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EfodAusiliario per capire la Bibbia
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più che essere prescritto dalla Legge nell’assolvimento di incarichi ufficiali.
L’EFOD DI GEDEONE
Dopo aver sconfitto i madianiti, Gedeone usò l’oro preso come bottino per fare un efod. (Giud. 8:26, 27) Alcuni hanno obiettato che questa dichiarazione non può essere esatta dal momento che 1.700 sicli d’oro sarebbero stati molto più della quantità necessaria per fare un efod. Si è cercata una spiegazione dicendo che Gedeone fece anche una statua d’oro. Ma il termine “efod” non significa una statua. Gedeone aveva fede in Dio. Non avrebbe mai fatto quello che fece poi Geroboamo trascinando le dieci tribù nell’adorazione dei vitelli d’oro. Gedeone aveva manifestato la sua fedeltà all’adorazione di Geova quando gli fu offerta l’opportunità di fondare una dinastia per regnare su Israele. Egli ricusò l’offerta dicendo: “Geova è colui che vi governerà”. (Giud. 8:22, 23) Può darsi che molto dell’oro servisse per acquistare i gioielli, ecc., che forse furono impiegati per ornare l’efod. In quanto al valore dell’efod di Gedeone, poteva benissimo essere quello dichiarato, specie se era adorno di pietre preziose.
Nonostante le buone intenzioni di Gedeone di commemorare la vittoria che Geova Dio aveva concesso a Israele e renderGli onore, l’efod “servì di laccio a Gedeone e a tutta la sua casa”, perché gli israeliti commisero immoralità spirituale adorandolo. (Giud. 8:27) Tuttavia la Bibbia non dice che Gedeone stesso l’abbia adorato; al contrario, egli è menzionato per nome dall’apostolo Paolo fra il “gran nuvolo” di fedeli testimoni di Geova precristiani. — Ebr. 11:32; 12:1.
USO IDOLATRICO
Un esempio dell’uso di un efod nell’adorazione idolatrica si trova in Giudici capitoli 17 e 18. L’efod, fatto da un efraimita, fu usato prima da uno dei suoi stessi figli in funzione di sacerdote davanti a un’immagine scolpita, poi da un levita discendente di Mosè il quale, pur non essendo della famiglia sacerdotale di Aaronne, faceva il sacerdote. Infine sia l’efod che la statua caddero nelle mani degli uomini della tribù di Dan, in mezzo ai quali il levita e i suoi figli dopo di lui continuarono a svolgere tale funzione idolatrica nella città di Dan per tutto il tempo che la casa di Dio rimase a Silo.
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EfraimAusiliario per capire la Bibbia
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Efraim
(Èfraim) [doppiamente fecondo, o, paese fruttifero].
1. Figlio di Giuseppe e di Asenat, figlia di Potifera sacerdote di On. Efraim, fratello minore di Manasse, nacque in Egitto prima che iniziassero i sette anni di carestia. Il nome Efraim gli fu dato dal padre, Giuseppe, “perché, come egli disse: ‘Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia afflizione’”. — Gen. 41:50-52.
Sul letto di morte Giacobbe adottò i nipoti Efraim e Manasse e li costituì suoi eredi come i figli diretti. (Gen. 48:5) Il loro padre Giuseppe, che aveva ricevuto il diritto di primogenito fra i figli di Giacobbe, ricevette due parti dell’eredità paterna grazie all’eredità delle tribù di Efraim e Manasse. (I Cron. 5:1; confronta Genesi 48:21, 22; Deuteronomio 21:17; Giosuè 14:4). Nel benedire Efraim e Manasse, il patriarca Giacobbe diede la preferenza a Efraim e indicò profeticamente che sarebbe diventato il più grande. — Gen. 48:13-20.
In I Cronache 7:20-27 troviamo un elenco genealogico dei figli di Efraim e dei loro discendenti, fino a Giosuè, che guidò gli israeliti nella Terra Promessa. Le informazioni storiche contenute in questo brano sono state interpretate in vari modi. Molti commentatori ritengono che Ezer ed Elead fossero i figli di Efraim uccisi dagli uomini di Gat, e pongono l’avvenimento fra la morte di Giuseppe e l’inizio dell’oppressione egiziana. Forse Ezer ed Elead andarono in Canaan per prendere il bestiame degli uomini di Gat oppure furono questi ultimi ad aggredirli. Può darsi che Ezer ed Elead rimanessero uccisi nel tentativo di impedire il furto del loro bestiame. Non molto tempo dopo la morte dei suoi figli, Efraim generò Beria.
2. Il nome Efraim si riferisce anche alla tribù dei suoi discendenti. Circa un anno dopo l’esodo dall’Egitto, i 40.500 combattenti di Efraim dai vent’anni in su superavano di 8.300 gli uomini abili di Manasse. (Num. 1:1-3, 32-35) Tuttavia, alla fine dei quarant’anni di peregrinazione nel deserto, gli uomini di Efraim erano solo 32.500, cioè 20.200 meno di quelli di Manasse. (Num. 26:34, 37) Comunque Efraim era destinato a diventare il più grande. Mosè, nel benedire gli israeliti, menzionò profeticamente “le decine di migliaia di Efraim”, ma solo “le migliaia di Manasse”. — Deut. 33:17.
Nel deserto, gli efraimiti, con Elisama loro capotribù, dovevano accamparsi a O del tabernacolo, insieme alle tribù di Manasse e Beniamino. Queste tre tribù erano il terzo gruppo in ordine di marcia. — Num. 2:18-24.
TERRITORIO DELLA TRIBÙ
Il territorio attribuito alla tribù di Efraim occupava la parte centrale della Palestina, a O del Giordano. Alcune città di Efraim costituivano un’enclave nel territorio di Manasse. Efraim confinava a N con Manasse, e a S con Beniamino e Dan. (Gios. 16:1-9) Questa regione, benché montuosa e collinosa, è ricca e fertile e, nell’antichità, era molto boscosa. (Gios. 17:15, 17, 18) Chemuel fu il capotribù designato da Dio a rappresentare Efraim nella divisione della Terra Promessa in possedimenti ereditari. — Num. 34:18, 24.
Oltre a Sichem, una delle città di rifugio, diverse altre città attribuite ai leviti si trovavano nel territorio di Efraim. (Gios. 21:20-22; I Cron. 6:66-69) Da una di tali città, Ghezer, gli efraimiti non scacciarono i cananei, ma li assoggettarono ai lavori forzati. (Gios. 16:10; Giud. 1:29) A Silo, pure in Efraim, fu eretto il tabernacolo. — Gios. 18:1.
EFRAIM DA GIOSUÈ A DAVIDE
Il territorio di Efraim fu teatro di numerosi avvenimenti notevoli. A Sichem, l’efraimita Giosuè, successore di Mosè, radunò le tribù di Israele e le incoraggiò a essere fedeli nel servire Geova. (Gios. 24:1, 14, 15) Sempre a Sichem ebbero infine sepoltura le ossa di Giuseppe, e sia Giosuè che Eleazaro figlio di Aaronne furono sepolti nella regione montuosa di Efraim. (Gios. 24:29-33) In seguito il giudice beniaminita Eud schierò gli israeliti nella regione montuosa di Efraim per combattere contro i moabiti. (Giud. 3:26-30) Dopo la morte di Eud la profetessa Debora, dalla sua dimora nella regione montuosa di Efraim, mandò a chiamare Barac, designato da Geova per liberare Israele dall’oppressione del re Iabin. Nel cantico di vittoria di Barac e Debora, Efraim è la prima tribù menzionata. (Giud. 4:1-7; 5:14) Successivamente Tola della tribù di Issacar, mentre dimorava a Samir nella regione montuosa di Efraim, giudicò Israele per ventitré anni. (Giud. 10:1, 2) L’ultimo dei giudici, il profeta Samuele della tribù di Levi,
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