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AmasaAusiliario per capire la Bibbia
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I Cron. 2:16, 17) Ieter è chiamato israelita in Samuele e ismaelita in Cronache, forse perché visse in territorio ismaelita. Alcuni sostengono che Amasa sia una forma abbreviata di Amasai, uno di quelli che si unirono all’esercito di Davide a Ziclag, ma tale identificazione è incerta. — I Cron. 12:18.
Anni dopo, quando Amasa si unì alla ribellione di Absalom contro Davide, ricevette il comando dell’esercito di Absalom al posto di Gioab. (II Sam. 17:25) La ribellione fu soffocata, Absalom figlio di Davide fu ucciso da Gioab, e il posto di Gioab, il comando dell’esercito di Davide, fu offerto ad Amasa perché, come disse Davide, era “mie ossa e mia carne”. — II Sam. 18:9-15; 19:13.
Di nuovo scoppiò la ribellione: questa volta Seba non voleva aver niente a che fare con Davide. (II Sam. 20:1, 2) Ad Amasa furono concessi solo tre giorni per radunare un esercito. Quando non si presentò al tempo fissato, Abisai fu incaricato di prendere i servitori di Davide e inseguire i ribelli. Gioab fratello di Abisai e i suoi uomini si unirono a loro nell’inseguire Seba. Alla fine, quando Amasa li raggiunse in ritardo, Gioab col pretesto di dargli un bacio affettuoso afferrò Amasa per la barba con una mano, ma brandendo la spada con l’altra, gli squarciò l’addome. (II Sam. 20:4-12) Per Amasa questa poté essere la meritata ricompensa per aver preso le parti di Absalom, ma non venne certo dalla persona giusta. Davide comandò perciò a Salomone di vendicare Amasa mettendo a morte Gioab. — I Re 2:5, 32.
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AmatAusiliario per capire la Bibbia
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Amat
(Àmat) [fortezza], AMATEO.
Agli inizi della storia d’Israele Amat era la capitale di un piccolo regno cananeo di Siria. Anche la ricca regione agricola circostante assunse lo stesso nome. In epoca greca e romana il nome classico della città era Epifania, in onore di Antioco IV Epifane. Attualmente si chiama Hama, forma abbreviata del nome originale Hamath.
La città di Amat sorgeva sull’Oronte, lungo importanti vie carovaniere, a 80 km dalla costa del Mediterraneo, 193 km a N di Damasco e 120 km circa a S di Aleppo.
Anche se qualche volta le è stata attribuita un’origine ittita, molto probabilmente Amat fu fondata dagli amatei, una delle settanta famiglie postdiluviane parenti degli ittiti. Het e Amat, capostipiti delle due famiglie, erano rispettivamente il secondo e l’undicesimo figlio di Canaan, figlio di Cam. (Gen. 10:6, 15-18; I Cron. 1:8, 13-16) Il gran numero di iscrizioni ittite può indicare che pur essendo in origine un insediamento amateo subì una forte influenza ittita.
“ALL’ENTRATA DI AMAT”
La più antica menzione di Amat dice che nel XVI secolo a.E.V. i dodici esploratori israeliti provenienti da S salirono fino “all’entrata di Amat”. Questa espressione più volte ripetuta pare si riferisse non alle porte della città stessa, ma piuttosto al confine meridionale del territorio su cui dominava. (Num. 13:21) Da qui Giosuè spinse le sue conquiste verso N. (Gios. 13:2, 5; Giud. 3:1-3) Comunque secondo alcuni studiosi l’espressione “fino all’entrata di Amat” (Gios. 13:5) si potrebbe anche leggere “fino a Lebi-Amat (Leone di Amat)”, quindi si tratterebbe di una località precisa. — Vedi Vetus Testamentum, Vol. II, n. 2, aprile 1952, p. 114.
L’esatta posizione di tale confine (o località) non è sicura. Era considerato il confine più settentrionale del territorio d’Israele (Num. 34:8; I Re 8:65; II Re 14:25; II Cron. 7:8), nelle vicinanze di Damasco. (Ger. 49:23; Ezec. 47:15-17; 48:1; Zacc. 9:1, 2) Secondo alcuni era l’estremità meridionale della Celesiria (detta anche al-Biqa‘), valle che si trova fra le catene montuose del Libano e dell’Antilibano. Secondo altri si trovava più a N lungo la valle, a metà strada fra Baalbek e Ribla, presso le sorgenti del Leonte e dell’Oronte. Altri ancora suggeriscono che fosse più a N dove si apre il passo fra Homs e il mare. — Ezec. 47:20.
RAPPORTI CON ISRAELE
Essendo un regno indipendente, il suo re, Toi (Tou), mandò il figlio Ioram (Hadoram) a congratularsi col re Davide per aver sconfitto Adadezer, loro comune nemico. (II Sam. 8:3, 9, 10; I Cron. 18:3, 9, 10) Ma all’epoca di Salomone pare che il regno di Amat si trovasse sotto la dominazione d’Israele, infatti in quella regione Salomone costruì delle città per gli approvvigionamenti. (II Cron. 8:3, 4) Dopo la morte di Salomone Amat riacquistò l’indipendenza, tranne un breve periodo nel IX secolo a.E.V. quando Geroboamo II la riportò temporaneamente sotto la dominazione israelita. (II Re 14:28) In quell’epoca è stata descritta come la “popolosa Amat”. — Amos 6:2.
Nell’VIII secolo a.E.V. Amat e le nazioni vicine, fra cui il regno delle dieci tribù d’Israele, furono travolte dall’avanzata assira verso il dominio mondiale. Era politica dell’Assiria scambiare e trasferire i prigionieri, e perciò la popolazione di Amat andò a sostituire gli abitanti della Samaria che, a loro volta, erano stati trasferiti ad Amat e in altre località. (II Re 17:24; 19:12, 13; Isa. 10:9-11; 37:12, 13) Gli amatei eressero allora statue del loro dio Asima negli alti luoghi di Samaria, benché quel dio privo di valore non fosse stato in grado di aiutarli contro gli assiri — II Re 17:29, 30; 18:33, 34; Isa. 36:18, 19.
Secondo un’iscrizione cuneiforme conservata nel British Museum (n. del catalogo 21946), dopo la battaglia di Carchemis nel 625 a.E.V. (Ger. 46:2) gli eserciti di Nabucodonosor attaccarono e annientarono gli egiziani in fuga nel distretto di Amat. (D. J. Wiseman, Chronicles of Chaldean Kings, 1961, p. 69) Nella stessa zona, alcuni anni prima, il faraone Neco aveva fatto prigioniero il re Ioacaz. (II Re 23:31-33) Poi nel 607 a.E.V., alla caduta di Gerusalemme, Sedechia e altri prigionieri furono condotti a Ribla nella regione di Amat, e lì i figli di Sedechia furono messi a morte sotto i suoi occhi insieme ad altri nobili. (II Re 25:18-21; Ger. 39:5, 6; 52:9, 10, 24-27) Comunque Dio promise che a suo tempo avrebbe ristabilito un rimanente del suo popolo prigioniero,
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