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Come ho allevato i figli senza un maritoLa Torre di Guardia 1979 | 1° ottobre
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dire che sono ormai più di quattro anni che anche lui presta servizio come pioniere.
Come sono felice che ora serviamo Geova come famiglia unita. Solo grazie alla forza e alla guida che Geova provvede tramite la sua Parola e la sua organizzazione sono riuscita ad allevare i miei figli senza l’aiuto di un marito. Ecco perché dico con il salmista biblico: “Veniamo dinanzi alla sua persona con rendimento di grazie; con melodie urliamo in trionfo a lui. Poiché Geova è un grande Dio e un gran Re su tutti gli altri dèi”. — Sal. 95:2, 3.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1979 | 1° ottobre
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Domande dai lettori
● Gesù è il “mediatore” solo per i cristiani unti?
Il termine “mediatore” ricorre solo sei volte nelle Scritture Greche Cristiane ed è scritturalmente impiegato in riferimento a un patto formale.
Mosè fu il “mediatore” del patto della Legge stipulato fra Dio e la nazione di Israele. (Gal. 3:19, 20) Cristo, invece, è il “mediatore di un nuovo patto” fra Geova e l’Israele spirituale, l’“Israele di Dio”, i cui componenti presteranno servizio con Gesù come re e sacerdoti in cielo. (Ebr. 8:6; 9:15; 12:24; Gal. 6:16) In un tempo in cui Dio stava scegliendo le persone da includere in quel nuovo patto, l’apostolo Paolo scrisse che Cristo era il “solo mediatore fra Dio e gli uomini”. (1 Tim. 2:5) Ragionevolmente, Paolo stava qui usando il termine “mediatore” nello stesso modo in cui l’aveva usato le altre cinque volte (precedenti rispetto al tempo in cui fu scritto I Timoteo 2:5), riferendosi a quelli che allora venivano introdotti nel nuovo patto del quale Cristo è il “mediatore”. Perciò, in senso strettamente biblico Gesù è il “mediatore” solo per i cristiani unti.
Il nuovo patto avrà termine con la glorificazione del rimanente che oggi è in quel patto il cui mediatore è Cristo. I componenti della “grande folla” di “altre pecore” che oggi si sta formando non sono in quel nuovo patto. Tuttavia, associandosi con il “piccolo gregge” di quelli che sono ancora inclusi in quel patto, essi ricevono i benefìci che scaturiscono da quel nuovo patto. Durante il millennio Gesù Cristo sarà il loro re, sommo sacerdote e giudice. Per informazioni più dettagliate, vedi Ausiliario per capire la Bibbia (inglese), pagine 1129 e 1130, alla voce “Mediator”; anche L’“eterno proposito” di Dio ora trionfa per il bene dell’uomo, pagina 159, paragrafo 10; La Torre di Guardia del 1º agosto 1966, pagine da 456 a 473; del 1º giugno 1973, pagine 333 e 334, al sottotitolo “La via che conduce a un nuovo patto”; del 15 marzo 1974, pagina 166, al sottotitolo “Il nuovo patto”.
● In Salmo 89:19, chi sono i “leali” ai quali Geova parlò in una visione?
Un esame del Salmo 89 rivela che l’argomento in discussione è il patto del Regno. I versetti 19, 20 e 29 di questo salmo dicono: “In quel tempo parlasti in una visione ai tuoi leali, e dicevi: ‘Ho posto aiuto su un potente; ho esaltato uno scelto fra il popolo. Ho trovato Davide mio servitore; l’ho unto con il mio olio santo . . . E per certo stabilirò il suo seme per sempre e il suo trono come i giorni del cielo’”.
Il racconto di I Cronache 17 mostra che la promessa di una dinastia perpetua nella casa di Davide fu rivelata al profeta Natan in una visione. Primo Cronache 17:15 ci dice: “Natan parlò a Davide secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione”. I “leali” sono pertanto Natan e Davide, avendo quest’ultimo ricevuto la rivelazione divina tramite Natan.
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