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Non lo sappia la vostra sinistraLa Torre di Guardia 1961 | 1° agosto
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che la tua mano ci ha dato”. O poté esser fatto per incitare altri a seguire tale esempio, come quando Paolo narrò la condotta che aveva tenuta e le difficoltà incontrate nel ministero cristiano, quale missionario e apostolo, potendo dire: “Divenite miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo”. — 1 Cron. 29:3, 4, 13, 14, Na; 1 Cor. 11:1; 2 Cor. 6:3-10; 11:12-33.
Veramente il Grande Maestro, il Figlio di Dio, ebbe profondo intendimento della natura umana. Egli conobbe bene che “il cuore è ingannevole più d’ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi lo conoscerà?” Con l’aiuto della Parola e dello spirito santo o forza attiva di Dio, Gesù Cristo poté capire il cuore dell’uomo. — Ger. 17:9, VR.
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Parliamo da un cuore buono per la salvezzaLa Torre di Guardia 1961 | 1° agosto
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Parliamo da un cuore buono per la salvezza
QUALE inestimabile dono è la facoltà di parlare intelligentemente! Solo gli uomini sono stati dotati da Dio di questa capacità di comunicare reciprocamente i pensieri. Ogni giorno dovremmo ringraziare il nostro Creatore di questo prezioso strumento. E non soltanto dovremmo ringraziare Dio con molte parole ma dovremmo mostrare la nostra gratitudine col modo in cui usiamo questo dono.
Ma quante persone fanno cattivo uso di questo meraviglioso dono perché hanno un cuore cattivo! Fra tali individui sono gli ipocriti capi religiosi d’oggi che continuano a parlare di false tradizioni.
Vi sono poi quelli che prendono piacere nel pronunciare oscenità. I trattenitori di professione e dilettanti cercano la popolarità ricorrendo alle depravate tendenze umane. I cristiani sono vigorosamente ammoniti contro tale cattivo uso della loro facoltà di parlare: “La fornicazione e l’impurità d’ogni specie o l’avidità non siano neppure menzionate fra voi”. — Efes. 5:3.
Quali cristiani noi dobbiamo anche badare a non far cattivo uso del nostro dono della lingua a causa della mancanza di considerazione o di risentimento. Il discepolo Giacomo appropriatamente ci consiglia: “Non è bene, fratelli miei, che queste cose accadano in tale maniera”. Invece di essere sconsiderati o di ‘svelare maliziosamente discorsi confidenziali’, cerchiamo l’amore “coprendo la trasgressione”. — Giac. 3:10; Prov. 11:13; 17:9.
La chiave per usare debitamente il nostro dono della lingua è il nostro cuore. Come mostrò Gesù. “Dall’abbondanza del cuore la bocca parla. L’uomo buono trae dal suo buon tesoro cose buone, mentre l’uomo malvagio trae dal suo tesoro malvagio cose malvage”. — Matt. 12:34, 35.a
Per parlare da un cuore buono dobbiamo perciò trasformarci. Dobbiamo rinnovare la nostra mente per provare qual è la buona e completa volontà di Dio. Lungi dal ritenere nella nostra mente ogni cosa che ad essa pervenga mediante i sensi o l’immaginazione, dobbiamo imparare ad esercitare la padronanza di noi stessi, in modo da continuare a considerare tutto ciò che è vero, casto, fruttuoso, amabile e degno di lode. — Rom. 12:2; Filip. 4:8.
Ci aiuterà a parlare da un cuore buono l’esempio che ci dà Geova Dio. Per mezzo della sua Parola egli ci parla solo di ciò che è edificante. Nella sua misericordia e amorevole benignità egli pronuncia parole che sono come nutrimento per l’anima affamata. Egli ha le migliori ragioni per tutto ciò che dice nella sua Parola.
Che bell’esempio abbiamo inoltre nel suo Figlio! Egli pensava prima di parlare. L’amore e la sapienza guidavano i suoi discorsi. Non c’è da meravigliarsi se è scritto: “Le folle erano stupite del suo modo d’insegnare”. “Nessun altro uomo ha mai parlato come questo”. ‘Tutti cominciarono a . . . meravigliarsi delle avvincenti parole che uscivano dalla sua bocca’. — Matt. 7:28; Giov. 7:46; Luca 4:22.
Per parlare da un cuore buono per la salvezza di altri e di noi stessi dobbiamo seguire i nostri due grandi Esempi. Abbiamo molte opportunità di far questo alle adunanze della congregazione. Preparandoci bene in anticipo, possiamo fare pubblica dichiarazione in modo corretto e fiducioso. — Ebr. 10:23-25.
A volte delle persone possono rivolgersi a
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