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Sicurezza durante “la guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente”La Torre di Guardia 1961 | 1° aprile
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libererò e lo glorificherò. Lo soddisferò con la lunghezza dei giorni, e gli farò vedere la mia salvezza”. — Salmo 91:1, 2, 7, 8, 15, 16.
55 “La lunghezza dei giorni” nel nuovo ordine di cose dopo “la guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente”: che ricompensa! Sarà qualche cosa di soddisfacente, poiché il Regno che governerà in quel nuovo ordine sarà una benedizione per gli uomini di buona volontà. La salvezza che Dio farà vedere a quelli che lo cercano sarà eterna, perché il suo regno che porterà la salvezza durerà per i secoli dei secoli. Quindi la nostra sicurezza nell’immediato futuro e in ogni tempo avvenire dipende dal suo Regno. La nostra condotta ci farà ottenere la vita se ora lo cerchiamo.
56. Perché possiamo acclamare il “gran giorno di Dio l’Onnipotente”, e che cosa dovremmo ora cercare tutti unitamente?
56 Tutti acclamino dunque il “gran giorno di Dio l’Onnipotente”! Venga in fretta, giacché significa la gloriosa vittoria del vero Dio Geova e il giusto governo retto dal suo Cristo per l’eterna benedizione di tutti gli uomini di buona volontà, vivi e morti. Unitevi ora ai felici testimoni del regno di Geova, cercando il nascondiglio sicuro per la nostra “sicurezza durante ‘la guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente’”.
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Una città che confidò nelle fortificazioniLa Torre di Guardia 1961 | 1° aprile
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Una città che confidò nelle fortificazioni
LACHIS fu una città che si considerava inespugnabile e al sicuro. Sì, i suoi abitanti confidavano nelle fortificazioni della città; essi abbandonarono Geova. Lachis era situata circa quarantotto chilometri a sud-ovest di Gerusalemme. Prima di avanzare verso Gerusalemme, il re Sennacherib d’Assiria determinò di neutralizzare la fortezza di Lachis. “Or avvenne”, dice la Bibbia, “che Sennacherib, re d’Assiria, venne contro tutte le fortificate città di Giuda e le prese. E il re d’Assiria inviò infine Rabshake da Lachis a Gerusalemme”. — Isa. 36:1, 2.
Le scoperte archeologiche ci danno un’idea della ferocia dell’assedio di Lachis. Massicci bassorilievi dell’assedio furono prodotti per ordine del re Sennacherib. Questi bassorilievi, ora nel Museo Britannico, furono scoperti da Sir Austen Layard fra le rovine di Ninive. Descrivendo le figure scolpite su tredici tavole di pietre, John Elder scrive in Prophets, Idols and Diggers:
“Su di esse sono scritte le parole: ‘Sennacherib, re del mondo, re d’Assiria, si assise sopra il trono e passò in rassegna il bottino [preso] da Lachis [Lakisu]’. Le mura della città di Lachis sono raffigurate sulla sommità di un erto colle. Vi sono torri e sporgenze con piccole finestre barrate; ringhiere di legno e ciò che sembra come scudi sporgenti dal parapetto delle torri. . . .
“Le mura delle torri sono animate da difensori che lanciano pietre e frecce sugli attaccanti. Si possono contare non meno di dieci terrapieni che gli attaccanti hanno costruito contro i ripidi spalti a protezione delle mura. Questi son fatti di mattoni, pietre, terra e tronchi d’alberi.
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