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MusicaAusiliario per capire la Bibbia
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scritturali ai “capi dei cantori”, agli “esperti” e agli ‘allievi’. Tutto questo attesta un alto livello musicale. — Nee. 12:46; I Cron. 25:7, 8.
Sembra che in Israele il canto di un gruppo fosse prevalentemente antifonale, con due semicori che si alternavano cantando strofe parallele, o con un solista che si alternava con un coro, ed è evidentemente quello che le Scritture chiamano ‘rispondere’. (Eso. 15:21; I Sam. 18:6, 7) Tale tipo di canto è indicato dal modo stesso in cui sono scritti alcuni dei salmi, come il Salmo 136. La descrizione dei due grandi cori di rendimento di grazie all’epoca di Neemia e della parte che ebbero durante l’inaugurazione delle mura di Gerusalemme indica che cantavano in questo modo. — Nee. 12:31, 38, 40-42.
Il canto funebre si potrebbe definire una via di mezzo fra il canto e il parlato. È piuttosto monotono e pieno di ripetizioni, e dà risalto principalmente al ritmo. Anche se in alcune delle maggiori religioni del mondo tale canto è tuttora assai popolare, nella Bibbia sembra limitato ai canti funebri, come nel caso di Davide che intonò un canto funebre per la morte del suo amico Gionatan e del re Saul. (II Sam. 1:17; II Cron. 35:25; Ezec. 27:32; 32:16) Solo in un canto funebre o lamentazione tale genere di canto sarebbe preferibile alla melodia della musica o alla modulazione ed enfasi orale di un discorso vero e proprio.
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NaamanAusiliario per capire la Bibbia
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Naaman
(Nàaman) [piacevolezza].
Comandante dell’esercito siro del X secolo a.E.V., durante il regno di Ieoram in Israele e di Ben-Adad in Siria. Per mezzo di Naaman, ‘grande, potente uomo di valore, tenuto in grande stima’, “Geova aveva dato salvezza alla Siria”. (II Re 5:1) La Bibbia non fornisce particolari su come o perché Naaman fu lo strumento per recare tale salvezza alla Siria. Una possibilità è che fosse capo degli eserciti siri che riuscirono a sventare i tentativi di Salmaneser III re d’Assiria di invadere la Siria. Dato che, rimanendo libera, la Siria costituiva uno stato cuscinetto fra Israele e l’Assiria, ciò può aver contribuito a rallentare la spinta aggressiva dell’Assiria a O fino al tempo stabilito da Geova di consentire che il regno settentrionale andasse in cattività.
GUARITO DALLA LEBBRA
Naaman era lebbroso, e anche se i siri non esigevano l’isolamento dei lebbrosi richiesto dalla legge di Geova in Israele, venire a sapere come poter essere guarito da quella malattia ripugnante era senz’altro una notizia piacevole. Tale notizia gli giunse tramite una ragazzina israelita, schiava di sua moglie, che parlava di un profeta di Samaria in grado di guarire la lebbra. Naaman partì immediatamente alla volta di Samaria con una lettera di presentazione di Ben-Adad. Comunque Ieoram re di Israele, accoltolo con freddezza e sospetto, lo mandò da Eliseo. Questi non andò personalmente incontro a Naaman, ma gli fece dire dal suo servitore di bagnarsi sette volte nel Giordano. Ferito nel suo orgoglio e pensando evidentemente di essere stato trattato con pochi riguardi e costretto a correre inutilmente da una parte all’altra, Naaman se ne andò infuriato. Se i suoi servitori non avessero ragionato con lui e non gli avessero fatto notare la ragionevolezza delle istruzioni, Naaman se ne sarebbe tornato al suo paese ancora lebbroso. Invece si bagnò sette volte nel Giordano e fu miracolosamente purificato: l’unico lebbroso guarito per mezzo di Eliseo. — II Re 5:1-14; Luca 4:27.
DIVENTA ADORATORE DI GEOVA
Pieno di gratitudine e umile riconoscenza, il comandante dell’esercito siro tornò allora da Eliseo, percorrendo forse quasi 50 km, e gli offrì un generosissimo dono, che il profeta insisté nel rifiutare. Naaman chiese quindi un po’ di terra di Israele, “il carico di un paio di muli”, da portare a casa, per poter offrire sacrifici a Geova su suolo di Israele, facendo voto che d’allora in poi non avrebbe più adorato altro dio. Forse Naaman intendeva offrire sacrifici a Geova su un altare di terra. — II Re 5:15-17; confronta Esodo 20:24, 25.
Naaman chiese poi che Geova lo perdonasse quando, nell’assolvimento dei suoi doveri civili, si inchinava davanti al dio Rimmon insieme al re, che evidentemente era vecchio e infermo e si appoggiava a Naaman. Se le cose stavano così, il suo inchino sarebbe stato puramente meccanico, non avendo altro scopo se non quello di sostenere doverosamente il re e non essendo un atto personale di adorazione. Eliseo credette alla sincera richiesta di Naaman e rispose: “Va in pace”. — II Re 5:18, 19.
Dopo essersene andato, Naaman venne raggiunto da Gheazi, avido servitore di Eliseo, che mentendo fece intendere che Eliseo avesse cambiato idea e avrebbe, dopo tutto, accettato qualche dono. Naaman fu lieto di dargli in dono argento e abiti. — II Re 5:20-27; vedi GHEAZI.
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NaasAusiliario per capire la Bibbia
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Naas
(Nàas) [serpente].
1. Re degli ammoniti all’inizio del regno di Saul. Naas mosse col suo esercito contro Iabes in Galaad. Israele si raccolse intorno a Saul, raggiunse Iabes e sconfisse Naas. — I Sam. 11:1-11; 12:11, 12.
Se, come dice Giuseppe Flavio (Antichità giudaiche, Libro VI, cap. V, 3), questo Naas fu ucciso in combattimento dagli uomini di Saul (solo alcuni scamparono [I Sam. 11:11]), il Naas che mostrò benignità a Davide qualche anno dopo doveva essere un figlio e successore del Naas sconfitto da Saul. In tal caso, il nome Naas poteva essere un titolo conferito a diversi personaggi, come i titoli “Abimelec”, “Faraone” e “Iabin”. Quando questo secondo Naas morì, Davide inviò ambasciatori a suo figlio Anun, che fraintese le onorevoli intenzioni di Davide e umiliò grandemente i suoi inviati. Questo, a sua volta, diede luogo a una serie di avvenimenti che portarono alla sconfitta degli ammoniti per mano di Davide. — II Sam. 10:1-5; 11:1; 12:26-31; I Cron. 19:1-5; 20:1-3.
2. Padre di Abigail sorellastra di Davide e forse di Zeruia, e nonno di Abisai, Gioab, Asael e Amasa. (II Sam. 17:25; I Cron. 2:16) Abigail è chiamata “figlia di Naas”, ma né lei né sua sorella sono mai chiamate figlie di Iesse, padre di Davide. Il versetto di Cronache dice semplicemente che erano “sorelle” dei figli di Iesse, incluso Davide. Esistono varie possibilità: (1) Naas poteva essere una donna, moglie di Iesse e madre dei suddetti (il nome poteva essere sia maschile che femminile), ma questo non è molto probabile perché di solito le donne comparivano in una genealogia solo per ragioni speciali, che in questo caso non sembrano esserci. (2) Naas poteva essere un altro nome di Iesse, come suggerisce un’antica tradizione ebraica. La Settanta (ed. Lagarde) ha “Iesse” invece di Naas in II Samuele 17:25. (3) Naas poteva essere un precedente marito della moglie
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