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Predetto Colui al quale è dovuta l’ubbidienza di tutti i popoliLa Torre di Guardia 1962 | 1° dicembre
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che giustamente: “Giuda è un giovine leone”. Dalla tribù di Giuda venne la stabile dinastia o famiglia di re della nazione d’Israele. Davide divenne il capo di questa dinastia di re, poiché Geova Dio fece con lui un patto secondo cui il regno sarebbe rimasto in eterno alla sua famiglia. Dapprima la tribù di Giuda poteva essere come un giovane leone, allorché Saul della tribù di Beniamino regnava su tutto Israele e Davide, il famoso guerriero, era ufficiale dell’esercito del re Saul. Ma Dio decise di non far continuare a regnare sopra Israele la famiglia di Saul, a causa della disubbidienza volontaria di Saul; quindi nel 1070 prima dell’Èra Cristiana, dopo la morte del re Ish-Bosheth, figlio di Saul, le dodici tribù d’Israele fecero loro re Davide, della tribù di Giuda.
60, 61. (a) In che modo Davide visse all’altezza del nome della sua tribù, e quale parentela ebbe con Gesù Cristo? (b) Che cosa devono attendere i lettori per fare un ulteriore esame della profezia di Giacobbe?
60 In tal modo la profezia di Giacobbe fu adempiuta in proporzioni maggiori, cioè che i fratelli di Giuda lo avrebbero lodato e si sarebbero prostrati dinanzi a lui. (2 Sam. 4:5 fino a 5:5) La condotta di Davide, il condottiero della nazione che venne dalla tribù di Giuda, fu prevalentemente buona. Egli divenne una figura profetica del futuro Re a cui avrebbero dovuto ubbidire tutti i popoli, come aveva predetto Giacobbe. Davide divenne infatti l’illustre antenato di Colui che era stato predetto, Gesù Cristo; e dal re Davide Gesù Cristo ereditò il diritto a governare sopra Israele. — Luca 1:26-33.
61 Tuttavia, per un’ulteriore esame della profezia di Giacobbe relativa a Colui al quale è dovuta l’ubbidienza di tutti popoli, dobbiamo attendere la pubblicazione dell’articolo “Governanti insieme al ‘Leone della tribù di Giuda’”.
(Vedere l’edizione de La Torre di Guardia del 15 dicembre 1962).
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Correttezza della Bibbia sulla morte di SennacheribLa Torre di Guardia 1962 | 1° dicembre
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Correttezza della Bibbia sulla morte di Sennacherib
AI GIORNI del re Ezechia fu sventato un tentativo di conquistare Gerusalemme quando furono divinamente uccisi 185.000 invasori assiri. Nel suo libro, Universal Jeswish History, Philip Biberfeld narra l’episodio e osserva: “Il racconto biblico si concluse con l’assassinio di Sennacherib. ‘Allora Sennacherib, re d’Assiria, partì di là e se ne ritornò a Ninive, dove rimase. Ed avvenne che mentre stava adorando nel tempio di Nisroc, suo dio, Adrammelech e Sarezer, suoi figli, lo uccisero di spada; quindi si rifugiarono nella terra d’Ararat. In luogo di lui regnò suo figlio Asarhaddon’. [2 Re 19:36, 37, Na]
“Contraddicendo questa relazione, la Cronaca Babilonese dichiarò che il 20 di Tebet, Sennacherib, re d’Assiria, fu ucciso da suo figlio in una rivolta. Quindi fu assassinato da uno solo dei suoi figli. Lo stesso racconto fu fatto da Beroso e Nabonide. Rispetto a questo avvenimento di primaria importanza per la storia babilonese-assira, tutte le indicazioni sembravano dimostrare che i racconti babilonesi fossero maggiormente degni di fede di quelli biblici. Tuttavia è vero il contrario. In un frammento del Prisma di Asarhaddon scoperto più recentemente, egli stesso narra che i suoi fratelli si ribellarono e uccisero Sennacherib, loro padre, per impossessarsi del regno. Prima ch’egli potesse raggiungerli a Ninive, essi fuggirono in luoghi sconosciuti.
“La Cronaca Babilonese, Nabonide e Beroso si sbagliarono; solo il racconto biblico mostrò d’essere corretto. Esso fu confermato in tutti i particolari di minore importanza dall’iscrizione di Asarhaddon e mostrò d’essere più accurato circa questo avvenimento della storia babilonese-assira di quanto non lo fossero le stesse fonti babilonesi. Questo fatto è della massima importanza anche per la valutazione delle fonti contemporanee che non sono in accordo con la tradizione biblica”.
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