Geova biasimato dall’ostilità babilonica contro gli unti testimoni
“Sii saggio, figlio mio, e rallegra il mio cuore, affinché io possa rispondere a chi mi biasima”. — Prov. 27:11.
1, 2. (a) Chi è biasimato, da chi e come? (b) In che modo saranno mostrate le esperienze d’oggi parallele a quelle del tempo di Giobbe?
COME il biasimo da parte del malvagio re Sennacherib dell’antica Assiria, così oggi Satana continua a biasimare il vero Dio Geova parlando ingiuriosamente dei Suoi unti testimoni. (Isa. 37:21-33) Sopportando fedelmente l’ostilità babilonica contro di loro, gli unti simili a Giobbe permettono a Geova, com’Egli dice, di “rispondere a chi [Satana] mi biasima”. (Prov. 27:11) Nel frattempo, difendendo la Sovrana Divinità di Geova sulla terra essi sopportano molto biasimo. “Con assassinio contro le mie ossa quelli che mi mostrano ostilità mi han biasimato, mentre mi dicono tutto il giorno: ‘Dov’è il tuo Dio?’” — Sal. 42:10.
2 Per mostrare la piena misura del moderno parallelo delle esperienze degli odierni testimoni di Geova con quelle dell’antico Giobbe, ora metteremo in risalto casi di ostilità babilonica del clero contro gli unti testimoni in ciascuno dei biasimi rivolti contro l’antico Giobbe dai suoi tre compagni che avevano subìto l’influenza babilonica. Si farà questo prendendo uno per volta ciascun discorso dei compagni di Giobbe e mostrando come il clero della cristianità ha parlato nella stessa maniera sibbolet di quegli antichi agenti di Satana. (Giud. 12:6) Nello svolgimento di ciò si noterà che le settarie dichiarazioni religiose hanno lo stesso carattere ostile delle espressioni degli antichi Elifaz, Zofar e Bildad. Da loro gli unti simili a Giobbe continuano a essere definiti come Malvagi Religiosi N. 1 del mondo da evitare come veleno. — Giob. 22:5.
FALSA ACCUSA DI PREGIUDIZIO
3. Quale falsa accusa di pregiudizio è stata fatta, e da chi? Com’è questo parallelo al giorno di Giobbe?
3 Secondo il pensiero di Elifaz, il clero asserisce in effetti che siano quelli religiosamente impuri, i peccatori, coloro che hanno pregiudizi ad attirare su di sé il meritato biasimo e la punizione divina. (Giob. 4:2-8) Un monsignore cattolico romano scrive in un giornale cattolico diffuso in tutti gli Stati Uniti un’aspra condanna della Società Biblica dei testimoni di Geova.
“Rigettando l’idea della Santa Trinità, la traduzione della società biblica [la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane (inglese) del 1950] sostituisce la frase ‘il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo’, usata di frequente [una volta] in tutta la Versione del Re Giacomo (inglese) con ‘lo spirito e l’acqua e il sangue’. (1 Giov. 5:7) . . . Qualcosa della vuota dottrina della setta che ha adottato la parola Geova come parte del suo titolo è mostrato dalla considerazione di questa parola che ne fa la Catholic Biblical Encyclopedia”.a (Le parentesi quadre sono nostre)
4, 5. Quale difesa hanno fatto i Testimoni (a) circa la traduzione preconcetta e (b) per il loro uso del nome Geova? (c) Com’è stato questo in armonia con Giobbe 6:10?
4 Facendo la dovuta difesa non solo della loro propria rettitudine ma anche della Sovrana Divinità di Geova come fece l’antico Giobbe, i moderni Testimoni dicono: “Non ho occultato i detti del Santo”. (Giob. 6:10) In una lettera aperta in data 11 ottobre 1950, fu pubblicata dai testimoni di Geova una risposta stampata di sei pagine nella loro rivista La Torre di Guardia (inglese) del 1º dicembre 1950. (Pagg. 469-474) Lì furono pubblicate schiaccianti evidenze comprovanti oltre ogni dubbio che non solo i testimoni di Geova non hanno preconcetti nella loro Traduzione del Nuovo Mondo, ma hanno onestamente riprodotto il senso e le espressioni dei testi in lingua originale. Si noti la suddetta risposta de La Torre di Guardia all’accusa di preconcetta alterazione della Bibbia.
“La Traduzione del Nuovo Mondo non ha riscritto nessuna parte del testo greco, nemmeno 1 Giovanni 5:7 che è citato nel vostro articolo come luogo dove i testimoni di Geova sono in contrasto con la dottrina trinitaria. . . . Questa è la traduzione letterale del testo greco del summenzionato Augustinus Merk, S.J. . . . è anche la traduzione letterale del testo greco dell’altro studioso cattolico romano, Joseph M. Bover, S.J. . . . Il vostro medesimo prezioso Manoscritto Vaticano N. 1209 del principio del IV secolo non contiene le parole, ma le definisce spurie”.
Così fu dimostrato in maniera schiacciante l’autentica natura della Traduzione del Nuovo Mondo e la falsità dell’accusa contro gli unti testimoni.
5 Inoltre La Torre di Guardia rivendicò il suo uso del nome “Geova” in questo modo:
“Perché, dunque, la Traduzione del Nuovo Mondo usa il nome Geova 237 volte nel suo testo principale? È ciò dovuto a “vuota dottrina”, come insinuate voi? No. . . . Oltre alle 19 versioni ebraiche, cita versioni del ‘Nuovo Testamento’ in 38 lingue oltre a inglese ed ebraico dove i traduttori usano una forma vernacolare del tetragramma ebraico [uso ebraico del nome divino]”.
Quindi La Torre di Guardia proseguiva identificando una lunga serie di autorità cattoliche e il loro uso nel corso dei secoli del nome Geova, come il cardinale Thomas de Vio Cajetanus nel suo Commentary on the Pentateuch (Commentario sul Pentateuco). Chi mostra dunque pregiudizio: il clero cattolico o i testimoni di Geova? Decidete voi.
INFLUENZA DEMONICA
6. Quale parallelo c’è con Giobbe 4:15 circa l’appello all’influenza demonica e il risultato?
6 Sin dagli antichi tempi babilonici, i capi religiosi come Elifaz hanno fatto appello a influenze emotive ottenute da invisibili spiriti o demoni per sostenere il loro atteggiamento religioso anziché rafforzare la fede basata sulla Bibbia. (Giob. 4:12-17) Recentemente una setta pentecostale ha disprezzato in modo emotivo la conoscenza biblica dei testimoni di Geova e dei loro associati.
“Vorrei che fosse possibile a tutti nella Società Torre di Guardia, più di un milione e mezzo di ministri e oltre cinquanta milioni di seguaci sottoposti a lavaggio del cervello, sentire ciò che io sento, e percepire ciò che io percepisco. . . . Se essi possono compierla [la loro opera mondiale] con potere che non è da Dio, che cosa possiamo fare noi se siamo unti dallo Spirito di Dio . . . Voglio che preghiate con noi: ‘Signore, trova le Sale del Regno e versa il tuo Spirito finché siano piene. Abbattile. . . . Scuotile come non sono mai state scosse prima!’”b (Il corsivo è nostro)
Qui i religionisti fanno appello a “sentimento” e alla “percezione” di qualche cosa di invisibile e indefinibile. Il risultato? Essi esortano alla violenza e all’ostilità, “abbattere”, e “scuotere”. Ma Gesù disse: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. — Matt. 22:39.
DENUNCIATI PER LA LORO UBBIDIENZA
7. Descrivete il parallelo con Giobbe 4:18.
7 I capi religiosi come Elifaz si rivelano anche per l’indipendenza da Dio e Cristo. (Prov. 3:5) Essi insinuano che Dio non si interessi specialmente dell’ubbidienza e della fedeltà dei suoi servitori a Lui. (Giob. 4:18; Matt. 17:12, 13; 24:45) Uno scrittore religioso tedesco biasima i testimoni di Geova perché mantengono unità di pensiero e d’organizzazione nella loro via cristiana. (Isa. 55:8; Prov. 12:15) Egli scrive:
“I membri dell’organizzazione [dei testimoni di Geova] sono obbligati a un’ubbidienza incondizionata. Questo obbligo include il dovere di accettare la parola di Dio solo nell’interpretazione offerta loro dalle pubblicazioni di Brooklyn. La Società Torre di Guardia ha autorità divina e quindi possiede anche il monopolio della verità e della giusta proclamazione del Vangelo. È proibito nutrirsi da altre fonti o pensare con la propria testa”.c (Il corsivo è nostro)
8. Come hanno risposto i Testimoni alla denuncia?
8 In risposta i testimoni di Geova fanno un contrasto fra la loro unificata fonte di abbondanza spirituale con la tavola spiritualmente nauseante apparecchiata dal clero nella sua “indipendenza”.
“Quale ortodossa organizzazione religiosa della Cristianità provvede nuovo cibo spirituale per questi tempi critici? Non offrono forse i fondamentalisti ancora gli stessi aridi rifiuti, cianciando ancora gli stessi credi vecchi di secoli, e ripetendo monotonamente senza posa le loro poche dottrine fondamentali prese a prestito dal paganesimo? Invero, ‘la loro religione è una beffa, una semplice tradizione imparata a memoria’. (Isa. 29:13, Mo) Le chiese moderniste hanno prodotto nuovi insegnamenti che si adattino ai tempi, ma le loro nuove offerte non sono appropriate per la predicazione dell’evangelo. Invece, esse abbandonano la Bibbia, rigettandola come mito e leggenda, considerandola al massimo solo come buona letteratura, e offrono scienza ed evoluzione, psicologia e psichiatria, nello sforzo di esser popolari con una civilizzazione materialistica. Iddio dice recisamente che nella Cristianità ‘le tavole son piene di vomito’. [Isa. 28:8] Fra loro la carestia spirituale regna sovrana. Quale contrasto fra la condizione dei loro seguaci e quella dei testimoni di Geova!”d
Continui il clero “indipendente” a promuovere ciò che conduce all’anarchia spirituale ma gli unificati testimoni di Geova continueranno ad attenersi al solo canale simile a una vite. — Giov. 15:5, 6.
BIASIMATI DAI TRADIZIONALISTI SETTARI
9. Come sono stati biasimati i Testimoni in armonia con Giobbe 8:8?
9 È risaputo che molti della classe ecclesiastica dell’“uomo dell’illegalità” sono colonne e difensori dell’ortodossia, e si attengono tenacemente alla primitiva sapienza babilonica delle “precedenti generazioni” e dei “padri”, come Bildad dell’antichità. (Giob. 8:8) Dalle vette delle tradizioni babiloniche guardano in modo condiscendente i testimoni di Geova addestrati secondo la Bibbia. Udite ciò che ebbe a commentare una rivista settimanale cattolica dei gesuiti circa i testimoni di Geova radunati in assemblea internazionale.
“Essa [l’assemblea dei testimoni di Geova] fu un’imponente dimostrazione della presa che la religione primitiva — e pervertita — esercita su menti semplici in un’ora di confusione dell’umanità. Fu anche un’illustrazione dell’irresistibile potere di poche idee vigorosamente sostenute”.e (Il corsivo è nostro)
10. Qual è stata la risposta delle persone simili a Giobbe?
10 Segue la risposta che gli unti simili a Giobbe diedero al clero che si era scagliato contro di loro per il rigetto della tradizione:
“Sostituendo gli antichi paganismi o le filosofie moderne alle verità contenute nella Bibbia, le religioni della Cristianità corrispondono al recidivo Israele che professava di essere il popolo di Geova: ‘Il bue conosce il suo possessore, e l’asino la greppia del suo padrone; ma Israele non ha conoscenza, il mio popolo non ha discernimento’. (Isa. 1:3) Esse si sono messe nella posizione per la dolorosa condanna, contro la quale gridano [contro di noi] che è intollerante. Ma non dice Iddio stesso qui che hanno meno senno del bue e dell’asino?”f
Questi maestri della tradizione, i tradizionalisti settari, accusano che la religione dei testimoni di Geova sia “primitiva” e “pervertita”, ma tutto il punto centrale della religione dei Testimoni basata sulla Bibbia riguarda il sostenere la Sovrana Divinità di Geova. (Giob. 8:3) Sì, essi definiscono i “figli” o associati degli unti come “peccatori” (‘di mente semplice’) che si sono “ribellati” (‘religione pervertita’) alle tradizioni di apostate sette, in un tempo di confusione mondiale, una confusione causata principalmente dal clero stesso. — Giob. 8:4, 9, 10.
DENUNCIATI PERCHÉ CERCANO ACCURATA CONOSCENZA DELLA BIBBIA
11. Presentate un’esperienza parallela all’accusa in Giobbe 11:7.
11 Molti settari della cristianità come Zofar si sentono smascherati dalla “moltitudine di parole” o istruzione religiosa accuratamente pubblicata dai testimoni simili a Giobbe. (Giob. 11:2-4) Li denunciano perché vanno oltre le antiche traduzioni della Bibbia per “scoprire le cose profonde di Dio” accuratamente per mezzo di più recenti traduzioni delle Scritture. (Giob. 11:5-8) Si noti l’attacco lanciato dalla pubblicazione religiosa di una setta americana:
“Ma la più significativa delle cose tentate dai ‘Testimoni’ è la loro impresa di fare una nuova Bibbia. Essi hanno annunciato per mezzo di Nathan H. Knorr che stanno preparando una ‘nuova traduzione’ delle Scritture, vedendo che le attuali traduzioni non li soddisfano. . . . Quando un insegnamento diventa . . . stranamente contro Dio, ha bisogno di una ‘nuova traduzione’ della Bibbia. Cioè ha bisogno di un’altra ‘Bibbia’. Quella che Dio ci diede non è adeguata per esporre la nuova religione”.g
12. Menzionate alcuni punti della risposta dei Testimoni.
12 Parte della pronta risposta data dai Testimoni è la seguente:
“Quale Bibbia intendete con la vostra espressione ‘quella che Dio ci diede’? Certo quando il vostro giornale cita l’American Standard Revised Version, non usate ‘quella che Dio ci diede’. O siete così ingenui da immaginare che Dio ci diede realmente quella Versione? La Bibbia che Dio ci diede è quella che egli ispirò e che fu scritta in ebraico, aramaico e greco comune, che oggi sono praticamente lingue morte. Se produrre una ‘nuova traduzione’ in moderno linguaggio e secondo le ultime scoperte sulla Bibbia vuol dire ‘fare una nuova Bibbia’, ‘un’altra “Bibbia”’, diteci questo: Perché il Comitato Americano di Revisione, che produsse l’American Standard Version che il vostro giornale cita principalmente, produsse nel 1946 la Revised Standard Version del Nuovo Testamento e produrrà tra breve anche un Vecchio Testamento riveduto? Lancerete al loro Comitato l’accusa di ‘fare una nuova Bibbia’? Sono essi ‘divenuti così stranamente contro Dio’ da aver bisogno di una nuova traduzione per poter esporre una nuova religione?”h
Pensi il clero come Zofar se lo desidera. In quanto ai testimoni di Geova, essi continueranno a cercare accresciuta accuratezza della Parola divina.
DENUNCIATI COME “ERETICI” CIRCA LA RISURREZIONE
13. Presentate informazioni secondarie su una dottrina biblica circa la quale gli unti sono stati denunciati come “eretici”.
13 Giobbe credeva alla risurrezione della persona. (Giob. 14:13, 14) Similmente, il più grande Giobbe, Gesù Cristo, fu il più grande insegnante della risurrezione dell’anima morta. (Giov. 11:25; Matt. 12:40; Atti 2:25-35) La Bibbia non parla mai della ‘risurrezione del corpo’. Eppure i Farisei del giorno di Gesù credevano in una ‘risurrezione del corpo’.i Similmente oggi il clero insegna ancora il sibbolet o veduta non biblica che sostiene la ‘risurrezione del corpo’. Un professore aggiunto di teologia sistematica in un seminario calvinista denuncia i Testimoni come “eretici” su questo punto.
“Nella storia della chiesa cristiana, le persone che insegnavano che la ‘risurrezione’ non era fisica erano definite eretiche. I padri antichi [nella sua nota in calce egli fa riferimento a Policarpo, Giustino Martire, Taziano, Teofilo, Atenagora e Ireneo] difesero vigorosamente la risurrezione del corpo (in senso fisico) come dottrina prettamente cristiana. . . . Eppure oggi i Testimoni di Geova che affermano di dare ascolto solo alle Scritture ravvivano di nuovo questa antica eresia!”j (Il corsivo è nostro)
14, 15. (a) In che modo i Testimoni ridussero ciò a un’assurdità? (b) Chi sono in effetti gli eretici, e perché?
14 Oltre a fornire pieno appoggio scritturale al fatto che la risurrezione di Gesù e degli altri non implica il portare corpi fisici in cielo, La Torre di Guardia del 15 maggio 1963 (pagg. 301, 302) riduceva pure la veduta del clero a un’assurdità nel modo seguente:
“Supponiamo che Gesù abbia in cielo il suo terrestre corpo umano. Poiché gli ecclesiastici che insistono nel dire che Gesù sia in cielo con il suo corpo umano insegnano che egli è anche Dio, sappiamo a che cosa assomiglia Dio. È simile a Gesù quando era sulla terra; probabilmente è alto un metro e ottanta, ha il naso semitico, forse ha la barba, gli organi sessuali maschili, e forse pesa circa cento chilogrammi. . . . Se Gesù avesse il corpo umano nel cielo, avrebbe anche l’intero apparato digerente, compresa la bocca e lo stomaco; e i suoi fedeli discepoli, andando in cielo, avrebbero le stesse cose. . . . Pensate! Dall’arrivo dei corpi umani, si devono ora progettare in cielo case, tolette, sia pubbliche che private, separate per gli uomini e per le donne. E ora e per sempre Gesù, che secondo gli ecclesiastici è Dio stesso, deve usare una toletta celeste, cosa che non dovette mai fare in cielo prima di divenire uomo! (1 Re 18:27) Dev’essere così se portiamo gli argomenti a una logica conclusione!”
15 In considerazione di quanto è stato detto, chi sono gli eretici? I testimoni di Geova che sostengono la Sovrana Maestà di Geova Dio che è spirito e assolutamente diverso dall’uomo e superiore all’uomo, o il clero della cristianità con i suoi “padri antichi” che in effetti asseriscono che l’Altissimo Dio sia come il piccolo uomo? (Num. 23:19) È chiaro che il biasimo di “eretici” mosso dal clero contro i testimoni simili a Giobbe si ritorcerà e li farà definire come i Farisei come essendo contro i veri insegnamenti della Bibbia e quindi quali “eretici”. — Matt. 15:3.
LE PERSONE CONSIGLIATE DI EVITARE I TESTIMONI
16. Secondo Giobbe 15:10, perché è stato dato il consiglio di evitare i Testimoni, e da chi?
16 I capi delle vecchie sette religiose stigmatizzano i Testimoni come pieni di “conoscenza di vento”. (Giob. 15:2-6) Come Elifaz, essi affermano che le persone simili a Giobbe abbiano la testa piena di troppa conoscenza della Bibbia. Essi condannano i Testimoni perché non ascoltano l’esperienza delle più vecchie organizzazioni religiose. (Giob. 15:7-10) Una rivista cattolica dei gesuiti negli Stati Uniti dà il seguente suggerimento:
“I testimoni di Geova sono specialisti nel loro particolare campo. In genere essi conoscono la Bibbia meglio della maggioranza dei cattolici. Dato che insistono nel voler basare le loro conversazioni sulla Bibbia, il cattolico che parla con loro è costretto a fare la stessa cosa. Anche se la veduta che i testimoni di Geova hanno della Bibbia è errata, la probabile e deplorevole mancanza di conoscenza delle Sacre Scritture da parte del cattolico lo mette in serio svantaggio. Sarebbe bene consigliare ai cattolici impreparati di evitarli, poiché essi otterranno poco e possono mettere in pericolo la loro propria fede. Solo i cattolici ben istruiti possono tener loro testa”.k (Il corsivo è nostro)
Solo “chi ha i capelli grigi” e l’“anziano” (Giob. 15:10) della Chiesa Cattolica Romana, quelli immersi nelle tradizioni babiloniche, potrebbero dunque considerare adeguatamente la religione con gli unti testimoni!
ASSERISCONO CHE I TESTIMONI SIANO DIRETTI AL REALE INFERNO DI FUOCO
17. Quale evidenza c’è che il clero si vendica perché è smascherata la sua dottrina dell’inferno di fuoco?
17 Incrollabili nel loro atteggiamento a favore della babilonica dottrina del tormento dell’inferno, i moderni portavoce religiosi simili a Bildad continuano a vendicarsi per le chiare dichiarazioni dei Testimoni comprovanti che i loro insegnamenti non sono biblici. Per esempio, è stato indicato che gli uomini sono anime e che le bestie sono anime e che entrambe le categorie hanno la stessa eventualità, “come muoiono quelli, muoiono queste”. (Eccl. 3:19-21, Na) Di fronte alle chiare dichiarazioni bibliche il clero si lamenta dei testimoni simili a Giobbe con le parole di Bildad: “Perché dovremmo noi esser reputati come bestie e ai tuoi occhi essere considerati come impuri?” (Giob. 18:3; 2 Piet. 2:12) Udite ora ciò che dicono alcuni i quali insegnano che le anime vengono arrostite nell’inferno:
“‘I Testimoni di Geova’, in numero di 70.000, hanno appena avuto un congresso a New York [1950], facendo un gran chiasso. Il loro [presidente della Società] Nathan H. Knorr, ha promesso loro cose estremamente interessanti per ‘il prossimo futuro’, fra cui c’è l’abolizione dell’Inferno com’è esposto nelle Scritture. . . . Ma essi non discernono che l’offerta è fatta loro in termini esattamente contrari al linguaggio che Dio usa. Dio dice loro che c’è un luogo come l’Inferno, e non è l’Ades o il sepolcro. I loro capi dicono loro che tale luogo non esiste. Questo è chiaramente contro Dio e contrassegna i ‘Testimoni’ come aventi il ‘marchio della bestia’. Dio dice che i malvagi ‘se ne andranno all’eterna punizione’ (Matt. 25:46); ma i ‘Testimoni’ dicono che tale luogo non c’è. Ma dicendo così, si preparano ad andarci!”l (Le parentesi e il corsivo sono nostri).
18. Quale risposta pubblicarono i Testimoni?
18 Nella loro risposta stampata di quattro pagine i Testimoni si espressero chiaramente:
“Con la vostra stessa bocca vi condannate. Voi dite: ‘L’offerta è fatta loro in termini esattamente contrari al linguaggio che Dio usa’. Com’è possibile ciò? La Traduzione del Nuovo Mondo [inglese] non usa la vecchia parola inglese ‘inferno’, ma usa le medesime parole che Dio ci diede nella sua Bibbia originale, cioè Ades, Geenna, e Tartaro. Certo questo non significa fare un’altra Bibbia, una Bibbia diversa da quella che Dio ci diede, ma significa usare l’esatto linguaggio che Dio usa. Forzate perciò i termini definendo questo ‘chiaramente contro Dio’ e come avente ‘il marchio della bestia’. I testimoni di Geova non aboliscono la Geenna, ma la rimettono nelle Scritture dov’è il suo posto. . . . Gesù avvertì i suoi oppositori con l’ammonimento: ‘Dalle tue parole sarai rivendicato, e dalle tue parole sarai condannato’. (Matt. 12:37, NW) Con le vostre parole contro i testimoni di Geova il vostro giornale The Vindicator non è rivendicato, ma condannato dinanzi a Dio e a tutti gli uomini di buona volontà”.a
Ancora una volta il lettore può giudicare chi è nel giusto circa questo insegnamento del clero sull’inferno di fuoco.
DESCRITTA COME FANTASTICA
19, 20. (a) Quale setta accusò che la Traduzione del Nuovo Mondo sia “fantastica”, e come? (b) Come risposero gli unti Testimoni?
19 Il clero simile a Zofar continua a udire ciò che chiama ‘un’esortazione che vitupera’ dai testimoni simili a Giobbe. (Giob. 20:3) Essi sostengono sempre che i Testimoni siano i Malvagi Religiosi N. 1 del mondo. (Giob. 20:5) Con questa disposizione mentale The Baptist Record in uno dei suoi editoriali definì fantastica la Traduzione del Nuovo Mondo in questa maniera:
“Un altro esempio della loro fantastica traduzione . . . ‘croce’ . . . omessa a favore di ‘palo’. Non c’è assolutamente nessuna autorità di tradurre croce con palo”.b
20 La Torre di Guardia (inglese) del 15 novembre 1950 stampò una risposta di cinque pagine in cui gli unti testimoni presentavano una conclusiva difesa della Traduzione del Nuovo Mondo (inglese) su ciascun punto attaccato da The Baptist Record. Qui, in parte, è la loro risposta alla suddetta accusa:
“La vostra intestazione dice: ‘La croce non è un palo’, e il paragrafo quarto dice che è fantastico usare ‘palo’ invece di ‘croce’. . . . Se non foste stati così stolti da parlare senza riflettere prima di investigare ma aveste preso una copia della Traduzione del Nuovo Mondo [inglese] e aveste letto ciò che dicono le pagine 768-771 dell’Appendice su Matteo 10:38 e sul ‘palo di tortura’, vi sareste trattenuti di più nel vostro editoriale. Avreste appreso che lo strumento di tortura che i Greci chiamavano staurós, e i Latini crux, era in origine solo un palo senza alcuna trave trasversale. . . . Evidentemente, nella vostra lettura della Bibbia, non avete attribuito debito significato al fatto che l’apostolo Pietro ne parla solo come di un ‘albero’ (Atti 5:30; 10:39; 1 Piet. 2:24), e l’apostolo Paolo pure ne parla come di un ‘albero’, in Atti 13:29 e Galati 3:13. Vi fu facile asserire che non era un semplice palo quello su cui morì Gesù, ma il vostro editoriale non fornisce la minima prova né argomento che la Traduzione del Nuovo Mondo [inglese] sia fantastica, inesatta e non scritturale su questo punto”.c
The Baptist Record fu invitato a pubblicare nelle sue colonne la risposta de La Torre di Guardia al suo editoriale, a correggere la grossolana errata rappresentazione della Traduzione del Nuovo Mondo (inglese) e a togliere così l’ostacolo alla causa della verità biblica. Il risultato? Maggiore ostilità del clero ai testimoni simili a Giobbe quale biasimo contro Geova.
SELVAGGE ACCUSE DI MALIZIA ED ERRORI
21-23. (a) Come ha cercato il clero di far applicare ad oggi Giobbe 22:5? (b) Qual è stata la risposta dei Testimoni?
21 L’ortodossia continua ad essere confusa a motivo delle schiaccianti risposte dei testimoni di Geova quando il clero li accusa selvaggiamente di ogni sorta di malizia ed errore. Come Elifaz dell’antichità, nella loro ultima ripresa sulla controversia dicono in effetti: “Non è la tua propria malizia già troppa, e non ci sarà fine ai tuoi errori?” (Giob. 22:5) Questa specie di ingiustificato attacco è illustrato da un “Mensile cattolico nazionale per la famiglia” dal titolo “Home Messenger” nel suo numero dell’agosto 1955, nell’articolo: “Si chiamano Testimoni di Geova”. Lo scrittore fu smascherato per aver pubblicato trentacinque menzogne, falsità ed inesatte dichiarazioni nel suo abietto tentativo di provare che i Testimoni erano malvagi.
22 La rivista Svegliatevi! (inglese) dell’8 aprile 1956 (pagine 17, 18) pubblica la completa risposta dei Testimoni sotto il titolo “L’ipocrisia di uomini che dicono menzogne”. (1 Tim. 4:1-3) Alcuni brani della risposta riveleranno la bassezza di questo attacco del clero.
“L’articolo asserisce inoltre che i testimoni di Geova credano che ‘Cristo fluttua nell’aria’, e che si aspettassero la venuta invisibile di Cristo nel 1874, e quindi nel 1914, quando nulla era accaduto nel 1874, e dopo essere rimasti delusi nel 1914 essi ‘vennero fuori con la trovata che Cristo era venuto nel 1914 ma invisibilmente’. Il fatto è che i testimoni di Geova compresero sin dall’inizio che la seconda presenza di Cristo doveva essere invisibile. . . . Successivamente è assicurato al lettore che ‘Sembra che la prigione sia l’ambiente appropriato per i testimoni. Il loro “giudice” Rutherford era in prigione quando il loro fondatore, il “pastore” Charles Taze Russell morì nel 1916’, e che vi fu mandato a causa di sedizione e opposizione alla leva. Ma tutti sanno che gli Stati Uniti non avevano nessuna legge contro la sedizione o la leva nel 1916. I fatti sono che il giudice Rutherford non fu condannato che nel 1918, più di un anno e mezzo dopo la morte del pastore Russell, e che questa sentenza fu in seguito annullata e riconosciuta ingiusta dal tribunale”.
23 Con queste evidenze di spirito menzognero da parte dei pastori della cristianità, chi è dunque condannato di malizia ed errore? C’è quindi da meravigliarsi che l’ondata di delitti nella cristianità sia in aumento insieme agli incrementi di frequentatori delle chiese nella cristianità?
GLI APOSTATI ESORTANO AL CONFORMISMO E ALLA LETTURA DELLE STELLE
24, 25. (a) Quale evidenza di paralleli c’è oggi circa il conformismo e il ricorso alla lettura delle stelle? (b) Menzionate alcuni punti della risposta data dai servitori di Geova.
24 Come Bildad dell’antichità, i moderni capi religiosi ragionano in modo umano che la santità di Dio non possa essere imitata né conseguita dall’uomo. (Giob. 25:4) Essi sostengono che gli unti simili a Giobbe dovrebbero cedere nella loro salda condotta di separazione e integrità nella santità a Dio. (2 Cor. 6:17; 7:1; 1 Piet. 1:15, 16) Inoltre, Bildad dell’antichità tradisce le sue inclinazioni babiloniche osservando le attività umane rispetto al movimento delle stelle. (Giob. 25:5) Anche oggi sembra che gli apostati preferiscano la lettura delle stelle dell’astrologia babilonica al sicuro consiglio della Bibbia nei loro argomenti contro i testimoni di Geova. Notate come considerano le cose:
“Vidi un ecclesiastico urtare un Testimone della Torre di Guardia ed esclamare: ‘Maledetto . . .’ Li rinchiudemmo in prigioni a causa delle loro vedute sul servizio militare e del loro ostinato rifiuto di sottomettersi alla leva. . . . Li biasimammo in pubblico per il loro atteggiamento verso la bandiera americana e il sistema americano. Li rimproverammo per la loro opposizione alle trasfusioni di sangue. . . . Predicammo e ammonimmo la nostra gente contro di essi. . . . Non ho tratto nessun oroscopo su ciò, ma poiché gli strani Testimoni rimarranno qui posso solo sperare che sia nelle stelle ch’essi modifichino anche la loro incredibile posizione contro il saluto alla bandiera americana, cooperando col governo e rispettando le altre chiese . . .”d (Il corsivo è nostro)
25 A questo appello babilonico alle stelle perché si conformassero, i testimoni di Geova pubblicarono la loro risposta ne La Torre di Guardia del 1958, pagine 495 e 496. In parte essa diceva:
“La storia moderna di perseveranza nella verità di Dio malgrado l’opposizione e la persecuzione durante gli anni appena trascorsi non dà certamente nessuna indicazione che il futuro vedrà un allontanamento dai requisiti di Geova da parte del suo popolo. In quanto alla futura condotta dei testimoni di Geova, questa non è ‘nelle stelle’; non risulterà osservando la creazione stellare di Geova. Infatti, il tentativo di predire gli avvenimenti mediante le stelle o l’atto di porre fiducia nella cosiddetta ‘influenza’ delle stelle è contrario alla Parola di Geova. Per il nostro futuro noi non guardiamo alle stelle nei cieli visibili, ma al Dio nel cielo dei cieli”. — Si veda Isaia 47:1, 13.
GLI APOSTATI EVITANO DI USARE IL NOME DIVINO
26, 27. (a) Quale modello è ancora seguìto dagli apostati circa l’uso del nome divino? (b) In che modo gli unti sono stati desti nel difendere il nome di Geova in una recente esperienza?
26 Com’è già stato mostrato, i capi religiosi influenzati dalle vie babiloniche hanno in tutte le epoche evitato di fare riferimento al vero Dio con il suo affettuoso nome personale comunemente usato oggi, Geova. Questo avvenne coi tre falsi consolatori di Giobbe, avvenne coi settari giudaici nel giorno di Gesù ed avviene estesamente con la classe dell’“uomo dell’illegalità”, il clero della cristianità, in questi ultimi giorni. Gli apostati capi hanno esercitato pressione babilonica sui traduttori della Bibbia perché escludessero il nome divino. Osservate il seguente ingiusto attacco ai testimoni di Geova compiuto da un professore di seminario presbiteriano, che li accusò d’essere inconsistenti nel ripristinare il nome divino nella loro Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane. Egli li accusò di seguire la “teologia ariana” (antitrinitaria) e di avere pertanto colorito la loro traduzione in modo antitrinitario quando avevano ripristinato Geova in alcuni versetti dove la parola greca kýrios (Signore) compariva senza articolo determinativo e non in altri luoghi.
27 I testimoni di Geova pubblicarono una risposta di tre pagine a questa ostilità.
“Avendo considerato quanto sopra ci meravigliamo che un docente del Seminario Teologico di Princeton abbia citato solo parzialmente la pagina 9 della summenzionata Prefazione, ma non vi abbia citato tutte le suddette informazioni della Prefazione inerenti al modo in cui i traduttori hanno determinato la correttezza di ripristinare il nome divino nelle Scritture Cristiane. . . . La Traduzione del Nuovo Mondo è pertanto logica e non viola nessuna regola espressa nella sua Prefazione quando rende l’espressione di 1 Corinzi 12:3, come in Filippesi 2:11: ‘Gesù è il Signore’, non ‘Gesù è Geova’. Per aver fatto questo, i traduttori non possono quindi essere accusati d’aver subìto l’influenza della teologia dell’antitrinitario Ario. . . . È molto facile per un trinitario teologo della cristianità trovar da ridire sulla traduzione della Bibbia che non sia d’accordo sulla sua dottrina trinitaria. Ma quando egli fa questo nascondendo su quale base la traduzione criticata fa la propria consistente versione, mostra forse d’esser giusto ed erudito?”e
Ancora una volta l’usanza babilonica di rigettare la Sovrana Divinità di Geova è stata smascherata dai desti unti simili a Giobbe. — Giob. 6:10.
UN VESCOVO ANGLICANO AMMETTE CHE DIO HA UN NOME
28. Che cosa ammette un vescovo anglicano riguardo al nome di Dio?
28 Un vescovo anglicano ammette che la pratica babilonese seguìta dal clero di evitare il nome personale della Divinità e di toglierlo dalle traduzioni bibliche è stata errata. Egli scrive:
“Se la Divinità non avesse un nome proprio, nessun nome più indicativo di carattere personale del nome generico Dio, non dovremmo avere nessuna ragione per sospettare che la Divinità ci amasse e chiedesse amore in cambio. Se ci fosse detto che dobbiamo amare Dio, non potremmo fare di meglio che pretendere di amarlo. . . . Ad Israele, Dio si fece conoscere come persona, con il nome proprio Jahve. (Eso. 3:15) Il nome Jahve ricorre solo nei Salmi circa 665 volte. . . . È stato già osservato che nella Versione del Re Giacomo del 1611 e nella Revised Version (inglese) del 1885 la parola Geova ricorre solo quattro volte, casi in cui, per una ragione o l’altra, era imbarazzante omettere il Nome. Ma nella Revised Standard Version del 1952 la parola Geova non appare affatto. . . . Non ho mai avuto il piacere di incontrare un membro dell’entusiastica setta chiamata Testimoni di Geova. . . . Sembra che essi abbiano zelo verso Dio, ma non secondo conoscenza’. E posso intuire una ragione del loro odio per la Revised Standard Version e gli autori d’essa”.f (Il corsivo è suo)
Si noti che questo vescovo biasima sempre moderatamente i testimoni di Geova perché hanno ‘zelo senza conoscenza’ anche se hanno avuto ragione in tale questione di ripristinare in ogni luogo il nome divino.
GEOVA SOSTIENE I SUOI UNTI
29, 30. (a) Fate un contrasto fra ciò che è stato rivelato nei resoconti paralleli appena considerati. (b) Quali simpatie e inclinazioni mostra il clero da parte sua? (c) In che modo ha Geova sostenuto i suoi testimoni?
29 Gli scambi di vedute appena presentati hanno esposto i rimarchevoli paralleli fra il dramma di Giobbe dell’antichità e il dramma che è oggi sulla scena mondiale il quale si accentra nei testimoni di Geova. (1 Cor. 4:9) In ciascun caso gli agenti di Satana che hanno subìto l’influenza babilonica han dovuto ricorrere a menzogne, mezze verità, occultamento di fatti, calunnia, emozione, astrologia e hanno argomentato rivelando chiara ignoranza della Bibbia. D’altra parte, i testimoni simili a Giobbe hanno risposto con verità, ritegno, amore cristiano, esposizione della Scrittura, aderenza ai fatti e hanno ragionato da una posizione di completa e accurata conoscenza delle Scritture, difendendo sempre la verità della Bibbia e la Sovrana Divinità di Geova. Ora si può capire perché molti del clero affermano con simpatia di capire e citare gli argomenti degli avversari di Giobbe anziché quelli presentati da Giobbe stesso. Un’autorità dice: “Le parole dei suoi amici [di Giobbe] . . . sono più accettevoli di molte delle più avventate espressioni di Giobbe”.g
30 Ora è stato chiaramente mostrato che quelli aventi il pensiero babilonico possono capire solo il sibbolet dell’apostasia e, perciò, tali settari non possono apprezzare i detti o scibbolet della vera adorazione di Geova che fu anticamente difesa da Giobbe, quindi da Gesù Cristo e dai suoi apostoli e ora dai moderni testimoni di Geova. Sebbene biasimato per secoli da Satana e dai suoi agenti che avevano subìto l’influenza babilonica, il vero Dio Geova è stato rivendicato dai suoi veri servitori sulla terra. Geova stesso ha mostrato quale parte ha dato la prova d’essere nel giusto. Ai moderni apostati settari Geova dice: “La mia ira si è accesa contro di [voi] . . . poiché voi non avete pronunciato riguardo a me ciò che è verace come ha fatto il mio servitore Giobbe”. (Giob. 42:7) Felici gli unti di Geova d’oggi che nella loro restaurazione simile a quella di Giobbe sin dal 1919 continuano a perseverare davanti all’ostilità babilonica mostrata loro mentre sostengono fedelmente la Sovrana Divinità di Geova quale Grande Re d’eternità. “Ora al Re d’eternità, incorruttibile, invisibile, solo Dio, siano onore e gloria per i secoli dei secoli. Amen”. — 1 Tim. 1:17.
[Note in calce]
a The Catholic Telegraph-Register, numero di venerdì 18 ago. 1950, articolo intitolato: “Ascoltiamo”, di “monsignor” Matthew Smith.
b Full Gospel Men’s Voice, numero del marzo 1963, pagg. 2, 3, 23, pubblicazione pentecostale.
c Seher, Gruebler, Enthusiasten di Kurt Hutten, 6ª ediz., Stoccarda: Quell-Verlag, 1960, pag. 105. La Traduzione inglese di ciò si trova in The Four Major Cults, 1963, di A. A. Hoekema, pag. 248.
e America, numero del 19 ago. 1950, pag. 507.
g The Vindicator, numero del novembre 1950, articolo intitolato “Esce un’altra ‘nuova Bibbia’”.
h Si veda La Torre di Guardia (inglese) del 1951, pag. 105-108.
i Hellenism di N. Bentwich, pag. 150.
j The Four Major Cults del 1963, di A. A. Hoekema, pag. 305.
k America del 24 giugno 1961, pagg. 464, 465; Annuario dei Testimoni di Geova del 1962 (inglese) pagg. 48, 49; La Torre di Guardia del 1962, pag. 310.
l The Vindicator, numero del novembre 1950, articolo intitolato “Esce un’altra ‘nuova Bibbia’”. Si veda La Torre di Guardia (inglese) del 1951, pagg. 105-108.
a La Torre di Guardia (inglese) del 1951, pag. 108.
b The Baptist Record, numero del 30 ago. 1950, editoriale intitolato “La croce non è un palo”. Si veda La Torre di Guardia (inglese) del 1950, pagg. 453-457.
c The Baptist Record, numero del 30 ago. 1950, editoriale intitolato “La croce non è un palo”. Si veda La Torre di Guardia (inglese) del 1950, pagg. 453-457.
d The Christian Century del 13 febb. 1957; anche La Torre di Guardia del 1958, pagg. 495, 496.
e Risposta al dott. Bruce M. Metzger, docente al Seminario Teologico di Princeton, New Jersey. Si veda La Torre di Guardia del 1960, pagg. 734-736.
f Vescovo dott. Walter Lowrie dall’Anglican Theological Review, Vol. XLI, pagg. 245-252, dell’ottobre 1959.
g The New Bible Dictionary del 1962, J. D. Douglas, pag. 637.