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BetelAusiliario per capire la Bibbia
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(Osea 10:5, 6), ma l’originale altare di Geroboamo era ancora lì all’epoca di Giosia re di Giuda. Sembra che gli assiri non avessero ancora espulso tutti gli israeliti dal regno settentrionale, perché durante il suo regno Giosia estese l’epurazione della falsa religione fino a Betel e anche alle città della Samaria. Ciò avvenne nel diciottesimo anno del regno di Giosia o dopo (ca. 642 a.E.V.), e tale intrepida azione poté esser resa possibile dal fatto che il regno assiro era allora travagliato da problemi interni. Comunque Giosia distrusse il luogo dell’adorazione idolatrica a Betel, bruciando prima sull’altare le ossa prese dalle tombe vicine, poi sconsacrandolo in adempimento della profezia pronunciata dall’“uomo di Dio” più di tre secoli prima. L’unica tomba risparmiata fu quella dell’“uomo di Dio”, e così furono risparmiate anche le ossa del vecchio profeta che erano nella stessa tomba. — II Re 22:3; 23:15-18.
Uomini di Betel erano fra gli israeliti che fecero ritorno dall’esilio in Babilonia (Esd. 2:1, 28; Nee. 7:32), e a Betel si ristabilirono dei beniaminiti. (Nee. 11:31) All’epoca dei Maccabei venne fortificata dal generale siriano Bacchide (ca. 160 a.E.V.) e fu poi conquistata dal generale romano Vespasiano non ancora diventato imperatore di Roma.
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BetleemAusiliario per capire la Bibbia
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Betleem
(Betleèm) [casa del pane].
Cittadina sulle alture della Giudea circa 8 km a S di Gerusalemme, prospiciente la strada principale che da Gerusalemme scendeva a Beer-Seba, a un’altitudine di 777 m sul livello del mare. Il terreno, pur essendo roccioso produce olive, uva e diversi cereali. — Rut 1:22.
Sembra che in precedenza Betleem si chiamasse Efrata, che significa “fruttuosità, fertilità”. Giacobbe seppellì Rachele “sulla via di Efrata, vale a dire Betleem”. (Gen. 35:19; 48:7) Fra i primi discendenti di Giuda figlio di Giacobbe sono menzionati “Salma padre di Betleem” (I Cron. 2:51, 54) e “Hur primogenito di Efrata padre di Betleem”. (I Cron. 4:4) Tale espressione può indicare in questi uomini gli antenati degli israeliti che in seguito occuparono Betleem. Quando gli israeliti entrarono in Canaan, Betleem venne a far parte del territorio di Giuda, pur non essendo specificamente menzionata in alcun elenco di città della Giudea e non essendoci nulla che ne indichi la grandezza o l’importanza in quell’epoca. Poiché c’era un’altra Betleem nel territorio di Zabulon (Gios. 19:10, 15), quella di Giuda di solito si distingueva aggiungendo Efrata, o chiamandola “Betleem di Giuda”. — Giud. 17:7-9; 19:1, 2, 18.
Quindi anche se il giudice Ibzan poteva essere di Betleem in Giuda, l’assenza di qualsiasi riferimento a Giuda o a Efrata induce molti a considerarlo di Betleem in Zabulon. (Giud. 12:8-10) Elimelec, sua moglie Naomi e i loro figli erano di Betleem, e qui Naomi tornò con Rut la moabita. (Rut 1:1, 2, 19, 22) Anche Boaz era di Betleem, e gli altri avvenimenti del libro di Rut che riguardano gli antenati di Gesù (Matt. 1:5, 6) si svolsero in quella città e nei suoi campi. — Rut 2:4; 4:11.
Davide figlio di “Iesse il Betleemita” nacque a Betleem di Giuda, sorvegliava le pecore del padre in quella zona, e lì fu poi unto da Samuele per essere il futuro re d’Israele. (I Sam. 16:1, 4, 13, 18; 17:12, 15, 58; 20:6) In seguito, quand’era fuggiasco, Davide desiderava un sorso d’acqua di una cisterna di Betleem, allora avamposto dei filistei. (II Sam. 23:14, 15; I Cron. 11:16, 17) Si noti che ci sono ancora tre pozzi nella parte N della città.
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