Mantenete pura l’organizzazione di oratori
1. Come fu predetto da Giuda, quali persone son venute nella congregazione che noi non vogliamo, e quale sarà la loro fine?
MOLTE persone si sono associate coi testimoni di Geova mischiandosi con loro, e noi credemmo che fossero sincere a causa della loro associazione e della decisione che presero. Ma ne son venute alcune che non desideriamo. La ragione è che sono egoistiche. Non nutrono amore verso Dio o verso il loro prossimo. Sono ancora del vecchio mondo e suppongono che le pratiche del vecchio mondo possano introdursi nella sua società del Nuovo Mondo. Geova non lo permetterà. Giuda scrisse: “Ho trovato necessario scrivervi per esortarvi a impegnare strenuamente una lotta per le fede che è stata una volta per sempre tramandata ai santi. La mia ragione è che si sono infiltrati certi uomini i quali sono stati molto tempo fa assegnati dalle Scritture al giudizio descritto sotto, uomini empi, che volgono l’immeritata benignità del nostro Dio in una scusa per condotta dissoluta e che si mostrano falsi al nostro solo Padrone e Signore, Gesù Cristo”. (Giuda 3,4, NW) È a questa specie di persona che dobbiamo badare. Egli è un ipocrita! La sua filosofia o il suo modo di pensare non trova posto nella società del Nuovo Mondo. Solo quelli che si dedicano alla benedizione di Geova otterranno la vita. Giuda continua dicendo: “Ma voi diletti, edificandovi sulla vostra santissima fede, e pregando con spirito santo, mantenetevi nell’amore di Dio, mentre aspettate la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo in vista della vita eterna”. (Giuda 20, 21, NW) Quelli che tengono la condotta giusta saranno benedetti. Quelli che si oppongono e sono impuri perderanno ogni cosa, anche la vita.
2, 3. Per parlare di uno degli atti di Geova, come si potrebbe parlare di ciò che egli fece a Gerico, e con quale condotta si mise in vista un indesiderabile Israelita?
2 A questo riguardo è scritto: “Gli uomini diranno la potenza dei tuoi atti tremendi e io racconterò la tua grandezza”. (Sal. 145:6) Come esempio dei tremendi atti di Geova, prendete la distruzione della città di Gerico. Quale atto potente e tremendo! Geova Dio aveva promesso di condurre il suo popolo nel paese di latte e miele e questo egli fece assicurando che avrebbe vinto per loro le loro battaglie. Quindi disse loro come sarebbe stato distrutto Gerico. Potete leggerne il racconto nella Bibbia, in Giosuè 6:1-26. Geova Dio osservava ogni movimento del suo popolo ed essi fecero ciò che Geova comandava. Essi fecero la loro parte; Geova fece la sua. Le mura caddero. Voi ben dite che fu un miracolo. Dopo che le mura furono cadute Geova era ancora interessato nel suo popolo eletto. Egli volle che essi rimanessero puri e ubbidienti.
3 Ma ora venne fuori l’egoistico Acan. (Giosuè 7:1-26) L’intera nazione d’Israele dovette tremare dopo che Acan fu smascherato, poiché questa scoperta dell’egoista mostrò la potenza e la vigilanza di Geova Dio. Acan divenne un ladro. Agli Israeliti egli sembrava esteriormente puro; ma non lo era, perché era sporco interiormente. La sua filosofia per sopravvivere era l’egoismo, non amore, non adorazione di Geova Dio, non osservanza dei Suoi comandi. No, egli credette di poter agire meglio senza adempiere le istruzioni dell’organizzazione di Geova. Giosuè, che era stato scelto per condurre il popolo di Geova, parlava per Geova Dio quando disse al popolo come marciare, quando e dove e che cosa si doveva fare. Ma Acan non marciava per amore. No, egli era interessato in ciò che avrebbe potuto guadagnare. Nel suo cuore ardeva la cupidigia.
4, 5. Come fu eliminato Acan? e che cosa rivelò riguardo a Geova il metodo della sua espulsione?
4 Poiché Acan era impuro, una cosa sudicia in Israele, nel popolo eletto di Geova, che cosa accadde? “Giosuè, e tutto Israele con lui, prese ora Acan figlio di Zerach e l’argento, il mantello, la verga d’oro, i suoi figli, le sue figlie, il suo bue, il suo asino, il suo gregge, la sua tenda e tutto ciò che era suo e li portarono nella valle di Acor. Quindi Giosuè disse: ‘Perché hai portato l’afflizione su di noi? Geova porterà l’afflizione su di te in questo giorno’. Allora tutto Israele lo lapidò, e poi li bruciarono col fuoco. Così li lapidarono”. — Giosuè 7:24, 25, NW.
5 Il popolo dovette meravigliarsi per il modo in cui Geova ricercò Acan, per tribù, per famiglia, per casa, fino a lui stesso e alla sua tenda, e qui trovarono il mantello e l’oro, le cose che aveva rubate nella città di Gerico. Sì, Geova Dio guardava la sua organizzazione. Egli li guardava quando marciavano intorno a Gerico, guardava le mura quando caddero, guardava il suo popolo quando entrò nella città per prendere le cose che avrebbero dovuto recare a Geova. Vide l’egoistico Acan senza amore verso Dio o verso i suoi fratelli. Ricordate, anche voi vivete ora sotto lo sguardo e la potente mano dello stesso vivente Iddio, Geova, non di dèi privi di vista e di vita, di pietra, di legno o di metallo!
6. Per evitare una fine simile a quella di Acan, a quale avvertimento e saggio consiglio dovrebbe ora volontariamente prestare attenzione ogni amante dell’organizzazione di Geova?
6 Vi potrebbero essere alcuni che vivono secondo idee basate sull’egoismo e che non si purificheranno interiormente, non cambieranno i loro pensieri. Alcuni di questi entrano nell’organizzazione di Geova. Non siate uno di loro, perché Geova vede quello che succede. Egli può giungere fino a voi e cacciarvi così improvvisamente che non avrete tempo nemmeno per scoprire ciò che vi è accaduto con tanta rapidità e prestezza. Ma finché avrete seria e sincera fede in Geova e rimarrete desti nella sua organizzazione osservando la sua Parola e ubbidendo ai suoi comandamenti, il suo spirito e la sua benedizione saranno la vostra felice porzione. Ma violate i suoi comandamenti, e non avrete il suo favore bensì riceverete le sue punizioni. Gesù disse: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti”. (Giov. 14:15, NW) Voi vedete che tutta l’organizzazione di Geova Dio è basata sull’amore, non sull’egoismo e sull’impurità. Qualche volta forse uno penserà che potrà passarla liscia facendo qualche cosa nell’organizzazione. Se non è conforme al comandamento di Dio, egli non la passerà liscia. Egli cadrà, come Acan.
7. Perché la morte di Anania serve a noi di ulteriore ammonimento, e come dovrebbero i veri membri della società del Nuovo Mondo evitare quella specie di morte?
7 Rammentate Anania. Nel suo caso è un altro esempio della grandezza di Geova Dio, dei suoi potenti atti e della potenza del suo spirito santo. Anania cercava di servirsi di una menzogna. Poiché mentì, poiché finse di fare qualche cosa meravigliosa e grande ma in realtà rubava all’organizzazione di Geova rimase stecchito. (Atti 5:1-6) Quell’avvenimento ci ammonisce: Non mentite mai a Geova. Non cercate di agire egoisticamente con la sua giusta organizzazione. Non introducete mai la disonestà o l’impurità nella congregazione di Geova Dio. Questo è egoismo. La felice condotta che tiene un vero Cristiano è questa: “Ogni giorno ti benedirò e loderò il tuo nome in sempiterno”. (Sal. 145:2) Questo è ciò che dobbiamo fare tutti noi che siamo venuti nella società del Nuovo Mondo di Geova. Non cercate di rovinare la gloria del regno di Geova e della sua organizzazione facendo qualche cosa simile a ciò che fecero Acan ed Anania. La società del Nuovo Mondo di Geova fa parte della santa organizzazione di Dio. Riconoscetela, entratevi ora e servite con essa sopravvivendo alla sua battaglia di Harmaghedon, per giungere al suo giusto nuovo mondo che non avrà fine, dove tutti ameranno Geova e il loro superstite prossimo
8, 9. Quale specie di adorazione richiede oggi la dedicazione della nostra vita a Geova, rispetto a lui e al suo governo ora permanentemente stabilito?
8 Quando si dedica la propria vita a Geova Dio si tratta ora di un servizio continuo, che non finisce mai. Non si tratta semplicemente di fare un pochino di tanto in tanto. Non si tratta di una occupazione casuale, di un passatempo. Ma, “ogni giorno ti benedirò”. Il vostro servizio a Geova Dio è la vostra adorazione. Dovete lodare il suo nome, dovete parlare della sua gloria, dovete dire ad altri ciò che ha fatto il vostro Dio. Benedite il suo nome, parlate bene del suo nome, mostrate a tutto il mondo che voi siete i suoi servitori, che potete vivere nella felicità a motivo dell’amore.
9 Annunciamo ai popoli del mondo che Geova regna e che il suo regno è ora un governo glorioso e permanente. Gesù disse: “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandate”. — Matt. 28:19, 20, NW.
“PUBBLICAMENTE E DI CASA IN CASA”
10, 11. (a) Di che cosa, e dove, parlano ora tutti i testimoni di Geova? (b) Perché è urgente che essi parlino così?
10 Tutti i testimoni di Geova, siano essi missionari, pionieri o proclamatori di congregazione, devono parlare della gloria del regno di Geova. Nell’organizzazione di Geova nessuno tace, ma “nel suo tempio tutto esclama: Gloria!” (Sal. 29:9) Paolo fece questo, perché ci rammenta: “Io non mi ritrassi dall’esporvi alcuna delle cose che erano profittevoli né dall’istruirvi pubblicamente e di casa in casa”. — Atti 20:20, NW.
11 Gli apostoli ed altri fedeli seguaci di Gesù non trattennero mai nulla di ciò che sapevano riguardo al loro Creatore o riguardo a suo Figlio, il loro Capo, che tolse il peccato del mondo. Non lo avrebbero potuto. Dove parlarono essi? Pubblicamente e di casa in casa. Come quel metodo fu così importante per loro dall’inizio e, in seguito, ai giorni di Paolo, così è il nostro più importante lavoro in questo quarantesimo anno del regno di Geova. Voi dovreste andare nel campo, recandovi di casa in casa, di abitazione in abitazione, visitando le persone nelle loro case, parlando loro della gloria del regno di Geova. State facendo voi questo, specialmente ora che il Regno, il permanente governo di Geova, è venuto? È urgente far questo, perché gli anni che rimangono per la sua finale battaglia di Harmaghedon non possono esser troppi.
12. Perché e come dimostrano ora i veri amanti del loro prossimo che son diversi dal mondo?
12 Noi dobbiamo mostrare al mondo che siamo diversi. Non possiamo nascondere la nostra luce sotto un moggio. (Matt. 5:15) Noi crediamo di dover amare il nostro prossimo, non ucciderlo con le tenebre. Noi vogliamo vederlo vivere. Possiamo aiutarlo col messaggio della vita che Geova ci ha dato perché lo comunichiamo al mondo. Questo può farsi meglio andando di porta in porta e studiando con le persone proprio nelle loro case, in modo che possano convenientemente far domande ed ottenere una risposta scritturale. Come avete fatto voi, essi devono ‘accertarsi di ogni cosa’, e noi vogliamo che credano nel regno di Geova. “Quando entrate nella casa, salutate la famiglia; e se la casa è degna, la pace che le augurate venga su di essa; ma se non è degna, la vostra pace ritorni a voi”. — Matt. 10:12, 13, NW.
13. (a) Mentre predica di casa in casa come cerca il ministro della società del Nuovo Mondo di determinare di continuo se ciascuna casa è degna d’esser servita da lui? (b) Perché riconosce e rispetta egli la libertà di scelta di ogni padrone di casa?
13 Noi abbiamo un meraviglioso messaggio che si deve portare al mondo, per ogni nazione, tribù e lingua. È un messaggio di pace che viene portato da persone pacifiche. Voi, ministri, siete della società del Nuovo Mondo; rappresentate Geova Dio, il Sovrano Governatore dell’universo. E quando entrate in una casa la vostra pace sia manifestata a quella casa. Se quella casa non vuole il vostro messaggio di pace e la vostra pacifica e amichevole presenza, e non vuole sentir parlare del glorioso regno di Geova Dio, non la rimproverate; cioè, non rimproverate chi la abita e si trova alla porta rifiutando di ascoltare. Piuttosto riprendete la vostra pace. Prontamente e benevolmente andate via se egli non ha orecchio per ascoltare. Non c’è motivo di rimproverare, dicendo: “Lei morrà ad Harmaghedon!” e poi andar via all’improvviso. Ciascuno ha il diritto di scegliere chi vuole servire. Voi avete portato la pace, voi avete portato un messaggio di amore, di gentilezza. Voi avete cercato di mostrargli il nuovo mondo di giustizia. Egli non l’ha voluto. Riprendete il vostro pacifico messaggio, andate alla casa seguente e parlate a quelli che la abitano. Forse qualche giorno l’uomo della prima casa che avete visitata e che vi ha rifiutato muterà il suo cuore. Forse il prossimo ministro che passerà riuscirà a lasciare nella sua casa il messaggio di pace. Voi avete pacifiche e buone notizie per quelli che le vogliono. Sono preziose, gloriose. Voi siete disposti, sì, lieti, ansiosi, di darle a chiunque le voglia. Se qualcuno non le vuole, voi non siete offesi, non siete dispiaciuti; voi le riprenderete e le offrirete a qualcun altro. Non permettete che le persone che preferiscono e scelgono questo vecchio mondo vi disturbino o vi facciano rallentare. Invece, rammentate felicemente che “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. (Giov. 3:16, NW) Se qualcuno non vuole accettare il Figlio, Geova non lo costringerà a vivere. Ognuno può scegliere di accettare questo dono meraviglioso, esercitare fede in Cristo, e godere le benedizioni del glorioso Regno e del suo governo sopra questo nuovo mondo. Ma se qualcuno non vuole che gli sia applicato il prezzo di redenzione, egli non sarà costretto ad accettarlo. Il ministro andrà felicemente avanti cibando quelli che hanno fame.
14. Solo chi darà con successo lode a Geova da ora in poi, e per quanto tempo?
14 Geova non avrà nessuna persona egoistica e bellicosa nel nuovo mondo perché ne disturbi la tranquillità. Questa farà bene a cambiare ora, mentre c’è tempo, e a rendersi degna della vita. Perciò, non trascurate mai di lodare il nome dell’Iddio Altissimo da ora fino al tempo di Harmaghedon. È qualche cosa che continueremo a fare e che avremo l’opportunità di fare per l’eternità, per i secoli dei secoli. —Sal. 71:14, 15.
15, 16. (a) Quale altra buona pratica degli apostoli di Gesù segue oggi il maturo predicatore di casa in casa? (b) Come e perché questa pratica è seguita anche dalla sede della Società?
15 Non pensate che andando di casa in casa voi finiate la vostra opera amorevole. Noi portiamo altruisticamente di casa in casa il buon messaggio del regno di Geova. Alcuni ascoltano. Ma sentite che cosa fecero gli apostoli. “Ora dopo alcuni giorni Paolo disse a Barnaba: ‘Soprattutto, torniamo a visitare i fratelli in ognuna delle città nelle quali abbiamo proclamato la parola di Geova per vedere come stanno’”. — Atti 15:36, NW.
16 Dopo aver portato il messaggio di pace in una casa e aver detto in quella casa le glorie del regno di Geova, non vogliamo dunque che se ne dimentichino. Rammentate, voi siete molto più maturi di quelle persone alle quali avete dato la prima testimonianza della verità di Geova. Voi avete fissato la verità nella vostra mente; ne siete divenuti forti; la vostra fede è potente. Paolo e Barnaba lo sapevano. Perciò tornarono dai loro fratelli ai quali avevano dato la verità; sì, in ciascuna delle città che avevano visitate. Vollero fortificarli nella Parola di Dio, che, come disse Gesù, è la verità. Noi dobbiamo seguire questo esempio di condotta divina, e lo seguiamo nella sede dell’organizzazione della Watch Tower Society, perché da qui sono inviati servitori di circoscrizione e di distretto che vanno di congregazione in congregazione in modo che se vediamo qualche cosa che non va nella congregazione o che ne spegne lo zelo, qualche cosa che fa rallentare i suoi membri, i maturi servitori di Geova Dio che la visitano possono togliere l’ostacolo ed edificarli di nuovo nella santissima fede.
17. Come e fra chi dovrebbero specialmente ‘insegnare e dichiarare’ i servitori della congregazione?
17 I servitori delle varie congregazioni dovrebbero sempre badare al gregge di Dio e rivisitare quelli che sono deboli nella fede insegnando loro come andare di casa in casa. Badate a quelli che sono isolati e vivono in territorio rurale e che han mostrato interesse. Il servitore di congregazione coi suoi assistenti o altri dovrebbero andare da loro per aiutarli quando è possibile. Essi sono altre pecore, son disperse, devono essere radunate e cibate. Come è scritto riguardo alla congregazione primitiva: “E ogni giorno nel tempio e di casa in casa essi continuavano senza sosta a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al regno del Cristo, Gesù”. — Atti 5:42, NW.
18. Vedendo oggi le realtà del Regno, come risentono l’influenza di questa visione i maturi e gli attivi predicatori di casa in casa?
18 Ora che siamo arrivati a questo quarantesimo anno del regno di Geova, possiamo forse sostare? No; anzi, rammentate che più di 1900 anni fa Gesù fu messo al palo; egli fu torturato, ucciso da cospiratori religiosi e politici. Quello dovette certamente essere un colpo per quei primi seguaci di Gesù. Era il 33 d.C. quando accaddero questi sorprendenti avvenimenti. Le cose sembravano brutte allora per i discepoli di Gesù ch’egli aveva mandati a predicare; ma in seguito, dalla Pentecoste in poi, essi dovettero continuare ad andare di casa in casa senza sosta. Oggi, noi che per molti anni abbiamo predicato la buona notizia negli ultimissimi giorni di questo sistema di cose, faremo dunque sosta? Rallenteremo? Ci metteremo a riposo? Non lo possiamo. Oggi vediamo il Regno più chiaramente di come lo vedevamo nel 1914 o nel 1918 o nel 1931 o in qualsiasi tempo precedente. Ne sentiamo la potenza; ne vediamo l’attività. Quindi come gli apostoli di Gesù, dobbiamo continuare senza sosta a dichiarare ed insegnare la buona notizia di questo glorioso regno di Geova Dio. Una grande opera ci sta ancora davanti, e la società del Nuovo Mondo la compirà.
19. Quali diverse maniere di esprimersi son raccomandate ai volenterosi lodatori terreni di Geova dall’antico scrittore del Salmo 145?
19 Il Salmo 145, il tema di questo articolo, è molto eloquente; è espressivo; continua a far dichiarazioni. E se voi leggete questo salmo un verso dopo l’altro troverete che vi dice di magnificare, lodare, estollere, dichiarare, meditare, parlare, dire, cantare, esprimere e far note ai figliuoli degli uomini le sue gesta e la gloria della maestà del suo regno’. Oh, come il salmista volle che noi parlassimo! Egli fu ansioso di parlare, volle dire le cose che riguardavano le glorie che aveva viste in quel tempo, migliaia di anni fa; ma ora noi siamo pervenuti a tale gloria del regno di Geova. Noi dovremmo certo parlarne, ‘facendo conoscere ai figli degli uomini le sue gesta e la gloria della maestà del regno di Geova’. — Sal. 145:12.
20, 21. (a) Chi compone ora la folla che proclama il Regno di casa in casa in tutto il mondo? (b) Chi li dirige, e qual è il più alto e finale effetto della loro continua testimonianza?
20 Tutti quelli che si sono dedicati a Geova Dio hanno la responsabilità di predicare questa buona notizia di casa in casa e di continuare a diffondere questo pacifico messaggio fino ai termini della terra. Ricordate, il regno di Geova è venuto. Esso è la capitale o parte governante della sua organizzazione universale. In questo regno sono state prese 144.000 persone. Queste sono coeredi di Cristo e governeranno e regneranno con lui per mille anni. Son tutte creature umili, ubbidienti, amorevoli, che, mentre furono sulla terra, furono buoni ministri del Regno e parlarono della sua gloriosa maestà. Oltre a questi ci sono molte persone che riceveranno benedizioni e pace sotto quel regno. Oggi queste sono sparse in tutto il mondo. Ma ora vengono radunate in una sola organizzazione. La società del Nuovo Mondo e la sua attività, tutto sotto la direttiva del regno celeste che nacque nel 1914, si vedono ora chiaramente. Non è qualche cosa di mitico; è una tangibile realtà. Quando Gesù Cristo fu sulla terra si mostrò degno d’essere esaltato all’alto posto di governatore e di poter dirigere il nuovo mondo secondo il principio dell’amore. Egli sa che cos’è l’amore e lo espresse nella sua vita terrena. E poiché dimostrò la sua integrità verso il suo celeste Padre “fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura”, per questo “Iddio lo ha innalzato a una posizione superiore e gli ha dato benignamente il nome che è al disopra di ogni altro nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio di quelli che sono nel cielo e di quelli che sono sulla terra e di quelli che sono sotto la terra, e ogni lingua confessi apertamente che Gesù Cristo è il Signore alla gloria di Dio il Padre”. — Filip. 2:8-11, NW.
21 I fedeli seguaci di Gesù hanno testimoniato e confesseranno, o parleranno ad altri mostrando che Gesù è il Signore “alla gloria di Dio il Padre”. Tutta la vera adorazione, anche quella del Figlio, è resa a Geova, e questo è il modo in cui Dio la vuole; e tutti i 144.000 renderanno gloria al Padre per mezzo del Figlio, perché saranno la sposa di Cristo Gesù nel regno celeste. (Apoc. 22:9) Sulla terra c’è ancora un rimanente di questa classe della sposa, secondo il rapporto sul Memoriale del 1953 ce ne sarebbero solo 19.183. Tutti questi devono parlare della gloria del regno di Geova per la rivendicazione del nome di Geova; e Colui che dirige questa rivendicazione è Cristo Gesù, poiché leggiamo sul suo conto che “l’imperio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, per dare incremento all’impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora in perpetuo: questo farà lo zelo dell’Eterno [Geova] degli eserciti”. — Isa. 9:5, 6.
22, 23. (a) Da chi dipende l’infallibile sostegno e il permanente successo dell’unico potere governante di tutta la terra che ora è effettivamente stabilito? (b) Chi annuncia ora questo vero e durevole governo, quanto spesso e fino a quando continueranno a far questo e con quale beneficio per se stessi e per altri?
22 Geova, l’Iddio vivente, sostiene tutta questa disposizione. È la sua volontà, la sua potenza, il suo zelo, che fa di tutto questo una tangibile realtà. Geova farà questo. Quando vediamo questo glorioso regno che egli ha istituito, noi dobbiamo certamente parlarne. Sappiamo che c’è bisogno di un governo giusto e come Cristiani dobbiamo dirlo ad altri in ogni circostanza, “ogni giorno”. (Sal. 145:2) Noi ci dobbiamo manifestare come popolo di Dio. “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. — Matt. 24:14, NW.
23 Parliamo dunque di cose giuste ora. Parlate di questo regno, il permanente governo di Geova, e voi otterrete la vita. Voi ne avete acquistato conoscenza dall’insegnamento orale, e potete rimanere nella via della vita. Come? “Chiunque viene oralmente ammaestrato nella parola condivida tutte le buone cose con colui che dà tale orale ammaestramento”. (Gal. 6:6, NW) Potete far questo accompagnando il maestro orale nella predicazione, parlando, dichiarando, insegnando, esaltando con lui la gloria del regno di Geova. Voi avete la responsabilità di ‘far conoscere ai figli degli uomini le sue gesta e la gloria della maestà del suo regno’. Agendo così, insieme al salmista, voi potete dire di continuo a Geova: “Il tuo regno è un regno eterno, e la tua signoria dura per ogni età”. (Sal. 145:13) Se volete la vita, dovete anche dire con le parole del testo annuale: “Ogni giorno ti benedirò e loderò il tuo nome in sempiterno”. — Sal. 145:2.
24. È forse l’annuncio dello stabilito regno di Geova limitato a quelli che ora lo compiono? Perché?
24 Noi non siamo tanto egoisti da pensare che quest’opera di predicazione debba essere compiuta solo da quelli che ora sono testimoni di Geova. Noi non siamo una società o organizzazione segreta, limitata o privata. Invitiamo tutto il mondo a cui impartiamo ammaestramento orale, cui parliamo, affinché venga e condivida con noi queste buone cose, onde partecipi con noi alla pace e impari i propositi di Geova in modo che ogni “pecora” divenga pure un vero adoratore e predicatore. Noi non cerchiamo di costringere nessuno ad associarsi con qualche cosa; ma vogliamo senza dubbio che le persone ottengano la vita. Noi non vogliamo morire, né vogliamo che altri muoiano; vogliamo che vivano; vogliamo che riconoscano il Sovrano Governatore dell’universo, Geova Dio. Perché, dunque, in tutto il nostro ammaestramento orale non dovremmo volere ch’essi vengano con noi e parlino, come parliamo noi?
25, 26. In adempimento di quale antica predizione, e come, praticamente, si dà ora un sincero benvenuto al crescente numero di proclamatori del Regno?
25 Ora non ci dev’essere nessuna sosta in quest’opera di predicazione che noi stiamo compiendo. E non ci sarà nessuna sosta nella predicazione della buona notizia, perché “lo spirito e la sposa continuano a dire: ‘Vieni!’” Perciò “chiunque ode dica: ‘Vieni!’ E chiunque ha sete venga; chiunque vuole prenda l’acqua della vita gratuitamente”. — Apoc. 22:17, NW.
26 Non possiamo essere egoisti a questo riguardo. Andate dal vostro prossimo, dai vostri parenti, di casa in casa, e dite: ‘Venite! e prendete quest’acqua di vita, senza costo, senza prezzo. Prendetela gratuitamente’. Più che mai ciascuno di noi renda ‘note ai figliuoli degli uomini le sue gesta e la gloria della maestà del suo regno’.