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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1967 | 1° gennaio
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indicavano che alcuni avrebbero accettato Cristo e sarebbero stati sollevati dal loro stato già decaduto, mentre altri lo avrebbero rigettato; avrebbero inciampato in lui e sarebbero caduti. Gesù provò d’essere effettivamente una pietra d’inciampo per molti Giudei. (Rom. 9:30-33; Isa. 8:14; 28:16) Le parole di Simeone non significano che i singoli Israeliti avrebbero subìto entrambe le cose, cadendo prima nell’incredulità e quindi risorgendo nella fede, accettando Gesù Cristo. Simeone parlava del finale risultato delle cose. Mentre la reazione a Gesù Cristo variava a seconda dei diversi individui, certo in relazione a lui i ragionamenti di molti cuori furono scoperti, portando al giudizio di Dio verso di loro, in bene o in male.
In riferimento a Maria, Simeone disse: “Sì, a te stessa una lunga spada trapasserà l’anima”. La spada menzionata qui non è letterale. Non c’è indicazione scritturale che Maria fosse trapassata da una spada reale. Ma ciò che Simeone disse indicò effettivamente che un giorno la madre di Gesù sarebbe stata afflitta dal dolore. Il ripudio di Gesù Cristo da parte di molti Giudei dovette certo affliggerla. Ma certo ella provò cocente dolore quando vide morire suo figlio sul palo di tortura.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1967 | 1° gennaio
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Domande dai lettori
● Si devono adempiere tutti i voti fatti a Dio prima di divenire dedicati cristiani? — R. J., U.S.A.
I voti non si devono trattare alla leggera, come indica la Bibbia in Ecclesiaste 5:4-6 (VR): “Quand’hai fatto un voto a Dio, non indugiare ad adempierlo; poich’egli non si compiace degli stolti; adempi il voto che hai fatto. Meglio è per te non far voti, che farne e poi non adempierli. Non permettere alla tua bocca di render colpevole la tua persona; e non dire davanti al messaggero di Dio: ‘È stato uno sbaglio’”.
Quando si fa un solenne voto a Dio, lo si fa volontariamente, non per forza. Quindi si dovrebbe essere disposti ad adempiere il voto. Data la serietà della cosa, le Scritture raccomandano di considerare attentamente in anticipo gli obblighi che si assumerebbero facendo un voto. Proverbi 20:25 (Ga) dichiara: “È un laccio per l’uomo dir subito: ‘Sacro’ e, dopo aver fatto il voto, pentirsene”. Quindi, i voti a Dio non si dovrebbero considerare con leggerezza ma dovrebbero essere il risultato di attenta considerazione anticipata, non di semplice emozione o momentaneo entusiasmo.
I voti coniugali servono a illustrare questi punti. Un individuo può decidere di sposarsi. Contrarre matrimonio è una cosa che fa di sua spontanea volontà. Egli agisce saggiamente se considera la cosa in anticipo, apprendendo quali sono le responsabilità che avrà contraendo matrimonio. Quindi, allorché fa il voto di matrimonio dinanzi a Dio e a testimoni umani, deve considerare seriamente il voto e mantenersi fedele al suo coniuge. (Matt. 19:4-6) Indipendentemente da chi è colui che celebra il matrimonio, se il matrimonio è legale, il suo voto è vincolante per lui, e continua ad esserlo quando diviene dedicato cristiano.
Un individuo può aver fatto volontariamente qualche altro voto personale a Dio in anni passati, prima di divenire dedicato cristiano. Era più che un semplice desiderio o un’intenzione nella sua mente o espressa a un amico; fu un solenne voto a Dio. Non fu costretto a fare il voto. Comunque, ora può desiderare d’esserne liberato. Può chiedere a qualcun altro se il suo voto sia vincolante. Ma si dovrebbe comprendere che un altro non è in grado di esonerare colui che ha fatto il voto dalla responsabilità che si è assunta come risultato del suo solenne voto a Dio. Questa è una cosa fra la persona obbligata e Geova Dio. — Rom. 14:4.
Forse il voto non era richiesto dalla Bibbia. Ciò nonostante, se non fosse in contrasto con le Scritture, sarebbe appropriato mantenere il voto, anche se questo presenta problemi più avanti nella vita.
Comunque, prima di conoscere la verità della Parola di Dio, la persona può aver fatto voto di fare qualche cosa che è in contrasto con la volontà di Geova. Man mano che fa uno studio della Bibbia può rendersi conto di questo contrasto. Quale veduta dovrebbe assumere ora in merito a questo voto che non è armonia con la volontà di Dio espressa nelle Scritture? Egli deve decidere, ma sarebbe un’evidenza di fedeltà a Geova agire in armonia con la volontà di Dio chiaramente espressa. Questo significa fare passi positivi, come abbandonare pratiche o rinunciare a compagnie che sono impure e inadeguate dal punto di vista di Dio. Tale manifestazione di devozione a Geova avrà come risultato una benedizione. (2 Cor. 6:16-18) La persona non può dedicarsi a Dio per mezzo di Cristo se non rende nullo e invalido un simile voto.
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