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SamaritanoAusiliario per capire la Bibbia
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governativo facesse sospendere la costruzione per diversi anni. — Esd. 4:3-24.
Verso la metà del V secolo a.E.V., quando Neemia cominciò a riparare le mura di Gerusalemme, Sanballat (governatore di Samaria, secondo un papiro di Elefantina) fece diversi tentativi energici ma infruttuosi per fermare i lavori. (Nee. 2:19, 20; 4:1-12; 6:1-15) In seguito, dopo una prolungata assenza, Neemia tornò a Gerusalemme per trovare che il nipote del sommo sacerdote Eliasib aveva sposato la figlia di Sanballat. Immediatamente Neemia ‘lo cacciò via’. — Nee. 13:6, 7, 28.
L’erezione del tempio samaritano sul monte Gherizim in concorrenza con quello di Gerusalemme contrassegnò secondo alcuni la separazione definitiva fra ebrei e samaritani, anche se secondo altri la rottura delle relazioni avvenne oltre un secolo dopo. Quando Gesù iniziò il suo ministero, la frattura tra le due parti non era ancora stata sanata, benché il tempio del Gherizim fosse stato distrutto più di centocinquant’anni prima. (Giov. 4:9) I samaritani adoravano ancora sul monte Gherizim (Giov. 4:20-23) e gli ebrei avevano ben poco rispetto per loro. (Giov. 8:48) Questo atteggiamento sprezzante rese molto pertinente l’illustrazione di Gesù del buon samaritano. — Luca 10:29-37.
IL PENTATEUCO SAMARITANO
Fin dall’antichità le Scritture dei samaritani consistevano unicamente dei primi cinque libri della Bibbia, e questi solo nella loro recensione, scritti nei loro caratteri e noti come il “Pentateuco samaritano”. Essi non accettavano il resto delle Scritture Ebraiche, forse con l’eccezione del libro di Giosuè. Il Pentateuco samaritano differisce dal testo masoretico in circa 6.000 casi, la maggior parte dei quali di poca importanza, ma alcuni notevoli, come per esempio la lezione di Deuteronomio 27:4, dove si legge Gherizim invece di Ebal, il luogo in cui le leggi di Mosè dovevano essere scritte su pietre imbiancate. (Deut. 27:8) L’ovvia ragione di questo cambiamento era di avvalorare la credenza che il Gherizim fosse il santo monte di Dio.
Ma tutto considerato, il fatto che accettassero il Pentateuco diede ai samaritani motivo di credere che sarebbe venuto un profeta più grande di Mosè. (Deut. 18:18, 19) Nel I secolo i samaritani attendevano la venuta di Cristo il Messia, e alcuni lo riconobbero alla sua prima venuta; altri lo rigettarono. (Luca 17:16-19; Giov. 4:9-43; Luca 9:52-56) Poi, in seguito alla predicazione dei primi cristiani, molti samaritani abbracciarono il cristianesimo. — Atti 8:1-17, 25; 9:31; 15:3.
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SamgarAusiliario per capire la Bibbia
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Samgar
(Samgàr).
Liberatore di Israele tra l’epoca del giudice Eud e quella di Barac. A Samgar è attribuita una sola azione eroica, l’uccisione di seicento filistei con un pungolo da bovini, comunque per questo gli è attribuita la ‘salvezza di Israele’. (Giud. 3:31) Secondo Giuseppe Flavio, il giudice Samgar morì nel primo anno del suo incarico. (Antichità giudaiche, Libro V, cap. IV, 3) Il fatto che sia definito “figlio di Anat” si può riferire alla città neftalita di Bet-Anat. — Giud. 1:33.
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SamoAusiliario per capire la Bibbia
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Samo
(Sàmo) [altura].
Isola dell’Egeo presso la costa O dell’Asia Minore. Paolo a quanto pare si fermò brevemente a Samo di ritorno dal terzo viaggio missionario. — Atti 20:15.
Quest’isola dista meno di 2 km dal capo Trogilio, promontorio dell’Asia Minore. Samo si trovava a SO di Efeso e a NO di Mileto. L’isola è lunga 43 km e larga 23. Pur essendo assai montuosa è notevolmente fertile. Nel corso degli anni passò sotto la dominazione della Persia, di Atene, di Pergamo e di Roma. All’epoca dei viaggi missionari di Paolo era uno stato libero. La sua principale città e porto si chiamava pure Samo. L’isola era famosa per il culto di Era (Giunone, dea romana patrona del matrimonio e delle partorienti) e c’era un tempio a lei dedicato che rivaleggiava per splendore e celebrità col tempio di Artemide a Efeso.
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SamotraciaAusiliario per capire la Bibbia
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Samotracia
(Samotràcia) [forse, Samo di Tracia].
Isola montuosa situata nella parte nordorientale dell’Egeo, con una città omonima sulla costa N. Nella primavera del 50 E.V., durante il secondo viaggio missionario, la nave di Paolo giunse “con rotta diretta” all’isola di Samotracia, proveniente da Troas, nell’Asia Minore nordoccidentale. Non c’è però alcuna indicazione che egli sia sceso a riva. (Atti 16:11) Attualmente l’isola manca di un buon porto, anche se offre diversi approdi sicuri.
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SamueleAusiliario per capire la Bibbia
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Samuele
(Samuèle) [nome di Dio].
Noto profeta e giudice (Atti 3:24; 13:20), per tradizione ritenuto lo scrittore dei libri biblici di Giudici, Rut e parte di I Samuele. (Confronta I Samuele 10:25; I Cronache 29:29). Suo padre Elcana era un levita della famiglia non sacerdotale di Cheat. (I Cron. 6:27, 28, 33-38) Samuele ebbe poi tre fratelli e due sorelle carnali. — I Sam. 2:21.
Promesso al servizio di Geova quale nazireo dalla madre Anna prima del concepimento (I Sam. 1:11), Samuele fu portato al tabernacolo di Silo appena svezzato (forse all’età di tre anni almeno; confronta II Cronache 31:16) e affidato al sommo sacerdote Eli. (I Sam. 1:24-28) Così Samuele, cinto di un efod di lino, ‘servì Geova’ fin da piccolo. Ogni anno sua madre andava a trovarlo e gli portava un manto senza maniche nuovo. (I Sam. 2:18, 19) Man mano che cresceva, Samuele diventava “sempre più... piacevole sia dal punto di vista di Geova che da quello degli uomini”. -I Sam. 2:26.
DIVENTA PROFETA IN GIOVANE ETÀ
La notte Samuele dormiva “nel tempio di Geova, dov’era l’arca di Dio”, e sembra che la mattina il suo primo compito fosse quello di aprire “le porte della casa di Geova”. (I Sam. 3:3, 15) Evidentemente le parole “dov’era l’arca di Dio” si riferiscono all’area del tabernacolo e non vanno intese nel senso che Samuele dormisse nel Santissimo. Essendo un levita cheatita non aveva diritto di vedere l’Arca né alcun altro arredo sacro all’interno del santuario. (Num. 4:17-20) L’unica parte della casa di Geova a cui Samuele aveva accesso era il cortile del tabernacolo. Perciò doveva aprire le porte che immettevano nel cortile, ed era lì che doveva dormire. Durante il periodo in cui il tabernacolo rimase stabile a Silo, probabilmente furono aggiunte varie costruzioni, e in una di queste poteva alloggiare Samuele.
Una notte, dopo essersi coricato, Samuele udì una voce che lo chiamava per nome. Immaginando che fosse stato il sommo sacerdote Eli a parlare, corse da lui; e questo per tre volte. Allora Eli comprese che Samuele era stato chiamato da Geova e gli diede istruzioni conseguenti. Geova rese quindi noto a Samuele il suo giudizio contro la casa di Eli. Intimorito, Samuele non disse nulla della parola di Geova finché Eli non glielo chiese. Così ebbe inizio l’opera profetica di Samuele, e tutto Israele finì per rendersi conto che era davvero un profeta di Geova. — I Sam. 3:2-21.
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