sulla soglia, questa volta spezzandosi la testa ed entrambe le mani. Questo dà origine alla superstiziosa usanza filistea di ‘non calpestare la soglia di Dagon’. (5:5) I filistei portano in fretta l’Arca a Gat, e quindi ad Ecron, ma inutilmente! Vengono tormentati dal panico, dalle emorroidi e da una piaga di roditori. I signori dell’asse dei filistei, disperati per il crescente numero di morti, rimandano l’Arca in Israele su un carro nuovo trainato da due vacche che allattano. A Bet-Semes il disastro si abbatte su alcuni israeliti perché hanno guardato l’Arca. (1 Sam. 6:19; Num. 4:6, 20) Alla fine l’Arca viene portata nella casa di Abinadab nella città di Chiriat-Iearim.
12. Quali benedizioni derivano dal fatto che Samuele difende la giusta adorazione?
12 Per 20 anni l’Arca rimane nella casa di Abinadab. Samuele, divenuto uomo, esorta gli israeliti a eliminare le immagini di Baal e Astoret e a servire Geova con tutto il cuore. Essi ubbidiscono. Mentre gli israeliti sono radunati a Mizpa per l’adorazione, i signori dell’asse dei filistei ne approfittano per sferrare un attacco. Colto di sorpresa, Israele invoca Geova per mezzo di Samuele. Un alto rumore di tuono proveniente da Geova getta i filistei in confusione, e gli israeliti, rafforzati da un sacrificio e dalla preghiera, riportano una travolgente vittoria. Da allora in poi, ‘la mano di Geova continua ad essere contro i filistei per tutti i giorni di Samuele’. (7:13) Comunque, Samuele non va in pensione: continua a giudicare Israele per tutta la vita. Partendo da Rama, proprio a nord di Gerusalemme, ogni anno fa il giro di Betel, Ghilgal e Mizpa. A Rama edifica un altare a Geova.
13. In che modo Israele rigetta Geova come Re, e di quali conseguenze lo avverte Samuele?
13 Saul, primo re d’Israele (8:1–12:25). Samuele è invecchiato nel servizio di Geova, ma i suoi figli non camminano nelle vie del padre, poiché accettano regali e pervertono il giudizio. A questo punto gli anziani di Israele chiedono a Samuele: “Ora costituisci per noi un re che ci giudichi come tutte le nazioni”. (8:5) Profondamente turbato, Samuele si rivolge a Geova in preghiera. Geova risponde: “Non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me dall’essere re su di loro. . . . E ora ascolta la loro voce”. (8:7-9) Prima però Samuele deve avvertirli delle terribili conseguenze che la loro ribelle richiesta porterà: irreggimentazione, tassazione, perdita della libertà, e alla fine dolore e grida a Geova. Non rinunciando ai propri desideri, il popolo insiste nel chiedere un re.
14. In che modo viene confermato a Saul il potere reale?
14 Ora incontriamo Saul, figlio di Chis della tribù di Beniamino, di gran lunga l’uomo più bello e più alto d’Israele. Egli viene indirizzato a Samuele, che lo onora con un banchetto, lo unge e quindi lo presenta a tutto Israele radunato a Mizpa. Benché dapprima Saul si nasconda fra il bagaglio, alla fine viene presentato come il prescelto da Geova. Samuele rammenta ancora una volta a Israele il debito diritto del regno e lo scrive in un libro. Comunque, solo dopo che Saul ha riportato la vittoria sugli ammoniti, ponendo così fine all’assedio di Iabes di Galaad, la sua posizione di re viene consolidata e il popolo gli conferma il potere reale a Ghilgal. Samuele li esorta di nuovo a temere Geova, a servirlo e a ubbidirgli, e invoca Geova perché mandi un segno sotto forma di tuoni e pioggia fuori stagione, al tempo della mietitura. Con una spaventosa dimostrazione, Geova esprime la sua ira per il fatto che lo hanno rigettato come Re.
15. Quale peccato di presunzione commette Saul?
15 Disubbidienza di Saul (13:1–15:35). Poiché i filistei continuano ad angariare Israele, Gionatan, coraggioso figlio di Saul, abbatte una guarnigione filistea. Per vendicarsi, il nemico manda un grande esercito, numeroso ‘come la sabbia che è sulla spiaggia del mare’, che si accampa a Micmas. Tra le file israelite si diffonde l’agitazione. ‘Se solo Samuele venisse a impartirci la guida di Geova!’ Stanco di aspettare Samuele, l’impaziente Saul pecca offrendo presuntuosamente l’olocausto egli stesso. All’improvviso arriva Samuele. Rigettando le deboli scuse di Saul, egli pronuncia il giudizio di Geova: “Ed ora il tuo regno non durerà. Geova certamente si troverà un uomo secondo il suo cuore; e Geova gli darà incarico come condottiero sul suo popolo, perché tu non hai osservato ciò che Geova ti ha comandato”. — 13:14.
16. Quali difficoltà causa l’avventatezza di Saul?
16 Gionatan, pieno di zelo per il nome di Geova, attacca di nuovo un avamposto filisteo, questa volta solo con il suo scudiero, e subito i due abbattono circa 20 uomini. Un terremoto accresce la confusione, e il nemico viene messo in rotta e incalzato da tutto Israele. Comunque la vittoria non viene sfruttata pienamente, a causa dell’avventato giuramento di Saul che ha proibito ai guerrieri di mangiare prima che la battaglia sia finita. Gli uomini si stancano presto e peccano quindi contro Geova, mangiando carne macellata di fresco senza aspettare che sia dissanguata. Intanto Gionatan si è ristorato con un favo di miele, non avendo udito il giuramento, che arditamente denuncia poi come un ostacolo. Il popolo lo redime dalla morte, a motivo della grande salvezza che egli ha compiuto in Israele.
17. A quale ulteriore condanna di Saul porta il suo secondo grave peccato?
17 È giunto il tempo di adempiere il giudizio di Geova sugli spregevoli amalechiti. (Deut. 25:17-19) Devono essere completamente spazzati via. Non si deve risparmiare nulla, né uomo né bestia. Non si devono prendere spoglie. Ogni cosa dev’essere votata alla distruzione. Tuttavia Saul disubbidisce conservando in vita Agag, il re amalechita, e il meglio dei greggi e delle mandrie, col pretesto di fare un sacrificio a Geova. Questo dispiace tanto all’Iddio d’Israele che ispira Samuele a esprimere una seconda condanna nei confronti di Saul. Senza tener conto delle scuse di Saul per salvare la faccia, Samuele dichiara: “Si diletta Geova degli olocausti e dei sacrifici quanto dell’ubbidienza alla voce di Geova? Ecco, ubbidire è meglio del sacrificio . . . Dato che tu hai rigettato la parola di Geova, egli rigetta dunque te dall’essere re”. (1 Sam. 15:22, 23) Per implorare Samuele, Saul ne afferra il manto, che si strappa. Samuele assicura a Saul che Geova gli strapperà con altrettanta certezza il regno e lo darà a un uomo migliore. Samuele stesso afferra la spada e giustizia Agag; poi volta le spalle a Saul, per non vederlo mai più.
18. In base a che cosa Geova sceglie Davide?
18 Unzione e valore di Davide (16:1–17:58). Geova manda poi Samuele a casa di Iesse a Betleem di Giuda per scegliere e ungere il futuro re. A uno a uno i figli di Iesse passano davanti al profeta, ma vengono esclusi. Geova rammenta a Samuele: “Non come vede l’uomo vede Dio, perché il semplice uomo vede ciò che appare agli occhi; ma in quanto a Geova, egli vede il cuore”. (16:7) Infine Geova mostra di approvare Davide, il più giovane, descritto come “un giovane dal colorito roseo, con begli occhi e di bell’aspetto”, e Samuele lo unge con olio. (16:12) Lo spirito di Geova viene ora su Davide, ma un cattivo spirito si impossessa di Saul.
19. Quale vittoria iniziale riporta Davide nel nome di Geova?
19 I filistei fanno di nuovo incursioni in Israele, mandando avanti il loro campione, Golia, un gigante alto sei cubiti e una spanna (circa 2,9 metri). Egli è talmente enorme che la sua cotta di maglia pesa circa 57 chili e la lama della sua lancia quasi sette. (17:4, 5, 7) Di giorno in giorno questo Golia sfida in modo blasfemo e sprezzante Israele a scegliere un uomo e a mandarlo a combattere, ma nessuno risponde. Saul trema nella sua tenda. Comunque, gli scherni del filisteo giungono alle orecchie di Davide. Con giusta indignazione e ispirato coraggio, Davide esclama: “Chi è questo incirconciso filisteo che debba biasimare le linee di battaglia dell’Iddio vivente?” (17:26) Rifiutando l’armatura di Saul perché non l’ha mai provata prima, Davide va a combattere, armato solo di un bastone da pastore, una fionda e cinque pietre lisce. Considerando poco consono alla propria dignità battersi con questo giovane pastore, Golia invoca il male su Davide. Risuona la fiduciosa risposta: “Tu vieni a me con una spada e con una lancia e con un giavellotto, ma io vengo a te nel nome di Geova degli eserciti”. (17:45) Una pietra ben diretta dalla fionda di Davide colpisce il campione dei filistei, che stramazza a terra! Davide corre da lui, sotto gli occhi di entrambi gli eserciti, estrae la spada del gigante e con essa gli taglia la testa. Che grande liberazione ha compiuto Geova! Che allegrezza nel campo di Israele! Morto il loro campione, i filistei si danno alla fuga, e gli israeliti esultanti li inseguono.
20. Che contrasto si nota fra l’atteggiamento di Gionatan verso Davide e quello di Saul?
20 Saul insegue Davide (18:1–27:12). L’intrepida azione compiuta in favore del nome di Geova fa trovare a Davide un vero amico. Si tratta di Gionatan, figlio di Saul ed erede naturale al trono. Gionatan ‘lo ama come la sua propria anima’, così che i due stringono un patto di amicizia. (18:1-3) Poiché Davide diventa famoso e viene celebrato in Israele, Saul adirato cerca di ucciderlo, anche se allo stesso tempo gli dà in matrimonio la propria figlia Mical. L’inimicizia di Saul si fa sempre più violenta, tanto che alla fine Davide deve fuggire con l’amorevole aiuto di Gionatan. I due piangono al momento di separarsi, e Gionatan riafferma la sua lealtà a Davide, dicendo: “Geova stesso mostri d’essere fra me e te e fra la mia progenie e la tua progenie a tempo indefinito”. — 20:42.
21. Quali avvenimenti contrassegnano la fuga di Davide per sottrarsi a Saul?
21 Fuggendo per sottrarsi all’inasprito Saul, Davide e la sua piccola schiera di sostenitori affamati giungono a Nob. Qui il sacerdote Ahimelec, accertatosi che Davide e i suoi uomini sono sessualmente puri, permette loro di mangiare il sacro pane di presentazione. Armato ora della spada di Golia, Davide fugge a Gat, in territorio filisteo, dove si finge pazzo. Poi va nella caverna di Adullam, quindi in Moab e in seguito, dietro consiglio del profeta Gad, torna nel paese di Giuda. Temendo un’insurrezione a favore di Davide, Saul, accecato dalla gelosia, manda Doeg l’edomita a sterminare la popolazione sacerdotale di Nob. Si salva solo Abiatar, che va ad unirsi a Davide e diviene il sacerdote del gruppo.
22. In che modo Davide dimostra lealtà a Geova e rispetto per la Sua organizzazione?
22 In qualità di leale servitore di Geova, Davide conduce ora efficaci operazioni di guerriglia contro i filistei. Saul, comunque, continua la sua campagna a oltranza per catturare Davide, radunando i suoi guerrieri e dandogli la caccia “nel deserto di En-Ghedi”. (24:1) Davide, diletto di Geova, riesce sempre a evitare gli inseguitori. In un’occasione ha l’opportunità di abbattere Saul, ma si trattiene, limitandosi a tagliargli il lembo del mantello come prova che gli ha risparmiato la vita. Perfino questo atto innocuo fa battere il cuore di Davide, perché egli pensa di aver agito contro l’unto di Geova. Che profondo rispetto prova Davide per l’organizzazione di Geova!
23. In che modo Abigail fa pace con Davide e diviene infine sua moglie?
23 Benché ora si menzioni la morte di Samuele (25:1), il racconto è continuato dallo scrittore successivo. Davide chiede che Nabal, di Maon in Giuda, fornisca viveri a lui e ai suoi uomini in cambio dell’amicizia che essi hanno mostrato ai suoi pastori. Nabal però ‘grida parole di rimprovero’ contro gli uomini di Davide, e Davide decide di punirlo. (25:14) Compreso il pericolo, Abigail moglie di Nabal porta in segreto provviste a Davide e lo placa. Davide la benedice per questo atto discreto e la rimanda in pace. Quando Abigail informa Nabal dell’accaduto, questi ha un colpo al cuore, e dieci giorni dopo muore. Davide stesso sposa ora la bella e buona Abigail.
24. In che modo Davide risparmia di nuovo la vita a Saul?
24 Per la terza volta Saul si lancia accanitamente all’inseguimento di Davide, e di nuovo usufruisce della sua misericordia. “Un sonno profondo da Geova” cade su Saul e sui suoi uomini. Davide può così entrare nel campo e prendere la lancia di Saul, ma si trattiene dallo stendere la mano “contro l’unto di Geova”. (26:11, 12) Davide è costretto a rifugiarsi una seconda volta dai filistei, ed essi gli danno come dimora Ziclag. Di qui egli continua le sue incursioni contro altri nemici di Israele.
25. Qual è il terzo grave peccato commesso da Saul?
25 Fine suicida di Saul (28:1–31:13). I signori dell’asse dei filistei radunano i loro eserciti a Sunem. Saul, con una contromanovra, si attesta sul monte Ghilboa. Cerca disperatamente una guida, ma Geova non gli risponde. Se solo potesse mettersi in contatto con Samuele! Saul commette un altro grave peccato quando, travestitosi, va a cercare una medium a En-Dor, dietro le linee filistee. Trovatala, la prega di evocare per lui Samuele. Ansioso, Saul conclude frettolosamente che l’apparizione sia il defunto Samuele. Comunque, “Samuele” non ha nessun messaggio di conforto per il re. Domani morirà e, conforme alle parole di Geova, il regno gli sarà tolto. Nell’accampamento nemico, i signori dell’asse dei filistei si preparano per la battaglia. Vedendo Davide e i suoi uomini fra loro, divengono sospettosi e li mandano a casa. Gli uomini di Davide tornano a Ziclag proprio in tempo! Una banda di predoni amalechiti ha portato via le famiglie e i beni di Davide e dei suoi uomini, ma essi si lanciano all’inseguimento e ricuperano tutto senza danni.
26. Come finisce il calamitoso regno del primo re d’Israele?
26 Si comincia ora a combattere sul monte Ghilboa. Israele subisce una disastrosa sconfitta e i filistei assumono il controllo di zone strategiche del paese. Gionatan e altri figli di Saul vengono uccisi, e Saul, mortalmente ferito, si suicida gettandosi sulla propria spada. I filistei vittoriosi appendono i cadaveri di Saul e dei suoi tre figli alle mura della città di Bet-San, ma gli uomini di Iabes-Galaad li tolgono da quell’umiliante posizione. Il calamitoso regno del primo re d’Israele è giunto alla sua disastrosa fine.
PERCHÉ È UTILE
27. (a) In che cosa vennero meno Eli e Saul? (b) Sotto quale aspetto Samuele e Davide sono eccellenti esempi per i sorveglianti e per i giovani ministri?
27 La storia narrata in 1 Samuele si distingue per la straordinaria onestà evidente in ogni particolare, in quanto espone subito sia le debolezze che la forza d’Israele. Parla di quattro condottieri di Israele, due che ascoltarono la legge di Dio e due che non l’ascoltarono. Eli e Saul vennero meno: il primo trascurò di agire e il secondo agì con presunzione. Samuele e Davide, invece, fin dalla fanciullezza, mostrarono amore per le vie di Geova, e di conseguenza prosperarono. Quali preziose lezioni ci sono qui per tutti i sorveglianti! Com’è necessario che essi siano fermi, vigili in quanto alla purezza e all’ordine nell’organizzazione di Geova, rispettosi verso le Sue disposizioni, intrepidi, equilibrati, coraggiosi, e che mostrino amorevole considerazione per gli altri! (2:23-25; 24:5, 7; 18:5, 14-16) Si noti anche che i due condottieri che ebbero successo avevano il vantaggio di aver ricevuto un buon addestramento teocratico dalla fanciullezza in poi e che fin dalla tenera età erano stati coraggiosi nel dichiarare i messaggi di Geova e nel custodire gli interessi loro affidati. (3:19; 17:33-37) Possano tutti i giovani adoratori di Geova odierni diventare altrettanti “Samuele” e “Davide”!
28. Com’è messa in risalto l’ubbidienza, e quale consiglio di 1 Samuele è ripetuto in seguito da altri scrittori della Bibbia?
28 Fra tutte le utili parole di questo libro dobbiamo ricordare chiaramente quelle che Geova ispirò Samuele a pronunciare nel giudizio contro Saul perché non aveva ‘cancellato la menzione di Amalec di sotto i cieli’. (Deut. 25:19) La lezione che ‘l’ubbidienza è meglio del sacrificio’ è ripetuta in varie circostanze, in Osea 6:6, Michea 6:6-8 e Marco 12:33. (1 Sam. 15:22) È essenziale che oggi traiamo beneficio da questo racconto ispirato, ubbidendo pienamente e completamente alla voce di Geova nostro Dio! L’ubbidienza nel riconoscere la santità del sangue è pure richiamata alla nostra attenzione in 1 Samuele 14:32, 33. Mangiare carne senza scolarne debitamente il sangue fu considerato ‘peccare contro Geova’. Questo vale anche per la congregazione cristiana, com’è chiaramente indicato in Atti 15:28, 29.
29. Le conseguenze di quale errore nazionale da parte di Israele sono illustrate in 1 Samuele, e che avvertimento dà questo alle persone caparbie?
29 Il libro di 1 Samuele illustra il tragico errore di una nazione che giunse al punto di considerare poco pratico il dominio di Dio dal cielo. (1 Sam. 8:5, 19, 20; 10:18, 19) Le trappole e la futilità del dominio umano sono raffigurate in modo sia descrittivo che profetico. (8:11-18; 12:1-17) Saul all’inizio era un uomo modesto che aveva lo spirito di Dio (9:21; 11:6), ma le sue capacità di giudizio si offuscarono e il suo cuore si esacerbò man mano che in lui diminuivano l’amore per la giustizia e la fede in Dio. (14:24, 29, 44) Lo zelo mostrato all’inizio fu vanificato dai suoi successivi atti di presunzione, disubbidienza e infedeltà verso Dio. (1 Sam. 13:9; 15:9; 28:7; Ezec. 18:24) La sua mancanza di fede produsse insicurezza, che degenerò in invidia, odio e assassinio. (1 Sam. 18:9, 11; 20:33; 22:18, 19) Morì come era vissuto, un fallito dal punto di vista di Dio e del suo popolo, e come avvertimento per chiunque possa divenire ‘caparbio’ come lui. — 2 Piet. 2:10-12.
30. Quali qualità di Samuele possono essere coltivate con profitto dai ministri odierni?
30 Comunque, dall’altro lato c’è il bene. Si noti ad esempio la condotta del fedele Samuele, che servì Israele per tutta la vita, senza frode, parzialità o favoritismo. (1 Sam. 12:3-5) Fu ansioso di ubbidire sin dalla fanciullezza (3:5), gentile e rispettoso (3:6-8), fidato nell’adempimento dei suoi doveri (3:15), irremovibile nella sua dedicazione e devozione (7:3-6; 12:2), disposto ad ascoltare (8:21), pronto a sostenere le decisioni di Geova (10:24), fermo nel giudicare senza guardare in faccia a nessuno (13:13), assertore dell’ubbidienza (15:22) e deciso a portare a termine l’incarico (16:6, 11). Era anche un uomo di cui gli altri rendevano buona testimonianza. (2:26; 9:6) Non solo il ministero che svolse fin dalla giovinezza dovrebbe incoraggiare i giovani a intraprendere oggi il ministero (2:11, 18), ma il fatto che continuò ininterrottamente la sua opera sino alla fine dei suoi giorni dovrebbe sostenere quelli che si sentono stanchi a causa dell’età. — 7:15.
31. In che cosa Gionatan fu un ottimo esempio?
31 C’è poi lo splendido esempio di Gionatan, che non mostrò sentimenti di ostilità perché Davide era stato unto per il regno che egli avrebbe potuto ereditare. Al contrario, riconobbe le eccellenti qualità di Davide e strinse con lui un patto di amicizia. Simili compagnie altruiste possono essere molto edificanti e incoraggianti per quelli che oggi servono fedelmente Geova. — 23:16-18.
32. Quali eccellenti caratteristiche si notano in Anna e Abigail?
32 Per le donne c’è l’esempio di Anna, che accompagnava regolarmente il marito al luogo di adorazione di Geova. Era una donna umile, devota, che fu disposta a rinunciare alla compagnia del figlio per mantenere la parola data e mostrare gratitudine per la benignità di Geova. Meravigliosa davvero fu la ricompensa che ebbe nel vederlo intraprendere una vita di fruttuoso servizio a Geova! (1:11, 21-23, 27, 28) C’è poi l’esempio di Abigail, che come donna manifestò sottomissione e assennatezza, qualità che le fecero guadagnare la lode di Davide, tanto che in seguito divenne sua moglie. — 25:32-35.
33. Quale condotta l’intrepido amore e la lealtà di Davide dovrebbero spingerci a seguire?
33 L’amore di Davide per Geova è espresso in modo commovente nei salmi che compose mentre era nel deserto, inseguito da Saul, l’indegno “unto di Geova”. (1 Sam. 24:6; Sal. 34:7, 8; 52:8; 57:1, 7, 9) E con quale sentito apprezzamento Davide santificò il nome di Geova allorché lanciò la sfida allo schernitore Golia! “Io vengo a te nel nome di Geova degli eserciti . . . In questo giorno Geova ti cederà nella mia mano, . . . e la gente di tutta la terra saprà che esiste un Dio che appartiene a Israele. E tutta questa congregazione saprà che né con la spada né con la lancia Geova salva, perché la battaglia appartiene a Geova, ed egli vi deve dare nella nostra mano”. (1 Sam. 17:45-47) Davide, il coraggioso e leale “unto” di Geova, magnificò Geova come Dio di tutta la terra e unica vera Fonte di salvezza. (2 Sam. 22:51) Ci sia dato di seguire sempre questo intrepido esempio!
34. Quali ulteriori particolari circa i propositi di Geova riguardo al Regno sono svelati in relazione a Davide?
34 Cosa ha da dire 1 Samuele circa lo sviluppo dei propositi di Dio riguardo al Regno? Questo ci porta al vero punto saliente di questo libro biblico. È qui infatti che incontriamo Davide, il cui nome probabilmente significa “diletto”. Davide fu amato da Geova e scelto quale “uomo secondo il suo cuore”, adatto per essere re di Israele. (1 Sam. 13:14) Il regno fu trasferito così alla tribù di Giuda, in armonia con la benedizione di Giacobbe riportata in Genesi 49:9, 10, e il potere reale sarebbe rimasto in questa tribù finché fosse venuto il Governante a cui appartiene l’ubbidienza di tutti i popoli.
35. Come il nome di Davide fu associato a quello del Seme del Regno, e quali qualità di Davide quel Seme mostrerà ancora?
35 Inoltre, il nome di Davide è associato a quello del Seme del Regno, che pure nacque a Betleem e che era della discendenza di Davide. (Matt. 1:1, 6; 2:1; 21:9, 15) Questi è il glorificato Gesù Cristo, “il Leone che è della tribù di Giuda, la radice di Davide”, e “la radice e la progenie di Davide, e la luminosa stella del mattino”. (Riv. 5:5; 22:16) Governando nel potere del Regno, questo “figlio di Davide” mostrerà tutta la fermezza e il coraggio del suo illustre antenato, combattendo contro i nemici di Dio fino alla loro disfatta e santificando il nome di Geova in tutta la terra. Com’è forte la nostra fiducia in questo Seme del Regno!
[Nota in calce]
a Vivian Gilbert, The Romance of the Last Crusade, 1923, pp. 183-6.