Capitolo 17
La Bibbia è degna di fiducia?
1. (a) Cosa pensano molti della Bibbia, in contrasto con ciò che la Bibbia stessa afferma? (b) Quale domanda sorge?
PER molti la Bibbia è solo un libro scritto da saggi di un’epoca tramontata. Gerald A. Larue, docente universitario, ha detto: “Le opinioni espresse dagli scrittori della Bibbia rispecchiano le idee, le convinzioni e i concetti comuni nel loro tempo, e sono condizionate dal grado di conoscenza di quei tempi”.1 La Bibbia invece afferma di essere un libro ispirato da Dio. (II Timoteo 3:16) In questo caso dovrebbe senz’altro essere esente dai concetti errati comuni al tempo in cui ne furono scritte le varie parti. Può la Bibbia resistere a un esame condotto alla luce delle conoscenze attuali?
2. Che effetto hanno spesso le nuove informazioni sui testi scientifici umani?
2 Nel considerare questa domanda, si tenga presente che il progredire della conoscenza costringe gli uomini a rivedere di continuo le loro opinioni alla luce delle nuove informazioni e scoperte. Un periodico scientifico una volta osservò: “È troppo aspettarsi che articoli scritti a volte [anche solo] cinque anni fa possano ora considerarsi rappresentativi delle tesi più recenti nei relativi campi scientifici”.2 Eppure la Bibbia fu scritta e redatta in un arco di circa 1.600 anni, e fu completata quasi duemila anni fa. Che si può dire oggi della sua accuratezza?
La Bibbia e la scienza
3. Cosa pensavano gli antichi riguardo alla terra, ma cosa dice la Bibbia?
3 Nel periodo in cui fu scritta la Bibbia, si facevano congetture su cosa tenesse la terra al suo posto nello spazio. Alcuni, ad esempio, credevano che la terra fosse sorretta da quattro elefanti, e che questi a loro volta poggiassero su una grande tartaruga marina. Tuttavia, lungi dal rispecchiare le fantasiose opinioni non scientifiche comuni nel periodo in cui fu scritta, la Bibbia dice semplicemente: “[Dio] distende il nord sullo spazio vuoto, sospende la terra sul nulla”. (Giobbe 26:7) Proprio così: più di tremila anni fa la Bibbia diceva esattamente che la terra non poggia su nessun sostegno visibile, e ciò concorda con la scoperta, molto più recente, delle leggi gravitazionali e del moto. “Come facesse Giobbe a conoscere la verità”, disse un erudito religioso, “è un problema di non facile soluzione per coloro che negano l’ispirazione della Sacra Scrittura”.3
4, 5. (a) Cosa si pensava un tempo riguardo alla forma della terra, e quale timore avevano alcuni? (b) Cosa dice la Bibbia in merito alla forma della terra?
4 In quanto alla forma della terra, un’enciclopedia dice: “Il più antico concetto che gli uomini avevano della terra era quello di una piattaforma rigida situata al centro dell’universo. . . . Il concetto di una terra sferica non venne estesamente accettato fino al Rinascimento”.4 Antichi navigatori avevano addirittura paura di varcare il limite della terra, che ritenevano piatta! In seguito l’impiego della bussola e altri progressi consentirono di affrontare viaggi oceanici più lunghi. Questi “viaggi esplorativi”, spiega un’altra enciclopedia, “mostrarono che la terra era sferica, non piatta come la maggioranza aveva creduto”.5
5 Eppure, molto prima di tali viaggi, e cioè circa 2.700 anni fa, la Bibbia diceva: “C’è Uno che dimora sul circolo della terra, i cui abitanti son come cavallette”. (Isaia 40:22) La parola ebraica chugh, tradotta “circolo”, può anche significare “sfera”, come indicano testi quali l’Analytical Hebrew and Chaldee Lexicon di Davidson. Altre versioni, pertanto, traducono ‘il globo della terra’ (Versione Riveduta; Antico Testamento, Bibbia rabbinica edita da Marietti) Perciò la Bibbia non subì l’influenza dell’errato concetto di una terra piatta comune ai tempi in cui fu scritta. Fu accurata.
6. Quale meraviglioso ciclo descritto nella Bibbia era generalmente sconosciuto nell’antichità?
6 Da tempo gli uomini vedono che i fiumi si riversano nei mari e negli oceani, la cui profondità però non aumenta. Prima che si scoprisse la sfericità della terra, alcuni credevano che ciò fosse dovuto al fatto che un’uguale quantità d’acqua precipitava dalle estremità della terra. In seguito si apprese che il sole solleva dai mari miliardi di litri d’acqua al secondo sotto forma di vapore acqueo. Questo genera le nuvole, che i venti sospingono poi sulla terraferma, dove il vapore condensato precipita sotto forma di pioggia e neve. L’acqua si riversa quindi nei fiumi e torna nei mari. Questo meraviglioso ciclo, sebbene generalmente sconosciuto agli antichi, è menzionato nella Bibbia: “Tutti i fiumi corrono al mare né il mare se ne riempie; al luogo donde scorrono i fiumi, là ritornano a scorrere”. — Ecclesiaste 1:7, Garofalo.
7, 8. (a) Come si è dimostrata accurata la Bibbia in ciò che dice sull’origine dell’universo? (b) Come reagiscono alcuni astronomi davanti alle più recenti informazioni, e perché?
7 Circa l’origine dell’universo, la Bibbia afferma: “In principio Dio creò i cieli e la terra”. (Genesi 1:1) Ma molti scienziati la consideravano un’affermazione antiscientifica, e sostenevano che l’universo non aveva avuto alcun principio. Comunque, facendo riferimento a informazioni più aggiornate, l’astronomo Robert Jastrow spiega: “La sostanza di questi strani sviluppi è che l’Universo ebbe, in un certo senso, un principio, cioè cominciò a un certo punto del tempo”. Qui Jastrow fa riferimento alla teoria oggi comunemente accettata, quella del “big bang”, discussa nel Capitolo 9. E aggiunge: “Ora vediamo che l’astronomia ci porta ad adottare lo stesso punto di vista sull’origine del mondo sostenuto dalla Bibbia. I particolari differiscono, ma nelle linee essenziali la descrizione fatta sia dall’astronomia che dal racconto biblico di Genesi è la stessa”.6
8 Qual è stata la reazione a queste scoperte? “Gli astronomi sono curiosamente turbati”, scrive Jastrow. “La loro reazione costituisce un’interessante dimostrazione di come si comporta la mente scientifica — che dovrebbe essere una mente molto obiettiva — quando le prove scoperte dalla scienza stessa portano a un conflitto con gli articoli di fede della nostra professione. Si scopre che lo scienziato si comporta come tutti noi quando le nostre idee sono in contrasto con le prove. Ci irritiamo, fingiamo che il conflitto non esista o cerchiamo di giustificarlo con frasi prive di senso”.7 Ma resta il fatto che, mentre le “prove scoperte dalla scienza” non coincidevano con ciò che gli scienziati avevano a lungo creduto circa l’origine dell’universo, queste hanno confermato ciò che era stato scritto nella Bibbia millenni fa.
9, 10. (a) Cosa dice la Bibbia a proposito di un grande diluvio? (b) Quali testimonianze confermano ora la veridicità della Bibbia?
9 Ai giorni di Noè, dice la Bibbia, un grande diluvio coprì le più alte montagne della terra e distrusse tutta la vita umana all’esterno dell’enorme arca costruita da Noè. (Genesi 7:1-24) Molti sorridono sentendo questo racconto. Eppure su alte montagne si trovano conchiglie marine. E che in un passato non troppo remoto ci fu un diluvio di immense proporzioni è confermato dal gran numero di fossili e carcasse rinvenuti in ammassi di detriti fangosi e ghiacciati. Il Saturday Evening Post osservò: “Molti di questi animali erano perfettamente conservati, intatti e non danneggiati, ancora in piedi o in ginocchio. . . . Ecco un quadro davvero sorprendente per il nostro precedente modo di pensare. Vaste mandrie di enormi bestie, ben pasciute, non specificamente destinate a una vita in condizioni di freddo rigido, che pascolavano placidamente in pascoli assolati . . . All’improvviso furono tutti uccisi senza alcun visibile segno di violenza e prima che potessero inghiottire l’ultimo boccone di cibo, e poi furono congelati così rapidamente che ogni cellula del loro corpo è perfettamente conservata”.8
10 Questo coincide con ciò che accadde durante il grande Diluvio. La Bibbia lo descrive con queste parole: “Tutte le sorgenti delle vaste acque dell’abisso si ruppero e le cateratte dei cieli si aprirono”. L’abbondante precipitazione sommerse la terra, e fu senza dubbio accompagnata da gelidi venti nelle regioni polari. (Genesi 1:6-8; 7:11, 19) Lì il cambiamento di temperatura dovette essere rapidissimo e drastico. Varie forme di vita furono in tal modo intrappolate e preservate nel fango ghiacciato. Una di queste creature potrebbe essere il mammut scoperto da scavatori in Siberia e che si può osservare nella figura qui accanto. Nella bocca e nello stomaco aveva ancora della vegetazione, e la sua carne, una volta scongelata, risultò addirittura commestibile.
11. Quali altre informazioni bibliche sono state confermate dall’accresciuta conoscenza, inducendo persino alcuni scienziati a trarre quale conclusione?
11 Più la si esamina da vicino, più la Bibbia risulta straordinariamente accurata. Come indicato alle pagine 36 e 37 di questo libro, la Bibbia menziona gli stadi della creazione nel medesimo ordine confermato oggi dalla scienza, qualcosa che sarebbe difficile spiegare se la Bibbia fosse un semplice libro di origine umana. Questo è un ulteriore esempio dei molti particolari menzionati nella Bibbia che sono stati confermati dall’accresciuta conoscenza. Non per nulla uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, Isaac Newton, disse: “Nessuna scienza è più suffragata da prove della religione della Bibbia”.9
La Bibbia e la salute
12. Che differenza fa notare un medico fra comuni superstizioni in fatto di salute e le dichiarazioni della Bibbia?
12 Nel corso dei secoli c’è stata molta ignoranza in materia sanitaria. Un medico osservò: “Tanta gente crede ancora a molte superstizioni: ad esempio che portare in tasca il frutto di un ippocastano tenga lontano i reumatismi, che prendere in mano un rospo faccia venire le verruche, che portare intorno al collo un fazzoletto rosso di flanella faccia passare il mal di gola”, e altre. Ma, come spiega questo medico, “nella Bibbia non si trova nessuna affermazione del genere. Già questo fatto, di per sé, è degno di nota”.10
13. Quali pericolosi trattamenti medici prescrivevano gli antichi egizi?
13 Degno di nota è anche un paragone fra i pericolosi trattamenti sanitari in voga nel passato e ciò che dice la Bibbia. Per esempio, il Papiro di Ebers, un testo di medicina degli antichi egizi, prescriveva l’impiego di escrementi per la cura di vari malanni. Contro le cicatrici che rimangono dopo la caduta della crosta, raccomandava un impiastro di escrementi umani e latte fresco. E come rimedio per estrarre le schegge prescriveva: “Sangue di vermi, cotto e schiacciato in olio; talpa, uccisa, cotta e messa sott’olio; sterco d’asino, mischiato a latte fresco. Applicare sulla ferita aperta”.11 Questo trattamento, come ora ben sappiamo, poteva dar luogo a gravi infezioni.
14. Cosa dice la Bibbia circa l’eliminazione dei rifiuti organici, e perché questo era una protezione?
14 Cosa dice la Bibbia circa gli escrementi? Ecco cosa comandava: “Quando ti accovacci di fuori, devi pure scavare con [un apposito arnese] una buca e voltarti e coprire il tuo escremento”. (Deuteronomio 23:13) Perciò, lungi dal prescrivere trattamenti sanitari a base di escrementi, la Bibbia dava istruzioni su come eliminarli igienicamente. Fino al nostro secolo, il pericolo derivante dal lasciare gli escrementi esposti alle mosche non era generalmente compreso. Questo provocava il diffondersi di gravi malattie trasmesse dalle mosche e la morte di molte persone. Eppure il semplice rimedio era scritto da secoli lì nella Bibbia, e gli israeliti lo applicavano più di tremila anni fa.
15. Se si fosse seguito il consiglio biblico circa il toccare i cadaveri, quale micidiale consuetudine medica si sarebbe evitata?
15 Nel secolo scorso c’erano medici che passavano direttamente dall’obitorio in cui sezionavano i cadaveri al reparto maternità dove effettuavano le visite, senza nemmeno lavarsi le mani. Le infezioni venivano così trasmesse dai morti ai vivi, provocando ulteriori decessi. Anche quando fu dimostrata la necessità di lavarsi le mani, molti medici non adottarono queste misure igieniche. Senza saperlo, rifiutavano la saggezza biblica, perché la legge data da Geova agli israeliti decretava che chiunque toccasse un cadavere diveniva impuro e doveva lavare se stesso e i propri indumenti. — Numeri 19:11-22.
16. In che senso il comando di praticare la circoncisione l’ottavo giorno è indice di una sapienza sovrumana?
16 Come segno di un patto concluso con Abraamo, Geova Dio disse: “Ogni vostro maschio di otto giorni dev’essere circonciso”. In seguito questa esigenza fu ripetuta alla nazione d’Israele. (Genesi 17:12; Levitico 12:2, 3) Non fu data nessuna spiegazione sul perché fosse stato scelto l’ottavo giorno, ma ora lo si comprende. Ricerche in campo medico hanno appurato che solo allora la vitamina K, importante ai fini della coagulazione del sangue, raggiunge livelli adeguati. Sembra che un altro elemento necessario alla coagulazione, la protrombina, raggiunga l’ottavo giorno un livello più alto che in qualsiasi altro momento della vita del bambino. Alla luce di questi fatti, il dott. S. I. McMillen osserva: “Il miglior giorno per compiere la circoncisione è l’ottavo giorno”.12 Una semplice coincidenza? No di certo. Era una cognizione rivelata da un Dio che la possedeva.
17. Quale altra scoperta scientifica conferma la Bibbia?
17 Un’altra scoperta della scienza moderna è la misura in cui l’atteggiamento mentale e le emozioni influiscono sulla salute. Un’enciclopedia spiega: “Dal 1940 è stato sempre più chiaro che la funzione fisiologica degli organi e i sistemi organici sono intimamente connessi con lo stato mentale dell’individuo, e che in un organo che ne sia in tal modo influenzato possono addirittura verificarsi alterazioni tessutali”.13 Tuttavia questa stretta relazione fra atteggiamento mentale e salute fisica era indicata molto tempo fa nella Bibbia. Per esempio, la Bibbia dice: “Il cuore calmo è la vita dell’organismo carnale, ma la gelosia è marciume alle ossa”. — Proverbi 14:30; 17:22.
18. Con quali parole la Bibbia raccomanda di evitare i sentimenti deleteri e sottolinea l’importanza di mostrare amore?
18 La Bibbia raccomanda pertanto di evitare i sentimenti e gli atteggiamenti deleteri. “Camminiamo decentemente”, esorta, “non in contesa e gelosia”. Dà anche questo consiglio: “Ogni acrimoniosa amarezza e rancore e ira e clamore e parola ingiuriosa sia tolta via da voi con ogni malizia. Ma siate benigni gli uni verso gli altri, teneramente compassionevoli”. (Romani 13:13; Efesini 4:31, 32) In particolare la Bibbia raccomanda l’amore. “Oltre a tutte queste cose”, dice, “rivestitevi d’amore”. Il più grande sostenitore dell’amore, Gesù, disse ai suoi discepoli: “Vi do un nuovo comandamento, che vi amiate l’un l’altro; come vi ho amati io, che voi pure vi amiate l’un l’altro”. Nel suo Sermone del Monte disse addirittura: “Continuate ad amare i vostri nemici”. (Colossesi 3:12-15; Giovanni 13:34; Matteo 5:44) Molti possono disprezzare questi consigli, considerandoli un segno di debolezza, ma ne pagano lo scotto. La scienza ha appurato che la mancanza di amore è uno dei fattori principali in molte malattie mentali e d’altro genere.
19. Cosa ha scoperto la scienza moderna in merito all’amore?
19 Il periodico sanitario britannico Lancet osservò: “La più importante scoperta nello studio delle malattie mentali riguarda la capacità dell’amore di salvaguardare e ristabilire la salute mentale”.14 Similmente, un noto specialista in fatto di stress, il dott. Hans Selye, ha detto: “Non saranno la persona odiata o il capo esasperante a soffrire di ulcera, ipertensione o disturbi cardiaci, ma colui che odia o colui che si lascia esasperare. ‘Ama il prossimo tuo’ è uno dei più saggi consigli medici che siano mai stati dati”.15
20. Che paragone fece un medico fra gli insegnamenti di Cristo contenuti nel Sermone del Monte e la consulenza psichiatrica?
20 La saggezza biblica ha veramente preceduto di molto alcune scoperte moderne. Per questo il dott. James T. Fisher una volta scrisse: “Se prendeste tutti gli autorevoli articoli scritti dai più qualificati psicologi e psichiatri sul soggetto dell’igiene mentale, li metteste insieme, li limaste e li sfrondaste di ogni verbosità, ne estraeste tutto il succo lasciando da parte il resto, e faceste esprimere questi semplici elementi di scienza pura dai più dotati poeti contemporanei, otterreste un’epitome imperfetta e incompleta del Sermone del Monte”.16
La Bibbia e la storia
21. Circa un secolo fa, che opinione avevano i critici del valore storico della Bibbia?
21 Dopo la pubblicazione della teoria darwiniana dell’evoluzione, la storicità della Bibbia cominciò a essere messa in discussione da più parti. L’archeologo Leonard Woolley spiegò: “Verso la fine del XIX secolo sorse una scuola di critici estremisti, pronti a negare il fondamento storico praticamente di tutto ciò che avesse relazione con i primi libri dell’Antico Testamento”.17 Certi critici arrivarono al punto di affermare che la scrittura non era entrata nell’uso comune fino al tempo di Salomone o anche più tardi, e che quindi i primi racconti della Bibbia erano inattendibili, non essendo stati messi per iscritto che secoli dopo gli avvenimenti in essi descritti. Nel 1892 un esponente di questa teoria disse: “Il tempo cui si riferiscono le narrative premosaiche è una prova sufficiente del loro carattere leggendario. A quel tempo non si conosceva affatto la scrittura”.18
22. Cosa si è appreso circa il fatto se le antiche popolazioni sapessero scrivere o no?
22 In tempi recenti, però, si sono andate accumulando notevoli testimonianze archeologiche a conferma del fatto che la scrittura era comune molto prima del tempo di Mosè. “Dobbiamo ancora una volta ribadire”, spiegò l’archeologo William Foxwell Albright, “che la scrittura alfabetica ebraica era in uso in Canaan e nei distretti vicini fin dall’epoca patriarcale, e che la rapidità con cui la forma delle lettere cambiava è una chiara prova dell’uso comune”.19 E un altro noto storico e archeologo osservò: “Oggi sembra assurdo che ci si sia potuti porre la domanda se Mosè sapesse scrivere o no”.20
23. Cosa fu scoperto a proposito del re Sargon, e quale cambiamento di opinione ha determinato questo?
23 La storicità della Bibbia è stata ripetutamente confermata dalla scoperta di nuove informazioni. Il re assiro Sargon, ad esempio, per molto tempo fu conosciuto solo attraverso il racconto biblico di Isaia 20:1. Anzi, nella prima parte del secolo scorso i critici consideravano questo riferimento biblico a lui privo di qualsiasi fondamento storico. In seguito, scavi archeologici portarono alla luce le rovine del magnifico palazzo di Sargon a Khorsabad, incluse molte iscrizioni relative al suo regno. Di conseguenza ora Sargon è uno dei sovrani assiri più noti. Lo storico israeliano Moshe Pearlman scrive: “All’improvviso gli scettici che avevano dubitato dell’autenticità perfino dei brani storici dell’Antico Testamento cominciarono a rivedere le loro opinioni”.21
24. Che somiglianza c’è fra la versione di Sargon e quella della Bibbia sulla conquista di Samaria?
24 Una delle iscrizioni di Sargon menziona un episodio di cui un tempo parlava soltanto la Bibbia. L’iscrizione dice: “Assediai e presi Samaria, deportando 27.290 persone che colà abitavano”.22 Il racconto che ne fa la Bibbia in II Re 17:6 dice: “Nel nono anno di Oshea, il re d’Assiria catturò Samaria e condusse quindi Israele in esilio”. A proposito della notevole somiglianza di questi due racconti, Pearlman osserva: “Ecco qui, negli annali del conquistatore e del vinto, due resoconti che sono quasi l’immagine speculare l’uno dell’altro”.23
25. Perché non ci si deve aspettare che le narrazioni bibliche e secolari concordino sotto tutti gli aspetti?
25 Questo vuol forse dire che dovremmo aspettarci una perfetta corrispondenza fra la storia biblica e quella secolare? No. Pearlman aggiunge: “Questo tipo di ‘bollettini di guerra’ identici da entrambe le parti era inconsueto nell’antico Medio Oriente (e a volte anche nei tempi moderni). Si verificava solo quando le nazioni in lotta erano Israele e uno dei suoi vicini, e solo quando lo sconfitto era Israele. Quando Israele vinceva, nelle cronache del nemico non compariva nessuna traccia della sconfitta”.24 (Il corsivo è nostro). Non sorprende, quindi, che le cronache assire della campagna militare condotta in Israele da Sennacherib, figlio di Sargon, presentino una notevole lacuna. Quale?
26. Cosa si nota da un confronto fra la versione di Sennacherib e quella della Bibbia circa la sua spedizione militare in Israele?
26 Rilievi trovati nel palazzo di Sennacherib raffigurano scene della sua spedizione in Israele, circa la quale sono state trovate anche delle iscrizioni. Una, su un prisma d’argilla, dice: “Quanto a Ezechia, il giudeo, che non si sottomise, 46 delle sue forti città cintate . . . assediai. . . . Egli stesso, come un uccello in gabbia, imprigionai nella sua capitale, Gerusalemme. . . . Impoverii la sua terra. Inoltre, al primo imposi un tributo e una tassa annuale sotto forma di doni alla mia sovranità”.25 La versione di Sennacherib coincide quindi con la Bibbia quando si tratta di vittorie assire. Ma, come c’era da aspettarsi, egli non fa menzione della sua mancata conquista di Gerusalemme e del fatto che fu costretto a tornarsene a casa in seguito alla morte, in una sola notte, di 185.000 dei suoi soldati. — II Re 18:13–19:36; Isaia 36:1–37:37.
27. Cosa si può dire della narrazione biblica relativa all’assassinio di Sennacherib in paragone con quella delle antiche fonti secolari?
27 Si prenda ad esempio l’assassinio di Sennacherib e ciò che rivela una recente scoperta. La Bibbia dice che Sennacherib fu messo a morte da due dei suoi figli, Adrammelec e Sarezer. (II Re 19:36, 37) Eppure sia il racconto attribuito al re babilonese Nabonedo che quello di Beroso, sacerdote babilonese del III secolo a.E.V., menzionano soltanto un figlio come responsabile del parricidio. Chi ha ragione? Commentando la scoperta, avvenuta in tempi più recenti, di un prisma frammentario di Esar-Addon, il figlio di Sennacherib che gli successe sul trono, lo storico Philip Biberfeld scrisse: “Solo il racconto biblico si è rivelato esatto. È stato confermato nei minimi particolari dall’iscrizione di Esar-Addon, e, per quanto riguarda questo avvenimento della storia assiro-babilonese, si è rivelato più accurato delle stesse fonti babilonesi. Questo è un fatto estremamente importante per quanto riguarda la valutazione anche di fonti contemporanee in contrasto con la tradizione biblica”.26
28. Come è stata rivendicata la veridicità della Bibbia in ciò che dice di Baldassarre?
28 Un tempo tutte le antiche fonti conosciute discordavano dalla Bibbia anche sul conto di Baldassarre. La Bibbia dice che Baldassarre era re di Babilonia quando questa cadde. (Daniele 5:1-31) Ma gli scritti secolari non menzionavano nemmeno il nome di Baldassarre, e indicavano Nabonedo come re a quel tempo. Perciò i critici asserivano che Baldassarre non era mai esistito. In tempi più recenti, però, sono state rinvenute antiche iscrizioni che identificano Baldassarre come figlio di Nabonedo e coreggente col padre a Babilonia. Questa è evidentemente la ragione per cui la Bibbia dice che Baldassarre propose a Daniele di divenire “il terzo nel regno”, dal momento che Baldassarre stesso era il secondo. (Daniele 5:16, 29) Perciò il prof. R. P. Dougherty, della Yale University, facendo un paragone fra il libro di Daniele e altri scritti antichi, disse: “Si può interpretare che il racconto delle Scritture sia superiore perché impiega il nome Baldassarre, perché attribuisce a Baldassarre il potere reale e perché riconosce che esisteva nel regno un governo dualistico”.27
29. Quale conferma è venuta alla luce per quanto riguarda Ponzio Pilato?
29 Un’altra scoperta che conferma la storicità di un personaggio biblico è descritta da Michael J. Howard, che lavorò con una spedizione a Cesarea, in Israele, nel 1979. “Per 1.900 anni”, scrive Howard, “Pilato è esistito solo nelle pagine dei Vangeli e nei vaghi ricordi di storici romani ed ebrei. Della sua vita non si sapeva praticamente nulla. C’era addirittura chi diceva che non era mai esistito. Ma nel 1961, mentre una spedizione archeologica italiana stava scavando fra le rovine dell’antico teatro romano di Cesarea, un operaio capovolse una pietra che era stata usata per una delle scalinate. Sulla parte posteriore c’era la seguente iscrizione mutila in latino: ‘Caesariensibus Tiberi[é]um Pontius Pilatus Praefectus Iudaeae’. (Agli abitanti di Cesarea [Tiberiéum] Ponzio Pilato prefetto della Giudea). Fu il colpo di grazia per chi dubitava dell’esistenza di Pilato. . . . Per la prima volta c’era una testimonianza epigrafica contemporanea della vita dell’uomo che aveva ordinato la crocifissione di Cristo”.28 — Giovanni 19:13-16; Atti 4:27.
30. A convalida del racconto biblico, cosa si è scoperto riguardo all’impiego dei cammelli?
30 Scoperte moderne comprovano anche particolari secondari delle antiche narrazioni bibliche. Per esempio, contraddicendo la Bibbia, nel 1964 Werner Keller scrisse che nell’antichità i cammelli non erano addomesticati, e che pertanto la “scena in cui incontriamo per la prima volta Rebecca nella sua città natia di Nacor, il cammello deve aver subìto uno scambio di connotati. I ‘cammelli’ del futuro suocero Abramo che si abbeverano alla fonte (Genesi, 24, 10 segg.) in realtà erano. . . asini”.29 Comunque, nel 1978 il generale e archeologo israeliano Moshe Dayan richiamò l’attenzione su testimonianze indicanti che in quei primi tempi i cammelli “servivano come mezzo di trasporto”, confermando così l’accuratezza del racconto biblico. “Su un bassorilievo del XVIII secolo a.C. trovato a Biblo, in Fenicia, è raffigurato un cammello inginocchiato”, spiegò Dayan. “E cammellieri appaiono su sigilli cilindrici recentemente scoperti in Mesopotamia e che risalgono al periodo patriarcale”.30
31. Quali altre prove abbiamo dell’accuratezza storica della Bibbia?
31 Le prove dell’accuratezza storica della Bibbia si sono moltiplicate fino a essere inconfutabili. È vero che non si sono trovate testimonianze scritte del disastro egiziano al Mar Rosso e di altre simili sconfitte, ma questo non sorprende, visto che quei governanti non usavano far mettere per iscritto le sconfitte subite. Nondimeno, sulle pareti del tempio di Karnak, in Egitto, è descritta la riuscita invasione di Giuda da parte del faraone Sisac durante il regno di Roboamo, figlio di Salomone. La Bibbia ne parla in I Re 14:25, 26. Inoltre, è stata rinvenuta la cosiddetta Pietra Moabita, in cui il re moabita Mesa dà la propria versione della sua rivolta contro Israele. Il racconto si può leggere anche nella Bibbia in II Re 3:4-27.
32. Cosa si può ammirare oggi nei musei a conferma delle narrazioni bibliche?
32 In molti musei si possono osservare bassorilievi, iscrizioni e statue che confermano il racconto biblico. Re di Giuda e di Israele, come Ezechia, Manasse, Omri, Acab, Peca, Menaem e Oshea sono menzionati in iscrizioni cuneiformi di re assiri. Sull’Obelisco nero di Salmaneser III si può addirittura vedere il re Ieu o un suo inviato mentre paga il tributo. Le decorazioni del palazzo reale di Susan (Susa), in Persia, così come dovettero apparire ai personaggi biblici Mardocheo ed Ester, sono state restaurate e sono oggi visibili. Chi visita i musei può anche vedere le statue degli antichi Cesari di Roma, Augusto, Tiberio e Claudio, menzionati nei racconti biblici. (Luca 2:1; 3:1; Atti 11:28; 18:2) È stato anche rinvenuto un denaro d’argento con l’effigie di Tiberio Cesare, una moneta come quella che Gesù chiese per trattare l’argomento delle tasse. — Matteo 22:19-21.
33. In che modo il paese d’Israele e le sue caratteristiche sottolineano l’accuratezza della Bibbia?
33 Chi conosce bene il racconto biblico e visita Israele non può non rimanere colpito dalla grande accuratezza con cui la Bibbia descrive il paese e le sue caratteristiche. Il dott. Ze’ev Shremer, capo di una spedizione geologica nella penisola del Sinai, disse: “Abbiamo le nostre proprie carte geografiche e le nostre piante geodetiche, naturalmente, ma dove la Bibbia e le carte geografiche differiscono, optiamo per Il Libro”.31 Si può anche sperimentare di persona l’accuratezza storica di un brano biblico: Chi lo desidera, può oggi percorrere a Gerusalemme una galleria di 533 metri scavata nella solida roccia più di 2.700 anni fa. Fu scavata per garantire l’approvvigionamento idrico della città convogliando l’acqua dalla sorgente nascosta di Ghihon, fuori delle mura della città, fino alla Piscina di Siloam dentro la città. La Bibbia spiega che Ezechia fece scavare questa galleria per rifornire d’acqua la città in previsione dell’imminente assedio di Sennacherib. — II Re 20:20; II Cronache 32:30.
34. Cos’hanno detto autorevoli esperti in merito all’accuratezza della Bibbia?
34 Questi sono solo alcuni esempi che illustrano l’inopportunità di sottovalutare l’accuratezza della Bibbia. Ce ne sono moltissimi altri. Perciò i dubbi sull’attendibilità della Bibbia si basano di solito non su ciò che essa dice o su valide testimonianze, ma sulla disinformazione o l’ignoranza. L’ex direttore del British Museum, Frederic Kenyon, scrisse: “L’archeologia non ha ancora detto l’ultima parola; ma i risultati già raggiunti confermano ciò che la fede suggerisce, cioè che la Bibbia non può che guadagnare da un aumento della conoscenza”.32 E un altro noto archeologo, Nelson Glueck, disse: “Si può affermare categoricamente che nessuna scoperta archeologica ha mai smentito un riferimento biblico. Ci sono decine e decine di ritrovamenti archeologici che confermano a grandi linee o nei minimi particolari dichiarazioni storiche contenute nella Bibbia”.33
Onestà e armonia
35, 36. (a) Quali manchevolezze vari scrittori biblici riconobbero personalmente di avere? (b) Perché l’onestà di questi scrittori avvalora la loro asserzione secondo cui la Bibbia è un libro di origine divina?
35 Un’altra cosa che conferma che la Bibbia è opera di Dio è l’onestà dei suoi scrittori. È contrario alla natura umana imperfetta ammettere, specialmente per iscritto, i propri errori e le proprie manchevolezze. La maggioranza degli scrittori antichi ci ha tramandato solo i propri successi e le proprie virtù. Invece Mosè scrisse di ‘aver agito indebitamente’ e di aver perso per questo il privilegio di condurre Israele nella Terra Promessa. (Deuteronomio 32:50-52; Numeri 20:1-13) Giona menzionò la propria ostinazione. (Giona 1:1-3; 4:1) Paolo riconobbe i propri errori passati. (Atti 22:19, 20; Tito 3:3) E Matteo, apostolo di Cristo, riferì che a volte gli apostoli mancavano di fede e cercavano la preminenza, e perfino che abbandonarono Gesù al momento del suo arresto. — Matteo 17:18-20; 18:1-6; 20:20-28; 26:56.
36 Se gli scrittori biblici avessero inteso falsificare qualcosa, non avrebbero cominciato dalle informazioni poco lusinghiere sul loro conto? È improbabile che rivelassero le proprie manchevolezze per poi dichiarare il falso su altre cose, non è vero? L’onestà degli scrittori biblici avvalora dunque la loro asserzione di essere stati guidati da Dio nello scrivere. — II Timoteo 3:16.
37. Perché l’armonia interna della Bibbia è una vigorosa prova della sua ispirazione?
37 Anche l’armonia interna su un tema centrale attesta che la Bibbia è opera di un divino Autore. È facile dire che i 66 libri della Bibbia furono scritti in un arco di sedici secoli da una quarantina di scrittori diversi. Ma riflettete sulla straordinarietà di questo fatto. Supponiamo che un libro si sia cominciato a scrivere al tempo dell’impero romano, che la sua stesura si sia protratta attraverso il periodo delle monarchie fino a quello delle attuali repubbliche, e che fra gli scrittori ci fossero soldati, re, sacerdoti, pescatori, e perfino un mandriano e un medico. Vi aspettereste che ogni parte di questo libro svolgesse lo stesso identico tema? Eppure la Bibbia fu scritta in un simile periodo di tempo, sotto vari regimi politici, e da uomini appartenenti a tutte le suddette categorie. Ed è un tutto armonico. Il suo fondamentale messaggio ha lo stesso vigore dal principio alla fine. Questo non conferma ulteriormente la dichiarazione biblica secondo cui tali “uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo spirito santo”? — II Pietro 1:20, 21.
38. Cosa ci vuole per poter riporre fiducia nella Bibbia?
38 Potete avere personalmente fiducia nella Bibbia? Se ne esaminate seriamente il contenuto, non limitandovi semplicemente a prendere per scontato ciò che secondo alcuni essa direbbe, troverete senz’altro validi motivi per crederci. Ma ci sono prove ancor più vigorose che la Bibbia è davvero ispirata da Dio, e saranno trattate nel prossimo capitolo.
[Testo in evidenza a pagina 202]
“La descrizione fatta sia dall’astronomia che dal racconto biblico di Genesi è la stessa”
[Testo in evidenza a pagina 204]
È un fatto degno di nota che la Bibbia sia esente da idee superstiziose
[Testo in evidenza a pagina 206]
La stretta relazione esistente fra atteggiamento mentale e salute fisica era indicata molto tempo fa nella Bibbia
[Testo in evidenza a pagina 215]
È contrario alla natura umana imperfetta ammettere, specialmente per iscritto, i propri errori e le proprie manchevolezze
[Testo in evidenza a pagina 215]
La Bibbia è un tutto armonico
[Diagramma a pagina 201]
Il ciclo dell’acqua, generalmente sconosciuto agli antichi, è descritto nella Bibbia
[Immagine a pagina 200]
Ecco come alcuni nell’antichità pensavano che la terra si sorreggesse
[Immagine a pagina 203]
Mammut congelato scoperto in Siberia. Dopo migliaia d’anni, nella bocca e nello stomaco aveva ancora della vegetazione, e la sua carne, una volta scongelata, risultò commestibile
[Immagine a pagina 205]
Nel secolo scorso non sempre i medici si lavavano le mani dopo aver toccato i cadaveri, e questo provocava ulteriori decessi
OBITORIO
MATERNITÀ
[Immagine a pagina 207]
L’importanza che la Bibbia attribuisce all’amore concorda con valide indicazioni mediche
[Immagine a pagina 209]
Rilievo che raffigura Sargon II, re un tempo noto solo attraverso la Bibbia
[Immagini a pagina 210]
Rilievo trovato nel palazzo reale di Sennacherib a Ninive, in cui il re è raffigurato nell’atto di ricevere il bottino preso dalla città giudea di Lachis
Questo prisma d’argilla di Sennacherib descrive la sua campagna militare in Israele
[Immagini a pagina 211]
Stele celebrativa di Esar-Addon, figlio di Sennacherib, che richiama II Re 19:37: “Ed Esar-Addon suo figlio regnava in luogo di lui”
Questa iscrizione, ritrovata a Cesarea, conferma che Ponzio Pilato era governatore della Giudea
[Immagini a pagina 212]
L’iscrizione su questa parete comprova il racconto biblico relativo alla vittoria di Sisac su Giuda
La Pietra Moabita menziona la rivolta del re moabita Mesa contro Israele, descritta nella Bibbia
[Immagini a pagina 213]
Il re Ieu, o un suo inviato, mentre paga il tributo a Salmaneser III
Busto marmoreo di Augusto, il Cesare al potere quando nacque Gesù
Un denaro d’argento con l’effigie di Tiberio Cesare, simile a quello chiesto da Gesù
[Immagine a pagina 214]
Interno della galleria fatta scavare da Ezechia per assicurare il rifornimento idrico di Gerusalemme durante l’assedio assiro