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“La battaglia non è vostra, ma di Dio”La Torre di Guardia 1985 | 15 gennaio
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“Mentre uscivano, Giosafat stette in piedi e quindi disse: ‘Uditemi, o Giuda e voi abitanti di Gerusalemme! Riponete fede in Geova vostro Dio affinché abbiate lunga durata. Riponete fede nei suoi profeti e abbiate dunque successo’”. Similmente il capo della congregazione cristiana, il nostro Re ora regnante, ha incoraggiato moltissimo il suo popolo a essere fedele. Lo vediamo da passi come questi: Matteo 10:27, 28; 24:9-13; Giovanni 16:33. Fede in Geova, fede in coloro che impiega come portavoce, sì, fede nella sua organizzazione! Oggi, mentre ‘usciamo’ per servire Geova, quanto è importante esercitare questa fede! È questo il modo per conseguire il successo certo, successo che arriderà a tutti i dedicati e battezzati Testimoni che esercitano fede in Geova e nei suoi provvedimenti. Tra questi, il meraviglioso provvedimento della vita eterna reso possibile dal sacrificio di suo Figlio. — Giovanni 3:16; 17:3.
16. Quali “cantori” spesso prendono la direttiva nel servizio? (b) In che modo tutti lodano Geova “in ornamento santo”?
16 Inoltre Giosafat “si consigliò col popolo e collocò cantori a Geova e quelli che offrivano lode in ornamento santo mentre uscivano davanti agli uomini armati, e dicendo: ‘Date lode a Geova, poiché la sua amorevole benignità è a tempo indefinito’”. (II Cronache 20:21) Allora i cantori del tempio erano alla testa di quelli che uscivano alla battaglia. In modo simile, sotto la guida dell’unto rimanente, ci sono i pionieri e i missionari, i sorveglianti viaggianti e le rispettive mogli, coloro che servono in case Betel, anziani di congregazione e servitori di ministero che spesso vanno all’avanguardia nel compiere il sacro servizio, esortando all’azione tutti coloro che si uniscono alle congregazioni. Tutti questi offrono lode a Geova “in ornamento santo” marciando in modo teocratico. Il loro ornamento spirituale include anche ‘la nuova personalità cristiana che rivela vera giustizia e lealtà’. (Efesini 4:24; Galati 5:22, 23) Che privilegio è far parte dell’odierno movimento mondiale che esalta il nome e l’amorevole benignità di Geova! — Salmo 144:1, 2; 136:1-26.
17. (a) Perché il popolo di Dio ‘non ebbe bisogno di combattere’? (b) Quale “pensiero” di Geova significherà la distruzione della falsa religione?
17 Geova aveva detto al suo popolo: “Non avrete bisogno di combattere in questo caso”. Fu proprio così. “Al tempo in cui cominciarono col grido di gioia e di lode” Geova preparò un’imboscata alle schiere di invasori, così che “i figli di Ammon e di Moab stavano in piedi contro gli abitanti della regione montagnosa di Seir per votarli alla distruzione e annientarli”. (II Cronache 20:17, 22, 23) Ciò ben raffigura quanto sta per accadere nel mondo di Satana. Secondo Rivelazione 17:16, 17 Geova ha un “pensiero” circa Babilonia la Grande, della quale la cristianità è la parte più biasimevole. Indurrà le nazioni militarizzate dell’ONU a condividere il suo “pensiero” e a riversarsi contro la falsa religione per devastarla e distruggerla. Il grande sistema apostata della cristianità, come quegli edomiti del monte Seir, sarà annientato.
18. Come saranno eliminati i moderni Ammon e Moab ad Har-Maghedon?
18 Ma non è tutto! Rimangono i moderni Ammon e Moab! (Confronta Rivelazione 18:9, 10, 15-17). Saranno ancora decisi a distruggere gli adoratori di Geova, gli odierni “Giudei”. Ma allora sarà giunto per Geova il tempo di eseguire il giudizio. Secondo la descrizione di Rivelazione 19:11-16, il Re, Gesù Cristo, si accingerà a ‘calcare lo strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente’, distruggendo quanto rimane del sistema mondiale di Satana. Al culmine di quella grande battaglia, quelli che resteranno delle nazioni politiche e le loro schiere militarizzate, impazziti, senza dubbio si colpiranno reciprocamente con le loro armi di distruzione. Avvenne questo con Ammon e Moab, quando “aiutarono ciascuno a ridurre in rovina il suo proprio prossimo”. Ma Geova non permetterà mai loro di usare le armi nucleari al punto di distruggere il popolo di Dio o la Sua opera, la nostra terra. — Rivelazione 11:18; Isaia 45:12, 18; Salmo 115:16.
19. Come reagiranno allora gli odierni “Giudei” osservando il campo di battaglia? (b) Cosa è prefigurato dal ‘congregarsi nel Bassopiano di Beraca’?
19 “In quanto a Giuda, venne alla torre di guardia del deserto. Quando ebbero voltato le loro facce verso la folla, ebbene, ecco, erano lì, i loro cadaveri caduti a terra senza che alcuno scampasse”. Quando gli odierni “Giudei”, insieme ai loro compagni di adorazione, osserveranno i risultati della guerra di Har-Maghedon, loderanno Geova per quella grandiosa vittoria. Non dovranno prendere spoglie letterali, ma si rallegreranno radunandosi nel simbolico “Bassopiano di Beraca”, nome che significa “benedizione”. Gioiosamente la “grande folla” non sacerdotale entrerà in una terra purificata sotto il dominio del Regno, ansiosi di svolgere il loro successivo compito, quello di rendere la terra un giardino paradisiaco. Per mille anni il reame reale del più grande Giosafat, Gesù Cristo, non sarà disturbato e il suo Dio, Geova, continuerà a dare riposo dappertutto. — II Cronache 20:24-30.
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Prima la distruzione mondiale, poi la pace mondialeLa Torre di Guardia 1985 | 15 gennaio
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Prima la distruzione mondiale, poi la pace mondiale
Come verrà la distruzione mondiale? Cosa sarà distrutto? Sarà opera dell’uomo o di Dio?
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