Cambiamento dal cordoglio a un buon giorno
1. Perché i veri cristiani non si sorprendono quando viene la persecuzione?
I VERI cristiani sanno d’essere odiati da questo mondo, perché il mondo odiò anche Gesù, perfino mettendolo crudelmente a morte. (Giov. 15:18-25) L’apostolo Pietro scrisse alla congregazione cristiana: “Diletti, non siate perplessi per l’incendio [persecuzione] che vi è fra voi . . . Al contrario, continuate a rallegrarvi, visto che siete partecipi delle sofferenze del Cristo [Messia], affinché vi rallegriate ed esultiate anche durante la rivelazione della sua gloria”. — 1 Piet. 4:12, 13.
2, 3. (a) Che cosa permise la persecuzione nel caso di Mardocheo e di Ester, ma perché Mardocheo faceva cordoglio? (b) Quale condotta determinò di tenere Mardocheo, e quale fu la risposta di Ester?
2 Questo privilegio di partecipare alla rivendicazione del nome di Dio mediante la perseveranza e mediante la fiducia nella potenza di liberazione di Geova fu dimostrato sia da Mardocheo che da Ester quando Aman complottò d’annientare tutti i Giudei. Uno scritto, che nomina il 13 Adar come il giorno fatale, fu pubblicato in tutti i 127 distretti giurisdizionali dell’impero dei Persiani e dei Medi, incluso Susan il castello reale. Mardocheo, appresolo, si vestì di sacco e si coprì di cenere, senza dubbio per supplicare Geova, come avevan fatto altri servitori di Dio. (Dan. 9:3; Sal. 12:1) Quando Ester chiese la ragione della sua profonda afflizione, egli le disse tutte le cose che erano accadute e le impose il comando di entrare dal re e di fargli direttamente la richiesta del suo proprio popolo.
3 Vivamente commossa da questo comando di Mardocheo, Ester gli rammentò che secondo la legge dei Medi e dei Persiani chiunque fosse entrato dal re senza essere invitato sarebbe stato messo a morte. Solo nel caso che il re avesse teso verso di lui lo scettro d’oro sarebbe rimasto in vita. Inoltre, Ester informò Mardocheo, ella non era stata invitata ad entrare dal re per trenta giorni. Fare ora ciò che Mardocheo richiedeva, senza essere invitata dal re, poteva significare la sua morte. Mardocheo, comunque, fu inflessibile e rispose a Ester: “Non pensare nella tua propria anima che la casa del re scamperà più di tutti gli altri Giudei. Poiché se in questo tempo tu del tutto tacerai, sollievo e liberazione stessi si leveranno per i Giudei da un altro luogo; ma in quanto a te e alla casa di tuo padre, perirete. E chi sa se è per un tempo come questo che sei pervenuta alla dignità reale?” L’ubbidienza di Ester verso Mardocheo e l’amore di lei verso il proprio popolo ebbero il sopravvento. Ella rispose: “Va, aduna tutti i Giudei che si trovano in Susan e digiunate a mio favore e non mangiate né bevete per tre giorni, notte e giorno. Io pure con le mie giovani, similmente digiunerò, e dopo ciò entrerò dal re, il che non è secondo la legge; e nel caso che io debba perire, devo perire”. — Est. 4:1-17.
DISCERNIMENTO DINANZI AL PERICOLO
4. Quale attitudine mostrarono Ester e Mardocheo, e quale esempio viene dato da quelli che essi raffigurarono?
4 Ester non fece affidamento sulla sua relazione col re. Né Mardocheo confidò nella propria opera di lealtà, che fino a questo punto non era stata ricompensata. (Est. 2:21-23) Entrambi confidarono interamente in Geova e ne cercarono la guida nella condotta che avrebbero seguita per servire da strumenti per preservare in vita il popolo di Dio. Ester, prese la propria vita nelle proprie mani, si vestì in maniera reale e stette dinanzi al re. “Appena il re vide Ester la regina stare nel cortile, ella ottenne favore ai suoi occhi, così che il re tese a Ester lo scettro d’oro che era nella sua mano”. (Est. 5:1, 2) Anche oggi, la classe di Ester è nello stesso pericolo della classe di Mardocheo. Ma non si tirano indietro, mostrano reale amore verso tutto il popolo di Dio e operano insieme alla classe di Mardocheo in completa unità, cercando la preservazione di quelli che Dio chiama fuori di questo mondo perché lo rappresentino in questo “tempo della fine”. (Matt. 12:30; Sal. 133:1) Che esempio è questo per quelli che si associano agli unti di Geova, confidando nel risultato della loro fiducia nel più grande Assuero, Gesù Cristo.
5. Quale richiesta fece Ester, ma quale fu la sua condotta verso Aman che non fu in contraddizione con quella di Mardocheo?
5 Ester si rivolse al re ma chiese semplicemente che il re partecipasse a un banchetto che ella aveva preparato per lui e per Aman. Il re prontamente accettò. (Est. 5:3-5) In apparenza, includendo Aman in questa disposizione, Ester mostrava favore ad Aman, a differenza di Mardocheo. Questo è in armonia con il fatto che nell’antitipo la classe di Ester, agendo secondo le istruzioni della classe di Mardocheo, non cerca di distruggere con la violenza il sedicente clero cristiano della cristianità. Non cercano di disfarne la stretta unione di Chiesa e Stato. (Efes. 6:12) Secondo la profezia biblica si deve manifestare fino al suo massimo grado. La classe di Aman si smaschererà per ciò che realmente sono: nemici di Dio in quanto sono amici del mondo. Deve divenire molto evidente che quelli raffigurati da Aman sono l’“uomo dell’illegalità” verso Dio, assolutamente condannato alla distruzione. — 2 Tess. 2:3, 4, 8.
6. Come Aman rispose a questo apparente favore di Ester, ma che cosa si propose egli di fare ora verso Mardocheo?
6 Ancora Ester non rivelò ciò che era nel suo cuore. Senza dubbio agendo sotto la guida di Geova, come i successivi avvenimenti vigorosamente indicano, ella chiese al re di tornare a un secondo banchetto, a cui avrebbe preso parte anche Aman. Aman uscì, “gioioso e allegro di cuore”. Ma visto Mardocheo alla porta del re che non si inchinava né tremava a causa di lui, fu immediatamente pieno di furore. Comunque, si controllò ed entrò nella sua casa dove si vantò della sua grandezza con sua moglie e i suoi amici. Essi si rallegrarono con lui ma convennero quando Aman si lamentò che “tutto questo non mi fa affatto piacere finché vedo Mardocheo il Giudeo sedere alla porta del re”. Quindi Zeres e tutti i suoi amici gli consigliarono: “Facciano un palo alto cinquanta cubiti. Quindi la mattina di’ al re che vi appendano Mardocheo. Va quindi gioioso al banchetto col re”. Questo piacque immensamente ad Aman. Egli determinò che di buon’ora la mattina dopo sarebbe entrato dal re e gli avrebbe fatto pressione perché approvasse questa richiesta. — Est. 5:6-14.
GEOVA DIRIGE GLI AVVENIMENTI
7. Quale inaspettato avvenimento cambiò quella notte la situazione per Mardocheo?
7 Ora gli avvenimenti presero una svolta inaspettata. Quella notte mentre Aman complottava di fare il male a Mardocheo, il re Assuero andò a letto ma non poté dormire. Traendo la conclusione che aveva omesso qualche cosa, che era colpevole di qualche mancanza, di qualche inadempienza, si fece portare il libro delle memorie e chiese ai suoi servitori di leggerle. Essi scorsero l’elenco per vedere se avessero mancato di fare qualche cosa. “Col passar del tempo si trovò scritto ciò che Mardocheo aveva rivelato riguardo a Bigtana e a Teres, due funzionari di corte del re, portinai, che avevan cercato di mettere la mano sul re Assuero. Quindi il re disse: ‘Quale onore e cosa grande è stata fatta per questo a Mardocheo?’ A ciò i servitori del re, suoi ministri, dissero: ‘Non gli è stato fatto niente’”. Il re determinò subito di onorare Mardocheo. — Est. 6:1-3.
8. Che cosa accadde che assicurò a Mardocheo d’avere ancora una parte nell’adempimento del proposito di Geova?
8 Di buon’ora la mattina dopo, Aman venne a presentarsi al re e il re Assuero lo fece entrare. Ma prima che potesse attuare quanto aveva deciso verso Mardocheo, il re espresse la sua domanda, prevenendo in tal modo ciò che avrebbe potuto essere una piega degli avvenimenti del tutto diversa. Se fosse stato prima consentito ad Aman di chiedere che Mardocheo fosse impiccato, il re, che cercava di onorare Mardocheo, avrebbe ben potuto volgersi all’istante contro Aman senza l’intervento della regina Ester o di Mardocheo. Così, il loro ruolo in questo dramma sarebbe stato anticipato e non sarebbero serviti a finire la guerra di Geova contro gli Amalechiti. — Est. 6:4, 5.
9. Come Aman fu umiliato dinanzi a Mardocheo?
9 Secondo il proposito di Geova, il re parlò per primo: “Che cosa si deve fare all’uomo nel cui onore il re stesso ha preso diletto?” (Est. 6:6) Aman, con le sue millanterie della notte precedente ancora fresche nella mente, non poté vedere nessun altro che se stesso nella più alta stima del re e concluse che egli doveva essere colui che il re provava diletto di onorare. Pertanto diede consiglio al re secondo le sue proprie ambizioni: ‘Portino fuori lo stesso cavallo del re con una corona sulla sua testa e l’uomo che dev’essere onorato sieda sul cavallo e il principale funzionario del reame del re conduca il cavallo e lo faccia cavalcare a quest’uomo favorito nella pubblica piazza della città e proclami ad alta voce davanti a lui: “In questo modo si fa all’uomo nel cui onore il re stesso ha preso diletto”’. Con fiducia, Aman attese la risposta del re, solo per udirlo dire: “Presto, prendi la veste e il cavallo, proprio come hai detto, e fa così a Mardocheo il Giudeo che siede alla porta del re”. Aman fu completamente annichilito. Ma non poté fare altro che ubbidire. Se non avesse ubbidito per certo sarebbe stato messo a morte. Così, quando fu più necessario che Mardocheo fosse ricordato, Geova agì a suo favore per la sua protezione e per salvargli la vita. Aman, in contrasto, fu obbligato ad ammettere che non lui, ma questo odiato, disprezzato giudeo Mardocheo era colui nel cui onore il re provava diletto. — Est. 6:6-11.
UN COMPLETO CAPOVOLGIMENTO
10. Che cosa portò alla caduta di Aman, e quale parallelo ha luogo oggi?
10 Aman era un uomo orgoglioso. Proverbi 16:18 dice: “L’orgoglio è prima del crollo, e lo spirito superbo prima dell’inciampo”. Secondo questo principio c’era per Aman una sola conseguenza. Ci doveva essere la caduta. Oggi, ha luogo un esatto parallelo. Nei tempi passati il clero è stato esaltato alla più alta posizione in questo sistema di cose. Sebbene pretenda di regnare per grazia di Dio e mediante il suo Re, Gesù Cristo, il clero non ha presso Dio nessuna vera reputazione, fatto che diviene sempre più evidente a tutti gli osservatori di mente aperta. (Matt. 7:15-23) La classe di Mardocheo, d’altra parte, acquista sempre più favore presso Gesù Cristo, in particolar modo dal 1926 quando nel numero de La Torre di Guardia del 1º gennaio di quell’anno, nell’articolo principale: “Chi onorerà Geova?” si dichiararono a favore di Dio. Molti avvenimenti da quel tempo hanno dato risalto a questi fatti. Dal 1922 al 1928 i testimoni di Geova fecero una serie di proclamazioni, molte delle quali mirarono direttamente a smascherare il clero. Nel 1930, furono pubblicati due libri chiamati “Luce”, che spiegavano Rivelazione, e anche questi smascheravano il clero della cristianità mentre esaltavano nello stesso tempo il regno di Dio retto dal Signore Gesù Cristo. Tutte queste proclamazioni e denunce ferirono il clero della cristianità di umiliazione. Tuttavia, anche al sommo della loro potenza non poterono impedire che queste e altre pubblicazioni fossero distribuite in tutto il mondo a milioni di copie.a Questo fatto ancora sussiste, e alla luce degli avvenimenti correnti risulta ancor più verace. Quelli che vogliono prendersi la cura di guardare la storia possono vedere da sé che l’infedeltà del clero verso la Bibbia e la sua mancanza d’interesse nell’edificazione delle norme morali del popolo non sono nuove ma sono proprio come è stato denunciato dai testimoni di Geova da questo primo periodo in cui Dio mostrò il proprio favore ai suoi veri servitori, la classe di Mardocheo, a spese del clero e a vergogna del clero. Quale ulteriore umiliazione li attende prima della loro ignominiosa fine, sarà rivelato solo dal futuro.
11. Quale futuro la moglie e gli amici di Aman videro ora per lui?
11 Aman corse a casa dalla sua famiglia e dai suoi amici, ma non vi trovò nessun conforto. Al contrario, “i suoi saggi e Zeres sua moglie gli dissero: ‘Se Mardocheo, dinanzi al quale hai cominciato a cadere, è dal seme dei Giudei, non prevarrai contro di lui, ma senza fallo gli cadrai dinanzi’”. Queste parole di condanna erano uscite appena dalla loro bocca che arrivarono i funzionari del re e conducevano Aman al secondo banchetto che Ester aveva fatto per il re. — Est. 6:12-14.
IDENTIFICAZIONE E SMASCHERAMENTO
12. Come Ester smascherò Aman e quale fu per lui la conseguenza?
12 Ora, al termine del secondo banchetto, era giunto il tempo che Ester facesse al re la propria richiesta. “Se ho trovato favore ai tuoi occhi, o re, e se al re in effetti sembra bene, mi sia data la mia propria anima alla mia petizione e il mio popolo alla mia richiesta. Poiché siamo stati venduti, io e il mio popolo, per essere annientati, uccisi e distrutti. Ora se fossimo stati venduti per semplici schiavi e per semplici serve, avrei dovuto tacere. Ma l’angustia non conviene quando è di danno al re”. Il re fu grandemente scosso. “‘Chi è costui, e dov’è mai colui che si è imbaldanzito da fare in tal modo?’ Quindi Ester disse: ‘L’uomo, l’avversario e nemico, è questo malvagio Aman’”. Il re, non potendo contenere la sua furia, si ritirò nel giardino del palazzo per riacquistare la padronanza di sé. Aman, atterrito a questo volgere di avvenimenti, supplicò Ester di salvargli la vita, poiché sapeva che la faccia del re era volta contro di lui. Le sue suppliche erano così intense che le cadde accanto sul divano proprio mentre il re tornava dal giardino. Visto ciò, il re disse: “‘Si deve anche far violenza alla regina, presso di me nella casa?’ La parola stessa uscì dalla bocca del re, e coprirono la faccia di Aman. Arbona, uno dei funzionari di corte dinanzi al re, ora disse: ‘Inoltre, c’è un palo che Aman ha fatto per Mardocheo, che aveva proferito il bene riguardo al re, eretto nella casa di Aman, alto cinquanta cubiti’. Allora il re disse: ‘Impiccatevelo’. E impiccavano Aman al palo che egli aveva preparato per Mardocheo; e il furore del re si calmò”. — Est. 7:1-10.
13. (a) Come l’identificazione della classe di Ester fu compiuta; come questo ha accresciuto lo smascheramento della classe di Aman? (b) Che cosa è raffigurato dal fatto che Aman fu impiccato al palo preparato per Mardocheo?
13 Perché Ester smascherasse Aman come arcinemico era necessario che rivelasse la propria identità. Quando nei tempi moderni si identificarono quelli della classe di Ester secondo il racconto storico? La migliore evidenza è l’identificazione che ebbe luogo la domenica 26 luglio 1931, a un’assemblea del popolo di Geova, a Columbus, nell’Ohio. In quell’occasione adottarono una risoluzione con la quale si identificarono, abbracciando il nome “testimoni di Geova”. (Isa. 43:10, 12) Un opuscolo contenente questa risoluzione fu pubblicato e divulgato estesamente. Questa identificazione operò pure per lo smascheramento della classe del clero. L’odio già manifestato verso i veri servitori di Dio si rivelò ora in un’azione ancor più vigorosa e la classe di Aman s’identificò ora ancor più positivamente come contro Dio e decisa a distruggere i servitori di Dio. (Matt. 23:29-36) Il popolo di Geova corse all’opposizione come non aveva mai fatto prima nella sua storia.b L’adempimento dell’impiccagione di Aman al palo preparato per Mardocheo non deve più aspettare la distruzione di Babilonia la Grande, poiché con queste azioni, da questo tempo in poi, la classe di Aman è morta agli occhi di Dio e agli occhi delle persone di cuore onesto di tutto il mondo. Per giunta, i dieci figli di Aman gli sopravvissero per portare il quadro a un ulteriore adempimento.
14. Quale ulteriore opera si vide ora che attendeva la classe di Mardocheo?
14 Fu in quello stesso anno 1931 che fu pubblicato il primo volume di una serie di tre libri, vale a dire Rivendicazione, e a quella stessa assemblea fu pronunciato un discorso che spiegò nei particolari il nono capitolo di Ezechiele. In questo discorso l’uomo vestito di lino che portava il corno da scrivano fu identificato nell’adempimento antitipico come pure quelli che sospiravano e gemevano i quali dovevano essere segnati sulla fronte e i venticinque uomini di fronte al tempio che adoravano il sole invece di Geova Dio. La classe di Mardocheo e la classe di Ester insieme compresero ora d’avere un’ulteriore opera da fare per cui furono ritenute ancora sulla terra per un poco. Si trattava di trovare quelli che sospiravano e gemevano a causa delle condizioni create da quelli che pervertivano la vera adorazione di Dio, quelli raffigurati dai venticinque uomini che adoravano il sole, vale a dire la classe del clero. Quest’opera di salvezza doveva aver luogo prima che la distruzione fosse recata su tutti quelli che non avevan ricevuto il marchio sulle loro fronti. Quindi l’identificazione del popolo di Geova per mezzo del significativo nome di testimoni di Geova venne in un tempo di grande necessità per il popolo di Dio e simultaneamente all’inizio di una nuova e importante fase del proposito di Dio in questo “tempo della fine”.
ORGANIZZATI PER LA DIFESA E PER L’OFFESA
15. (a) Quale capovolgimento predisse Gesù per la classe di Mardocheo? (b) Quale minaccia sovrastava ancora i Giudei, e quali passi fece Mardocheo per scongiurarla?
15 Ora Mardocheo fu promosso e gli venne dato l’anello con sigillo del re, che era stato tolto dal dito di Aman prima che fosse impiccato. L’adempimento è in armonia con la profezia di Gesù che disse: “Perciò vi dico [cioè al clero del suo giorno]: Il regno di Dio vi sarà tolto e sarà dato a una nazione che ne produca i frutti”. (Matt. 21:43) Questo è stato invero un drammatico capovolgimento che ha avuto luogo nel nostro giorno. Ma si doveva fare qualche altra cosa. Benché fosse stata salvata la vita personale di Mardocheo ed egli fosse stato esaltato, i dieci figli di Aman erano ancora vivi e c’era ancora il decreto di sterminare tutti i Giudei il 13 Adar in tutto l’impero. Mardocheo comprese che c’era un modo di venirne fuori per i Giudei, un modo che il decreto di Aman non aveva previsto. Questa era l’autorità che il popolo di Geova si adunasse e combattesse per la propria difesa. Ora i Giudei potevano prendere l’iniziativa contro quelli che li volevano distruggere, distruggendo invece il malvagio nemico. Il re acconsentì che si prendesse questo provvedimento e il decreto fu suggellato con il suo anello e copie ne furono inviate a tutti i 127 distretti giurisdizionali. — Est. 8:1-14.
16. (a) Quale cambiamento di attitudine ci fu ora fra i Giudei? (b) Come si è adempiuto questo nei tempi moderni?
16 Questo causò un grande cambiamento. Ora, invece d’esserci fra i Giudei grande cordoglio e digiuno e gemiti, essi cominciarono a rallegrarsi e ad adunarsi e a unirsi per schierarsi contro i loro nemici. Per di più, il timore dei Giudei cadde sui popoli del paese e molti si dichiaravano Giudei. (Est. 8:15-17) Questa parte del dramma ebbe un drammatico adempimento durante il critico decennio degli anni trenta. Avendo compreso che avevano diritto di prendere tutte le pacifiche, legali misure per proteggere la propria vita, i servitori di Dio facevano appello ai tribunali e ai governi a favore dell’opera che Dio aveva loro data di trovare quelli sinceramente disposti verso Geova e il suo popolo. Ulteriori passi di unificazione furono compiuti e la struttura teocratica dell’organizzazione raggiunse la sua piena realizzazione nel 1938. Il popolo di Dio era ora pienamente unito e pronto quando venne il tempo dell’adempimento del 13 Adar antitipico.c
17. Quando giunse l’antitipico giorno del 13 Adar, e che cosa accadde?
17 Questo tempo giunse durante il periodo della seconda guerra mondiale. Ogni evidenza indica la conclusione che i nemici del popolo di Dio determinarono di usare quella situazione bellica con il suo patriottismo, il suo nazionalismo, le sue influenze, le sue false accuse di comunismo da una parte e di nazismo dall’altra per prendere i testimoni di Geova e distruggerli. Si delineò un attacco mondiale che parve potesse cancellare completamente la predicazione mondiale delle classi di Mardocheo e di Ester e dei loro compagni che ora cominciavano a unirsi a loro.d Avrebbe potuto davvero essere un giorno tetro, un giorno di cordoglio, ma questi fedeli servitori di Dio non accolsero questa concertata azione standosene inoperosi. Durante questo tempo rappresentato dal 13 Adar, i testimoni di Geova combatterono come non avevano mai combattuto prima. Fecero una lotta spirituale per preservare la loro vita spirituale in tutto il mondo, combattendo da una sede centrale, presentando un fronte organizzato contro il nemico. Ci furono perdite, ma non ci fu nessun combattimento con armi carnali da parte del popolo di Geova. (2 Cor. 10:3, 4) Anche nei campi di concentramento Geova benedisse questa dimostrazione di coraggio dei suoi testimoni, e il risultato di questa lotta ha fatto una durevole impressione a quelli che soffrivano e gemevano nella cristianità perché il clero si era smascherato più che mai come contro Dio e contro il regno di Cristo.e (2 Tess. 1:4, 5) Questa continua morte spirituale del clero agli occhi delle persone di cuore onesto è ben rappresentato dalla morte dei dieci figli di Aman uccisi il 13 Adar. Insieme a loro, 500 nemici di Dio furono uccisi a Susan e 75.000 in tutto il resto del reame. Il 14 Adar il combattimento continuò a Susan il castello e 300 altri nemici dei Giudei furon messi a morte, mentre nei distretti periferici i Giudei celebravano la loro vittoria. — Est. 9:1-19.
DAL CORDOGLIO ALL’ALLEGREZZA
18. Quale fu il risultato degli sforzi del nemico d’annientare il popolo di Dio, e che cosa è raffigurato dalla continuazione di questa guerra spirituale?
18 Questo giorno, che com’era stato complottato doveva essere un giorno di cordoglio, divenne un buon giorno, un giorno di vittoria, di rivendicazione e di allegrezza! Così pure nei tempi moderni! Quando cominciò la seconda guerra mondiale nel 1939, c’erano 71.509 del popolo di Geova uniti in difesa della vera adorazione. Ma al tempo in cui questa guerra finì fra le nazioni del mondo, lungi dall’essere annientati, la fedele schiera di attivi testimoni si era raddoppiata, e nel 1945 vide 141.606 d’essi compiere la loro guerra spirituale contro i nemici di Dio. Ma la nostra guerra spirituale di autodifesa non è finita. Essa continua fino a questo giorno come fu raffigurato dalla celebrazione annuale dei “Purim” imposta da Mardocheo a tutto il popolo, cioè “di celebrare regolarmente il quattordicesimo giorno del mese di Adar e il quindicesimo giorno d’esso ogni anno, secondo i giorni nei quali i Giudei si erano riposati dai loro nemici e il mese che si era cambiato per loro da mestizia in allegrezza e da lutto in un buon giorno”. (Est. 9:20-32) Quest’anno (1971) i Giudei ortodossi han celebrato la loro “festa di Ester” il 10 marzo, e la loro festa dei Purim l’11 e il 12 marzo.
19, 20. Quale risultato finale è certo, e come dovremmo considerare nel loro adempimento i “lavori forzati” imposti dal re Assuero?
19 Con la piena prova della liberazione di Geova già parte del racconto storico sia dei tempi antichi che di quelli moderni, guarderemo ancora con fiducia e viva attesa la “grande tribolazione” che sta per abbattersi nella quale tutti quelli della classe di Aman e i loro sostenitori raccoglieranno letteralmente ciò che hanno seminato, esattamente come il re Assuero dichiarò su Aman: “Il malvagio disegno che egli ha tramato contro i Giudei ricada sulla sua propria testa”. (Est. 9:25; Matt. 24:21, 22) Quando quel tempo verrà, il più grande Assuero porrà letteralmente fine a tutti i suoi nemici ed esalterà le classi di Mardocheo e di Ester al posto loro riservato nel regno messianico. — 2 Tess. 1:6-10.
20 Frattanto la finale preparazione dei sudditi del Re deve compiersi secondo il proposito di Geova per questo “tempo della fine”. Questo è indicato da Ester 10:1: “E il re Assuero imponeva lavori forzati al paese e alle isole del mare”. Quale benedetto privilegio è oggi che quelle “altre pecore” del Messia adempiano con tutto il cuore e con lealtà il moderno mandato di servizio! Fanno questo cooperando per il loro beneficio eterno con quelli che prendono la direttiva in questa “vigorosa opera” com’è promossa da quegli unti cristiani prefigurati da Mardocheo. “Poiché Mardocheo il Giudeo fu secondo al re Assuero e fu grande fra i Giudei e approvato dalla moltitudine dei suoi fratelli, operando per il bene del suo popolo e parlando per la pace a tutta la sua progenie”. — Est. 10:2, 3.
[Note in calce]
a Per un caso notevole, si veda il libro (inglese) I Testimoni di Geova nel proposito divino, pagg. 117, 118.
b Per alcuni particolari, si veda il libro (inglese) I Testimoni di Geova nel proposito divino, pagg. 125, 126, 128-147.
c Si veda il libro (inglese) I Testimoni di Geova nel proposito divino, pagg. 127, 147-149.
d Si veda il libro (inglese) I Testimoni di Geova nel proposito divino, pagg. 150-153.
e Si veda il libro (inglese) I Testimoni di Geova nel proposito divino, pagg. 154-185.
[Immagine a pagina 531]
Ester smascherò Aman come l’arcinemico, rivelando così anche la propria identità