“Sia fatta la tua volontà in terra” (Diciannovesima puntata)
Continuando con le puntate quindicinali del libro “Sia fatta la tua volontà in terra” siamo ora giunti al Capitolo VIII, intitolato “Il ‘piccolo corno’ all’opposizione”. Questo corno d’importanza mondiale compare nella profezia di Daniele, al settimo capitolo, dove il profeta di Geova narra il terrificante sogno avuto nel primo anno di Baltassar, ultimo sovrano della potenza mondiale babilonese. In questo sogno profetico, dal mare agitato dai quattro venti del cielo, sorsero quattro strane bestie selvagge, la prima simile a un leone, la seconda simile a un orso, la terza simile a un leopardo, e la quarta come un forte, terribile animale, diverso da ogni altro. Fra le dieci corna della sua orribile testa sorse un piccolo corno, dinanzi al quale tre delle altre corna furono divelte; “ed ecco”, dice il profeta, “quel corno avea degli occhi simili a occhi d’uomo, e una bocca che proferiva grandi cose”. — Dan. 7:2-8, VR.
4. Secondo quello che l’angelo disse a Daniele, che cosa raffiguravano le quattro bestie selvagge, e a quali altri simboli corrispondono?
4 Al mondo sono oggi familiari il “leone” britannico, l’“aquila” americana, l’“orso” russo, il lung o “drago” cinese, e l’“aquila bicipite” dell’impero tedesco. Ma che cosa raffigurano storicamente le quattro bestie diverse del sogno di Daniele? Con ansia Daniele lo chiese per noi ad un angelo perché oggi potessimo sapere la “verità intorno a tutto questo”. Daniele ci dice: “Ed egli mi parlò, e mi dette l’interpretazione di quelle cose: ‘Queste quattro grandi bestie sono quattro re che sorgeranno dalla terra’”. Dunque le quattro bestie corrispondono ai quattro metalli della statua del sogno interpretato da Daniele per il re Nabucodonosor più di cinquant’anni prima. (Dan. 7:15-17; 2:31-45, VR) Mediante due sogni inviati dal cielo, la marcia delle potenze mondiali, dal 607 a.C. fino ai tempi moderni, è stata resa doppiamente sicura, come per bocca di due testimoni.
5. In questa visione, che cosa raffigura il mare, e che cosa raffigurano i quattro venti?
5 Le quattro bestie si levarono da un mare spumeggiante, allo stesso modo in cui centinaia d’anni dopo l’apostolo Giovanni vide in visione la bestia selvaggia con sette teste e dieci corna, che ascese dall’abisso del mare, simile a un leopardo, ma con i piedi simili a quelli dell’orso e la bocca simile a quella del leone. (Apoc. 13:1, 2) Nella simbologia biblica il mare raffigura “popoli e moltitudini e nazioni e lingue”, tutto l’insieme dell’umanità che copre la terra abitabile come le acque coprono il fondo del mare; tutti i popoli allontanatisi da Geova Dio a causa del peccato e del “governante dell’autorità dell’aria”, Satana il Diavolo. (Apoc. 17:15; Isa. 57:20, 21; Efes. 2:2) I quattro venti del cielo, che agitano il gran mare facendo levare le quattro bestie, raffigurano le “forze spirituali malvage nei luoghi celesti” insieme a Satana, “lo spirito che ora opera nei figli di disubbidienza”, poiché tutti questi insieme costringono il mare dell’umanità sfruttata da Satana a ribellarsi contro Geova Dio, affinché essi possano far sorgere le potenze mondiali simboleggiate dalle quattro bestie malvage.
6. Come sorse questa prima bestia simbolica, e in che modo agì come un leone?
6 Genesi 10:8-10 indica chiaramente che Babilonia, che divenne la terza potenza mondiale, rappresentata qui dal leone con ali d’aquila, non provenne dal popolo di Geova, ma da Nimrod il “potente cacciatore in opposizione a Geova”. Quindi questa simbolica bestia ‘salì dal mare’. Il re che rappresentava era la dinastia dei re caldei di Babilonia, da Nabucodonosor a Baltassar. Questa regale potenza babilonese divorò nazioni e popoli come un leone, compresa la nazione di Geova dell’antico Israele. — Ger. 4:5-7; 50:17.
7. Che effetto ebbe sul simbolico leone il fatto che gli furono strappate le ali, che stava su due piedi e che gli fu dato un cuore d’uomo?
7 Come aiutato da ali d’aquila, questo simbolico leone s’affretta in un’aggressiva guerra di conquista. (Lam. 4:19; Abac. 1:6-8) Verso la fine del suo governo dinastico col re Baltassar, a Babilonia furono strappate le ali. Perse la velocità nell’attaccare e la leonina superiorità di re delle bestiali potenze mondiali. Divenne relativamente debole, come un uomo, solo con la rapidità di movimento datagli dalle sue due gambe. Le fu dato “un cuor d’uomo” in un corpo di bestia, e non fu più in grado di agire come re “tra le bestie della foresta”, poiché non aveva più un “cuor di leone”. (Mich. 5:7; 2 Sam. 17:10, VR) Babilonia fu sconfitta dal simbolico orso, e cedette il dominio mondiale alla Medo-Persia.
8. Che cosa era rappresentato dall’orso, dal fatto che si rizzava su un lato, e che aveva tre costole in bocca?
8 Il ‘re’ rappresentato dall’orso era la successione di sovrani medo-persiani, da Dario il Medo a Dario III Persiano, dal 539 al 331 a.C. Questa successione di sovrani mondiali fu raffigurata dal petto e dalle braccia d’argento della statua sognata da Nabucodonosor. Questo simbolico orso “rizzavasi sopra un lato”, cioè pronto all’attacco per afferrare, estendere e mantenere il potere mondiale, o per indicare che la dinastia persiana avrebbe avuto il sopravvento sul re medo Dario, che fu il primo ed ultimo Medo nel governo mondiale medo-persiano. Il simbolico orso aveva tre costole in bocca fra i denti. Queste possono denotare le tre direzioni in cui la potenza mondiale persiana estese le sue conquiste, al nord per umiliare Babilonia nel 539 a.C.; ad ovest attraverso l’Asia Minore per passare in Tracia; e a sud per conquistare l’Egitto. Poiché il numero tre è anche simbolo di intensità o enfasi, le tre costole potrebbero anche mettere in risalto l’avidità di conquiste territoriali di questo simbolico orso.
9. Che cosa risultò dalla sua ubbidienza all’ordine di levarsi e mangiare molta carne?
9 Famelico, esso s’accanì contro le nazioni in risposta al comando: “Lévati, mangia molta carne”. Avendo divorato Babilonia secondo la volontà di Geova Dio, questa quarta potenza mondiale fu in grado, mediante Ciro il Grande, Dario I il Persiano e Artaserse I, di lasciar tornare in patria gli Ebrei prigionieri a Babilonia, d’aiutarli e incoraggiarli a ricostruire il tempio di Geova a Gerusalemme, e a costruire e riparare le mura della città santa. Come un orso vorace, questa potenza mondiale s’impossessò di “centoventisette province”, tanto che Assuero o Serse I, marito dell’ebrea regina Ester, “regnava dall’India sino all’Etiopia”. — Ester 1:1, VR.
10. Che cosa rappresentava la terza bestia selvaggia, da che cosa derivava la sua rapidità, e come le fu veramente dato il dominio su tutta la terra?
10 Per azione dell’invisibile forza attiva dei demoni l’agitato mare dell’umanità produsse un’altra bestia, simbolica di dominio mondiale, un leopardo con quattro ali e quattro teste. Il ‘re’ rappresentato da questo era la successione di governanti mondiali macedoni o greci, a partire da Alessandro Magno. La rapidità con cui Alessandro conquistò la potenza mondiale persiana, avanzando attraverso l’Asia Minore, fino in Egitto, e infine verso est fino ai confini dell’India, può ben essere paragonata alla velocità del leopardo, con quattro ali per accrescere la sua agilità nel saltare e la sua velocità. (Abac. 1:8) Il suo dominio fu più vasto di quello del simbolico orso: oltre ai domini dell’Impero Persiano comprendeva anche la Macedonia, la Grecia e la Tracia. Alessandro iniziò la conquista dell’Impero Persiano nel 334 a.C., ed aveva ancora altri ambiziosi piani quando morì a Babilonia, il 13 giugno del 323 a.C. La profezia di Daniele era corretta nel dire che al simbolico leopardo “fu dato il dominio”; che esso “dominerà sulla terra”. — Dan. 7:6; 2:39, VR.
11. Come comparvero le quattro teste del simbolico leopardo?
11 Le quattro teste del leopardo comparvero quando Alessandro morì e quattro dei suoi generali cercarono di divenire suoi successori (Diádochi) su sezioni del suo dominio. Infine il generale Seleuco tenne la Mesopotamia e la Siria; il generale Tolomeo, i domini dell’Africa; il generale Lisimaco, l’Asia Minore e la Tracia; e il generale Cassandro, la Macedonia.
12. Come fu infine sottomesso e soggiogato il simbolico leopardo?
12 Non si raggiunsero mai relazioni pacifiche fra le parti dell’Impero Macedone. Una nuova minaccia sorse dall’occidente, da Roma: questa nuova potenza politica e militare interferì sempre più negli affari politici del diviso impero ellenico. Una dopo l’altra le sue parti furono assorbite dalla potenza occidentale, finché il simbolico leopardo fu infine sottomesso e soggiogato da un padrone più forte.
13. Che cosa rappresentava la quarta bestia selvaggia, e riguardo a che cosa Daniele voleva sapere la verità?
13 Nel 30 a.C. la quarta bestia simbolica aveva raggiunto il completo dominio indiscusso come sesta potenza mondiale della storia biblica. Questo ‘re’ era la serie di capi politici mondiali, a partire dall’imperatore romano Cesare Augusto fino agli odierni dominatori del mondo. A Daniele interessava di conoscere l’identità di questa bestia decisamente diversa, come interessa agli attuali studenti biblici che temono Dio. Daniele disse: “Allora desiderai saper la verità intorno alla quarta bestia, ch’era diversa da tutte le altre, straordinariamente terribile, che aveva i denti di ferro e le unghie di rame, che divorava, sbranava, e calpestava il resto coi piedi, e intorno alle dieci corna che aveva in capo, e intorno all’altro corno che spuntava, e davanti al quale tre erano cadute: a quel corno che avea degli occhi, e una bocca proferente cose grandi, e che appariva maggiore delle altre corna. Io guardai, e quello stesso corno faceva guerra ai santi [in ebraico qaddishìn] e aveva il sopravvento”. — Dan. 7:19-21, VR.
14. Quale interpretazione ne diede l’angelo a Daniele?
14 L’angelo diede a Daniele l’interpretazione, che in realtà aiuta noi oggi a comprenderla. “Ed egli mi parlò così: ‘La quarta bestia è un quarto regno sulla terra, che differirà da tutti i regni, divorerà tutta la terra, la calpesterà e la frantumerà. Le dieci corna sono dieci re che sorgeranno da questo regno; e, dopo quelli, ne sorgerà un altro, che sarà diverso dai precedenti, e abbatterà tre re. Egli proferirà parole contro l’Altissimo, ridurrà allo stremo i santi dell’Altissimo, e penserà di mutare i tempi e la legge; i santi saran dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi, e la metà d’un tempo’”. (Dan. 7:23-25, VR) Noti fatti storici provano tale profezia.
15. Con che cosa ebbe inizio questa quarta bestia simbolica, e in che modo il suo primo sviluppo fu diverso da quello delle bestie precedenti?
15 Ripetutamente viene dichiarato che la quarta bestia simbolica è diversa dalle tre precedenti. Questa “bestia” ebbe inizio con l’Impero Romano, e di esso H. G. Wells, in Una breve storia del mondoa, dice:
Ora questa nuova potenza romana, che sorse per dominare il mondo occidentale nel secondo e nel primo secolo avanti Cristo, era sotto molti aspetti diversa dai grandi imperi che fino allora avevano predominato nel mondo civile. Dapprima non fu una monarchia, e non fu creazione di alcun grande conquistatore. Senza dubbio non fu il primo degli imperi repubblicani; . . . Ma fu il primo impero repubblicano che sfuggì la distruzione e continuò verso nuovi sviluppi. . . . non fu mai in grado di resistere nell’Asia centrale o in Persia perché queste erano troppo lontane dai suoi centri amministrativi. . . . Avendo incorporato quasi tutta la popolazione greca del mondo, la sua popolazione era meno accentuatamente camitica e semitica di quella di qualunque impero precedente . . . Tanto che l’Impero Romano fu essenzialmente il primo tentativo di reggere un grande dominio basato principalmente sulla razza ariana. Sotto questo aspetto era una novità nella storia, era un’estesa repubblica ariana. . . . L’Impero Romano ne fu il derivato, un inaspettato nuovo sviluppo; il popolo romano si trovò impegnato quasi inconsciamente in un vasto esperimento amministrativo. . . . Mutava continuamente. Non raggiunse mai la stabilità. In un certo senso l’esperimento [amministrativo] fallì. In un certo senso l’esperimento rimane incompiuto, e l’Europa e l’America d’oggi cercano ancora di risolvere gli enigmi della politica mondiale di fronte ai quali si trovò per primo il popolo romano.
16. Come si estese questa sesta potenza mondiale, ma come fu dissolta in adempimento della profezia?
16 Il dominio mondiale di Roma s’estese tutt’attorno al Mediterraneo, comprendendo anche il Marocco e la Spagna. Verso nord-ovest s’estese attraverso l’Europa e oltre la Manica nell’Inghilterra stessa. Nel 55 a.C. ebbe luogo la prima invasione romana della Britannia, sotto Giulio Cesare, prozio di Cesare Augusto. Nel 120 (d.C.) l’imperatore Adriano stesso si recò in Britannia e fece costruire le mura romane dal fiume Tyne al golfo di Solway. Nel 204 (d.C.) i Romani sottomisero la Britannia meridionale e la divisero in due province. Ma la profezia di Geova aveva indicato che quest’avida, tirannica sesta potenza mondiale avrebbe seguito la via dei suoi predecessori. Anch’essa si dissolse. Le sue suddivisioni furono prefigurate dalle dieci corna della terribile, spaventosa quarta bestia. Il loro numero dieci indica completezza riguardo alla nostra terra.
17. Che cos’era rappresentato dall’altro corno che ne abbatté tre, e come ne descrive la differenza l’Encyclopædia Britannica?
17 Daniele voleva specialmente sapere che cosa significasse l’altro corno spuntato che aveva fatto cadere tre delle corna. Oggi quel corno è conosciuto e identificato da infallibili dati storici. Esso sorse come Impero Britannico, notoriamente dal diciassettesimo secolo in poi. Riguardo al ‘re’ raffigurato dal corno vittorioso, l’angelo aveva spiegato: “Sarà diverso dai precedenti”. A proposito di questa differenza l’Encyclopædia Britannica (in inglese, undicesima edizione del 1910), Volume IV, pagine 606a e 610a, già nel 1910 diceva:
IMPERO BRITANNICO, nome ora dato largamente a tutto il territorio aggregato, i cui abitanti, sotto diverse forme di governo, in definitiva considerano la corona britannica come autorità suprema. Il termine “impero” in questo caso è ovviamente usato più per convenienza che con significato analogo a quello di precedenti o dispotici imperi della storia.
La vasta congerie di stati, molto diversi nella struttura, e conquistati con molti metodi diversi, è unita sotto la suprema autorità della corona, in base al triplice principio generalmente riconosciuto dell’autonomia governativa, economica e difensiva. Il principio è applicato in alcune parti dell’impero più pienamente che in altre; . . .
18. Come descrive la diversità del corno uno storico britannico?
18 Lo storico britannico H. G. Wells dice:
Possiamo notare qui brevemente la varia natura delle costituenti dell’Impero Britannico nel 1914, che navi e ferrovie hanno unite. La sua era ed è una combinazione politica veramente unica; nulla del genere è mai esistito prima. Principio e nucleo di tutto il sistema era la “repubblica monarchica” del Regno Unito britannico, . . . Sarà dunque chiaro che non vi è mai stato un unico ufficio, un unico cervello che abbia rappresentato l’Impero Britannico nel suo insieme. Era una mescolanza di progresso e di aggiunte completamente diversa da qualsiasi cosiddetto impero del passato. . . . Come quello ateniese, era un impero d’oltremare; le sue vie erano vie marittime, e il vincolo comune era la flotta britannica. Come tutti gli imperi, la sua coesione dipendeva fisicamente dal metodo di comunicazione.b
19. In che modo questo corno simbolico ‘divorò tutta la terra’, e che cosa divenne una parte di esso, accrescendone ancora il potere?
19 L’Impero Britannico ha effettivamente ‘divorato tutta la terra’ in quanto è diventato mondiale, tanto che il sole non tramonta mai sui suoi possedimenti e territori. Esso comprendeva un quarto della superficie della terra ferma e un quarto della popolazione terrestre. Era il più grande impero della storia mondiale. Ma c’è di più: nel 1775 tredici colonie inglesi in America si ribellarono e proclamarono la loro indipendenza dopo otto anni di lotta. La repubblica americana senza re, con un presidente a capo del governo, s’espanse ed estese attraverso il continente nordamericano, dalle coste dell’Atlantico a quelle del Pacifico. Acquistò l’Alasca e ottenne il possesso di varie isole del mare. Per ragioni di forza maggiore s’alleò alla madre patria; e insieme Inghilterra e America combatterono aspramente per raggiungere la vittoria di due guerre mondiali. Dal secondo conflitto mondiale la repubblica americana uscì come nazione dominante nel mondo, ma tutt’ora unita da saldi vincoli e tutt’ora valendosi della cooperazione dell’Inghilterra nelle questioni più importanti.
20. Quindi, nel suo ultimo stadio, che cosa rappresentava quel corno, e quali tre corna fece cadere?
20 Il predetto “corno che avea degli occhi e una bocca proferente cose grandi, e che appariva maggiore delle altre corna”, è identificato dalla storia come la duplice potenza mondiale anglo-americana la settima potenza mondiale predetta dalla profezia biblica. Le tre corna o “tre re” che questo potente “corno” abbatté prima del 1914 erano le potenze navali (1) della Spagna, (2) dell’Olanda, e (3) della Francia.c
21. In che senso questo simbolico corno ha occhi, e come ha una bocca che proferisce cose grandi e parla contro l’Altissimo?
21 Questa settima potenza mondiale anglo-americana è molto accorta, astuta, diplomatica e mondanamente saggia; è il “corno che avea degli occhi”. Ha “una bocca proferente cose grandi”, poiché detta la politica di buona parte del mondo, agendo così come portavoce o profeta del mondo. (Apoc. 16:13; 19:20) Le nazioni hanno teso l’orecchio a ciò che essa ha da dire, prima di decidere la propria condotta. Come le precedenti potenze mondiali, Egitto, Assiria, Babilonia, Medo-Persia, Grecia e Roma, questa si è servita della sua bocca contro Geova Dio ed ha avuto a che fare con i fedeli testimoni di Geova, i suoi “santi”, sulla terra. “Egli proferirà parole contro l’Altissimo, ridurrà allo stremo i santi dell’Altissimo, e penserà di mutare i tempi e la legge”. (Dan. 7:25, VR) Nonostante tutto “egli” pretende d’essere cristiano!
22. Di che cosa fa parte questo simbolico corno e in che modo non ha operato a favore del regno di Dio né ha parlato secondo la volontà di Dio?
22 La duplice potenza mondiale anglo-americana fa innegabilmente parte di questo mondo che non imita Cristo. Fa parte di “tutti i regni della terra e la loro gloria”, che Satana il Diavolo offrì a Gesù Cristo sul monte della tentazione, ma che Gesù rifiutò dicendo: “Va’ via, Satana! Poiché è scritto: ‘Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio’”. (Matt. 4:8-10) Nella sua brama senza scrupoli di raggiungere il dominio mondiale, questo simbolico corno con occhi e bocca non ha agito nell’interesse del promesso Regno di Dio. Nell’esprimere le sue mire di supremazia in questo mondo, la sua bocca loquace non è stata senza peccato o senza falsità diplomatiche. Ha parlato contro la volontà e il proposito dell’Altissimo ed ha rifiutato di riconoscere che “Tu solo, il cui nome è JEHOVA, sei l’Altissimo sopra tutta la terra”. — Sal. 83:18, Versione di Cocorda.
(Continua)
[Note in calce]
a A Short History of the World, Capitolo 33, “Lo sviluppo dell’Impero Romano”, pagine 149-151. Pubblicato nel 1922.
b Pagine 365, 366, 368 di A Short History of the World, Capitolo 64, “L’Impero Britannico nel 1914”.
c Vedi Modern Europe to 1870 di Carlton J. H. Hayes, del 1953, pagine 330-356 del capitolo 8, intitolato “Espansione britannica”. Si noti specialmente il secondo paragrafo a pagina 356, che richiama l’attenzione ai due secoli di lotta dell’Inghilterra contro Spagnoli, Olandesi e Francesi per diventare nel 1763 la “principale potenza commerciale e coloniale del mondo”.
[Cartine a pagina 58]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
IMPERO BABILONESE (607-539 a.C.)
Confini ---
Città e villaggi •
SCALA IN MIGLIA
0 100 200 300
Bisanzio
(Mar Nero)
ARABIA
Elat
Duma
Tahpanhes
IMPERO BABILONESE
(Golfo Persico)
Ur
CALDEA
Babilonia
Eufrate
Carchemish
Aran
Tigri
Assur
Tadmor
Damasco
Sidone
Tiro
Gerusalemme
Gaza
MAR GRANDE
KITTIM
CAFTOR
IMPERO DEI LIDI
Sardi
Halys
PISIDIA
CILICIA
Tarso
SCITI
(Mar Caspio)
IMPERO DEI MEDI
URARTU
ARARAT
Lago Van
Lago Urmia
Ninive
Ecbatana
Susa, Susan
ELAM
PERSIA
[Cartina]
IMPERO PERSIANO (539-331 a.C.)
Confini ---
Città e villaggi •
SCALA IN MIGLIA
0 100 300 500
(Mar Caspio)
SCITI
(Mar Nero)
SCIZIA
Odessa
GRECIA
Atene
MAR GRANDE
CAFTOR
KITTIM
(TRACIA)
Bisanzio
LIDIA
Granico
Sardi
CILICIA
Tarso
Isso
SIRIA
Tadmor
Damasco
Sidone
Tiro
Gerusalemme
EGITTO
Nilo
Menfi
Tebe
Siene
LIBIA
Cirene
ARABIA
Mar Rosso
M. SINAI
Elat
Tema
ARMENIA
Fasi
Eufrate
Babilonia
Tigri
Gaugamela
Arbela
Ninive
MEDIA
Ecbatana
Susa, Susan
(Golfo Persico)
PERSIA
Pasargade
Persepoli
GEDROSIA
INDIA
(Indo)
(Jhelum)
(Chenab)
(Ravi)
(Sutlej)
DRANGIANA
ARACOSIA
PARTHIA
BATTRIANA
ARIA
SOGDIANA
Samarcanda
IRCANIA
[Cartine a pagina 59]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
IMPERO GRECO (331-30 a.C.)
Itinerario di Alessandro •••
Città e villaggi •
SCALA IN MIGLIA
0 100 300 500
(MAR MEDITERRANEO)
MACEDONIA
Filippi
Pella
TESSAGLIA
GRECIA
Calcide
Atene
Sparta
CRETA
CIPRO
TRACIA
Bisanzio
(Mar Nero)
Ilio
Granico
BITINIA
Sardi
Tarso
CILICIA
Isso
Seleucia
Antiochia
Tadmor (Palmira)
Damasco
Biblo
Sidone
Tiro
Gerusalemme
Gaza
EGITTO
Nilo
Alessandria
Menfi
LIBIA
Oasi di Ammon
Mar Rosso
ARABIA
Elat
PONTO
ARMENIA
MESOPOTAMIA
Eufrate
Babilonia
BABILONIA
Tigri
(Golfo Persico)
MEDIA
Gaugamela
Ecbatana
PERSIDE
Susa
Persepoli
Pasargade
PARTHIA
Ecatompilo
(Mar Caspio)
ASIA
IRCANIA
Alessandropoli
ARIA
DRANGIANA
ARACOSIA
BATTRIANA
SOGDIANA
Alessandria
(Indo)
(Jhelum)
(Chenab)
(Ravi)
(Sutlej)
(Karachi)
GEDROSIA
CARMANIA
[Cartina]
IMPERO ROMANO alla sua maggiore estensione (ai giorni dell’imperatore Traiano)
Città e villaggi •
SCALA IN MIGLIA
0 100 200 300 400
(Oceano Atlantico)
EIRE
BRITANNIA
York
Mura Antonine
Mura Adriane
Borcovicium
(U.R.S.S.)
POLONIA
GERMANIA
Reno
FRANCIA
Tours
PIRENEI
SPAGNA
PORTOGALLO
Guadalquivir
Cadice
(Stretto di Gibilterra)
(Mar Mediterraneo)
IS. BALEARI
CORSICA
SARDEGNA
ITALIA
Roma
SICILIA
MELITA
MALTA
CRETA
CIPRO
MACEDONIA
Corinto
Atene
Actium
Danubio
AUSTRIA
Vienna
UNGHERIA
ROMANIA
(Mar Nero)
Yalta
YUGOSLAVIA
BULGARIA
TURCHIA
Costantinopoli, Istanbul
Nicea
Ancyra
Efeso
Magnesia
ARMENIA
CAUCASO
(Mar Caspio)
PARTHIA
IRAN
PERSIA
Tigri
Bagdad
BABILONIA
Eufrate
(Golfo Persico)
ARABIA SAUDITA
IRAQ
SIRIA
Antiochia
Emesa
Palmira
Damasco
Gerusalemme
Petra
Mar Rosso
EGITTO
Nilo
Alessandria
El Alamein
Siene (Assuan)
LIBIA
Cirene
Tripoli
Cartagine
Algeri
MAROCCO