Il possesso della pace cristiana
“Voglio ascoltare ciò che dice Dio Jahve, poiché parla di pace al suo popolo e ai suoi fedeli”. — Sal. 85:8, NM; 85:9, Ga.
1, 2. Quali significati ha la stessa parola “pace”, e quale profezia ben illustra questo?
PACE! Com’è piacevole il suono stesso della parola a motivo delle cose relative ad essa! La pace suggerisce calma, serenità, tranquillità, libertà da attrito e contesa, dal dubbio e dal timore. Non c’è da meravigliarsi che le promesse di pace che si trovano nella Parola di Dio siano così confortanti!
2 Davvero dilettevole è la descrizione della pace fatta dal profeta Isaia: “Nel deserto si stabilirà il diritto e la giustizia regnerà nel giardino. Effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto una sicurezza perpetua. Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni piene di tranquillità, in luoghi senza preoccupazioni”. — Isa. 32:16-18, Ga.
3. Chi violò in origine la pace dell’universo, e perché ora non c’è pace?
3 La pace è la volontà di Dio per tutte le sue creature, e ci fu pace in tutto l’universo finché non fece la sua comparsa il grande distruttore della pace, Satana il Diavolo. Da allora c’è stata poca pace su questa terra. Infatti, ci è detto che negli scorsi 3.370 anni di storia registrata vi sono stati 3.143 anni di guerra in paragone con soli 227 anni di pace, o 13,8 anni di guerra per ogni anno di pace. Ma non è questo ciò che dovremmo aspettarci giacché Satana, il grande distruttore della pace, è “l’iddio di questo sistema di cose”? Egli è la personificazione della malvagità, e semplicemente malvagità e pace non vanno d’accordo, come anche leggiamo: “Gli empi sono come un mare agitato che non può trovar pace, e le cui acque travolgono melma e fango. Non ci sarà pace per gli empi, dice il mio Dio”. — 2 Cor. 4:4; Isa. 57:20, 21, Ga.
4. Da quando in particolare la pace è mancata su questa terra, come si vede dall’adempimento di quali profezie?
4 La pace in particolare è mancata su questa terra dal 1914, anno in cui il cavallo color fuoco e il suo cavaliere della visione apocalittica dell’apostolo Giovanni fecero la loro comparsa: “E vidi, . . . un altro cavallo color fuoco; e a colui che vi sedeva sopra fu concesso di togliere la pace dalla terra onde si scannassero gli uni gli altri; e gli fu data una grande spada”. Quell’anno segnò anche l’inizio dell’adempimento della grande profezia di Gesù concernente la fine di questo sistema di cose: “Poiché sorgerà nazione contro nazione e regno contro regno”. Da allora trovano rimarchevole adempimento le ulteriori parole di Gesù: “Sulla terra angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne a causa del muggito del mare e del suo agitarsi, mentre gli uomini verranno meno per il timore e per l’aspettazione delle cose che staranno per venire sulla terra abitata”. — Riv. 6:2, 4; Matt. 24:7; Luca 21:25, 26.
5. Che cosa mostra che le persone in generale desiderano pace, e perché non sono state capaci di ottenerla?
5 Non che le persone in generale vogliano che sia così. Niente affatto! Desiderano vivamente la pace, e solo quando sono eccitate dalla propaganda dell’odio vogliono effettivamente la guerra. La prova di ciò si vede negli sforzi degli uomini di fare trattati di pace e convenzioni che mettano al bando la guerra. Questo è apparentemente uno dei principali obiettivi delle Nazioni Unite, come si può vedere dall’iscrizione scolpita su un muro di pietra proprio di fronte all’edificio principale delle Nazioni Unite, che dice: “Faranno delle loro spade vomeri e delle loro lance falci; un popolo non brandirà più la spada contro un altro popolo e non impareremo più l’arte della guerra”. Gli uomini politici promettono pace per farsi eleggere. Ma nonostante le loro promesse, i loro piani e i loro sforzi, a causa di inefficienza, avidità e nazionalismo, e perché Satana, il grande distruttore della pace, è l’iddio di questo sistema di cose, la guerra continua ad affliggere il genere umano.
6. Con quale specioso ragionamento i saggi secondo il mondo cercano di giustificare l’incapacità dell’uomo di assicurare la pace, e che cosa prova che hanno torto?
6 Riscontriamo che, apparentemente nel tentativo di giustificare l’incapacità dell’uomo di stabilire la pace, certi saggi di questo mondo asseriscono che la guerra sia una benedizione, che sia indispensabile al progresso. Così leggiamo riguardo alla morte dell’eminente evoluzionista britannico, Sir Arthur Keith: “Nel 1931, ripetendo l’opinione di Herbert Spencer e di altri neodarwinisti, egli dichiarò che la guerra è una condizione del progresso. ‘La natura, egli disse, ‘mantiene sano il suo frutteto umano con la potatura. La guerra è il suo potatoio’. Egli asserì pure che il pregiudizio razziale era importante per la vitalità di una nazione”.a Potrebbe esserci qualche cosa di più sciocco? In tempo di guerra non si distrugge il meglio della manodopera di una nazione? I deboli, gli inabili, mentalmente, moralmente e fisicamente, non sono voluti dalle forze armate. Per di più, può alcuno asserire che il mondo sia oggi in una condizione mentale, morale e fisica, economica, ecc., molto migliore che prima del 1914 perché ha avuto due guerre mondiali? Facciamo solo un esempio: Può alcuno indicare il popolo svizzero e accusarlo d’essere inferiore perché non è stato “potato” non essendo coinvolto in quelle due guerre, né in alcuna guerra per tanti anni prima? Al contrario, uno storico ci dice riguardo a un certo periodo della storia svizzera: “Il successivo periodo di pace contribuì al progresso in ogni fase della vita svizzera”.b La pace, non la guerra, contribuì al loro progresso. Veramente, la sapienza di questo mondo è stoltezza presso Dio e presso tutti gli uomini che sono in grado di ragionare chiaramente! — 1 Cor. 3:19.
L’IDDIO E IL PRINCIPE DELLA PACE
7. Quale testimonianza dà la Bibbia che Geova è un Dio di pace?
7 In diretto contrasto con Satana il grande distruttore della pace e con l’incapacità dell’uomo di stabilire la pace è Geova Dio, l’Iddio della pace. Nella sua Parola, la Sacra Bibbia, troviamo che la pace è menzionata circa 350 volte. Nelle sue pagine la pace è promessa, consigliata e messa ripetutamente in risalto dal principio alla fine. Nelle Scritture Greche Cristiane Geova Dio è ripetutamente descritto come “l’Iddio che dà pace”, o ‘l’Iddio della pace’. Questo è ciò che dovremmo aspettarci da un onnisapiente, onnipotente, giusto e amorevole Dio. — Rom. 15:33; 16:20; 1 Cor. 14:33; 2 Cor. 13:11; Filip. 4:9; 1 Tess. 5:23; Ebr. 13:20.
8. In che modo la Bibbia associa Gesù Cristo alla pace?
8 Come Geova è l’Iddio della pace, così suo Figlio, Gesù Cristo, è il “principe della pace” e il “Signore della pace”. (Isa. 9:5, Ga; 2 Tess. 3:16) Riguardo al suo governo ci è detto: “Grande sarà il suo impero in una pace infinita”. Sì, quando egli eserciterà il dominio sulla terra vi sarà “gran pace, finché non si spenga la luna”. — Isa. 9:6; Sal. 72:7, Ga.
9, 10. A chi hanno Geova Dio e Gesù Cristo dato pace, adempiendo così quali profezie?
9 Geova Dio e Gesù Cristo, comunque, non tengono per sé questa pace. Essi la elargiscono ai loro fedeli servitori e seguaci, come infatti leggiamo: “Jahve benedice il suo popolo in pace”. “Voglio ascoltare ciò che dice Dio Jahve, poiché parla di pace al suo popolo e ai suoi fedeli”. (Sal. 29:11; 85:8, NM; 85:9, Ga) Particolarmente la pace è stata offerta loro sin dal tempo della nascita di Gesù, nel qual tempo gli angeli cantarono: “Pace in terra fra gli uomini [che Dio] gradisce!” o: “Pace in terra agli uomini del suo beneplacito”. (Luca 2:14, VR; Ga) E poco prima di lasciare i suoi apostoli e tornare al Padre suo, Gesù assicurò loro: “Vi lascio pace, vi do la mia pace”. — Giov. 14:27; 16:33.
10 Sono stati Geova Dio e Gesù Cristo fedeli alle loro promesse di dare pace ai loro servitori e seguaci? Veramente sì! Grande e abbondante è la pace che prevale fra loro, come fu anche predetto: “Pace, pace a chi è lontano e a chi è vicino”. “Metterò come tuoi funzionari la pace”. “Ecco che Io come un fiume faccio scorrere sopra di essa la pace”. E, non fra le Nazioni Unite, ma fra quei cristiani trovano adempimento le parole profetiche di Isaia 2:4: “Faranno delle loro spade vomeri e delle loro lance falci; un popolo non brandirà più la spada contro un altro popolo e non impareremo più l’arte della guerra”. — Isa. 57:19; 60:17; 66:12, Na.
11, 12. (a) Che specie di messaggio recano i servitori di Dio, per cui sono noti come che cosa? (b) Che cosa si può dire della maniera in cui questi recano il loro messaggio?
11 Imitando Geova Dio e Gesù Cristo, quei cristiani fra cui si adempiono tali profezie si sforzano altruisticamente di fare in modo che altri condividano la loro pace. Per questo il messaggio che essi recano è ripetutamente descritto come “la buona notizia della pace”. (Atti 10:36; Efes. 6:15) Essi sono i messaggeri di pace predetti in Isaia 52:7 (Ga): “Come sono graziosi sui monti i piedi del messaggero di gioia che annuncia la pace, che reca una buona notizia, che annuncia la salvezza, che dice a Sion: ‘Il tuo Dio regna’”.
12 Non solo questi servitori cristiani di Geova recano un messaggio di pace ma lo recano in modo pacifico, come indicò Gesù quando mandò i settanta evangelisti: “Ovunque entriate in una casa dite prima: ‘Questa casa abbia pace’. E se vi è un amico della pace, la vostra pace riposerà su di lui. Ma se non vi è, tornerà a voi”. Si noti quanto ciò rende importante la pace; sono le persone amiche della pace che i cristiani devono cercare quando vanno di casa in casa con “la buona notizia della pace”! Che i cristiani debbano presentare il loro messaggio di pace in maniera pacifica si può vedere anche dal consiglio che l’apostolo Paolo diede a Timoteo: “Inoltre, respingi le questioni stolte e da ignoranti, sapendo che producono contese. Ma lo schiavo del Signore non ha bisogno di contendere, ma ha bisogno d’esser gentile verso tutti, qualificato per insegnare, mantenendosi a freno nel male, istruendo con mitezza quelli che non sono favorevolmente disposti”. — Luca 10:5, 6; 2 Tim. 2:23-25.
PACE INCOMPARABILE
13. Quali sensi o ulteriori significati hanno le parole ebraica e greca rese pace, come si vede da quali scritture?
13 La parola “pace” com’è usata nelle Scritture indica spesso più che semplicemente l’assenza della guerra. La parola ebraica ‘shalóm, di solito tradotta pace, implica o ha il senso di salute, prosperità, benessere. È uguale al salam dei moderni Arabi, ed è usata in maniera simile nei saluti’.c Così leggiamo che il re Davide chiese a Uria “come stava Gioab e l’esercito e come andasse la guerra”, letteralmente, come era la “pace” di Gioab, la “pace” del popolo e la “pace” della guerra. (2 Sam. 11:7, Na) Così anche Geova, mediante il profeta Geremia, disse agli Israeliti esiliati: “Cercate anche la pace [o benessere] della città alla quale vi feci andare in esilio, e pregate Geova in suo favore, poiché nella sua pace ci sarà per voi stessi pace”. (Ger. 29:7) È pure evidente che questo significato della parola ebraica resa pace fu trasmesso alla parola greca tradotta pace, eiréne, per quanto riguarda le Scritture Greche Cristiane. Un esempio di ciò l’abbiamo nelle parole di Gesù all’infedele Gerusalemme: “Se tu, sì, tu, avessi compreso in questo giorno le cose che hanno relazione con la pace”; cioè con il tuo pacifico benessere. — Luca 19:42.
14, 15. In quale modo fondamentale è incomparabile il possesso cristiano della pace?
14 La pace di Dio che è il possesso dei cristiani è incomparabile anche per il fatto che si basa sulla giustizia. Non è pace ad ogni prezzo, non è pace ottenuta col compromesso o per convenienza. In nessun senso della parola si tratta di una pace contrattata coi nemici di Dio, verità e giustizia, come quella che molte organizzazioni religiose hanno concluso con gli atei comunisti per avere il privilegio di continuare le loro organizzazioni religiose e il loro servizio senza molestia da parte del governo. Riguardo alla chiesa cattolica a Cuba, M. A. Rauf, jr., nel suo libro Cuban Journal (1964), dichiara: “Il potere della chiesa, comunque, è stato infranto. La ragione per cui sopravvive è che ha stipulato la stessa specie di patto non ufficiale con il governo come nell’Unione Sovietica e in altri paesi d’Oltre Cortina: i vescovi, in cambio del permesso di esistere, hanno smesso di emanare pastorali contro il comunismo . . . Una domenica andai alla chiesa Jesus de Miramar a L’Avana . . . Ogni cosa era molto controllata e meccanica. Non c’era spirito né entusiasmo in nulla. Fu fatto un sermone ma durò solo tre minuti”. In contrasto con ciò l’autore dice che il governo cubano cerca di sopprimere i testimoni di Geova e gli evangelici, ma per diverse ragioni.
15 Ha Geova Dio bisogno di fare compromesso con alcuno dei suoi nemici? Ebbene egli è onnipotente! Chi può resistere alla sua volontà? Egli non tratta per fare la pace coi suoi avversari. Per questo il gruppo di angeli alla nascita di Gesù disse, non pace a tutti gli uomini, ma pace agli uomini che Dio gradisce! (Luca 2:14, VR) Come il generale Ieu, in risposta a Ieoram re d’Israele, che gli aveva chiesto: “C’è pace, Ieu?” mise in risalto: “Che pace ci potrebbe essere finché ci sono le fornicazioni di Izebel tua madre e le sue molte stregonerie?” Sì, nessuno che rappresenti dovutamente Geova Dio farà compromesso a motivo della pace. — 2 Re 9:22.
16. Come mostra la Bibbia che la giustizia ha la precedenza sulla pace?
16 Infatti, se la pace non è basata sulla giustizia non può durare. Molto appropriatamente, perciò, per quanto la Bibbia dia importanza alla pace, essa mostra ripetutamente che la giustizia viene prima della pace. Come consigliò l’apostolo Paolo: “Il regno di Dio non significa mangiare e bere, ma significa giustizia e pace e gioia con spirito santo”. Quindi il discepolo Giacomo, descrivendo la sapienza divina, scrisse: “La sapienza dall’alto è prima di tutto casta, quindi pacifica, ragionevole, pronta a ubbidire, piena di misericordia e di buoni frutti”. In armonia con ciò riscontriamo che Gesù elenca i pacifici al settimo posto nelle sue beatitudini o felicità con cui cominciò il Sermone del Monte. — Rom. 14:17; Giac. 3:17; Matt. 5:3-9.
17. Sotto quale ulteriore aspetto la pace cristiana è incomparabile?
17 La pace che è il possesso dei cristiani è ulteriormente incomparabile per il fatto che non dipende dall’ambiente. Ben la descrisse l’apostolo Paolo definendola “la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero”. È una calma condizione di mente e di cuore, un interiore stato di quiete indipendentemente da ciò che può aver luogo di fuori. È stata bene illustrata dalla madre uccello che siede sul suo nido di uova su un albero durante un temporale, tranquilla, indisturbata dal principio alla fine. È chiaramente una pace di cui il mondo non sa nulla. Per questo Gesù poté dire riguardo ad essa: “Vi lascio pace, vi do la mia pace. Non ve la do come la dà il mondo. Non si turbino i vostri cuori né si ritraggano per la paura”. “Vi ho detto queste cose affinché per mezzo mio abbiate pace. Nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio! Io ho vinto il mondo”. Sì, malgrado le condizioni che turberebbero normalmente gli uomini e li farebbero ritrarre per la paura, malgrado la tribolazione, i veri seguaci di Gesù Cristo possono avere pace. — Filip. 4:7; Giov. 14:27; 16:33.
OTTENETE LA PACE DI DIO
18, 19. (a) In base a che cosa si può ottenere pace con Dio? (b) Quale ministero, perciò, è stato dato ai cristiani?
18 Come può la persona ottenere questo possesso della pace, questa pace che è descritta come uno dei frutti dello spirito santo di Dio in Galati 5:22, questa pace che sorpassa ogni pensiero? Anzitutto, facendo la pace con Dio, stringendo amichevoli relazioni con Lui. Amichevoli relazioni con Dio? Non è Dio amico di tutti? Niente affatto! Come osserva bene l’apostolo Paolo: “In realtà, voi che una volta eravate alieni e nemici perché le vostre menti eran volte alle opere malvage, egli ha ora di nuovo riconciliati”. Riconciliati con quale mezzo? Mediante il sacrificio di Gesù Cristo: “Poiché se, quando eravamo nemici, fummo riconciliati con Dio per mezzo della morte del suo Figlio, molto di più, ora che ci siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita”. Come fu profeticamente predetto: “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiam pace, è stato su lui, e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione”. — Col. 1:21; Rom. 5:10; Isa. 53:5, VR.
19 Per questo il vero cristianesimo o la predicazione del vangelo cristiano è definita dall’apostolo Paolo “il ministero della riconciliazione”. Gesù venne sulla terra a dichiarare “la buona notizia della pace a voi, che eravate lontani, e pace a quelli che erano vicini”, e affidò questo ministero ai suoi seguaci: “Tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Cristo e ci ha dato il ministero della riconciliazione, cioè che Dio riconciliava a sé il mondo mediante Cristo, non annoverando loro i loro falli e affidando a noi la parola della riconciliazione. Noi siamo perciò ambasciatori in sostituzione di Cristo, come se Dio supplicasse per mezzo di noi. Quali sostituti di Cristo noi imploriamo: ‘Siate riconciliati con Dio’. Colui [Gesù Cristo] che non conobbe peccato egli lo ha fatto peccato per noi, affinché divenissimo giustizia di Dio mediante lui”. — Efes. 2:17; 2 Cor. 5:18-21.
20, 21. (a) Che cosa significa esercitare fede? (b) Quali primi passi si devono fare?
20 Sì, la pace con Dio si può avere solo mediante Gesù Cristo: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. Ciò richiede, non solo dare approvazione mentale a ciò che Gesù fece, ma esercitare fede: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, onde chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. Esercitare fede significa fare qualche cosa in merito ad essa, agire secondo le proprie credenze, poiché “come il corpo senza respiro è morto, così anche la fede senza opere è morta”. — Giov. 14:6; 3:16; Giac. 2:26.
21 Che specie di opere sono richieste? Anzitutto, pentimento dalla propria egoistica ingiusta condotta e conversione per seguire il modello stabilito da Gesù Cristo, come anche l’apostolo Pietro ammonì i Giudei di Gerusalemme nel suo giorno: “Pentitevi, perciò, e convertitevi affinché i vostri peccati siano cancellati, onde vengano dalla persona di Geova stagioni di ristoro”. — Atti 3:19.
22, 23. Quale esempio diede Gesù all’inizio del suo ministero, e quanto è importante questo passo perché otteniamo la pace con Geova Dio?
22 Gesù cominciò la sua carriera come Cristo presentandosi per fare la volontà del Padre suo, come leggiamo pure che disse: “Ecco, io vengo . . . per fare, o Dio, la tua volontà”. Ciò avvenne al Giordano dove fu anche battezzato da Giovanni Battista. Poiché egli stesso fu battezzato e lo comandò anche ai suoi seguaci, ne consegue che per camminare nelle orme di Gesù si deve decidere di fare la volontà di Dio come la fece Gesù e quindi essere battezzati come lo fu Gesù. Questo battesimo rappresenta o raffigura la propria decisione di fare la volontà di Dio; serve come vivido rammemoratore che si è presa tale decisione ed è anche una pubblica testimonianza ad altri che si è deciso di fare la volontà di Dio e seguire Gesù Cristo. — Ebr. 10:7; Matt. 3:13-17; 28:19, 20.
23 Oggi vi sono non poche persone associate ai cristiani testimoni di Geova che frequentano le loro adunanze, leggono le pubblicazioni della Torre di Guardia e partecipano anche al ministero di campo ma che si ritraggono dal passo della dedicazione e del battesimo: Sembra che camminino con Dio, ma effettivamente non è così, poiché, come leggiamo in Amos 3:3 (Na): “Camminano forse due uomini assieme senza essersi accordati?” Sappiano tutti costoro che non si può avere la pace di Dio senza prima fare la pace con Dio mediante fede, dedicazione e battesimo.
24. Quale condotta si deve seguire per mantenere questa pace?
24 Non che dopo aver fatto i passi della dedicazione e del battesimo non si debba fare altro che godere permanentemente di questa pace con Dio. Questo è solo il principio. Fra le altre cose, dobbiamo continuare ad acquistare conoscenza, farci ammaestrare da Geova mediante la sua Parola e la sua visibile organizzazione; dobbiamo amare veramente la legge di Dio e cercare la sapienza. Ci è assicurato che, se faremo queste cose, avremo pace: “Tutti i tuoi figliuoli saran discepoli dell’Eterno, e grande sarà la pace dei tuoi figliuoli”. “Gran pace hanno quelli che amano la tua legge e non c’è nulla che possa farli cadere”. “Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti, perché essi renderanno lunghi i tuoi giorni, gli anni di vita e la pace”. “Le sue vie [della sapienza] sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri sono pieni di pace”. Come l’apostolo Paolo consigliò ai cristiani: “Le cose che avete imparate e accettate e udite e viste riguardo a me, praticatele; e l’Iddio della pace sarà con voi”. — Isa. 54:13; Sal. 119:165, VR; Prov. 3:1, 2, 17, Na; Filip. 4:9.
25. (a) Come si potrebbe illustrare il principio che governa questa pace? (b) Come si potrebbe, perciò, definire la pace di Dio?
25 Questa pace si potrebbe paragonare alla felicità coniugale. Un matrimonio è davvero una gioiosa occasione e apre la via alla felicità coniugale, ma non la garantisce permanentemente, idea errata che hanno evidentemente molte coppie. Per avere la felicità coniugale la coppia deve sforzarsi di continuo, pensarci, dedicarvi tempo e sforzo, manifestando maturità in tutte le sue relazioni. Così avviene anche a quelli che hanno stretto pacifiche relazioni con Dio mediante pentimento, conversione, fede nel riscatto di Cristo, dedicazione e battesimo. Devono continuare a sforzarsi per mantenere questa pace. Si potrebbe dire, quindi, che la pace di Dio è una ricompensa, come Geova promise la pace anche al suo popolo dell’antichità se avesse soddisfatto le sue condizioni: “Se camminerete secondo i miei statuti, se osserverete i miei precetti e li metterete in pratica, . . . darò pace alla terra e voi dormirete senza alcuna paura; . . . e la spada non passerà per la vostra terra”. — Lev. 26:3-6, Ga.
[Note in calce]
a Encyclopedia Americana Annual, 1956, pag. 405.
b Encyclopedia Americana (1956), Vol. 26, pag. 152.
c Cyclopædia di M’Clintock & Strong, Vol. 7, pag. 852.
[Immagine a pagina 104]
“Che pace ci potrebbe essere finché ci sono le fornicazioni di Izebel?”