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SpecchioAusiliario per capire la Bibbia
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USO FIGURATIVO
Le Scritture a volte menzionano specchi in senso figurativo o illustrativo. In Giobbe 37:18 i cieli sono figurativamente paragonati a uno specchio di metallo, la cui superficie lucente emana un riflesso luminoso. Il discepolo Giacomo usò lo specchio come figura della Parola di Dio nell’esortare a essere non solo uditori della parola, ma operatori. (Giac. 1:22-25) E l’apostolo Paolo spiegò che i cristiani nel loro ministero ‘riflettono come specchi la gloria di Geova’. — II Cor. 3:18; 4:1.
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SpegnitoiAusiliario per capire la Bibbia
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Spegnitoi
Il termine ebraico tradotto “smoccolatoi” (PIB), “coltelli” (CEI), “forbici” (ATE) e “spegnitoi” (NM) si ritiene derivato da una radice (zamàr) che significa “spuntare, potare”. Perciò alcuni ritengono si tratti di utensili simili a forbici usati per spuntare i lucignoli. Comunque, tutto quello che si sa esattamente di questi utensili è che erano d’oro o di rame e venivano usati in relazione alle funzioni svolte nel tempio. — I Re 7:50; II Re 12:13; 25:14.
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SpeltaAusiliario per capire la Bibbia
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Spelta
Varietà di frumento di qualità scadente (detta anche farro), di cui non è facile separare i chicchi dalla pula. Anticamente veniva coltivata in Egitto (Eso. 9:32), dove, secondo lo storico greco Erodoto (Storie, Libro II, 36), serviva per fare pane. (Vedi Ezechiele 4:9). Sembra che gli israeliti la piantassero tutto intorno ai campi come recinzione. — Isa. 28:25.
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SperanzaAusiliario per capire la Bibbia
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Speranza
1. Fede, fiducia. 2. a. Desiderio unito ad aspettazione di ciò che si desidera o convinzione che sia realizzabile. b. Persona in cui si accentrano le speranze. c. La cosa che desta speranza; promessa. d. Qualcosa in cui sperare; oggetto di speranza.
NON ESISTE VERA SPERANZA SENZA DIO
La vera speranza, di cui si parla nella Bibbia, è più di un semplice desiderio, che potrebbe essere infondato o irrealizzabile. È meglio anche della semplice aspettazione, perché ciò che si aspetta non è sempre desiderabile. La Bibbia mostra che in generale le persone del mondo non hanno speranza vera, ben fondata; l’umanità è destinata a morire, e senza conoscenza del provvedimento preso da una fonte superiore non c’è speranza per il futuro. Lo scrittore del libro biblico di Ecclesiaste descrisse con queste parole la futilità della situazione umana senza l’intervento di Dio: “La più grande vanità! . . . ogni cosa è vanità”. — Eccl. 12:8; 9:2, 3.
Il fedele profeta Giobbe disse che perfino un albero ha speranza di rigermogliare, ma l’uomo, quando muore, è finito. Poi però precisa che parlava dell’uomo in se stesso senza l’aiuto di Dio, poiché esprime il desiderio e la speranza che Dio si ricordi di lui. (Giob. 14:7-15) L’apostolo Paolo tocca lo stesso argomento quando informa i cristiani che, avendo la speranza della risurrezione, non devono ‘rattristarsi come fanno anche gli altri che non hanno speranza’. (I Tess. 4:13) Un’altra volta, parlando ai cristiani gentili, Paolo fa notare loro che, prima di venire alla conoscenza del provvedimento di Dio mediante Cristo, non facevano parte dello stato di Israele, con cui Dio aveva agito in passato, ed essendo gentili ‘non avevano nessuna speranza ed erano senza Dio nel mondo’. (Efes. 2:12) Coloro che non hanno alcuna speranza in Dio e nella promessa di una risurrezione dei morti si esprimono più o meno come i disubbidienti abitanti di Gerusalemme i quali, di fronte alla minacciata distruzione della loro città per giudizio di Dio, invece di mostrare dolore e pentimento, si abbandonavano ai piaceri sensuali e dicevano: “Si mangi e si beva, poiché domani morremo”. (Isa. 22:13) L’apostolo avverte di non lasciarsi contagiare dalla loro disperazione. — I Cor. 15:32, 33.
FALSE SPERANZE
Paolo non negava che le persone del mondo nutrissero speranze ragionevoli, a volte encomiabili. Ma spiegò che, senza Dio, ogni speranza è illusoria; in fin dei conti è davvero vana.
Comunque, a parte le normali speranze umane, comuni e di poca importanza, ce ne sono anche di cattive: speranze nutrite con fini malvagi. In certi casi sembra che queste si avverino, ma in effetti la loro realizzazione è solo temporanea; infatti un proverbio dice: “L’aspettazione dei giusti è un’allegrezza, ma la medesima speranza dei malvagi perirà”. (Prov. 10:28) E anche: “Quando l’uomo malvagio muore, la sua speranza perisce; e perita è l’aspettazione basata sulla potenza”. (Prov. 11:7) Quindi le speranze egoistiche e quelle basate sul falso fondamento del materialismo, su menzogne, su azioni sbagliate oppure sul potere o le promesse di uomini, saranno certo deluse.
LA FONTE DI SPERANZA
Geova Dio è la Fonte di vera speranza, e il solo in grado di adempiere tutte le sue promesse e le speranze di coloro che confidano in lui. Per immeritata benignità ha dato al genere umano ‘conforto e buona speranza’. (II Tess. 2:16) In ogni epoca è stato la speranza degli uomini retti. Veniva chiamato “speranza d’Israele” e ‘speranza degli antenati di Israele’ (Ger. 14:8; 17:13; 50:7), e nelle Scritture Ebraiche ci sono molte espressioni di speranza, fede e fiducia in lui. Nella sua amorevole benignità verso il suo popolo, gli israeliti, anche quando stavano per andare in esilio a motivo della disubbidienza a lui, disse: “Io stesso conosco bene i pensieri che penso verso di voi, . . . pensieri di pace, e non di calamità, per darvi un futuro e una speranza”. (Ger. 29:11) La promessa di Geova tenne viva la fede e la speranza degli israeliti fedeli durante l’esilio in Babilonia; rafforzò enormemente uomini come Ezechiele e Daniele, poiché Geova aveva detto: “Esiste una speranza per il tuo futuro, . . . e i figli torneranno per certo al loro proprio territorio”. (Ger. 31:17) Quella speranza si realizzò nel 537 a.E.V. col ritorno di un fedele rimanente di ebrei per ricostruire Gerusalemme e il suo tempio. — Esd. 1:1-6.
È CORRETTO SPERARE IN UN PREMIO
La speranza di ricevere una ricompensa che hanno i servitori di Dio non è egoistica. Per avere un’idea esatta e giusto intendimento di Dio, bisogna sapere che l’amorevole benignità e la generosità sono spiccate qualità di Dio; si deve credere non solo che Dio è, ma anche “che è il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano”. (Ebr. 11:6) La speranza permette al cristiano di essere equilibrato e attivo nel servizio di Dio, sapendo che Geova provvederà alle sue necessità quotidiane. — Matt. 6:33.
LA SPERANZA CRISTIANA
La speranza del cristiano e, in realtà, del genere umano, dipende da Gesù Cristo. Nessun essere umano aveva la possibilità di avere vita eterna in cielo o sulla terra finché Cristo Gesù non “ha sparso la luce sulla vita e sull’incorruzione per mezzo della buona notizia”. (II Tim. 1:10) Dei fratelli di Cristo generati dallo spirito viene detto che hanno speranze celesti grazie alla grande
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