I pettegolezzi possono distruggervi!
“Io vi dico che di ogni detto non profittevole che gli uomini pronunciano, essi renderanno conto nel Giorno del Giudizio; poiché mediante le tue parole sarai rivendicato, e mediante le tue parole sarai condannato”. — Matt. 12:36, 37, NM.
1. Che cosa distingue quelli che pettegolano, e perché dovremmo guardarci da loro?
I PETTEGOLEZZI cominciarono con Satana il Diavolo. Eva diede ascolto al suo calunnioso racconto su Geova, ci credette, ne fu convinta, lo riferì al marito, e come risultato finale la prima coppia umana fu separata dal suo migliore Amico. Da quel tempo ad oggi gli uomini hanno pettegolato e hanno sofferto a causa dei pettegolezzi. Pochi, se mai ve n’è stato qualcuno, non si sono resi colpevoli di pettegolezzo o non ne sono stati vittime. Spesso quelli che se ne rendono ripetutamente colpevoli sono i più indignati quando ne divengono il bersaglio. Quando riguarda loro essi lo odiano. Quando proviene da loro cercano di dargli una bell’apparenza. Molti cominciano i loro pettegolezzi con una scusa, rivelando quindi una coscienza colpevole. Spesso cominciano dicendo: “Non mi piace dire queste cose, ma . . ”. e poi procedono a raccontarle con delizia. Oppure all’inizio dicono: “Non so se sia vero o no, ma . . ”. e continuano dicendo quello che sospettano sia falso. In realtà, non dovremmo ignorare le astuzie di Satana. Dovremmo stare in guardia contro il pettegolezzo, arma del Diavolo.
2. Che cosa dovremmo tenere in mente mentre studiamo questo articolo?
2 Stare in guardia contro chi? Contro noi stessi. Leggendo ora questo, riflettete. Pensate che ciò si applichi a voi, non al vostro prossimo. Certamente, si applica al vostro prossimo; egli lo ammette. Ma è importante che ammettiate che si applica a voi, e che lo applichiate a voi stessi. Potreste mutarvi. Forse non potete cambiare il vostro prossimo. Concentratevi su voi stessi. Quando poi sarete divenuti senza difetto a questo riguardo aiutate anche il vostro prossimo a divenir tale. Quando avrete tolta la trave dal vostro occhio potrete cercare di togliere il fuscello dall’occhio del vostro prossimo. Noi siamo inclini ad essere benevoli con noi stessi e severi con gli altri. Per nostra protezione, invertiamo le parti e siamo severi con noi stessi e benevoli con gli altri. — Matt. 7:1-5.
3. Perché i pettegoli esagerano, e come viene descritto chi rivela segreti?
3 Che cosa sono i pettegolezzi? Sono chiacchiere che arrecano danno. Possono essere fatte con malizia e con lo scopo di nuocere, ma spesso vengono fatte innocentemente, senza il desiderio di ferire alcuno. Una relazione innocua ripetuta diviene nociva perché colorata o pervertita o esagerata per essere resa più piccante. Una persona può far ciò senza malizia per rendere il racconto più allettante, più gradevole agli ascoltatori, tale da produrre una più piacevole reazione di sorpresa, o di sconcerto o stupore; e nel suo zelo di condire il racconto il pettegolo non pensa mai al danno che porta a colui che vi è implicato. La sua bocca diviene un laccio in cui mette il proprio piede e vien preso nell’atto di violare il comando di Geova: “Non andrai qua e là facendo il diffamatore fra il tuo popolo”. “Non spargere alcuna voce calunniosa” e “non andar dietro alla folla per fare il male”. Anche se una voce calunniosa è ripetuta da molti, noi non dobbiamo unirci alla folla nel diffamare il nostro fratello. Se non siamo sicuri della veracità del rapporto non dovremmo ripeterlo. E qualche volta anche se è verace non dovremmo ripeterlo. “Chi va sparlando svela i segreti, ma chi ha lo spirito leale tien celata la cosa”. “Chi va sparlando palesa i segreti; perciò non t’immischiare con chi apre troppo le labbra”. Chi palesa cose segrete che non riguardano gli altri parla stoltamente, è intrigante, ficcanaso, ciarlone, pettegolo. Tradisce la fiducia e arreca danno. — Lev. 19:16; Eso. 23:1, 2; Prov. 11:13; 20:19.
4. Quando e a chi si devono rivelare segreti qualche volta, e sono tali comunicazioni pettegolezzi dannosi?
4 Qualche volta un segreto dev’esser detto anche se qualcuno ne resta danneggiato. Se sapete che uno pecca in segreto e mette in pericolo la sua posizione dinanzi a Geova e contamina la purezza della congregazione, voi dovete parlare. Parlare a chi? A tutti nella congregazione? Non ce n’è motivo, e farlo sarebbe un errore, nocivo sia per l’individuo che per la congregazione. In alcuni casi potrebbe essere sufficiente parlarne alla persona implicatavi; più spesso sarà necessario parlarne al comitato di servitori della congregazione. Questa comunicazione potrebbe produrre qualche cosa che potrà sembrare dannosa alla persona colpevole, ma in realtà il relativo risultato sarà per il suo bene. Nessuna disciplina sembra gioiosa quando si riceve, ma chi si sottomette e si fa guidare da essa ne riceve infine beneficio. La cosa da ricordare è che, quando si rivela un tal segreto, dovrebbe esser rivelato a quelli che sono in grado di correggere la situazione, e non ai pettegoli perché ne ciancino. Paolo scrisse ai Corinzi: “Fratelli miei, rispetto a voi m’è stato riferito da quelli di casa Cloe, che vi son tra voi delle contese”. Pettegolavano forse quelli della casa di Cloe sul conto dei fratelli di Corinto? No, il rapporto fu fatto per il loro bene. Fu fatto a chi poteva rimediare la questione correggendoli con autorità e riconducendoli sul sentiero della vita e sulle orme di Gesù. — 1 Cor. 1:11, Lu; Ebr. 12:11.
5. Perché alcuni rifiutano di fare un rapporto su un amico, e sono essi effettivamente veri amici?
5 La legge di Geova stabiliva che i testimoni deponessero contro i malfattori. Non è proibito rendere testimonianza; è proibito rendere falsa testimonianza. Molti nel mondo condannano come “delazione” la rivelazione di fatti che smascherano un altro. Questa è particolarmente norma del basso mondo, che dice che sia bene restare in silenzio o attestare il falso per coprire un criminale, ma che sia odioso dire la verità se smaschera un malfattore. Nella congregazione cristiana si mostra un errato senso di lealtà verso un fratello, se si nascondono i suoi peccati quando questi peccati mettono in pericolo tanto la sua vita che la purezza della congregazione. Il vero amico del fratello e della congregazione di Geova lo biasimerà, o se sarà necessario riferirà al comitato affinché un biasimo più forte possa colpire il peccatore in modo da ricondurlo alla ragione. Un vero amico arrecherà questa temporanea ferita per l’eterna guarigione del peccatore: “Fedeli son le ferite di chi ama; frequenti i baci di chi odia”. L’amico che cela una continua pratica di peccato non è un vero amico, ma in realtà è un nemico. Egli potrebbe essere approvato dal codice del basso mondo, ma è condannato dai princìpi scritturali della società del nuovo mondo. — Prov. 27:6.
6. Quali rapporti non sono pettegolezzi, quando diventano pettegolezzi, e quali domande ci aiutano a determinare quali discorsi siano giusti e quali cattivi?
6 Perciò non è pettegolezzo rivelare ai servitori nominati una continuata pratica di peccato, ma sarebbe pettegolezzo spargere nella congregazione la notizia ad altri che non sono in grado di prendere misure correttive, e sarebbe erroneo svelare il peccato passato di uno che, sinceramente pentito e corretto, ha dimostrato di esserlo camminando in sentieri diritti. Nemmeno è pettegolezzo parlare dei nostri fratelli, di ciò che fanno, di dove vanno o di ciò che accade loro. C’interessiamo delle persone, e particolarmente dei nostri fratelli, e non è male parlare delle loro attività se siamo precisi e se questo non arreca loro danno. Ma il discorso diviene pettegolezzo quando c’intromettiamo nelle loro personali attività private, o quando facciamo domande circa i loro motivi o suscitiamo dubbi o provochiamo sospetti sulla loro condotta. Il vostro discorso denigra la persona? Lede la sua reputazione? Spinge i suoi amici a separarsi da lui? Ferisce i suoi sentimenti o semina discordie? Gli fa forse perdere privilegi di servizio? È esso verace? Se è verace, è stato forse esagerato o colorato al punto di lasciare una falsa impressione? È detto forse con un sentimento di superiorità, affettazione, invidia, malizia o amarezza? Potete voi dirlo con pura coscienza, tanto pura che lo ripetereste esattamente con le stesse parole e con lo stesso tono dinanzi a quella persona? E quale sarebbe il risultato delle vostre parole? Il frutto della vostra conversazione è buono o cattivo? Dal suo frutto potrete riconoscerlo.
7. Che cosa indica che le donne peccano con la lingua più spesso degli uomini?
7 Non tutti gli individui hanno le stesse debolezze. Per resistere alle nostre debolezze dobbiamo prima conoscerle. Avete un debole per il pettegolezzo? Se l’avete, ammettetelo; milioni di altri vi tengono compagnia. Ammettetelo, e combattetelo! Come allora possiamo superarlo? Sebbene possa non piacere alle donne sentir ciò, la Bibbia sembra indicare che le donne peccano con la lingua più spesso degli uomini. Questo non vuol dire che gli uomini non pettegolino, perché lo fanno. Alcuni pettegolano più delle donne. Ma le donne in genere commettono la colpa di pettegolare più degli uomini in genere. La Bibbia ammonisce particolarmente le donne: “Le donne attempate abbiano parimenti un portamento convenevole a santità, non siano maldicenti”. E parlando delle donne la Bibbia dichiara: “Ed oltre a ciò imparano ad essere oziose, andando attorno per le case; e non soltanto ad essere oziose, ma anche cianciatrici e curiose, parlando di cose delle quali non si deve parlare”. Non la lingua dell’uomo, ma la lingua della donna viene segnalata come quella che causa attrito nelle famiglie: “Le risse d’una moglie sono il gocciolar continuo d’un tetto”. Nuovamente: “Un gocciolar continuo in un giorno di gran pioggia e una donna rissosa sono cose che si somigliano. Chi la vuol trattenere vuol trattenere il vento, e stringer l’olio nella sua destra”. — Tito 2:3; 1 Tim. 3:11; 5:13; Prov. 19:13; 27:15, 16.
8. Perché le donne pettegolano più degli uomini, eppure come la loro loquacità è spesso un vantaggio?
8 Perché questo? Forse perché gli uomini abbiano più elevati princìpi a questo riguardo? Non necessariamente. Le tendenze aggressive dell’uomo fanno prendere ai suoi peccati una diversa direzione. In genere, gli uomini sono più inclini delle donne a commettere violenza fisica o assassinio. Ma alle donne piace parlare più che agli uomini, e s’interessano moltissimo delle persone, delle loro attività, dei loro problemi e delle loro avventure. Quando le donne parlano discutono di ciò che le interessa, cioè parlano di altre persone, e questo significa che c’è un perpetuo pericolo che la conversazione possa degenerare in pettegolezzo. Gli uomini s’interessano maggiormente di fatti, scienze, eventi mondiali, economia o lavoro, e quando parlano di queste cose il pericolo di pettegolare non è tanto grande come quando si parla di persone. Il parlare in se stesso non è male. La loquacità femminile può essere spesso impiegata per un uso buono. È per la loro loquacità che i bambini imparano a parlare. A causa della loro facilità di parola le donne ministre potrebbero presentare più facilmente che gli uomini la verità ad altri, e potrebbero fare più commenti volontari durante le adunanze della congregazione quando il programma permette all’uditorio di partecipare. Ma questo vantaggio potrebbe diventare una trappola quando la lingua perde il controllo e si scioglie senza freno nel pettegolezzo. Quindi sia gli uomini che le donne esamineranno se stessi per vedere se hanno un debole per il pettegolezzo, e se trovano che l’hanno custodiranno la loro lingua in modo particolare.
I MALI DEL PETTEGOLEZZO
9. Che cosa dice la Bibbia degli intriganti e ficcanasi?
9 La Parola di Geova avverte ripetutamente di non pettegolare. I pettegoli sono intromettenti e ficcanasi, che s’immischiano negli affari altrui mentre trascurano i loro. I Cristiani sono messi in guardia: “Poiché sentiamo che certuni agiscono fra voi disordinatamente, non lavorando affatto ma intromettendosi in ciò che non li riguarda”. Se noi soffriamo, dovremmo soffrire per serbare l’integrità cristiana, non per fare gli intromettenti: “Nessuno di voi soffra come omicida o ladro o malfattore o intromettendosi nelle cose di altre persone. Ma se soffre come Cristiano, non ne abbia vergogna”. Piuttosto che immischiarvi chiassosamente nelle questioni altrui, cercate “di vivere tranquilli, e di pensare ai fatti vostri”. La Bibbia ci dice che “gli stolti s’immischiano nei litigi”. Perché essere considerati stolti? — 2 Tess. 3:11; 1 Piet. 4:15, 16; 1 Tess. 4:11, NM; Prov. 20:3, Ti.
10. Come i pettegoli suscitano disturbi e li alimentano, e perché non sono amici?
10 I pettegoli intriganti suscitano disturbi. Essi cianciano dei fatti altrui, li colorano ed esagerano, li rappresentano male e li deformano, e accumulano i loro mormorii incendiari: “Quando mancan le legna, il fuoco si spegne; e quando non c’è maldicente, cessan le contese. Come il carbone dà la brace, e le legna danno la fiamma, così l’uomo rissoso accende le liti. Le parole del maldicente son come ghiottonerie, e penetrano fino nell’intimo delle viscere”. Piuttosto che dire le parole ad alta voce in presenza di una persona, esse sono mormorate dietro le sue spalle e la calunnia è avidamente afferrata da orecchie ghiotte di pettegolezzi. Queste maldicenze non fanno una semplice impressione superficiale, ma penetrano profondamente in modo da esser masticate e digerite. “L’amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella distretta”, ma il maldicente non è un amico. Quando una persona ha più bisogno di amici e fratelli, quando si trova in qualche difficoltà o subisce avversità, ecco il momento in cui il maldicente colpisce con tutta la forza per allontanare dal sofferente i suoi amici: “Il maldicente disunisce gli amici migliori”. “Chi li dice e li ridice mette discordie tra gli amici”. — Prov. 26:20-22; 17:17; 16:28; 17:9, Ti.
11. Che modo di parlare fu predetto per questi ultimi giorni, e qual è la responsabilità del pettegolo che divulga inconsapevolmente menzogne?
11 “Chi spande la calunnia è uno stolto”. Quasi tutti i pettegolezzi sono calunnie. Qualsiasi informazione una volta verace può essere ingrandita finché la sua sostanza divenga una menzogna. Gli amici del calunniato cominciano ad evitarlo, e l’odio di Geova si abbatte sul pettegolo che “semina discordie tra fratelli” nella congregazione. Fu predetto che la calunnia sarebbe stata uno dei peccati fioriti negli ultimi giorni che rendono questo vecchio mondo degno di distruzione; perciò i Cristiani dovrebbero particolarmente fuggire “ipocrisia, e invidia, ed ogni specie di maldicenza”. (Prov. 10:18; 6:19; 1 Piet. 2:1; 2 Tim. 3:3, NM) Spesso si pettegola senza cattive intenzioni o non si pensa di far male, ma nonostante ciò si reca danno. Se uccidete un uomo in un incidente, egli sarà morto come se aveste voluto ucciderlo. Se spargete menzogne pensando che siano verità, esse son sempre menzogne e voi mentite. Potreste tentare di dar la colpa ad un altro, dicendo che egli vi ha raccontato la storiella. È vero ch’egli ha mentito. Ma nel ripeterla anche voi avete mentito. Secondo le leggi sul libello, se una persona pubblica una menzogna è colpevole, indipendentemente da chi l’abbia originata o da chi sia stata citata. Dopo tutto, se la diceria fosse stata soltanto profferita dall’iniziatore non sarebbe mai andata molto lontano né avrebbe fatto molto danno. Non ritiene Geova responsabili quelli che oggi ripetono le menzogne religiose che ebbero origine molti secoli fa? Egli ritiene pure responsabili i pettegoli che inventano o divulgano menzogne.
12. Che cosa dimenticano i pettegoli, e anche quando ricordano che cosa dicono?
12 Se una persona ha divulgato menzogne inconsapevolmente non è tanto biasimevole quanto il bugiardo volontario, tuttavia non è innocente. Se ne è veramente spiacente sarà certo attenta a non ripetere dicerie nel futuro. Ma questa prudenza non è una caratteristica di chi ama i pettegolezzi. Circa la prova di fedeltà Paolo dice: “Dimenticando le cose passate e protendendomi verso le cose future, io procedo verso la meta per ottenere il premio della chiamata di sopra”. (Filip. 3:13, 14, NM) Paolo dimenticò il passato e guardò avanti in vista di un buon fine, ma sembra che i pettegoli abbiano dimenticato le loro passate dicerie dimostratesi false e attendano con costante fervore l’opportunità di diffonderne altre nel futuro. È logico pensare che debbano ricordare quante volte nel passato è stato provato che i loro pettegolezzi sono stati falsi, e quindi si attenderebbe maggior prudenza da parte loro nel futuro. Ma raramente cambiano. Se si prendono il disturbo di parlare delle loro menzogne passate, ne parlano soltanto per giustificarle. Negano di averle dette, oppure dicono di aver riportato soltanto quello che aveva detto qualcun altro, o nascondono la prima bugia raccontandone un’altra. Supponiamo che spargessero la diceria che due persone dovessero sposarsi. Il tempo passa e il matrimonio non avviene. Poi essi dicono che i due hanno litigato e hanno rinunciato al matrimonio. Eppure all’inizio si trattava soltanto d’immaginazione e di sospetti dei pettegoli, e la diceria non aveva mai avuto alcun solido fondamento. Se i pettegoli tenessero conto del male già causato dalle loro menzogne, non sarebbero così ansiosi di pettegolare ancora.
13. Perché il pettegolezzo è vile e micidiale, e che cosa accadrà a quelli che persistono nel diffonderlo?
13 Il pettegolezzo può essere spietato. È vile e può essere micidiale. Può distruggere un buon nome o rovinare una buona reputazione o avvelenare le menti delle persone contro la vittima dei pettegolezzi. “Aguzzano la loro lingua come il serpente, hanno un veleno d’aspide sotto le loro labbra”. Le parole possono essere dardi mortali: “I cui denti son lance e saette, e la cui lingua è una spada acuta”. Alcune lingue sono come spade affilate e le parole che vibrano possono penetrare come frecce, e i colpi verbali ch’esse scagliano provengono da luoghi nascosti e colpiscono le loro vittime alle spalle: “Che hanno aguzzato la loro lingua come una spada e hanno scoccato come frecce le loro parole amare, per colpire da luoghi nascosti l’uomo integro; e lo colpiscono all’improvviso, e non hanno paura”. Ma i codardi che pettegolano alle spalle della gente dovrebbero ricordare che dovranno comparire davanti a Geova, che Geova ode anche se le loro vittime umane non odono, e “il male fatto dalle loro lingue ricadrà su loro”. Per le loro lingue pettegole saranno divelti dalla terra dei viventi: “La tua lingua medita rovine; essa è simile a un rasoio affilato, o artefice d’inganni. Tu ami il male più che il bene, e la menzogna più che il parlar secondo giustizia. Tu ami ogni parola che cagiona distruzione, o lingua fraudolenta! Iddio altresì ti distruggerà per sempre; ti afferrerà, ti strapperà dalla tua tenda e ti sradicherà dalla terra de’ viventi”. — Sal. 140:3; 57:4; 64:3, 4, 8; 52:2-5.
14. A che cosa può condurre il pettegolezzo?
14 Il pettegolezzo può diventare così malvagio e fare tanto male da meritare la disassociazione. Può spingere il maldicente a rovinare la congregazione: “Chi custodisce la sua bocca preserva la propria vita; chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina”. I suoi pettegolezzi possono separare degli amici, ma se continuano separeranno lui dall’organizzazione di Geova: “O Eterno, chi dimorerà nella tua tenda? chi dimorerà sul monte della tua santità? [Colui] che non calunnia con la sua lingua, né fa male alcuno al suo compagno, né getta vituperio contro il suo prossimo”. Geova dice: “Io odio . . . la bocca perversa”. Se Geova la odia, anche noi dovremmo odiarla, e non si dovrebbe permettere che la cosa odiosa esista nella congregazione. Noi dobbiamo pregare: “O Eterno, libera l’anima mia dalle labbra bugiarde, dalla lingua fraudolenta”. Se tali labbra e lingue sono nella congregazione, con l’azione della disassociazione la congregazione può esserne liberata. — Prov. 13:3; Sal. 15:1, 3; Prov. 8:13; Sal. 120:2.
15. Che cosa rende il pettegolezzo così pericoloso, e quali domande dovrebbe considerare il pettegolo?
15 Molte volte il pettegolezzo riguarda una piccola questione, ma quando lingue cianciatrici la ingrandiscono si semina la discordia smisuratamente. Il pettegolo trasforma il cumulo di terra in una montagna e la montagna in un cumulo di terra. La vera montagna, il seme della discordia, per il pettegolo è come un cumulo di terra rispetto alla minore difficoltà che egli ingrandisce a montagnose proporzioni per causare discordia. Come sono pericolose tali inutili parole! In Matteo 12:36, 37 (NM) leggiamo: “Io vi dico che di ogni detto non profittevole che gli uomini pronunciano, essi renderanno conto nel Giorno del Giudizio; poiché mediante le tue parole sarai rivendicato, e mediante le tue parole sarai condannato”. Come pensate che saranno considerate le parole del pettegolo nei periodi di giudizio? Potrete giustificare i vostri pettegolezzi? Sarà sufficiente supplicare dicendo che non volevate far male? Sarà accettabile se i fatti mostrano che avete continuato a pettegolare perfino dopo che alcune delle vostre dicerie sono state provate false? Potete sottrarvi alla responsabilità delle parole che sono uscite dalla vostra bocca? Siate certi che le vostre parole, se erano pettegolezzi, saranno condannate. Com’è meglio coltivare ora saggiamente una lingua che guarisce invece di ferire: “C’è chi, parlando inconsultamente, trafigge come spada, ma la lingua de’ savi reca guarigione”. — Prov. 12:18.