Santifichiamo “il Santo d’Israele”
“E farò conoscere il mio santo nome in mezzo al mio popolo Israele, e non farò più profanare il mio santo nome; e le nazioni dovranno conoscere che io sono Geova, il Santo in Israele”. — Ezec. 39:7.
1. Quale situazione si presenta ora al genere umano, e in particolare ai testimoni di Geova?
SEBBENE siano passate due guerre mondiali, recando indicibile afflizione al genere umano, il comunista “re del nord” e il democratico “re del sud” hanno di nuovo riempito la terra di propaganda nazionalistica. Mentre si guardano in cagnesco al di sopra dei loro rispettivi arsenali nucleari, ora ‘si impegnano in uno scontro’ per mezzo di guerre “fredde” e di guerre in piccole proporzioni. (Dan. 11:40) Parlano di coesistenza competitiva, ma ciascuno è deciso a far cessare l’altro d’esistere. Mentre le tensioni aumentano, le lealtà nazionalistiche sono istigate fino al parossismo in tutta la terra. L’ideatore di tutto ciò, il degradato Satana, o “Gog di Magog”, si mette così in posizione di lanciare il suo finale attacco agli unti testimoni di Geova, i rappresentanti sulla terra della “città del gran Re”, la celeste Gerusalemme dove Geova risiede per mezzo del suo spirito. — Sal. 48:2.
2. Come Sennacherib rinnovò la sua minaccia contro Gerusalemme?
2 Consultando il racconto di II Re 19:8-10, riscontriamo che il re d’Assiria s’è ora maggiormente avvicinato a Gerusalemme e ‘combatte contro Libna’, a soli quaranta chilometri. Ora egli manda a Ezechia lettere di minaccia, dicendo ai suoi messaggeri: “Dovreste dir questo a Ezechia re di Giuda: ‘Non t’inganni il tuo Dio in cui confidi, dicendo: “Gerusalemme non sarà data in mano al re d’Assiria”’”.
3. (a) Quali prepotenti tattiche ha adottato il comunista “re del nord”? (b) Secondo un commentatore, qual è stato il risultato delle persecuzioni dei testimoni di Geova nell’Unione Sovietica?
3 Similmente, in quest’èra dopo la seconda guerra mondiale, i vanagloriosi propagandisti satanici non solo continuano a radunare tutte le nazioni ad Har-Maghedon, ma cercano pure di costringere i fedeli adoratori di Geova a compromettere la loro posizione dinanzi a Dio. Il “re del nord”, ora prevalentemente comunista, ha sferrato attacchi particolarmente duri contro i testimoni di Geova. Essi sono stati sottoposti a crudele propaganda. Inoltre, risulta che sino all’aprile 1951 ben 7.000 testimoni di Geova erano stati arrestati nelle repubbliche occidentali dell’Unione Sovietica e deportati in campi di lavori forzati negli Urali, in Siberia, a Vorkuta e nel Kazachstan. Come fecero fronte a questa minaccia contro la loro integrità cristiana? Nel suo libro Religion in the Soviet Union, Walter Kolarz scrive:
Questa non fu la fine dei ‘Testimoni’ in Russia, ma solo l’inizio di un nuovo capitolo nelle loro attività di proselitismo. Essi cercarono anche di propagare la loro fede quando si fermavano nelle stazioni durante il viaggio per l’esilio. Deportandoli il governo sovietico non avrebbe potuto far nulla di meglio per la divulgazione della loro fede. Dall’isolamento dei loro villaggi i ‘Testimoni” furono portati in un mondo più vasto, anche se questo era solo il mondo terribile dei campi di concentramento e di lavori forzati. Lì incontrarono un gran numero di persone disilluse e maltrattate molte delle quali erano predisposte ad accettare le loro promesse di un totale cambiamento nella struttura politica del mondo durante la vita della presente generazione.
Con la proclamazione dell’amnistia sovietica nel 1955, sia i ‘Testimoni’ che erano tali da lungo tempo che i loro nuovi convertiti tornarono alle loro case o rimasero a lavorare come persone libere nei luoghi d’esilio. In questo modo i geovisti . . . si sparsero in molte parti dell’Unione Sovietica. Riapparvero in tutte le Repubbliche Sovietiche occidentali. Stabilirono nuove organizzazioni nelle precedenti aree di lavori forzati come l’Estremo Oriente e la Repubblica dei Komi, dove ci sono diramazioni geoviste lungo tutta la malfamata linea ferroviaria della Peciora che termina a Vorkuta. I geovisti invasero anche la Siberia e il Kazachstan, dove sono particolarmente numerosi. . . . Fu stabilita un’organizzazione geovista anche nel Daghestan. . . . In breve, il ramo russo dei Testimoni di Geova può essere considerato uno dei più forti nel mondo, e certo non c’è in nessun luogo alcun ramo che riceva tanta avversa pubblicità dalla potenza secolare. . . .
Solo il futuro dirà se Kruscev ha avuto più successo di Hitler o di Stalin nel combattere il pericolo ‘geovista’.
Hitler, Stalin e Kruscev hanno avuto il loro periodo di potere, ma gli oltraggiati Giudei spirituali nei paesi del “re del nord” continuano a espandere la loro adorazione, alla lode di Geova.
4. (a) Come Sennacherib continuò a biasimare Geova? (b) I propagandisti comunisti come hanno seguìto un modello simile, e con quale risultato?
4 Un altro racconto riassume il secondo violento attacco propagandistico contro Gerusalemme con queste parole: “E i . . . servitori [di Sennacherib] parlarono ancora contro Geova il vero Dio e contro Ezechia suo servitore. Egli scrisse perfino delle lettere per biasimare Geova l’Iddio d’Israele e per parlare contro di lui, dicendo: ‘Come gli dèi delle nazioni dei paesi che non liberarono il loro popolo dalla mia mano, così l’Iddio di Ezechia non libererà il suo popolo dalla mia mano’”. (2 Cron. 32:16, 17) In modo simile, i propagandisti comunisti hanno scritto libri, compreso uno di 159 pagine intitolato “Vanno sotto il nome di Geova Dio”, hanno pubblicato denunce nella Pravda e in Trud e in articoli di riviste illustrate, come quello di Krokodil su “I ragni”, e distribuito film denigratori due dei quali erano intitolati “Armaghedon” e “Smascherati gli apostoli”, nel deciso tentativo di vituperare il nome di Geova e biasimare le attività di predicazione dei Suoi testimoni. Ma i testimoni di Geova hanno forse indietreggiato di fronte all’assalto comunista? Le notizie pervenute dall’interno della Russia dicono No! Quella che segue è una notizia tipica:
Essendo situati, per così dire, proprio nel cuore del “re del nord”, i nostri fratelli hanno sacrificato a favore di Geova e della sua verità tutta la loro vita e tutti i loro possedimenti e averi e si mantengono devotamente e lealmente dalla parte di Geova Dio, il Grande Sovrano e Teocrata. In questa decisiva e aspra lotta per la fede essi combattono a favore del loro Dio Geova. Il messaggio del regno di Dio trionfa dai Carpazi alle isole Curili.a
5. Quali stoltezze hanno commesso i comunisti, in armonia con la bestemmia dei propagandisti di Sennacherib?
5 I blasfemi insulti continuarono: “E chiamavano ad alta voce nella lingua dei Giudei il popolo di Gerusalemme che era sulle mura. Per farli intimorire e per turbarli, al fine di catturare la città. E continuarono a parlare contro l’Iddio di Gerusalemme come contro gli dèi dei popoli della terra, opera delle mani dell’uomo”. (2 Cron. 32:18, 19) Miseri, ciechi propagandisti! Essi pensano che il nostro Dio non sia più forte degli dèi d’argilla e di pietra, le vane immagini delle nazioni. E sebbene i comunisti si siano resi conto dell’ipocrisia delle icone che i loro antenati adorarono, che stoltezza rendere ora gloria agli eroi nazionali e al militare “dio delle fortezze”, e vantarsi delle loro imprese scientifiche! (Dan. 11:38) Come sono insensati a dire: “Non c’è Geova”, perché non hanno scoperto nessuna galleggiante immagine di Dio dalle loro piccole navi spaziali! — Sal. 14:1.
6. Chi partecipa ora alla campagna propagandistica, e i testimoni di Geova dove cercano dunque aiuto?
6 E ora, col peggiorare della situazione mondiale, le democratiche nazioni del “re del sud” cominciano a diffondere il loro proprio tipo di propaganda nazionalistica. Al culmine della crisi, che cosa faranno i testimoni di Geova, che non appartengono né al “nord” né al “sud”? Ebbene, faranno esattamente ciò che fecero Ezechia ed Isaia! “Ezechia il re e Isaia figlio di Amoz, il profeta, continuarono a pregare per questo e a gridare ai cieli per aiuto”. (2 Cron. 32:20) Che eccellente esempio per il popolo di Geova d’oggi!
CONFIDATE IN GEOVA
7, 8. (a) Quale supplica fece Ezechia? (b) Perché la sua preghiera, e anche quella di Salmo 83, non sarebbe rimasta inascoltata?
7 Il racconto di II Re (anche Isaia capitolo 37) descrive con maggiori particolari il corso degli avvenimenti. “Ezechia prese quindi le lettere dalla mano dei messaggeri e le lesse, dopo di che Ezechia salì alla casa di Geova e lo spiegò dinanzi a Geova. Ed Ezechia pregava dinanzi a Geova e diceva: ‘O Geova Iddio d’Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei il vero Dio di tutti i regni della terra. Tu stesso hai fatto i cieli e la terra. Porgi il tuo orecchio, o Geova, e odi. Apri i tuoi occhi, o Geova, e vedi, e odi le parole di Sennacherib che egli ha mandate per biasimare l’Iddio vivente’”. — 2 Re 19:14-16.
8 Di che cosa s’interessava principalmente Ezechia: della sua salvezza, o di togliere il vituperio gettato sul nome di Geova? Lasciamo che risponda la sua preghiera riguardo all’Assiro: “E ora, o Geova nostro Dio, salvaci, ti prego, dalla sua mano, affinché tutti i regni della terra conoscano che solo tu, o Geova, sei Dio”. (2 Re 19:19) Questo fa rammentare un’altra famosa preghiera, che include “inoltre, l’Assiria stessa”: “Oh provino vergogna e sian turbati per tutti i tempi, e siano confusi e periscano; affinché conoscano che tu, il cui nome è Geova, tu solo sei l’Altissimo su tutta la terra”. (Sal. 83:8, 17, 18) Queste preghiere non rimangono inascoltate!
9, 10. (a) Quale risposta diede Geova per mezzo del suo canale, e questo canale di chi è un tipo? (b) Come trionfa il rimanente sui biasimi di Satana? (c) Chi è realmente da biasimare, e perché?
9 Geova darà prova della sua Divinità? Santificherà il suo nome dinanzi a tutte le nazioni? La risposta che diede a Ezechia per mezzo del suo profeta Isaia non lascia possibilità di dubbio. E questo è un appropriato tipo del messaggio che Geova proclama per mezzo del suo moderno canale, “lo schiavo fedele e discreto”, il rimanente dei suoi unti testimoni sulla terra: “La vergine figlia di Sion ti ha disprezzato, ti ha deriso. Dietro a te la figlia di Gerusalemme ha scosso la testa. Chi hai tu biasimato e di chi hai parlato oltraggiosamente? E contro chi hai alzato la voce e levi gli occhi in alto? Contro il Santo d’Israele!” — 2 Re 19:21, 22.
10 Nonostante tutti i loro tentativi, Satana e i suoi gonzi devono imparare che tutti i loro sforzi per infrangere l’integrità e l’adorazione del popolo di Dio sulla terra sono condannati. Biasimi e oltraggi non serviranno a nulla. Il rimanente dei testimoni di Geova continua a mantenere la verginità cristiana, dando prova d’esser degno di sposare Cristo. (2 Cor. 11:2) Realmente è il millantatore Satana che dev’essere biasimato. Che caduta subì quando tentò di esaltarsi al di sopra del neonato Regno, solo perché, insieme ai suoi demoni, Cristo lo scagliasse giù, onde divenisse Gog del paese di Magog! (Riv. 12:1-9; Isa. 14:12-15; Ezec. 38:2) Le macchinazioni di Gog contro “la vergine figlia di Sion” lo destinano a una ignominiosa distruzione. Egli non può violarla con la guerra carnale. Il suo finale, malvagio assalto mostra solo che in effetti egli combatte “contro il Santo d’Israele”, Geova Dio stesso.
11. Di che cosa si vanta il moderno Assiro, ma Geova come gli risponde?
11 Al vanaglorioso Assiro, nulla sembrava troppo difficile da conseguire, sia che si trattasse di abbattere gli alti cedri del Libano o di prosciugare i canali del Nilo. In modo simile, il moderno Gog, coi suoi armamenti nucleari sia del “nord” che del “sud”, ritiene che nessuna conquista gli sia impossibile. Solo Geova ha la risposta per questo tiranno. Ed essa è stata espressa con incrollabile fermezza per mezzo dei suoi profeti dei tempi antichi: “Non hai udito? Da tempi lontani è ciò che dovrò fare. Dai giorni passati l’ho pure formato. Ora di sicuro lo farò avvenire”. (2 Re 19:25) Nemmeno col satanico appoggio di Gog, nessun individuo od organizzazione su questa terra può opporsi all’espressione dei giusti giudizi di Geova.
12. Quale sorte è riservata alla falsa religione e ai suoi seguaci, per mano degli eserciti dell’“Assiro”?
12 Il “re del nord” sotto Gog farà sicuramente la sua parte nel devastare il moderno impero mondiale della falsa religione. Rivelazione capitolo 17 lo rende chiaro, mostrando che Geova impiegherà le “dieci corna”, o un numero completo di governanti nazionali sulla terra, per eseguire “il suo pensiero”, compresa la distruzione di questi sistemi religiosi. (Riv. 17:16, 17) Nello stesso modo che l’antica Assiria devastò le “città fortificate” delle nazioni adoratrici di demoni, così gli eserciti del moderno “Assiro” faranno la loro parte recando oggi la rovina sulla falsa religione. E allorché questi sistemi nazionalistici cadranno in rovina, tutti quelli che vi si sono rifugiati diverranno realmente “di mani deboli . . . atterriti . . . e avranno vergogna”. Periranno come “la vegetazione del campo e come tenera erba verde, l’erba dei tetti, quando c’è arsura prima del vento orientale”. (2 Re 19:25, 26) Si veda anche Rivelazione 18:9-19.
13, 14. (a) In che cosa l’Assiro fece un grosso sbaglio? (b) Che cosa dichiarò quindi Geova, e pertanto quale assicurazione hanno oggi i testimoni di Geova?
13 Ma il monarca assiro stesso ha fatto ora un grosso sbaglio! Si è messo nel paese che Geova diede ai suoi veri adoratori. Ha circondato Libna, e Gerusalemme — pensa lui — verrà subito dopo. È venuto il momento decisivo: Sennacherib contro “il Santo d’Israele”. Geova valuta il suo nemico, e biasima il satanico Gog: “Io conosco il tuo seder quieto e il tuo uscire e il tuo entrare, e il tuo eccitarti contro di me, perché il tuo eccitarti contro di me e il tuo ruggire sono saliti ai miei orecchi”. (2 Re 19:27, 28) Si infurii pure Gog negli stretti confini del paese di Magog, egli ha trovato un degno avversario!
14 I re d’Assiria erano abituati a condurre i re prigionieri a Ninive con un uncino infilato nel naso. Ma ora è la volta di Gog! Geova dichiara: “E per certo ti metterò il mio uncino al naso e la mia briglia fra le labbra”. L’ignobile tentativo di indurre i fedeli testimoni di Geova al servile compromesso fallisce! Essi han pregato Geova, e riposto in lui la loro fiducia. Raduni il moderno Assiro tutte le sue forze. Chiami sotto le armi centinaia di milioni di uomini per il finale assalto alla roccaforte della vera adorazione che Geova ha edificata mediante Cristo sulla terra. I testimoni di Geova continueranno ad attenersi saldamente alla loro neutralità cristiana. Non cederanno alla propaganda nazionalistica. Rimarranno al sicuro nella loro forte torre, Geova, e nulla riuscirà a ostacolare il cantico di lode e adorazione che elevano al suo nome. Le finali parole di Geova all’arcinemico sono: “E in realtà ti ricondurrò per la via per la quale sei venuto”. — 2 Re 19:28.
“TI SARÀ IL SEGNO”
15, 16. Quale segno diede Geova al suo popolo, e come dovevano agire in armonia con esso?
15 Geova dice quindi per mezzo del suo profeta Isaia: “E questo ti sarà il segno: Quest’anno si mangerà della crescita dei granelli caduti, e nel secondo anno il grano che spunterà da sé; ma nel terzo anno seminate, e mietete, e piantate vigne e mangiatene il frutto. E quelli della casa di Giuda che scampano, quelli che si lasciano rimanere, per certo metteranno radici all’ingiù e produrranno frutto all’insù. Poiché da Gerusalemme uscirà un rimanente, e quelli che scamperanno, dal monte Sion. Il medesimo zelo di Geova degli eserciti farà questo”. — Isa. 37:30-32; 2 Re 19:29-31.
16 Il tempo della semina era passato da molto. A causa dell’invasione assira, quell’anno non c’era possibilità di mietere. Così Geova diede un “segno” in quanto provvide per il suo popolo in modo miracoloso. Fece spuntare cibo in abbondanza dai granelli caduti durante la raccolta dell’anno precedente. Ma non fu tutto lì! L’anno seguente doveva essere un anno sabatico, in cui i fedeli Giudei dovevano mostrare di confidare in Geova lasciando incolti i loro campi. Avrebbe Geova provveduto? Certo la fede in Lui sarebbe stata ricompensata, avendo ulteriormente da ‘mangiare’ del grano che sarebbe spuntato da sé! E nel terzo anno, i Giudei avrebbero di nuovo raccolto il frutto delle loro proprie fatiche.
17. Come si è adempiuta la prima parte del segno nei tempi moderni?
17 Questo “segno” ha avuto un meraviglioso adempimento dal 1914 E.V. Al tempo in cui il superbo “Assiro” e la sua turba fanno della città santa dell’adorazione di Geova la “figlia di un’invasione”, Geova manda il suo Figlio come dominatore da Betleem, la sua celeste Casa del Pane, con abbondanti provviste di cibo spirituale per sostenere la vita. (Mic. 5:1, 2) Gog e le sue orde non sono in grado di impedire questo miracoloso provvedimento, ed esso è assicurato anche finché l’unto popolo di Geova continuerà a osservare il sabato mediante la fede e la quotidiana ubbidienza al loro Dio. Questo rimanente di Giudei spirituali sarà nutrito sino alla fine della guerra di Satana contro di loro qui sulla terra, e dopo di ciò. Sarà mostrato che sono fermamente radicati nel paese della vera adorazione di Dio, e saranno stabiliti come eterni portatori di frutto nel regno di Dio. Proprio tale rimanente deve uscire vittorioso “da Gerusalemme”, e tutto questo servirà da “segno” in relazione alla santificazione del nome di Geova. “Lo stesso zelo di Geova degli eserciti farà questo”. — 2 Re 19:31.
18, 19. Che cos’è raffigurato dalla parte finale del “segno”, e come ne vediamo oggi l’adempimento?
18 E come parte finale del “segno”, Isaia profetizzò riguardo al re d’Assiria: “Egli non entrerà in questa città né vi tirerà una freccia né l’affronterà con uno scudo né eleverà contro di essa bastione d’assedio. Per la via per la quale veniva, tornerà, e in questa città non entrerà, è l’espressione di Geova. E per certo io difenderò questa città per salvarla per amore di me stesso e per amore di Davide mio servitore”. (2 Re 19:32-34) Che conforto danno oggi queste parole all’unto rimanente e ai loro compagni! Per quanto Gog e le sue orde totalitarie minaccino e oltraggino, questo è tutto ciò che possono fare. Risulta che, nel loro finale approccio, le forze d’invasione di Sennacherib non giunsero mai oltre Libna, a quaranta chilometri da Gerusalemme. Oh, gridarono le loro minacce e agitarono i pugni contro la distante Gerusalemme, e Sennacherib mandò i suoi oltraggiosi propagandisti a intimorire e intimidire Ezechia e il suo popolo. Ma invano! L’Assiria non poté rappresentare nessuna vera minaccia per la roccaforte della vera adorazione.
19 Mentre il moderno Assiro agisce per piantare le sue nazionalistiche tende nel paese dedicato alla lode di Geova, si trova anch’esso nell’impossibilità di opporsi alla volontà divina. Le sue prigioni e i suoi campi di concentramento, sia nazisti che sovietici o della Cina comunista, non hanno scoperto nessuna formula per fare ai testimoni di Geova il “lavaggio del cervello”. Essi hanno invincibile fede. Individualmente e collettivamente, sono inespugnabili per il nemico. Geova ha purificato l’organizzazione del suo popolo dalla religione falsa e demonica e dalle immorali vie del mondo, e non permetterà mai ai nazionalistici governanti controllati dai demoni di invadere e contaminare la vera adorazione che è santa a Geova. Per amore del suo grande nome, e del suo patto per il Regno che ora si accentra nel più grande Davide, Cristo Gesù, Geova difende i rappresentanti terrestri della sua santa città. (Sal. 89:34-37) Si prepara a ricondurre il moderno Assiro al suo luogo.
20, 21. Quale drammatico capovolgimento si verificò ora dinanzi a Libna?
20 Ma guardate ora il dramma che si svolge davanti a Libna! I servili inviati di Sennacherib son tornati al campo dopo aver dato a Ezechia il finale avvertimento. L’ultimatum è stato dato! E laggiù, sparso nella Sefela, è il fior fiore della potenza assira, il suo grande esercito che non conosce sconfitte, lo strumento levato per infliggere a Gerusalemme il colpo decisivo. Il vanto del militarismo assiro sta per cogliere uno dei più ricchi frutti della sua conquista, “la città del gran Re”, Geova. Scende la notte. Tutto tace. È come la quiete prima della tempesta.
21 Ma la quiete continua! Allo spuntar dell’alba, un misterioso silenzio regna nel campo. Nulla si muove. Alla fine, alcuni Giudei si avventurano fuori di Libna per investigare. Venite tutti a vedere! Che spettacolo! Poiché “avvenne quella notte che l’angelo di Geova usciva e abbatteva centottantacinquemila nel campo degli Assiri. Quando il popolo si alzò la mattina di buon’ora, ebbene, ecco, erano tutti cadaveri”. — 2 Re 19:35.
22. In che modo questo prefigura l’azione di Geova ad Har-Maghedon?
22 Avverrà la stessa cosa quando la notte di Har-Maghedon scenderà sulla terra. L’arcangelo e Giustiziere di Geova, Cristo Gesù, verrà rapidamente, quietamente, come un ladro. La turba di Gog non sfuggirà. La loro ultima, schernitrice sfida contro il radunato rimanente dell’unto popolo di Geova sarà respinta mentre il Re di Dio li frantumerà con una verga di ferro, e li schiaccerà nello strettoio dell’ira dell’Onnipotente Dio. (Riv. 19:15) Sarà proprio come al giorno di Ezechia: “E Geova mandava un angelo e spazzava via ogni potente uomo di valore, e ogni condottiero e capo nel campo del re d’Assiria, così che egli tornò con vergogna di faccia al suo proprio paese”. — 2 Cron. 32:21.
23. Quale fu la sorte finale di Sennacherib, e che cosa raffigura questo?
23 Ma l’arrogante “re d’Assiria” se la caverà semplicemente “con vergogna di faccia”? Il giusto giudizio di Dio decreta dell’altro. Nella Parola di Dio è scritto riguardo a Sennacherib (cosa confermata dal prisma di Esar-Addon scoperto di recenteb) che “in seguito entrò nella casa del suo dio e lì certuni che erano usciti dalle sue proprie parti interiori lo fecero cadere di spada. Così Geova salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib re d’Assiria e dalla mano di tutti gli altri e diede loro riposo tutto intorno”. (2 Cron. 32:21, 22) Satana, il “padre della menzogna”, riscontrerà similmente che la religione che egli si è fatta non è una protezione. Poiché Cristo sicuramente lo legherà e lo scaglierà nell’abisso senza vita, chiudendolo e sigillandolo su di lui. (Riv. 20:2, 3) Solo allora i veri adoratori di Dio avranno “riposo tutto intorno”.
24. Come saranno allora esaltati Geova e Cristo agli occhi di molti, secondo il tipo?
24 Che occasione per lodare Geova! Il racconto di II Cronache finisce con le parole: “E ci furono molti che portarono doni a Geova in Gerusalemme e cose scelte a Ezechia re di Giuda, ed egli fu esaltato dopo ciò agli occhi di tutte le nazioni”. (II Cronache 32:23) E quando spunterà il mattino del nuovo ordine di Dio dopo Har-Maghedon, possiamo essere sicuri che tutti i superstiti offriranno sacrifici di lode in onore di Geova e del suo vittorioso Cristo, che è più grande di Ezechia. Tutta la terra godrà del riposo sabatico del dominio del Regno millenario di Cristo, e — che meravigliosa prospettiva — il Redentore Cristo sarà pure esaltato agli occhi di molti delle nazioni del genere umano che saranno riportati in vita dalla tomba mediante la risurrezione. — Giov. 5:28, 29.
25. (a) A quale trionfo partecipano così gli adoratori di Geova? (b) Quale grande privilegio si può ora avere, e a che cosa dovremmo porre il cuore?
25 Che trionfo per il celeste monte Sion! Che gioia per tutti quelli che dimorano sicuramente dietro il suo bastione, attenendosi saldamente alla vera adorazione! “Marciate intorno a Sion, e fatene il giro, contatene le torri. Ponete il cuore al suo bastione, ispezionatene le torri di dimora, per narrarlo alla generazione futura. Poiché questo Dio è il nostro Dio a tempo indefinito, sì, per sempre”. (Sal. 48:12-14) Com’è bello questo celeste Sion, diletto di Geova! E che grande privilegio abbiamo di narrarne la gloria alla “grande folla” della generazione che sopravvivrà ad Har-Maghedon e troverà la vita eterna in un santuario di lode esteso a tutta la terra! Tutti insieme, poniamo il cuore alla vera adorazione del solo, vero, eterno Dio, Geova. Il nome di questo “Santo d’Israele” sia rivendicato e santificato per sempre!
[Note in calce]
a Si veda l’Annuario dei Testimoni di Geova del 1961 (inglese), pagina 286.
b Universal Jewish History, del dott. Philip Biberfeld.