Benefici e ricompense della sicurezza spirituale
1. Chi è al sicuro dai pericoli del mondo che va alla deriva?
LA SICUREZZA materialistica e fisica dell’umanità viene meno, ma la sicurezza spirituale è una salvaguardia contro i pericoli morali, sociali, politici e religiosi di questo mondo che va alla deriva. Quelli che mettono al primo posto nella loro vita le cose spirituali esposte nella Sacra Parola di Dio hanno la sicurezza spirituale. Sanno che Dio avrà cura di tutti gli altri loro bisogni.
2, 3. In che modo il rimanente e la “grande folla” hanno realmente fatto di Geova il loro “rifugio”?
2 In quanto a dare a Dio il posto predominante nella nostra vita, l’ispirato scrittore del Salmo 91 prosegue dandoci un senso di sicurezza con le parole: “Perché tu dicesti: ‘Geova è il mio rifugio’, hai fatto dell’Altissimo stesso la tua dimora; non ti accadrà nessuna calamità, e nemmeno una piaga si avvicinerà alla tua tenda”. — Sal. 91:9, 10.
3 Che pensiero meraviglioso, quello di fare dell’Altissimo Dio “la tua dimora”! Questo accade non solo perché abbiamo detto a Geova: “Sei il mio rifugio”, ma anche perché abbiamo realmente fatto di Lui il luogo dove cerchiamo riparo per salvarci. Apertamente e in pubblico, l’unto rimanente dell’Israele spirituale di Dio ha dichiarato che Geova è il suo rifugio, specialmente dall’anno 1925 in poi. La “grande folla” comparsa di recente si è unita al rimanente nell’adorare Geova come Dio e ha imitato il rimanente nel dichiarare e nel fare di Lui il suo rifugio, e quindi la sua “dimora”.
4. Questi due gruppi hanno seguito un’unita linea di condotta riguardo a quale rimarchevole contesa?
4 Questi due gruppi hanno proclamato unitamente che l’Altissimo, Geova, è il Sovrano Universale. Nella contesa ora in atto fra il dominio divino dell’intera terra e il dominio umano, essi si sono schierati per la sovranità di Geova. Annunciano ininterrottamente in tutto il mondo che il messianico regno di Dio retto dal suo Figlio, Gesù Cristo, è la sola speranza per l’afflitta umanità. Essi dimorano in Geova come sola Fonte di ogni sicurezza. I loro eterni interessi per il presente e il futuro sono al sicuro in Lui!
5. Qual è il genere di calamità che non accade a quelli che fanno di Dio il rifugio della loro vita?
5 Per questo mondo malvagio, le calamità aumentano, non solo negli affari politici ed economici, ma assai più penosamente nelle questioni morali, sociali e religiose. Ma a quelli che fanno del solo vivente e vero Dio, Geova, il rifugio della loro vita, non “accadrà nessuna calamità”. Vale a dire, nessuna delle calamità descritte nei precedenti versetti del Salmo 91. Certo, potranno subire con il pubblico in generale immani calamità naturali come inondazioni, uragani, terremoti, epidemie, penurie di viveri, i danni delle guerre internazionali e intertribali e delle rivoluzioni politiche, ma esse non distruggono la loro spiritualità né indeboliscono la loro fede e fiducia nell’Onnipotente Dio. E possono riprendersi materialmente e fisicamente da queste calamità terrene.
6. Perché la calamità spirituale è più grave, e chi sono quelli che la subiscono?
6 La calamità spirituale, comunque, è diversa. Non ci si può riprendere da essa, come nel caso della cristianità e del giudaismo religiosi. Questi gruppi religiosi, come il paganesimo, non sono spiritualmente prosperi. Rimangono nel loro stato di malattia e infermità religiosa, e li attende una devastatrice calamità nella veniente “grande tribolazione”. (Matt. 24:21, 22; Riv. 7:14) È riservata la calamità a tutti quelli che non si rifugiano in Geova e non dimorano in lui.
7. (a) Che cosa sono le figurative “piaghe” che contagiano il mondo simile a città? (b) In quale condotta è la salvezza per noi che siamo come residenti forestieri in tende?
7 Quelli che dimorano fiduciosamente nell’Altissimo Dio sono raffigurati come residenti forestieri, che dimorano in tende in questo attuale sistema di cose, fuori dei confini della città. (1 Piet. 2:11; Ebr. 11:8-10) A loro come classe è fatta la promessa divina: “E nemmeno una piaga si avvicinerà alla tua tenda”. (Sal. 91:10) Tra le “piaghe” spiritualmente nocive che ora infestano il mondo simile a una città vi sono cose contagiose come nazionalismo, fanatico patriottismo, l’insegnamento dell’evoluzione come fatto, l’egoistico materialismo, l’abuso di droga, la mania delle trasfusioni di sangue, le pratiche spiritiche, la moderna “nuova moralità sessuale”, l’amore dei piaceri anziché l’amore di Dio, il settarismo religioso, la “critica” della Bibbia, l’adorazione della “mucca sacra” della scienza, inoltre l’adorazione della politica “bestia selvaggia” e l’adorazione della sua “immagine” postbellica, le Nazioni Unite, che successero alla Lega delle Nazioni. (Riv. 9:20, 21; 13:1-18) Solo tenendo la loro “tenda” piantata molto lontano dalla “città” di questo mondo, quelli che fanno di Geova il loro rifugio eviteranno il contagio delle sue molte “piaghe”. Manteniamoci dunque lontani, non essendo parte di questo mondo. — Giov. 17:14-16; si paragoni Ebrei 11:9, 10.
PROTEZIONE ANGELICA PER NON CADERE VITTIME
8. Di che cosa abbiamo bisogno piuttosto che della semplice guida umana, e ci è disponibile?
8 Mentre camminiamo in questo mondo di pericoli spirituali abbiamo bisogno più che di guida umana affinché le nostre vie siano accette a Dio. Tale guida sovrumana ci è assicurata, “poiché”, come aggiunge il salmista, “egli darà ai suoi propri angeli il comando riguardo a te, di guardarti in tutte le tue vie”. — Sal. 91:11.
9. Questo ci rammenta quale promessa fatta all’Israele carnale, e quale servizio reso a Gesù, e quale assicurazione fatta riguardo ai suoi seguaci simili a fanciulli?
9 Questa promessa ci rammenta che, per mezzo del profeta Mosè, Dio disse alla nazione dell’Israele carnale: “Ecco, mando un angelo davanti a te per custodirti nella strada e per condurti nel luogo che io ho preparato. Poiché il mio angelo andrà davanti a te e in realtà ti condurrà”. (Eso. 23:20, 23; 32:34; 33:2) E dopo che il Figlio di Dio, Gesù Cristo, ebbe respinto tre tentazioni presentategli nel deserto della Giudea, una delle quali riguardava Salmo 91:11, 12, “il Diavolo lo lasciò, ed ecco, vennero degli angeli e lo servivano”. (Matt. 4:1-11) In riferimento ai suoi seguaci simili a fanciulli, Gesù disse: “I loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nel cielo”. (Matt. 18:10) Questi angeli celesti hanno ora un comando divino rispetto al rimanente degli Israeliti spirituali e ai loro leali compagni.
10. Il compito degli angeli di “guardarti in tutte le tue vie” a quali “vie” si applica?
10 Il compito di questi angeli di “guardarti in tutte le tue vie” si applicherebbe alle “vie” seguite dagli adoratori di Geova che sono in armonia con la Sua rivelata Parola e che sono perciò da Lui approvate e dirette. I suoi angeli non seguirebbero il “rimanente” e la “grande folla” dei suoi compagni in vie diverse, egoistiche, ostinate. — Matt. 13:41, 42.
11. Come la profezia di Gesù sul “termine del sistema di cose” e del messaggero che vola in mezzo al cielo indicò che gli angeli hanno a che fare con i suoi seguaci sulla terra?
11 La profezia stessa di Gesù sul “segno della [sua] presenza e del termine del sistema di cose” prediceva chiaramente che avrebbe mandato i suoi angeli per il radunamento degli eletti componenti dell’Israele spirituale. E, quando fosse venuto a separare le persone delle nazioni come pecore e capri, gli angeli sarebbero stati con lui. (Matt. 24:3, 31; 25:31, 32; Riv. 7:1-8) L’ultimo libro della Bibbia, la Rivelazione data all’apostolo Giovanni per mezzo di Gesù, rivela in maniera precisa che gli angeli celesti sarebbero stati associati all’unto rimanente dell’Israele spirituale nelle loro attività terrene durante questo “termine del sistema di cose”. Per esempio, nell’adempimento della visione di Giovanni sull’angelo che volava in mezzo al cielo con l’eterna buona notizia da dichiarare a tutti gli abitanti della terra, è indicato che gli angeli guidano e guardano gli adoratori di Geova che fanno tale opera sulla terra. (Riv. 14:6, 7) Ma c’è dell’altro:
12. Secondo la Rivelazione, allorché il rimanente a quel tempo cominciò a versare le “sette ultime piaghe”, perché dovette aver avuto guida e protezione angelica?
12 Quando si cominciarono a versare le “sette ultime piaghe” negli anni 1922-1928 E.V., per mezzo dell’unto “rimanente” a quel tempo dovettero esserci la guida e la protezione degli angeli. Questo è logico, poiché Rivelazione, capitoli 15-17, rivela che le “coppe” piene dell’ira di Dio furono tenute e usate da angeli celesti che avevano ricevuto questi vasi dalle mani di Dio. Avanzando così nelle vie divine del servizio gli adoratori di Geova hanno la certezza che gli angeli li guardano. — Sal. 34:7; Ebr. 1:13, 14.
13. Che cosa pongono gli strumenti terreni di Satana sul sentiero di quelli che camminano nelle “vie” di Geova, e che cosa ne dice Salmo 91:12?
13 Le “vie” che noi, come adoratori di Geova Dio, seguiamo sono in mezzo a questo mondano sistema di cose di cui Satana il Diavolo è “l’iddio”. (2 Cor. 4:4) Per cui, si poteva attendere che gli strumenti terreni di questo falso dio avrebbero posto sul nostro cammino pietre figurative per far inciampare gli adoratori di Geova e causar loro una disastrosa caduta. Ma in riferimento a tali cause d’inciampo il salmista parla ulteriormente degli angeli di Geova, dicendo: “Sulle loro mani ti porteranno, affinché tu non urti il piede contro una pietra”. — Sal. 91:12.
14. Nel primo secolo della nostra Èra Volgare, che cosa fu “una pietra contro cui andare a sbattere” per la nazione dell’Israele carnale, e perché?
14 Ciò vuol dire che questi angeli celesti ci sosterranno, ci sorreggeranno, affinché non siamo danneggiati da una tal “pietra”. Nel lontano primo secolo della nostra Èra Volgare gli apostati Israeliti, “entrambe le case d’Israele”, non ebbero tale assistenza angelica che impedisse loro di inciampare e di rovinarsi spiritualmente. Essi inciamparono nel vero Messia di Geova, Gesù Cristo, che fu per loro “una pietra contro cui andare a sbattere” e “una roccia su cui inciampare”, come prediceva Isaia 8:14. (1 Piet. 2:7, 8) Respingendo Gesù come Messia i circoncisi Giudei si sono feriti spiritualmente fino a questo medesimo giorno. Comunque, questa non è la “pietra” di cui si parla in Salmo 91:12.
15. In che modo la “pietra” di Salmo 91:12 è diversa, e come lo si può illustrare?
15 Questa “pietra” è qualche cosa che proviene dal grande Avversario di Geova, Satana il Diavolo; e così se si accetta ciò che è questa “pietra” si perde il favore di Dio. Essa è diversa dalla “pietra” messianica del primo secolo, che, se accettata dalla nazione giudaica, avrebbe permesso loro di continuare ad avere il favore di Dio. Ma allora i nazionalistici Giudei seguirono falsi Messia non mandati da Dio. Guardando avanti anche al nostro tempo, Gesù Cristo avvertì i suoi discepoli contro i falsi Messia o Cristi in questo “termine del sistema di cose”. (Matt. 24:3, 5, 23-26) Avverando la predizione, sono sorti questi “falsi Cristi”, non particolarmente sotto forma di singoli uomini, ma sotto forma di sistemi politici ed economici a cui sono stati attribuiti poteri messianici e tramite cui erano attese benedizioni messianiche. Per esempio, come quando Nikita Kruscev promise che il comunismo russo da lui sostenuto avrebbe stabilito il paradiso per il popolo. E come potremo mai dimenticare che, nel dicembre del 1918, il Consiglio Federale delle Chiese di Cristo in America acclamò la proposta Lega delle Nazioni come “l’espressione politica del Regno di Dio sulla terra”?
16. Grazie agli angeli, quali sono alcune ‘pietre’ contro cui i testimoni di Geova non hanno urtato il piede così da cadere?
16 Gli angeli di Geova hanno fedelmente ‘portato i Suoi adoratori sulle loro mani’ così che non hanno urtato il piede contro “una pietra” di tale genere perdendo così il suo favore. Quando, nel novembre del 1939, essi sostennero pubblicamente di attenersi alla “neutralità” cristiana verso tutte le controversie mondane, questo li fortificò nella condotta già prescelta di rifiutare la coscrizione militare, in tempo di pace come in tempo di guerra. Dopo la prima guerra mondiale sorsero dittatori nel governo politico, come Adolf Hitler che si prefisse di ristabilire il Sacro Romano Impero della nazione tedesca per mille anni. Ma i cristiani testimoni di Geova non cedettero mai a tali dittatori come se avessero preso il posto del vero Messia di Geova, Gesù Cristo. In tempi di prova riguardo alla supremazia della legge dell’Altissimo Dio, hanno fatto proprie le parole degli apostoli di Cristo e hanno detto a uomini politici, giudici e poliziotti: “Dobbiamo ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini”. (Atti 5:29) Grazie agli angeli di Geova, neppure “una pietra” come bandi e proscrizioni contro di loro e contro la loro predicazione del regno di Dio ha fatto inciampare e cadere i Suoi adoratori.
AL SICURO DA ATTACCHI APERTI E SEGRETI
17. In quanto al tipo di linguaggio, come Salmo 91:13 somiglia a Luca 10:19?
17 Verso la fine dell’anno 32 E.V., Gesù Cristo mandò settanta discepoli come evangelizzatori del messianico regno di Dio. Parlando loro evidentemente in linguaggio simbolico, disse: “Ecco, vi ho dato l’autorità di calpestare serpenti e scorpioni, e sopra tutta la potenza del nemico, e nulla potrà in alcun modo farvi male”. (Luca 10:19) Similmente, in senso simbolico, ora il salmista dice alla classe che ha fatto di Geova la sua dimora: “Sul giovane leone e sul cobra camminerai; calpesterai il giovane leone fornito di criniera e la grossa serpe”. — Sal. 91:13.
18. In che modo, figurativamente, il “giovane leone” è stato calpestato?
18 Il giovane leone fa un attacco aperto e frontale, esponendosi. Così, anche i potenti stati politici sono ricorsi all’azione legislativa che designa la vittima. Hanno apertamente emanato leggi dirette ai testimoni di Geova. O hanno applicato contro di essi leggi nazionalistiche. A quale scopo? Per divorarli, per assimilarli, per renderli religiosamente soggetti allo Stato, facendone un’istituzione religiosa nazionale, staccata dal corpo mondiale dei testimoni di Geova che è governato da Dio in giù. I leali testimoni di Geova hanno respinto tale disposizione totalitaria, dominata dallo Stato. Teocraticamente si sono attenuti con fermezza al Dominio di Dio!
19. In che modo, figurativamente, il “cobra” è stato calpestato?
19 A differenza del giovane leone, il cobra colpisce nel buio da un nascondiglio. È pericoloso, come un “serpente presso il lato della strada”, a cui fu paragonata la tribù di Dan e che ‘morde i calcagni del cavallo’. (Gen. 49:16, 17) Venefici e insospettati attacchi simili a quelli del cobra sono stati lanciati contro i testimoni di Geova, le vittime prescelte, mentre svolgono la loro pubblica opera di proclamare di casa in casa in regno di Dio, anche nei paesi dove le religioni di stato hanno il potere. Nascondendosi dietro lo Stato di cui si servono come giustiziere, gli ecclesiastici della cristianità hanno lanciato ai testimoni di Geova attacchi clandestini per mezzo degli uomini politici, dei legislatori, delle autorità di polizia e dei giudici dei tribunali. (Sal. 94:20) Ma per quanto li riguarda, i testimoni di Geova non sono rimasti paralizzati per il timore del veleno degli attacchi sleali. Hanno continuato a osservare la legge e sono pacificamente ricorsi ai tribunali per difendere i loro diritti costituzionali, appellandosi alla Dichiarazione dei Diritti concessa dallo Stato. Hanno portato la loro lotta legale dinanzi alle più alte corti del paese per stabilire e difendere legalmente la libertà di religione e il diritto di predicare il regno di Dio. (Filip. 1:7, 16) Spesso la vittoria ha coronato i loro sforzi!
20. Nonostante la loro letteratura biblica sia stata proibita, in che modo i Testimoni hanno ugualmente fatto discepoli?
20 Sia che lanciassero attacchi aperti e frontali o attacchi nascosti e clandestini, i nemici sono stati calpestati dagli avanzanti testimoni dell’Altissimo Dio. Quando la loro letteratura è stata proibita hanno continuato ad avanzare nella loro opera scritturale di fare discepoli di Cristo usando solo la Bibbia nella loro opera di testimonianza. Sono stati fatti discepoli! — Matt. 28:19, 20.
21. In che modo gli adoratori di Geova calpestano il simbolico “giovane leone fornito di criniera”?
21 Il salmista accresce l’intensità del linguaggio figurato quando, in un parallelismo, parla di calpestare “il giovane leone fornito di criniera e la grossa serpe”. Il giovane leone fornito di criniera dovrebbe essere più vecchio e avere anche un aspetto più feroce del giovane leone; e la grossa serpe sarebbe un rettile mostruoso, che i Salmi, nella Versione greca dei Settanta, chiamano “dragone”. Comunque, per quanto il simbolico giovane leone fornito di criniera abbia un aspetto impressionante, feroce, quando fa il suo attacco aperto e frontale, gli adoratori di Geova calpestano questo pericoloso attaccante. Continuano a camminare, ubbidendo all’Altissimo Dio come Sovrano Governante anziché a uomini od organizzazioni umane simili a leoni. Essi rendono al leonino Cesare solo ciò che appartiene a Cesare e non trattengono in alcun modo nulla di ciò che appartiene a Dio, dandogli tutte le cose che Gli appartengono. (Atti 5:29; Matt. 22:21) Non sono dunque spiritualmente danneggiati dalla minacciosa azione del “leone”.
22. In che modo gli adoratori di Geova calpestano la simbolica “grossa serpe”?
22 La “grossa serpe” simile a dragone ci rammenta il padre del “seme” del serpente, Satana il Diavolo, “l’originale serpente”. (Gen. 3:15; Riv. 12:9) Lì il salmista lo raffigura non come un “mostro marino”, ma come un mostro terrestre, un rettile di eccezionale grandezza, abbastanza lungo da avvolgere le sue spire attorno a un uomo per schiacciarlo e inghiottirlo. (Ger. 51:34) Se dunque gli adoratori di Geova discernono che Satana il Diavolo, per mezzo della sua mostruosa organizzazione mondiale, cerca di avvolgerli nelle sue spire e di schiacciarli con le pressioni mondane e di inghiottirli nella sua organizzazione controllata dai demoni, si scuotono e se ne liberano calpestando questa “grossa serpe”. Evitano ogni forma di spiritismo e vi resistono, non permettendo così ai demoni di impadronirsi con astuzia della loro mente e della loro volontà. (Luca 10:17) Anzitutto, l’unto rimanente dei coeredi di Cristo deve far questo se desidera partecipare all’adempimento di Romani 16:20, che Satana sia stritolato fra breve sotto i loro piedi. Devono fare ora passi positivi contro questo “dragone” infuocato e tenerlo sempre sotto i piedi. — 1 Piet. 5:8.
AMANO DIO E CONOSCONO IL SUO NOME
23. Che cosa dice Dio in Salmo 91:14 riguardo a quelli che Lo amano per quello che è?
23 Satana il Diavolo nega che le creature umane possano amare Dio il Creatore solo per quello che Egli è. Ma l’Altissimo Dio apprezza il vero amore anche delle Sue creature terrene. Il salmista mostra come Dio esprime questo apprezzamento, presentando ora Dio come se parlasse e dicesse riguardo ai Suoi amorevoli adoratori come classe: “Perché in me ha riposto il suo affetto, anch’io gli provvederò scampo. Lo proteggerò perché ha conosciuto il mio nome”. — Sal. 91:14.
24. Quindi, anziché solo per trovare sicurezza spirituale, perché i Suoi adoratori si sono rifugiati in Lui?
24 Gli adoratori del solo vivente e vero Dio hanno riposto il loro affetto in lui perché egli è la più alta personificazione dell’amore. Si sono attenuti o aggrappati affettuosamente a lui, essendo il loro cuore spontaneamente attratto da lui. Hanno il comando di amarlo, ma lo amano perché per primo egli li amò ed espresse questo amore per mezzo del suo unigenito Figlio, Gesù Cristo. (Deut. 7:7; 10:15; Mar. 12:29, 30; 1 Giov. 4:19) Non è dunque solo per trovare sicurezza spirituale che si sono rifugiati in Lui.
25. Da che cosa Geova ha provveduto scampo ai suoi adoratori, e che dire del futuro?
25 Mostrando a sua volta affetto verso di loro, Dio l’Onnipotente ha provveduto scampo ai suoi adoratori affinché non divenissero prigionieri religiosi di questo mondo e, sì, affinché non fossero sterminati. A prova di ciò, oggi i suoi veri adoratori esistono in questo pericolosissimo tempo e crescono di numero. La sua capacità di provvedere scampo in futuri casi di bisogno è ancora così grande come non mai!
26. Che cosa intende dire Geova con le parole: “Lo proteggerò perché ha conosciuto il mio nome”?
26 Quelli che adorano l’Altissimo Dio con spirito e verità non saranno mai spazzati via dalla superficie della terra. Altrimenti, il suo nome sarebbe cancellato dalla terra. Questo è il senso delle parole che dice rispetto alla compagnia dei suoi adoratori: “Lo proteggerò perché ha conosciuto il mio nome”. — Sal. 91:14.
27. Nel 1925, a che cosa si cominciò a rivolgere l’attenzione, per cui uscì quale articolo ne La Torre di Guardia (inglese) del 1º gennaio 1926?
27 Dall’anno 1925 E.V. in poi l’unto rimanente dell’Israele spirituale notò come le Scritture indicavano che era venuto il tempo che Dio si facesse un nome in tutto il mondo. (Ger. 32:20; Isa. 63:12) Questo fece rivolgere l’attenzione al nome personale di Dio, Geova. Quindi proprio all’inizio dell’anno seguente, i lettori de La Torre di Guardia dovettero rispondere alla domanda che presentava loro una sfida: “Chi onorerà Geova?” essendo questo il titolo dell’articolo principale pubblicato nel numero (inglese) della rivista del 1º gennaio 1926.
28. Nel 1928, che cosa fecero gli adoratori di Geova al congresso dell’I.B.S.A. di Detroit, per mostrare che avevano “conosciuto” il Suo nome?
28 Meno di tre anni dopo, nell’estate del 1928, mostrando di avere “conosciuto” il nome divino, l’Associazione degli Studenti Biblici Internazionali (I.B.S.A.) al congresso internazionale a Detroit, nel Michigan, adottò con forti applausi “Una dichiarazione contro Satana e per Geova”. Questa proclamazione sotto forma di stampato fu quindi distribuita in tutto il globo in decine di milioni di copie. In quel notevole anno del 1928, 44.000 Studenti Biblici fecero rapporto di servizio di campo essendosi impegnati in tale distribuzione. Che cosa accadde ancora più avanti, superando ogni aspettativa?
29, 30. (a) Per annunciare ulteriormente il nome divino, che cosa si fece nel 1939 riguardo al titolo di prima pagina de La Torre di Guardia? (b) Si è Geova fatto un nome, e, in tal caso, mediante chi dunque?
29 La domenica pomeriggio del 26 luglio 1931, al congresso internazionale dell’I.B.S.A. tenuto a Columbus, nell’Ohio, la Risoluzione fu sentitamente adottata così che fu accettato il Nuovo Nome, testimoni di Geova. Dopo di che questa Risoluzione fu adottata dalle congregazioni in tutto il mondo che da quel momento in poi identificarono la loro organizzazione religiosa col nome di testimoni di Geova. Per annunciare ancora di più il nome divino, il 1º marzo 1939, alcuni mesi prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale, la rivista ufficiale dei Testimoni uscì con il nuovo titolo “La Torre di Guardia annunziante il Regno di Geova”. E ora, che siamo entrati nel critico anno del 1975, si può ben chiedere: L’Altissimo Dio di profezia si è fatto un nome? La risposta è lampante: Sì! Mediante chi? Non mediante la cristianità o il giudaismo, ma mediante i cristiani testimoni di Geova!
30 Veramente, proteggendo i suoi adoratori perché hanno “conosciuto il mio nome”, Geova ha protetto il proprio nome e si è procurato un mezzo per dichiarare il suo nome “in tutta la terra”. — Rom. 9:17; Eso. 9:16.
31. Nel nome di chi sono essi decisi a camminare, e a invocare quale nome per aiuto?
31 Ora la decisione di questi cristiani testimoni di Geova è quella di Michea 4:5: “Tutti i popoli, da parte loro, cammineranno ciascuno nel nome del suo dio; ma noi, da parte nostra, cammineremo nel nome di Geova nostro Dio a tempo indefinito, sì, per sempre”. Essi continueranno a invocare per aiuto il Suo nome, con piena fiducia in ciò che successivamente dice, in Salmo 91:15: “Egli mi chiamerà, e io gli risponderò. Sarò con lui nell’angustia. Lo libererò e lo glorificherò”.
LIBERAZIONE E GLORIFICAZIONE
32. Come mostra Geova di non avere rinnegato come suoi Testimoni quelli che lo invocano, e come lo mostrerà ancora?
32 A causa della crescente ostilità del mondo contro di loro e a causa dell’incessante guerra fatta loro da Satana il Dragone, gli adoratori di Geova hanno già avuto molta afflizione. Ma, fedele alla sua parola, Geova è sempre stato con loro, non rinnegandoli mai quali Suoi testimoni. Nella spaventosa afflizione che ancora li attende, allorché questo mondo malvagio finirà con la completa distruzione, Geova sarà con i suoi adoratori e lo farà conoscere in modo miracoloso! Anziché lasciarli ingloriosamente distruggere da tutti i loro nemici visibili e invisibili, Geova dice: “Lo libererò e lo glorificherò” o: “Lo onorerò”. — Versione a cura di mons. S. Garofalo.
33, 34. Dopo la loro liberazione, in che modo gli adoratori di Geova sono glorificati da Lui?
33 La glorificazione ivi promessa non significa necessariamente la glorificazione dei componenti dell’unto rimanente dell’Israele spirituale in cielo con il dominante Re Gesù Cristo. Questo avverrà al tempo stabilito da Dio, dopo la promessa “lunghezza di giorni”.
34 Ma Egli ha già operato brillanti liberazioni per i suoi adoratori sulla terra, ciò che ha recato loro gloria spirituale, a onore del Suo nome. Dopo tali divine liberazioni, essi hanno avuto il privilegio di esultare sopra i loro nemici, che sono pure Suoi nemici. Fino a questo giorno sono stati onorati servendo ulteriormente sulla terra come Suoi testimoni e proclamatori del Suo invincibile regno messianico. Naturalmente, durante la “grande tribolazione” avvenire del mondo e il suo culmine nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon, Geova opererà per loro la sua più grande e rimarchevole liberazione. Per cui, sopravvivranno a quella “grande tribolazione” in cui verrà distrutto il mondo e condivideranno la gloria d’essere dalla parte vittoriosa in quella Guerra di tutte le guerre! Saranno onorati entrando nel nuovo ordine di Dio su questa terra.
35. Pertanto essi continuano a vivere per avere quale gloria sulla terra, e che cosa da parte di Dio glielo rende possibile?
35 Continueranno pertanto a vivere per avere la gloria d’essere quelli che l’Altissimo Dio libererà quando guerreggerà vittoriosamente per la rivendicazione della sua sovranità universale e la santificazione del suo degno nome. (Riv. 16:14, 16; Ezec. 38:23; Sal. 83:18) Salvandoli lo renderà loro possibile. Mediante il salmista, Geova dice, concludendo questo delicato salmo: “Lo sazierò con lunghezza di giorni, e gli farò vedere la mia salvezza”. — Sal. 91:16.
36. Quando si aprì agli occhi del rimanente la prospettiva di sopravvivere alla “guerra” di Dio ad Har-Maghedon, e fino a che punto possono essere saziati con “lunghezza di giorni” sulla terra?
36 Solo dalla fine dell’anno 1928 si aprì all’intendimento spirituale dell’unto rimanente dell’“Israele di Dio” la prospettiva di sopravvivere alla “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon e di entrare qui sulla terra nel giusto nuovo ordine di Geova. (Si veda La Torre di Guardia [inglese] in data 15 dicembre 1928, pagina 376, paragrafi 35, 36). E ora che siamo nell’anno 1975, alcune migliaia dell’unto rimanente ancora in vita su questa terra attendono di realizzare quella gioiosa prospettiva. La crescente “grande folla” dei loro compagni simili a pecore attende insieme a loro di entrare nel Nuovo Ordine senza interrompere la loro vita. Nel Nuovo Ordine Geova Dio accrescerà la “lunghezza di giorni” dell’unto rimanente sulla terra fino al punto che i suoi componenti ne saranno saziati. Resta da vedere se essi rimarranno ancora qui sulla terra per vedere l’inizio della risurrezione dei morti terreni e per incontrare i fedeli testimoni degli antichi tempi precristiani. Ne sarebbero felici, prima d’essere portati via dalla scena terrestre e di ricevere la celeste ricompensa con Cristo.
37. Con quale “lunghezza di giorni” potranno essere saziati coloro che formano la “grande folla”?
37 Quelli della “grande folla”, rimanendo fedeli al Sovrano Universale Geova Dio durante tutta la prova decisiva dopo la fine del regno millenario di Cristo sull’umanità, saranno saziati con “lunghezza di giorni” alla vita eterna, alla vita senza fine nel terrestre “Paradiso di delizie” sotto la sovranità universale di Geova. Com’è rimuneratrice l’adorazione di Geova!
38. Se qualcuno che “dimora nel luogo segreto dell’Altissimo” muore fedele prima della fine della guerra di Dio ad Har-Maghedon e dell’inabissamento di Satana, perché questo non smentirà affatto la suprema importanza della sicurezza spirituale?
38 Apprezziamo ora, desideriamo sinceramente, la sicurezza spirituale che Geova Dio provvede? Non è questa la sicurezza più importante se vogliamo essere salvaguardati per le gloriose ricompense che Egli riserva a tutti i suoi fedeli adoratori? Tutti quelli che fiduciosamente rimangono nel luogo di sicurezza spirituale di Geova, dimorando “nel luogo segreto dell’Altissimo”, potranno “vedere la mia salvezza”, la salvezza di Geova. (Sal. 91:16) Questo avverrà, anche se i propri giorni nella fedeltà saranno abbreviati nella morte prima che il giusto Nuovo Ordine sia effettivamente introdotto dopo la “guerra” di Geova ad Har-Maghedon e l’imprigionamento di Satana e dei suoi demoni nell’abisso. (Riv. 20:1-6) A chi muore fedele l’Onnipotente Dio può ancora provvedere la salvezza mediante la promessa risurrezione dei morti. Quelli che lasciano il divino luogo di sicurezza spirituale non supereranno mai con l’approvazione di Dio la veniente “grande tribolazione” e non vedranno mai la Sua salvezza!
39. Quale piacere dovremmo volere che Geova abbia nel caso di ciascuno di noi, e come possiamo permetterGli di averlo?
39 Geova proverà piacere nel farci vedere la Sua salvezza che opererà per mezzo di Gesù Cristo, suo Figlio. PermettiamoGli amorevolmente d’avere questo divino piacere nel caso di ognuno di noi. Possiamo far questo rimanendo degnamente nel “luogo segreto” della sicurezza spirituale che ha provveduta per i Suoi fedeli adoratori. — Prov. 21:31; Riv. 7:9-17.