Quando la verga della disciplina è rotta
“ENTRO il Duemila finiremo per aprire asili per genitori maltrattati?” Questa domanda è stata fatta dallo psicologo francese Jean-Pierre Chartier. Per quale ragione? Perché esistono le prove che un inquietante numero di bambini non solo disubbidiscono ai genitori ma li maltrattano. Nel suo libro Les parents martyrs (Genitori martiri) Chartier cita casi di adolescenti che hanno scritto ai genitori lettere minatorie o che li hanno addirittura ricattati. In quanto alla ragione di questo fenomeno, Chartier dice che la colpa è dei genitori i quali non hanno dato ai figli un codice di norme da seguire nella vita. “In alcuni casi”, dice, “sarebbe stato meglio se qualche volta li avessero presi a schiaffoni”.
Forse non siete d’accordo su questo punto. In molte parti del mondo c’è fra i genitori la chiara tendenza ad andar piano con l’antiquata verga della disciplina, per timore di ‘ritardare lo sviluppo del bambino’, ‘soffocarne la personalità’ o ‘calpestare i suoi “diritti umani”’.
Molti però sono delusi delle teorie liberali sull’educazione dei figli. Un sondaggio effettuato nel 1980, per esempio, ha rivelato che nella comunità europea sei cittadini su dieci ritenevano che oggigiorno i genitori siano troppo indulgenti. Il giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung dice che “nell’educazione dei figli è sempre più frequente lasciare che ogni cosa segua il suo corso”. Con quale risultato? Secondo John O’Malley, uno psichiatra recentemente citato nella rivista Time, il permissivismo nell’educazione dei figli ha prodotto adolescenti “meno rispettosi e meno sensibili all’autorità dei genitori. I ragazzi non hanno limiti precisi da rispettare, né norme di comportamento”.
Malgrado la disapprovazione dei genitori, molti giovani non fanno mistero del fatto che si drogano e hanno rapporti sessuali illeciti. E anche se non fanno tali cose apertamente, alcuni assumono ciò nondimeno un atteggiamento provocatorio nei confronti dei genitori. Lo psicanalista Benjamin Wolman afferma pertanto che i genitori che non insegnano ai figli l’ubbidienza “coltivano erbacce”. Egli condanna il “concetto del fa come ti pare”, in quanto “ostacola lo sviluppo del bambino”, non gli fornisce “né inibizioni né freni” e potrebbe preparare il terreno a un comportamento antisociale.
Una tragedia che ha recentemente avuto luogo in Germania illustra quanto un figlio indisciplinato possa diventare antisociale. Si tratta del caso di un quindicenne che architettò ed eseguì con cura un piano per uccidere la madre. Secondo funzionari della polizia il ragazzo, anziché avere rimorsi, si disse deluso perché un simile tentativo di uccidere il padre era fallito.
Più severità
Dal momento che tanti genitori trovano difficile allevare i figli, stanno rapidamente sorgendo organizzazioni il cui obiettivo è quello di aiutare i genitori. Negli Stati Uniti un’organizzazione che si chiama Anonima Famiglie tiene conversazioni collettive con genitori, amici e parenti di giovani che hanno problemi di comportamento.
Un’altra organizzazione, però, tenta un metodo più deciso. Il suo nome, Tough-love (che significa “Amore inflessibile”), è appropriato. Il suo dichiarato proposito è quello di “porre dei limiti ai ragazzi sfrenati e costringerli a comportarsi bene”. Per raggiungere questo obiettivo essa aiuta i genitori a stabilire ragionevoli limitazioni al comportamento dei figli indisciplinati, limitazioni che sono fatte rispettare. I genitori che fanno parte di questa organizzazione si sostengono e si aiutano a vicenda. Nel 1982, nell’arco di un solo anno, il gruppo è cresciuto da 25 a 500 unità negli Stati Uniti e nel Canada.
Entrambe le organizzazioni affermano di avere avuto un certo successo nell’aiutare genitori e figli. Ma l’idea di disciplinare i propri figli è tutt’altro che nuova. Molto tempo fa la Bibbia diceva: “La stoltezza è legata al cuore del ragazzo; la verga della disciplina è ciò che la rimuoverà lungi da lui”. (Proverbi 22:15) Non sorprende dunque che le organizzazioni che seguono questo saggio consiglio abbiano un certo successo. Ad ogni modo, usare “la verga della disciplina” coi figli vuol forse dire usare la forza bruta?
Disciplina, via della vita
Per alcuni disciplina equivale a sculacciate. Effettivamente la punizione fisica qualche volta è appropriata. Ma nella Bibbia la disciplina include anche correzione e addestramento. Per esempio, in Proverbi 8:33 la Bibbia dice: “Ascoltate la disciplina e divenite saggi, e non mostrate alcuna negligenza”. La disciplina non deve sempre essere impartita con la cinghia. Spesse volte è molto più efficace parlare col proprio figlio e dargli consigli basati sulla Bibbia. — Deuteronomio 6:6, 7.
Ad ogni modo, il giovane non ha bisogno solo di regole e di limitazioni. Ha bisogno anche di una guida e di uno scopo nella vita. Questo è possibile solo se i genitori impartiscono al figlio conoscenza della Bibbia e suscitano apprezzamento per essa. Quando il ragazzo impara le divine norme di condotta è in grado di evitare le trappole in cui altri giovani possono cadere. (Proverbi 2:10-13) Anziché essere incerto sull’indirizzo da dare alla sua vita, può seguire la “via della vita” indicatagli dalle “riprensioni della disciplina”. — Proverbi 6:23.
Se quindi avete problemi con i vostri figli perché la verga della disciplina è “rotta” — o non è stata impartita — allora provate a impartire in qualche misura la disciplina basata sulla Bibbia. I testimoni di Geova saranno felici di mostrarvi come si può fare.
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I consigli basati sulla Bibbia sono spesso più efficaci della cinghia