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BraccialettoAusiliario per capire la Bibbia
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anelli con campanellini. Tali ornamenti portati alle caviglie dalle donne a volte erano legati fra loro da catenelle. Queste producevano un suono tintinnante quando la ragazza camminava, attirando così l’attenzione. Le catenelle portate alle caviglie costringevano la donna a camminare a piccoli passi, e le conferivano un’andatura ritenuta più femminile e aggraziata. — Isa. 3:16-20.
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BraccioAusiliario per capire la Bibbia
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Braccio
1. Arto del corpo umano, spesso usato nella Bibbia in modo illustrativo per indicare forza o potenza. Il “braccio” di Geova Dio è incommensurabilmente potente, in grado di compiere mirabili opere creative. (Ger. 27:5; 32:17) Inoltre mediante il suo “braccio” Geova domina (Isa. 40:10; Ezec. 20:33); salva chi è in difficoltà (Sal. 44:3; Isa. 52:10); libera il suo popolo (Eso. 6:6; Isa. 63:12; Atti 13:17); lo sostiene e ne ha cura (Deut. 33:27; Isa. 40:11; Osea 11:3); giudica (Isa. 51:5); disperde i nemici. (Sal. 89:10; Luca 1:51) Rompere il braccio di qualcuno significa infrangerne la potenza. (Giob. 38:15; Sal. 10:15; Ger. 48:25) Per mezzo di Gesù Cristo, rivestito di autorità e potenza, e in qualità di Giudice e Giustiziere, Geova manifesta la Sua potenza, rappresentata dal Suo “braccio”. — Isa. 53:1; Giov. 12:37, 38.
Il braccio di carne, che rappresenta la potenza umana, è secondo la Bibbia indegno di fiducia e tradisce chi confida in esso. Geova avverte il suo popolo dell’errore di confidare nel braccio umano e delle disastrose conseguenze che può avere. (II Cron. 32:8; Ger. 17:5) Egli romperà il braccio dei malvagi, che secondo la descrizione grava in modo oppressivo sulle loro vittime. — Giob. 35:9; 38:15; Sal. 10:15.
Nella statua del sogno del re Nabucodonosor, il petto e le braccia d’argento rappresentano l’impero medo–persiano, che successe a Babilonia, la testa d’oro, quale potenza mondiale. — Dan. 2:32, 39.
2. Unità di misura della profondità marina, equivalente a quattro cubiti (m 1,8 ca.), che corrisponde pressappoco alla distanza fra la punta delle dita delle mani di un uomo con le braccia tese. — Atti 27:28.
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BraciereAusiliario per capire la Bibbia
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Braciere
Scaldino che in genere consisteva di un recipiente a forma di tegame rialzato da terra per mezzo di piedini e destinato a contenere brace o carbone ardente. Il termine ebraico tradotto braciere (’ahh) è ritenuto d’origine egiziana, avvalorando l’ipotesi che il braciere stesso fosse stato un’innovazione egiziana. — Ger. 36:22, 23.
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BrinaAusiliario per capire la Bibbia
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Brina
Strato bianco–argenteo di piccoli aghi di ghiaccio che si forma quando la temperatura scende sotto lo zero. I cristalli di ghiaccio oblunghi e aghiformi sono di solito perpendicolari alla superficie su cui si formano, e più abbondanti ai margini. Il vapore acqueo dell’atmosfera si congela senza passare attraverso lo stato liquido e ricopre, di solito durante la notte, alberi, piante e altri oggetti.
La manna che Geova provvide agli israeliti durante i quarant’anni di peregrinazione nel deserto è così descritta in Esodo 16:14: “Lo strato di rugiada evaporò, ed ecco, sulla superficie del deserto c’era una cosa fine a fiocchi, fine come la brina sulla terra”. Geova parla a Giobbe della “brina del cielo”, senza dubbio perché si forma nell’atmosfera. (Giob. 38:29) Il salmista dice di Geova: “Sparge la brina proprio come la cenere”. (Sal. 147:16) Geova produce la brina con la stessa facilità con cui un uomo sparge la cenere con la mano. Difatti copre o riveste alberi, erba, case, ecc., come cenere sparsa dall’invisibile mano di Geova.
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BronzoAusiliario per capire la Bibbia
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Bronzo
Vedi RAME.
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BrucoAusiliario per capire la Bibbia
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Bruco
Larva di farfalle o falene. “Bruco” traduce il termine ebraico gazàm, che si ritiene derivato da una radice che significa “tagliare” oppure da una che significa “tosare”. Quando sono molto numerosi i bruchi, come le locuste, letteralmente tagliano o tosano la vegetazione pezzo per pezzo, foglia per foglia, finché la pianta rimane quasi completamente spoglia. (Gioe. 1:4; 2:25; Amos 4:9) Benché l’idea tradizionale sia che il termine ebraico gazàm significhi “locusta”, i traduttori della Settanta usarono il termine greco kàmpe, che significa bruco. Anche il lessico ebraico e aramaico di Koehler e Baumgartner propende per bruco come traduzione di gazàm.
I colori dei bruchi di solito si fondono con l’ambiente circostante, benché ci siano bruchi dai vivaci colori e dal disegno spiccato. La testa del bruco ha corte antenne, da due a sei occhi semplici per parte e forti mascelle. Oltre la testa, in genere il bruco ha dodici segmenti o anelli, con un paio di zampe unghiate e articolate per ciascuno dei primi tre segmenti, zampe che si trasformano poi in quelle dell’insetto adulto. Le sei zampe davanti servono per la locomozione e anche per tener fermo il cibo mentre mangia. Quasi tutti i bruchi hanno altre cinque paia di pseudozampe, ciascuna munita di una serie di uncini. Quattro paia di tali zampe si trovano rispettivamente dal sesto al nono segmento e un paio sull’ultimo segmento.
I bruchi sono quasi esclusivamente vegetariani. Hanno appetito vorace e alcuni consumano il doppio del proprio peso di verdura in un giorno. Perciò in gran numero provocano non poco danno alla vegetazione. Ci sono però molti uccelli che si nutrono in prevalenza di queste larve di farfalle o falene.
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BulAusiliario per capire la Bibbia
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Bul
Ottavo mese lunare del calendario sacro degli israeliti, e secondo mese del calendario secolare. (I Re 6:37, 38; Gen. 7:11) Corrispondeva a parte di ottobre e parte di novembre. Dopo l’esilio in Babilonia questo mese fu chiamato marheshvan o marchesvan, abbreviato poi in heshvan. — Vedi CALENDARIO
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BulbulAusiliario per capire la Bibbia
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Bulbul
(bùlbul) [ebr. ʽaghùr].
Nome di alcuni tipi di uccelli di media grandezza simili a tordi, comuni in Africa e nell’Asia meridionale, inclusa la Palestina. Il bulbul ha collo corto, ali corte e coda lunga. Il nome arabo del bulbul corrisponde all’ebraico ʽaghùr. (Isa. 38:14; Ger. 8:7) Alcune versioni traducono ʽaghùr “gru”, ma il “cinguettare [da tsaphàph]” dell’uccello menzionato da Ezechia non sembra descrivere il verso profondo simile al suono di una tromba caratteristico della gru. Nel suo libro Kleine Lichter, il lessicografo tedesco Ludwig Koehler dice che il termine ebraico ʽaghùr descrive un uccello che ‘arruffa o rizza le penne’ e a proposito del bulbul dice che “durante le pause (del canto) . . . ogni tanto alza le lunghe penne simili a una cresta dietro il capo” (pp. 38, 39). A differenza del grido della gru, il canto del bulbul è piuttosto flautato ed è descritto come un cinguettio e gorgheggio insieme.
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BrigliaAusiliario per capire la Bibbia
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Briglia
Vedi FRENO
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BrulichioAusiliario per capire la Bibbia
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Brulichio
Vedi SCIAME.
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