Di quale addestramento hanno bisogno i figli?
“Addestra il ragazzo secondo la via per lui”. — Prov. 22:6.
1, 2. (a) Come si sentono molti genitori riguardo all’educazione dei figli? (b) Nonostante i consigli biblici, che cosa accade oggi ai giovani?
GENITORI, avete riscontrato che oggi è difficile educare i figli? Vi capita mai di non sapere cosa fare per addestrare i vostri piccoli e proteggerli in questi tempi pericolosi? Molti genitori non sanno veramente che cosa fare. È vero che la Bibbia dice: “Addestra il ragazzo secondo la via per lui; pure quando sarà invecchiato non se ne dipartirà”. (Prov. 22:6) Tuttavia oggi milioni di ragazzi e ragazze si volgono alla delinquenza.
2 Nel 1966 uno studio del Senato degli Stati Uniti rivelò che dei 29 milioni di ragazzi della nazione del gruppo dai dieci ai diciassette anni, due milioni e mezzo, o circa uno su undici, aveva avuto a che fare con la polizia! Da allora le condizioni sono notevolmente peggiorate. L’Herald-Examiner di Los Angeles del 2 febbraio 1970 riferì: “Nella California meridionale la delinquenza minorile aumenta a un ritmo tale che presto il totale degli arresti dei minorenni potrà superare quello degli adulti, eppure i minorenni formano solo una frazione del totale della popolazione. I centri di detenzione sono già sovraffollati e non c’è in vista nessuna diminuzione”. Nella Nuova Zelanda, secondo il rapporto del commissario di polizia, dal 1966 al 1970 i reati commessi dai ragazzi raddoppiarono di numero!
3. Quale tendenza si è notata in merito alla delinquenza minorile?
3 Non solo aumenta rapidamente il numero dei reati commessi dai minorenni, ma stanno anche diventando di natura più grave; e un maggior numero di ragazzi li commette a età inferiore. In un anno recente, a Baltimora, nel Maryland, ci furono 526 arresti di fanciulli di dieci anni e meno. Erano inclusi 169 arresti per furti con scasso, 22 per rapina, e arresti per omicidio, furti d’auto e violazioni delle leggi sui narcotici! A Perth, in Australia, l’80 per cento dei furti d’auto è compiuto da adolescenti! Un poliziotto del luogo disse: “Non è più insolito trovare un ragazzo di 13 anni al volante di un veicolo rubato”.
4, 5. (a) Quali sono le tragiche conseguenze dell’immoralità che sono divenute oggi così evidenti? (b) Queste condizioni sono la prova che viviamo in quale periodo di tempo?
4 Anche l’immoralità sessuale è divenuta estesa fra i giovani. Una sedicenne della città di New York riferì: “Circa metà della mia classe prende la pillola [per impedire la gravidanza] e l’altra metà intende acquistarla quando andrà all’università”. (Times di New York del 24 settembre 1971) Le tragiche conseguenze dell’immoralità includono un’epidemia di malattie veneree e di nascite illegittime. Nel 1970 il numero di adolescenti della California che contrasse la gonorrea era quasi dieci volte maggiore che quello del 1960. Ora si calcola che uno studente delle scuole superiori su cinque contrarrà una malattia venerea prima di diplomarsi. In alcune scuole si calcola che metà del corpo studentesco prenderà una malattia venerea. Si riferisce che in California un totale di 43.100 adolescenti rimasero incinte nel 1970, non incluse quelle che si sposarono a causa della loro gravidanza. — Examiner di San Francisco, 20 giugno 1971.
5 Il direttore di una clinica medica di Richmond, in Virginia, notò che le gravidanze delle adolescenti aumentano in “modo tragico”, e disse: “È allarmante il numero di gravidanze fra le ragazze al di sotto dei 15 anni”. (Daily Press di Newport News 13 dicembre 1970) L’Evening Bulletin di Filadelfia riferì: “Un significativo numero di madri non sposate sono ragazze delle scuole elementari di 11 e 12 anni”. Da quanto avviene, non è evidente che viviamo nei difficili “ultimi giorni” predetti dalla Bibbia? Questi sono giorni veramente contrassegnati da estrema illegalità, inclusa la ‘disubbidienza ai genitori’. — 2 Tim. 3:1-5.
6. (a) Che cosa indica l’estesa delinquenza in quanto al genere di addestramento che ricevono i figli? (b) Qual è la causa principale della confusione di molti genitori in quanto all’educazione dei figli?
6 Giacché tanti giovani commettono reati, non è questa un’indicazione che c’è qualcosa di errato nell’addestramento che ricevono i ragazzi? Ovviamente non sono addestrati ‘secondo la via per loro’. (Prov. 22:6) Tuttavia, di quale addestramento hanno bisogno i figli? Molti genitori sono confusi a questo riguardo. “Con le parole e con le azioni, molti padri e madri fanno capire d’essere quasi paralizzati dall’incertezza”, osservò un membro del Comitato Editoriale del Times di New York. “Le vecchie norme di comportamento pare non abbiano più valore”, disse. (Times Magazine di New York, 16 gennaio 1972) Le contrastanti opinioni dei consiglieri mondani sull’educazione dei figli sono la causa principale della confusione dei genitori.
7. (a) Che cos’hanno generalmente in comune gli scritti dei consiglieri mondani sull’educazione dei figli? (b) Secondo Geremia 8:9, che cosa c’è di sbagliato nell’addestramento che riceve oggi la maggioranza dei figli?
7 Benché le opinioni di questi consiglieri differiscano notevolmente, un esame dei loro scritti rivela che hanno effettivamente in comune qualche cosa. E cioè che in genere trascurano la Bibbia come strumento per insegnare. È possibile che il problema sia questo? Pare che recenti avvenimenti additino la risposta. Poiché pensate: Non è stato in tempi recenti, quando le “vecchie norme di comportamento” (quelle di frequente basate sulla Bibbia) sono state messe da parte, che è notevolmente aumentata la delinquenza? Non indica questo che i figli hanno bisogno dell’addestramento e della guida basati sugli insegnamenti della Bibbia? — Ger. 8:9.
PERCHÉ AMMAESTRARE I FIGLI INTORNO A DIO
8. (a) Qual è una rimarchevole caratteristica dei figli? (b) Perché le risposte date dai genitori alle domande dei figli sono importanti?
8 È naturale che i figli cerchino la guida dei genitori. I piccoli sono pieni di domande. Le loro tipiche domande sono: “Chi ha fatto i bei fiori?” “Come hanno fatto le stelle ad arrivare lassù nel cielo?” Oppure chiederanno: “Da dove sono venuto? Chi mi ha fatto?” Non si dovrebbe sminuire l’importanza delle risposte che si danno ai figli su queste cose. Ciò che si insegna ai piccoli fa una durevole impressione, modellando le loro attitudini e vedute e influendo così sul loro modello di vita futura.
9. (a) Che cosa si insegna oggi comunemente ai figli sulla loro origine? (b) Qual è l’indicazione che le vedute evoluzionistiche insegnate ai ragazzi non sono corrette?
9 Un genitore potrebbe rispondere: “Nessuno ha fatto noi o queste altre cose. Tutte le cose cominciarono a esistere da sé; fu per caso — accidentalmente — che vennero all’esistenza tutte le cose”. Questa è la veduta evoluzionistica comunemente insegnata oggi ai ragazzi nelle scuole. Spesso dicono che questa veduta è “scientifica” e che chi crede che c’è un Dio che fece tutte le cose sia “non scientifico”. Ma è così? Sono corrette le popolari vedute evoluzionistiche d’oggi? Ebbene, considerate: Non è un fatto che quando si insegna la verità, ne risultano buoni frutti? Tuttavia guardate i milioni di delinquenti minorili d’oggi cresciuti in un sistema educativo che ha promosso le idee evoluzionistiche! — Sal. 14:1.
10. (a) Perché si confonde un bambino insegnandogli che non c’è nessun Creatore? (b) Che cosa bisogna insegnare ai bambini riguardo a loro stessi, l’erba, la luna e le stelle, ecc., e perché?
10 In effetti, si confondono i giovani quando si insegna loro che non c’è nessun celeste Creatore. I ragazzi vedono, ad esempio, che gli uomini costruiscono case e che le donne fanno torte. Queste cose hanno un fattore. Perché, dunque, ragioneranno comprensibilmente i figli, non hanno un fattore i bei fiori o le luminose stelle? Ai figli si devono insegnare le ragionevoli spiegazioni della Bibbia: “Naturalmente, ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito tutte le cose è Dio”. (Ebr. 3:4) Occorre mostrare loro che la Bibbia non insegna irragionevolmente che non ci ha fatti nessuno, ma dice: “Conoscete che Geova è Dio. Egli è colui che ci ha fatti, e non noi stessi”. (Sal. 100:3) Si dovrebbe insegnare ai figli che Dio “fa germogliare l’erba verde per le bestie, e la vegetazione per il servizio del genere umano”. (Sal. 104:14) Si dovrebbe anche spiegare ai giovani ciò che dice la Parola di Dio circa “la luna e le stelle che tu [Dio] hai preparate”. (Sal. 8:3) Queste verità scritturali soddisferanno la ragione del bambino e lo aiuteranno ad acquistare rispetto per il nostro Grande Creatore. Questo insegnamento è necessario per addestrare “il ragazzo secondo la via per lui”. — Prov. 22:6.
11. Quali occasioni potrebbe cogliere un genitore per ammaestrare suo figlio intorno a Dio?
11 Il genitore dovrebbe saggiamente cogliere le occasioni per suscitare nei suoi figli amore e apprezzamento verso Geova Dio. Forse quando figlio e genitore sono insieme sotto un cielo pieno di stelle, il padre può far capire a suo figlio la sapienza e la potenza di Geova che fece questi bei corpi celesti e li mise in orbita. (Sal. 19:1, 2) In altre occasioni, forse quando si osserva la bellezza dei fiori, un meraviglioso tramonto, o le varietà della vita vegetale e animale, un genitore può insegnare ai figli che queste cose meravigliose e buone sono prove dell’amore del nostro celeste Padre verso il genere umano. (Atti 14:17; Matt. 5:45) Ma questo insegnamento riguardo a Dio non è in realtà “non scientifico”?
12. (a) Perché non è non scientifico insegnare che le cose meravigliose che vediamo intorno a noi furono create da Dio? (b) Di che profitto sarà per un bambino sapere che c’è un onnipotente Creatore che ha cura di lui?
12 No, niente affatto! È valido oggi come quando l’ispirato scrittore biblico di tanto tempo fa osservò che le “invisibili qualità [di Dio], perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili”. (Rom. 1:20) Il fatto è che in anni recenti la vera scienza ha scoperto un’immensa miniera di conoscenza che attesta come l’universo e tutti gli organismi viventi sono fatti in maniera magistrale, fornendo la prova che c’è davvero un potente, intelligente Creatore. Come fortifica i figli sapere che tale grande Dio esiste, e che ha cura di loro! (1 Piet. 5:7) Ciò li aiuterà a non essere troppo turbati dai timori, dai dubbi e dall’incertezza del mondo odierno. Li proteggerà dai turbamenti mentali o emotivi e darà loro un senso di sicurezza e fiducia. Così non reagiranno con violenza e odio, ma saranno inclini a trattare tutti con un amore simile a quello di Dio. — Sal. 23:1-6; 55:22; Isa. 41:10.
PERCHÉ INSEGNARE AI FIGLI LA PAROLA DI DIO
13. Perché è evidente che non basta dire a un giovane di non fare cose cattive?
13 Comunque, non è sufficiente solo insegnare ai figli che c’è un Dio. Bisogna anche insegnare ai giovani la Parola di Dio, incluso ciò che Dio richiede dagli uomini. Perché? Ebbene, considerate: Molti moderni genitori dicono ai loro figli che c’è un Dio. E praticamente ogni genitore dice a suo figlio che è male mentire, rubare e commettere altri reati simili. Inoltre, le madri dicono spesso alle figlie che è male avere relazioni sessuali preconiugali. E tuttavia milioni di ragazzi si rendono colpevoli di tali cose, consapevoli anche mentre le commettono che è stato detto loro che queste cose sono sbagliate. È chiaro che non basta dirlo al ragazzo. Ma perché no?
14. Perché spesso i ragazzi non seguono l’istruzione impartita dalle persone grandi?
14 Una ragione principale è che i ragazzi imparano presto di non potersi fidare della parola o dell’esempio degli uomini. Scoprono che gli anziani sono spesso in errore e che le loro norme di comportamento sono soggette a cambiare. Inoltre, i ragazzi scoprono che di frequente gli anziani dicono una cosa e ne fanno un’altra. Così quando i figli cominciano a capire che altri mentono, rubano e commettono fornicazione, giungono comprensibilmente alla conclusione che queste cose si possono fare benissimo finché non si è scoperti, o finché non ne sono danneggiati. Pertanto oggi i giovani fanno comunemente qualsiasi cosa se pensano di farla franca.
15. (a) Quale ragione più importante devono avere i figli per evitare di fare il male? (b) Perché sapendo che questi sono i comandi dell’Onnipotente Dio si tratterranno dal fare il male?
15 Ovviamente, dunque, un figlio deve avere una ragione più importante per ubbidire e non semplicemente che i suoi genitori o altri vogliono che ubbidisca. Gli si deve insegnare nel nome di Dio, di cui questi sono in realtà i comandi, a non mentire, a non rubare, a non commettere fornicazione o a non seguire altre pratiche errate. (Prov. 6:16-19; Mar. 10:17-19; Ebr. 13:4) Queste istruzioni impartite dalla Parola di Dio faranno capire al figlio quanto è grave la trasgressione. Comprenderà allora che non si tratta solo della parola di una creatura umana, ma della parola del Creatore stesso, di Colui che dà la vita e che ha il potere di toglierla per sempre ai trasgressori volontari. (Riv. 21:8) Inoltre, il figlio imparerà che, come dice la Bibbia, “gli occhi di Geova sono in ogni luogo, vigilando sui cattivi e sui buoni”. (Prov. 15:3) Pertanto il ragazzo riconoscerà che non può praticare il male senza che Dio lo veda. — Sal. 11:4; Ebr. 4:13.
16. In che modo insegnando ai figli la Parola di Dio si provvederà il più forte motivo che tratterrà dal fare il male?
16 Ad ogni modo, man mano che sarà insegnata al ragazzo la Parola di Dio egli avrà una ragione più valida e più importante che lo tratterrà dal fare il male. Lo studio biblico rivelerà al ragazzo Geova Dio non solo come Grande Creatore, ma come una Persona reale che veramente ama il genere umano. Apprenderà come Dio mostrò il suo amore mandando il suo Figlio sulla terra a provvedere una base per riacquistare il genere umano dal peccato e dalla morte, aprendo così agli uomini la via per ottenere la vita eterna in un paradiso sotto un nuovo sistema di cose. (Giov. 3:16; 2 Piet. 3:13) Inoltre, il ragazzo apprenderà dallo studio della Bibbia che nel suo nuovo sistema Dio libererà il genere umano dall’infermità e perfino dalla morte, come pure dal dolore, dalla sofferenza e dalle lagrime oggi così comuni. (Riv. 21:3, 4) A quel tempo tutti saranno amichevoli e ameranno la pace. Infatti, perfino gli animali saranno in pace, e un piccolo bambino potrà giocare con loro senza che gli facciano del male. (Isa. 11:6-9; Sal. 37:9-11, 29) Man mano che il fanciullo acquisterà conoscenza di questi meravigliosi provvedimenti di Geova, il suo amore verso Dio diverrà molto forte. Come risultato, non vorrà far nulla che dispiaccia al suo meraviglioso Padre celeste. L’amore e l’apprezzamento del fanciullo verso Geova sarà pertanto il più forte motivo che lo tratterrà dal fare qualsiasi cosa che Dio dice è errata.
17. (a) Perché si può essere sicuri che se si insegna ai figli la Parola di Dio ne trarranno profitto nei successivi anni di vita? (b) Quale esempio mostra l’utilità dell’addestramento dei primi anni?
17 Ma si può essere realmente sicuri che, istruendo un fanciullo in merito alla Parola di Dio, ne trarrà profitto nei successivi anni di vita? Sì, poiché ricordate che il proverbio biblico dice che se il ragazzo è addestrato “secondo la via per lui; pure quando sarà invecchiato non se ne dipartirà”. (Prov. 22:6) Considerate l’esempio del giovane ebreo Giuseppe. Suo padre Giacobbe lo aveva evidentemente ammaestrato da piccolo intorno a Geova e alle sue leggi. Nei successivi anni di vita Giuseppe venne a trovarsi nel paese straniero d’Egitto, lontano dalla famiglia e dagli amici. Lì, mentre lavorava per un ricco di nome Potifar, la moglie di quest’uomo cominciò a fare tentativi per sedurre l’attraente Giuseppe. Ella gli diceva: “Giaci con me!” Ma Giuseppe rifiutava, spiegando: “Come potrei dunque commettere questa grande empietà e peccare effettivamente contro Dio?” Anche quando la moglie di Potifar afferrò Giuseppe e cercò di indurlo a giacere con lei, egli resisté e fuggì. Furono il rispetto e l’amore di Giuseppe verso Dio, inculcatigli da fanciullo, che lo trattennero dal fare il male. — Gen. 39:1-12.
18. (a) Di che utilità sarà insegnare ai figli la Parola di Dio? (b) Perché oggi i giovani hanno tante difficoltà?
18 Non convenite che oggi i figli hanno bisogno di questo genere di istruzione dalla Parola di Dio? Inculcando nei giovani le esigenze morali di Dio, saranno sicuramente aiutati a condurre una vita retta e felice. Tuttavia oggi la guida delle Scritture è comunemente messa da parte, perché è considerata troppo restrittiva e causa di frustrazione. Ad esempio, riguardo alla proibizione dei rapporti sessuali tra persone non sposate, recentemente una persona scrisse nel Times Magazine di New York: “Vi sono certo bastanti zone di frustrazione nella vita che non è necessario incoraggiare deliberatamente la frustrazione. . . . Tutto quello che dobbiamo fare per impartire ai nostri figli istruzioni (quelle che fanno per loro, speriamo), consiste nel mostrar loro che apprezziamo noi stessi e altri, e che ci sono molti diversi modi di realizzarci”. Ma quali difficoltà ha portato tale rigetto della guida di Dio, inclusa una valanga di malattie veneree, nascite illegittime e aborti, con il dolore, l’angoscia e l’infelicità che ne derivano! Com’è chiaro che i figli hanno bisogno delle istruzioni provvedute nella Parola di Dio! — Ger. 10:23.
BISOGNO DI DISCIPLINA
19. (a) Sono i figli inclini per natura a fare ciò ch’è bene, e come lo sappiamo? (b) Che cosa include l’impartire disciplina?
19 Comunque, affinché un programma di istruzione intorno alla Parola di Dio sia efficace, deve anche includere l’amorevole disciplina. Questo perché i figli non sono per natura inclini a fare il bene. È come dice l’ispirato proverbio biblico: “La stoltezza è legata al cuore del ragazzo; la verga della disciplina è ciò che la rimuoverà lungi da lui”. (Prov. 22:15) La parola “disciplina” contiene l’idea di impartire un addestramento che plasmi e corregga. Pertanto l’istruzione dev’essere ripetuta di frequente affinché il bambino sia spinto a seguirla. Ma la disciplina include dell’altro. Come sa bene la maggioranza dei genitori, spesso un ragazzo non si corregge con semplici parole. (Prov. 29:17, 19) Perciò l’addestramento disciplinare può anche includere il castigo o la punizione inflitta allo scopo di correggere il fanciullo. Ma dovrebbe mai questa forma di disciplina includere le sculacciate? C’è del vero nel vecchio proverbio: “Chi risparmia la verga vizia il fanciullo”?
20. Qual è una comune veduta degli esperti mondani in quanto a infliggere una punizione fisica come forma di addestramento disciplinare?
20 Gli esperti mondani di educazione dei fanciulli dicono sovente: ‘No, non si dovrebbe mai sculacciare un bambino. Evitate di frustrare il bambino ricorrendo a misure così forti per cambiarne le naturali inclinazioni’. Un editoriale del Times di New York del 5 aprile 1972 disse: “‘Chi risparmia la verga vizia il fanciullo’ è un detto ostinatamente errato che continua a ricevere cenni d’approvazione da autonominatisi sostenitori delle ‘vecchie virtù’. È difficile riuscire a capire perché una persona, più grande e più forte, infliggendo una premeditata e penosa punizione, possa inculcare qualcosa che non sia la convinzione secondo cui la forza trionfa”. Ma è corretta questa veduta? È un errore infliggere una punizione fisica allo scopo di correggere l’errata condotta di un bambino?
21. (a) Che cosa dice la Parola di Dio riguardo alla punizione fisica inflitta per correggere l’ostinata condotta di un ragazzo? (b) Come sappiamo che la via di Dio è quella di impartire tale tipo di disciplina?
21 Dio è il Creatore dell’uomo. Non c’è nessuna autorità più alta. La sua Parola è molto chiara al riguardo. Essa dice: “Non trattenere la disciplina dal semplice ragazzo. Nel caso che tu lo batta con la verga, non morrà. Con la verga tu stesso dovresti batterlo, per liberare la sua medesima anima dallo stesso Sceol [la tomba]”. (Prov. 23:13, 14) È in gioco la vita del fanciullo. Se gli si lascia seguire una condotta errata, essa lo condurrà all’infelicità e infine alla morte fuori del favore di Dio. Pertanto la Bibbia dice: “Chi trattiene la sua verga odia suo figlio, ma chi lo ama è colui che lo cerca in effetti con la disciplina”. (Prov. 13:24) Un genitore mostra vero amore facendo tutto quello che può per correggere suo figlio, sculacciate incluse. Questa è la via di Dio. “Poiché Geova”, dice la scrittura, “disciplina colui che ama; infatti, egli flagella [frusta o sferza] ognuno che riceve come figlio”. — Ebr. 12:5, 6.
22. (a) Quale dovrebbe essere il motivo per cui i genitori impartiscono la disciplina, come mostra l’esempio di Dio? (b) Qual è la causa principale dell’odierno straordinario aumento di delinquenza minorile?
22 Perché Dio fa questo ai suoi figli? “Per il nostro profitto”, disse l’apostolo Paolo, “acciocché partecipiamo alla sua santità. Veramente, nessuna disciplina sembra al presente esser gioiosa, ma dolorosa; ma a quelli che ne sono stati addestrati produce poi un pacifico frutto, cioè giustizia”. (Ebr. 12:7-11) I figli, nel loro interesse, hanno bisogno di tale disciplina. Fa parte dell’addestramento che è ‘secondo la via per loro’. (Prov. 22:6) Il rigetto da parte del mondo di tale addestramento disciplinare è la principale causa dello straordinario aumento di delinquenza minorile e delle conseguenti difficoltà e vergogna che ha recato ai genitori. — Prov. 29:15.
23. Come reagiscono i figli quando ricevono o non ricevono la disciplina?
23 Contrariamente all’opinione popolare, i figli apprezzano che i genitori mostrino vero interesse in loro, stabilendo ragionevoli norme e limitazioni delle loro attività. Alcuni ragazzi si lamenteranno a volte della disciplina, ma impareranno ad amare e a rispettare i genitori che mostrano vero interessamento per il loro benessere. D’altra parte, se i genitori non impartiscono la disciplina di cui i figli hanno tanto bisogno è probabile che il figlio abbia del risentimento verso i genitori. Non molto tempo fa una popolare rivista narrò di una quindicenne che intraprese una cattiva condotta, recando il disonore su di sé e sulla sua famiglia. Addolorata per la sua condotta, disse al padre: “Papà, dovevi esigere che mi comportassi bene anni fa, e quando non mi comportavo bene, dovevi sculacciarmi a dovere. Quando non prendevo buoni voti, perché non mi ci costringevi? Pensavi fossi così stupida da non poter prendere voti migliori?” — McCall’s, luglio 1969, pagina 114.
24. (a) Come possono mostrare i genitori di amare realmente i loro figli? (b) Quale sarà il risultato di tale dimostrazione di amore?
24 Genitori, mostrate di amare realmente i vostri figli impartendo loro la disciplina di cui hanno un così disperato bisogno. Date ascolto al saggio consiglio della Parola di Dio. Insegnatene la sapienza ai vostri figli. Fate nascere in loro amore e rispetto verso il Creatore, Geova Dio. Così facendo, potrete avere la fiducia di ‘addestrare i vostri figli secondo la via per loro, e che essi non se ne dipartano’. (Prov. 22:6) Ciò significherà infine per loro vita senza fine nel glorioso nuovo sistema di cose di Geova Dio. Come vi saranno grati i vostri figli se li avrete preparati a questo!
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Osservando la creazione divina, un genitore dovrebbe cogliere l’occasione di suscitare nei suoi figli amore e apprezzamento verso Geova Dio