I giovani nella società del nuovo mondo
“Io vi do una buona dottrina; non abbandonate il mio insegnamento . . . sta’ attento alle mie parole, inclina l’orecchio ai miei detti; non si dipartano mai dai tuoi occhi, serbali nel fondo del cuore; poiché sono vita per quelli che li trovano”. — Prov. 4:2, 20-22.
1. Che cosa determina le buone qualità dei giovani nella società del nuovo mondo?
I GIOVANI di oggi sono gli uomini di domani. La qualità e la maturità degli uomini di domani dipendono quindi dall’educazione e dall’ammaestramento che i giovani ricevono oggi. Uno dei centri di ammaestramento per i giovani dovrebbe essere la casa, con genitori cristiani come insegnanti. Gli insegnanti maturi della famiglia cristiana adopereranno quale principale libro di testo la Parola di Dio, la Bibbia, e tale fondamento provvederà ai giovani di oggi la dovuta base in preparazione del posto giusto nella società del nuovo mondo.
2. Quali fattori sono implicati nell’ammaestramento e allevamento dei figli?
2 Nel mondo l’educazione e l’ammaestramento sono generalmente così svariati quanto lo sono gli insegnanti e le loro tradizioni e filosofie. Conseguentemente, quale varietà di cibo mentale viene offerta per essere consumata, particolarmente per la generazione dei giovani! Alcuni studiosi avanzano la teoria: “Noi siamo ciò che mangiamo”. Le nostre menti infatti diventano ciò che diamo loro da mangiare. Poiché la mente dirige o fa agire l’individuo, comprendiamo subito quanto è importante un’adeguata dieta mentale. La mente è nutrita dai sistemi educativi, nella famiglia e nella congregazione cristiana, direttamente ascoltando ciò che viene detto. Vi è anche il modo indiretto, specialmente importante, e cioè l’esempio, perché anche il decenne si modella moltissimo secondo i genitori, gli insegnanti e altri fattori ai quali potrà essere sottoposto o soggetto. Seguire il giusto modello è illustrato dal Principale Maestro quando disse: “Io v’ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come v’ho fatto io”. Però, in modo diverso molti si modellano secondo gli avvenimenti del passato o secondo la condotta di un certo numero di persone, forse di un gruppo; o possibilmente secondo un sistema educativo con qualcuna delle varietà di speciali filosofie, o secondo il modello nazionale o locale di politica, o anche secondo le tendenze delle organizzazioni commerciali alle quali appartengano o sono soggetti i loro associati. Affinché gli esempi cattivi siano evitati, è scritto: “Ora queste cose accadevano loro come esempi e furono scritte per ammonizione a noi sui quali è sopraggiunta la fine compiuta dei sistemi di cose”. — Giov. 13:15; 1 Cor. 10:11, NM; 1 Tim. 6:20, 21.
3. Che cosa determina la crescita fisica? Perché il cibo spirituale è più importante?
3 L’uomo fu dotato della capacità di procreare la propria specie. Era stato stabilito che nel processo dello sviluppo entro un certo numero di anni la progenie si sarebbe sviluppata fisicamente, in circa venti anni. Questa età maggiore è raggiunta se è stato provveduto cibo normale e buono. Naturalmente, se viene esercitato o addestrato con duro lavoro, un corpo si sviluppa più vigoroso. Ma in se stesso tale successo sviluppa soltanto fino ad un certo punto e ciò venne menzionato dall’apostolo Paolo solo casualmente quando dichiarò: “L’esercitazione corporale è benefica per un poco”. Poiché questo ha poco valore, per i giovani nella società del nuovo mondo si dovrebbe considerare l’alimento più importante, il cibo mentale col suo valore ed effetto. Ciò è messo in risalto specialmente dalle parole più vigorose di Paolo al giovane Timoteo: “La devozione di Dio è benefica per tutte le cose, dato che tiene la promessa della vita presente e di quella che deve venire”. — 1 Tim. 4:8, NM.
L’AMMAESTRAMENTO INIZIALE
4. Perché è importante cominciare ad ammaestrare i figli in tenerissima età? E perché non si può permettere loro di prendere le proprie decisioni?
4 Il primo ammaestramento che il fanciullo riceve durante i suoi primi dieci anni viene principalmente dai genitori o tutori personali. Al fanciullo viene insegnato in primo luogo ciò che deve fare e ciò che non deve fare, ed egli impara gradualmente i termini elementari che lo riguardano. Spesso questo ammaestramento è trattato con leggerezza da genitori che pensano a volte che il fanciullo sia troppo giovane. Che i genitori lo riconoscano o no, quella piccola mente può assorbire molte informazioni, ed è durante questo periodo che sono fissate molte caratteristiche durevoli. Frequentemente il fanciullo è abbastanza astuto anche da insegnare ai genitori a servirlo e a lasciargli fare ciò che vuole. Questo, però, non è il modo cristiano, poiché ai genitori viene precisato: “Inculca al fanciullo la condotta che deve tenere”. Il fanciullo è imperfetto e peccaminoso (non innocente e senza peccato come alcuni del clero vorrebbero far credere a molti) ed ha bisogno di essere guidato per prendere la strada giusta. La scelta del fanciullo stesso lo guiderebbe spesso su una strada erronea ed egoistica. Anticamente Geremia confessò appropriatamente: “O [Geova], io so che la via dell’uomo non è in suo potere, e che non è in poter dell’uomo che cammina il dirigere i suoi passi”. Quanto è vero ciò specialmente dell’uomo nella sua fanciullezza! — Prov. 22:6; Ger. 10:23.
5. (a) Perché è così imperativa la vera disciplina? (b) Dimostrate con esempi ciò che succede quando i genitori trascurano d’imporre i loro ordini.
5 Per illustrare come un fanciullo può dominare una famiglia, consideriamo ciò che ebbe luogo in una famiglia cristiana. Il fanciullo implorava e sollevava gran chiasso insistendo su una certa specie di cibo che desiderava e facendo ciò con molta impazienza. La madre cedette e preparò il cibo. Quando il cibo gli fu portato davanti, egli decise che veramente non lo voleva. La madre lo supplicò, ma quando il fanciullo finse di essere malato la madre portò via il cibo. Si udì il fanciullo dire a bassa voce: “Meno male! L’ho scampata bella”. In questo caso non vi era nessuna disciplina e il fanciullo andava sviluppando una caratteristica di egoismo e diveniva egocentrico. I genitori potrebbero non rendersene sempre conto, ma i fanciulli li mettono anche alla prova. Un caso che lo dimostra implicava un quattrenne che buttò per terra il cibo che gli era stato portato, appena la madre uscì dalla camera. A causa di ciò venne rimproverato leggermente, e la madre gli mise dinanzi altro cibo. In seguito, in assenza della madre, anche questo cibo fu trattato allo stesso modo. Quindi gli fu spiegato che un giorno egli sarebbe divenuto grande e avrebbe avuto figli propri, e alla domanda su ciò che avrebbe fatto se suo figlio avesse buttato il cibo per terra, egli rispose prontamente: “Io gli darei qualche schiaffo”. Egli sapeva ciò che era giusto e che avrebbero dovuto essere presi adeguati provvedimenti disciplinari. Da un punto di vista educativo egli doveva esser stato alquanto deluso dai suoi genitori. In simili circostanze i figli non possono considerare i propri genitori quali giusti esempi per l’allevamento di figli. Ammaestramento non significa semplicemente fornire informazioni alla mente, ma anche vivere conformemente ad esso. “Uno schiavo non si corregge a parole; anche se comprende, non ubbidisce”. “Chi alleva delicatamente fin dall’infanzia il suo servo, poi se lo ritroverà ribelle”. Ciò non perché i figli non sappiano comportarsi meglio; spesso sanno ciò che è buono e giusto, ma non lo faranno sempre se non sono disciplinati. Per dimostrare ulteriormente che l’ubbidienza a un ordine non dipende dalla discrezione del fanciullo, è interessante notare ciò che Geova dichiarò in merito ad Abrahamo: “So bene che egli insegnerà ai suoi figli ed alla sua casa di continuare a custodire le vie del Signore, ed osservare l’equità e la giustizia”. Non era concepibile che il figlio potesse agire secondo la propria decisione, ma il genitore prendeva le decisioni per il figlio. — Prov. 29:19; 29:21, Ti; Gen. 18:19, Ricciotti.
6. Perché ammaestrare i figli dovutamente richiede molto tempo ai genitori?
6 Avendo notato che 3800 anni fa era così vitale e importante che i genitori ammaestrassero i figli, possiamo riconoscere quanto più importante sia in questo ventesimo secolo in cui la sorveglianza da parte dei genitori è stata rilassata e la delinquenza predomina. Veramente, dunque, i genitori cristiani dovrebbero dedicare il loro tempo ad ammaestrare e plasmare queste giovani menti mediante la giusta conoscenza e quindi applicare la dovuta disciplina, se è necessaria, per aiutare i figli a mettere in pratica ciò che hanno imparato. Imparando a fare ciò che è stato loro ordinato, facendolo dovutamente e continuando a farlo, il compito diventerà più facile mentre l’edificio, per così dire, prende forma. Non solo, ma questo rafforzerà anche la mente del fanciullo perché possa discernere fra il bene e il male e così fortificarla contro la falsa dottrina e la contaminazione della erronea istruzione secolare nelle scuole e in altre associazioni. È anche bene inculcare nella mente del fanciullo il consiglio dato da Paolo quando dichiarò: “Non v’ingannate. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. — 1 Cor. 15:33, NM.
7. Come possono i genitori assistere i figli quando questi vanno a scuola?
7 Alcuni genitori pensano che con tutta la delinquenza e corruzione nelle scuole pubbliche, sia meglio non mandare i loro figli alle scuole pubbliche. Però, quando un fanciullo riceve continuamente dai suoi genitori il dovuto ammaestramento teocratico durante gli anni formativi, partecipando regolarmente alle adunanze, alla scuola di ministero e alla testimonianza di casa in casa, egli sarà in grado di ‘resistere ai dardi infuocati del Diavolo’ in scuola o in qualunque altro posto. Mentre frequenta la scuola egli potrà evitare le ricreazioni che possono essergli dannose. Ciò è confermato particolarmente dal fatto che i rivali di scuola spesso ricorrono a tattiche scorrette nei giuochi e fanno uso di un linguaggio osceno e volgare nelle loro associazioni con altri. Una stretta amicizia con costoro indurrebbe alla tentazione di seguire una simile condotta e adottare simili pratiche. Paolo ci ammonisce: “Non esca dalla vostra bocca alcuna parola corrotta, ma qualsiasi parola buona per l’edificazione secondo il bisogno, affinché conferisca grazia agli ascoltatori. Ogni maligna amarezza e rancore ed ira e clamore e discorso oltraggioso sia tolto via da voi con ogni dannosità”. — Efes. 4:29, 31, NM.
8, 9. Perché una forte fede è essenziale al giovane ministro mentre va a scuola? Che cosa l’accrescerà?
8 La mente del giovane può essere forte ed egli può dimostrarlo resistendo alle false attrattive del mondo, sia nella scuola che fuori. Abbiamo visto come molti giovani ministri hanno subìto la persecuzione senza mai pensare di cedere. Molti hanno la stessa attitudine mentale di Timoteo, al quale Paolo scrisse: “Io ricordo infatti la fede non finta che è in te, la quale abitò prima nella tua nonna Loide e nella tua madre Eunice, e, son persuaso, abita in te pure”. La successiva condotta di Timoteo nella predicazione e nella perseveranza nel ministero certamente conferma l’opinione di Paolo a questo riguardo. Possiamo anche notare che la vera forza della fede era dipesa dal buon fondamento del primo ammaestramento di Timoteo. Similmente i genitori hanno oggi la responsabilità di provvedere tale educazione cristiana e poi la stessa vigorosa manifestazione di fede può aspettarsi nei figli. Quando è ben posto il fondamento, l’attitudine mentale del fanciullo, per sua propria scelta, sarà formata e controllata da ciò che è prevalso nella mente dei genitori. Se questo è stato il ministero continuo, egli similmente determinerà e sceglierà il suo corso di studio scolastico in modo da migliorare la qualità del suo ministero. — 2 Tim. 1:5.
9 Si dovrà tener presente la scelta di un mestiere che permetta un’attività parziale per potersi sostenere nel ministero a pieno tempo come fece Paolo. Con un principio così ben stabilito il fanciullo non sarà mai simile agli instabili e scettici giovani del mondo con il loro infelice e incostante futuro, non sapendo in che cosa confidare. No, egli avrà la stessa mentalità del salmista che disse: “[Felici] quelli che sono integri nelle loro vie, che camminano secondo la legge dell’Eterno”. Per quelli che vivono secondo la legge di Geova, mostrando rispetto verso essa, non vi sarà nessuna paura né incertezza. Il giovane ministro può avere gioia e pace, come indica il sesto versetto dello stesso salmo: “Allora non sarò svergognato quando considererò tutti i tuoi comandamenti”. E, “Io osserverò i tuoi statuti, non abbandonarmi del tutto”. Ciò costituisce una supplica da parte di uno che riceve istruzioni affinché possa ubbidire anche di più. Offrendo altri consigli il salmista prosegue dicendo: “Come renderà il giovane la sua via pura?” Veramente tale domanda è nella mente degli uomini integri che desiderano mantenersi separati dalla corruzione e delinquenza di questo mondo. Segue la risposta: “Col badare ad essa secondo la tua parola. Io ti ho cercato con tutto il mio cuore; non lasciarmi deviare dai tuoi comandamenti”. Se i princìpi di ammaestramento stabiliti nelle scuole fossero in conformità e in armonia con ciò, i fanciulli avrebbero la stessa attitudine di mente verso ciò che è giusto e verso i regolamenti di scuola. Oggi, però, molti fanciulli, e i giovani in genere, hanno poco rispetto per i dirigenti delle scuole perché i regolamenti non sono applicati e mancano gli alti princìpi. — Atti 18:3, 4; Sal. 119:1, 6, 8, 9, 11.
LA DELINQUENZA ODIERNA
10. Che cosa accade nelle scuole quando non c’è disciplina? Perché?
10 Ma che cosa accade ad un ragazzo o ad una ragazza quando il rispetto per le leggi di Dio non è messo in risalto come parte del suo primo ammaestramento? Guardate il mondo e vedrete! Ci sono tristi genitori, perplessi insegnanti e funzionari civili la cui verga della disciplina è stata trattenuta da idee false, provocando un aumento di delinquenza minorile e delitti di ogni sorta. Poiché la Parola di Dio non è l’unica autorità e guida per ammaestrare, i funzionari responsabili sono discordi sulla specie di disciplina da usare, e molti psicologi arrivano al punto di dire che disciplinare il figlio è mostrare odio per esso. I risultati di queste opinioni divise compaiono ogni giorno nei titoli dei nostri giornali che raccontano le azioni dei moderni fanciulli indisciplinati. Ma la Parola di Dio dice chiaramente: “La verga e la riprensione danno sapienza; ma il fanciullo lasciato a se stesso fa vergogna a sua madre”. “Castiga il tuo figliuolo, mentre c’è ancora speranza, ma non ti lasciar andare sino a farlo morire”. — Prov. 29:15; 19:18.
11. Che cosa risulterà quando si permette la pigrizia?
11 Educare i figli in modo casuale e trascurato produce in essi una mente ammaestrata difettosamente, una mente che tende verso l’ozio. I genitori ne sono responsabili non curando di guidare i propri figli rettamente e di tenerli occupati. Salomone scrisse: “Per la rilassatezza delle mani piove in casa”, dimostrando che la pigrizia mentale e fisica conduce ad uno stato di rovina, contrariamente all’ammonizione di Dio che ci esorta a considerare l’affaccendata formica come un buon esempio. I fanciulli affaccendati non si mettono nei guai. Il quaderno di ogni piccolo scolaro potrebbe benissimo riportare nella sua prima pagina le parole dei versetti biblici sulla formica affaccendata. — Eccl. 10:18; Prov. 6:6-8.
12, 13. (a) Che cosa ha contribuito alla delinquenza nelle scuole odierne? (b) Come si manifesta la stoltezza?
12 Consideriamo ora ulteriormente i giovani indisciplinati. Spesso, oggi, ragazzi di quattordici anni sono altamente stimati da altri ragazzacci adolescenti ed il più rozzo e più violento di tutti può dominarli nella loro banda secondo l’esempio dei delinquenti adulti, poiché i ragazzi (e qualche volta anche le ragazze in mezzo a loro) imitano i banditi adulti, uscendo di notte per rubare, violentare, uccidere e terrorizzare. Cercano sollievo negli stupefacenti e ne diventano schiavi a tal punto da non poter nemmeno vedere un raggio di speranza per una vita migliore. Che quadro di tristezza! Invece di essere ammaestrati nella rettitudine, tali giovani vengono ammaestrati nel peccato. Tutto ciò risale alla passione per i giornaletti di avventure dei primi anni di scuola e per i drammi di delitti trasmessi alla radio e alla televisione e proiettati nel cinema, i quali consumano quasi ogni momento libero di tali scolari delinquenti. Dopo aver imparato tanto sulle molte specie di delitti, essi s’introducono con sfrontatezza in un mondo pieno di peccati per mettere in pratica ciò che è stato loro ‘predicato’.
13 È davvero evidente che “la follia è legata al cuore del fanciullo”, facendoci così comprendere che la stoltezza è una naturale tendenza dei giovani e che, quando non è rimossa dai genitori o responsabili, tale stoltezza aumenta e i risultati sono che “anche il fanciullo [si] dà a conoscere con i suoi atti”. — Prov. 22:15; 20:11.
IL DOVUTO AMMAESTRAMENTO CRISTIANO
14. (a) Quale sarà l’attitudine e condotta dei giovani che hanno ricevuto un ammaestramento cristiano? (b) È Geova consapevole dei piccoli fanciulli? Come li adopera?
14 Paragonate ciò ad un giovane o ad una giovane che ha ricevuto un ammaestramento cristiano e che ha una pura prospettiva e una salda speranza nella sicura Parola di Dio. Il risultato è la giustizia, la pace, la salute e, soprattutto, il saggio desiderio di servire il giusto Dio, Geova. Piace a Geova che giovani uomini e donne offrano la loro vita per servirlo, liberi da delitti, peccati e da tutte le cattive azioni praticate dai giovani del mondo, avendo solo in mente di vivere in modo puro e integro alla Sua lode. Ai giorni di Gesù quando alcuni cercarono stoltamente d’impedire a tali fanciulli desiderosi di giustizia di avvicinarsi a lui egli rimproverò questi uomini, dicendo: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché di questi è il regno di Dio. In verità vi dico che chi non avrà accolto il regno di Dio come un fanciullo non vi entrerà”. Gesù “abbracciandoli e imponendo loro le mani li benedisse”. Ciò provvide loro l’opportunità di ricevere la vera felicità. Essi erano liberi di venire a Gesù ed egli li invitò a farlo senza esitazione. Rispetto a loro egli disse: “Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto lode”. — Mar. 10:14-16, Ricciotti; Matt. 21:16, NM.
15. In quali condizioni e a quale età sono appropriati per il fanciullo la dedicazione e il battesimo?
15 L’essere invitati da Gesù a cantare le lodi di Geova significava inoltre che era giusto che si dedicassero a fare la volontà di Geova. I fedeli fanciulli di oggi vogliono servire Geova amorevolmente e lealmente e seguire la stessa via presa dai loro devoti genitori. Alcuni potrebbero dunque chiedere: Sarebbe giusto che io, all’inizio della mia adolescenza, facessi tale voto di dedicazione e lo simboleggiassi mediante l’immersione in acqua? Dato che molti fanciulli sono battezzati ogni anno alle assemblee di circoscrizione e ad altri congressi del popolo di Geova, si può dire che sia giusto per questi giovani ministri fare questo passo? Certamente, se essi non sanno nella propria mente ciò che fanno, non sono pronti a prendere questa vitale e importante decisione. Non si può stabilire in quale età definitiva il battesimo o la dedicazione siano appropriati. Se il fanciullo ha sufficiente conoscenza dell’Onnipotente Dio, Geova, e dei suoi giusti propositi e si attiene fedelmente ai giusti princìpi esposti nella sua Parola, se il fanciullo è pervenuto all’età della responsabilità e desidera fare una dedicazione a Geova, è appropriato che egli lo faccia ed è poi giusto che egli faccia il passo del battesimo in acqua. Compiendo questo essenziale e definito passo verso la vita, il giovane ministro non sarà trovato fra gli ingiusti. La dedicazione è un passo essenziale e necessario per ottenere l’approvazione di Geova Dio. Notate il saggio consiglio di Salomone a questo riguardo: “Ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni. . . . Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell’uomo. — Poiché Dio farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò ch’è occulto, sia bene, sia male”. — Eccl. 12:1, 13, 14, NM; 12:3, 15, 16.
16. Quale responsabilità incombe sui giovani?
16 Dunque, se siamo genitori, prestiamo attenzione alla Parola di Dio. Se siete fanciulli, ascoltate volenterosamente, lieti di ubbidire! Anche prima di compiere i ventun anni, cercate sempre di mostrare buon senso e forza e siate sempre in guardia. Voi giovani di diciassette e diciotto anni, ricordate che state diventando uomini; dovete prendere decisioni giuste. Diventerete gli uomini di domani e ognuno di voi può essere preparato oggi come un uomo.