-
“Sia fatta la tua volontà in terra”La Torre di Guardia 1959 | 15 novembre
-
-
delle parole, e quali, nell’immergere Gesù nelle acque del Giordano. Ma Gesù sapeva perché era venuto a farsi battezzare: per compiere la volontà del suo Padre celeste, in terra come in cielo.
19 L’apostolo Paolo lo spiega, dicendo riguardo al suo Signore Gesù: “Non è possibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati. Perciò quando viene nel mondo egli dice:’ “Tu non hai desiderato né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo. Tu non hai approvato gli interi olocausti né l’offerta per il peccato”. Allora ho detto: “Ecco, io sono venuto (nel rotolo del libro è scritto di me) per fare la tua volontà, o Dio”’. Dopo aver detto prima: ‘Tu non hai desiderato né approvato sacrifici e offerte e interi olocausti e offerte per il peccato’ — sacrifici che sono offerti secondo la legge — egli dice quindi in realtà: ‘Ecco, io son venuto per fare la tua volontà’. . . . Per mezzo di detta ‘volontà’ noi siamo stati santificati mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre”. (Ebr. 10:4-10) L’apostolo Paolo applicava qui a Gesù in occasione del suo battesimo il profetico Salmo 40:6-8.
20 Col battesimo in acqua Gesù simboleggiava la propria dedicazione di sé, corpo e tutto, a fare la volontà di Dio più di quanto non avesse richiesto la legge data mediante Mosè. Col battesimo in acqua, essendo sepolto da Giovanni sotto le acque, Gesù era simbolicamente morto alla sua passata condizione di vita terrena. La sua volontà non era morta, perché quando venne fatto risalire dal Giordano era ancora in possesso della sua volontà. Egli in seguito disse: “Il mio cibo è che io faccia la volontà di colui che mi ha mandato e finisca la sua opera”. “Cerco non la mia volontà ma la volontà di colui che mi ha mandato”. “Son disceso dal cielo per fare, non la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di tutto ciò che mi ha dato ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Perché questa è la volontà del Padre mio, che chiunque osservi il Figlio ed eserciti fede in lui abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”. E in preghiera a Dio poco prima di essere tradito dall’infedele Giuda, Gesù disse: “Padre mio, se non è possibile che questo calice si allontani da me senza che lo beva, si compia la tua volontà”. “Tuttavia, sia fatta non la mia volontà, ma la tua”. — Giov. 4:34; 5:30; 6:38-40; Matt. 26:42; Luca 22:42; vedi anche 1 Corinzi 7:37.
21 Fino al giorno in cui fu effettivamente battezzato nella morte letterale sul palo di tortura, egli dovette continuamente esercitare il potere della volontà in armonia con la volontà di Dio, suo Padre. (Giov. 21:22) Egli non era ipocrita quando insegnò ai suoi discepoli a pregare Dio: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. — Matt. 6:9, 10.
(Continua)
-
-
Ragione del naufragioLa Torre di Guardia 1959 | 15 novembre
-
-
Ragione del naufragio
● “La maggior parte delle persone è disposta a considerare il Sermone sul Monte come una bandiera sotto cui navigare”, disse una volta Oliver Wendell Holmes, “ma pochi se ne servono come di un timone da cui farsi dirigere”.
-