“Con tutto ciò che acquisti, acquista intendimento”
“La sapienza è la prima cosa. Acquista sapienza; e con tutto ciò che acquisti, acquista intendimento”. — Prov. 4:7.
1. Nel nostro giorno che cosa avviene in ogni campo del sapere?
OGGI, viviamo in un secolo che ha visto una virtuale esplosione di conoscenza. In ogni campo della scienza e del sapere, le informazioni si accumulano a ritmo sorprendente. Con la ricerca di laboratorio, con l’esplorazione sulla terra, nelle profondità marine, lontano nello spazio, si ottengono nuovi dati più rapidamente di quanto gli uomini possano assimilarli e valutarli.
2. (a) In Proverbi 4:7, qual è “la prima cosa” che siamo incoraggiati a perseguire? (b) La ricerca mondana ha dato luogo al genere di sapienza di cui si parla lì?
2 Nella Bibbia ci viene detto: “La sapienza è la prima cosa. Acquista sapienza; e con tutto ciò che acquisti, acquista intendimento”. (Prov. 4:7) La ricerca appena descritta adempie forse queste parole? Ha recato vera sapienza, quella che dovremmo perseguire come “la prima cosa”? Ebbene, risolve i maggiori problemi della terra? Ha condotto il popolo a una vita più sana, più felice, più sicura, pacifica e produttiva? Ha aiutato l’uomo ad andare meglio d’accordo col suo prossimo? Voi conoscete la risposta. Oggi viviamo in un mondo malato e confuso, in tempi di frustrazione senza precedenti, in un giorno in cui la medesima esistenza dell’uomo e di tutte le creature su questo pianeta è seriamente minacciata. E, in maniera paradossale, gran parte della moderna ricerca dell’uomo ha contribuito proprio a questo stato di cose. — Eccl. 8:17; Giob. 28:4-21; Giac. 3:13-18.
3. Quale conoscenza cercano molte persone sincere che non è offerta dai sistemi di questo mondo?
3 Mentre la maggioranza lascia che la propria attenzione e il proprio tempo si volgano alla conoscenza che i sistemi di questo mondo offrono, un sempre crescente numero di persone si rivolgono altrove. Ora sentono il definito e urgente bisogno d’acquistare chiaro intendimento della Bibbia. Vogliono una conoscenza solida e fidata, fatti su cui basare le loro convinzioni e le loro speranze. Cercano una guida che li aiuti a risolvere i problemi della vita quotidiana, che li assista a prendere giuste decisioni in tempi di crisi. E, soprattutto, si interessano della promessa divina della vita eterna e di conoscere le Sue esigenze. Queste informazioni saranno date loro dalla Bibbia, ma dovranno capire ciò che leggeranno. — Sal. 119:105, 160; Giov. 17:3.
4. Per ottenere intendimento della Bibbia, quale attitudine dobbiamo mostrare?
4 La Bibbia fu provveduta perché fosse compresa. Dio ci offre l’aiuto per capirla. Ma dobbiamo mostrare giusta attitudine, spirito volenteroso. In Salmo 32:8, 9, Geova dice: “Ti farò avere perspicacia e ti istruirò nella via per la quale dovresti andare. Certo darò consiglio col mio occhio su di te. [Ma] non vi rendete come il cavallo o il mulo senza intendimento, la cui vivacità dev’esser frenata perfino con briglia o cavezza prima che vi si avvicinino”. Dio non ci blandirà per farci avvicinare a lui. Dobbiamo esser lieti e volenterosi d’accostarci con lo studio della sua Parola, provando diletto nel far ciò, e mettendo in pratica quello che apprendiamo nella nostra vita. — Prov. 2:10, 11.
5. Col salmista biblico, quale richiesta è appropriato che facciamo a Geova?
5 È così che vi sentite nel vostro cuore? Allora potete e dovreste unirvi al salmista, dicendo: “Istruiscimi, o Geova, nella via dei tuoi regolamenti, affinché io la osservi sino alla fine. Fammi comprendere, affinché io osservi la tua legge e affinché io la guardi con tutto il cuore. . . . Fa passare i miei occhi dal vedere ciò che è senza valore; conservami in vita nella tua propria via”. — Sal. 119:33-37.
CONOSCENZA, SAPIENZA E INTENDIMENTO
6, 7. In che modo la sapienza è diversa dalla conoscenza, e perché la sapienza è “la prima cosa”?
6 Leggendo la Bibbia acquisteremo conoscenza. La conoscenza, comunque, non basta. “La sapienza è la prima cosa. Acquista sapienza; e con tutto ciò che acquisti, acquista intendimento. Stimala altamente, ed essa ti esalterà. Ti glorificherà perché tu l’avrai abbracciata. Alla tua testa darà un serto di attrattiva; ti conferirà una corona di bellezza”. (Prov. 4:7-9) La sola conoscenza non farà questo.
7 Conoscenza significa, semplicemente, aver nozione o cognizione di fatti, acquistata mediante osservazione ed esperienza o mediante lettura e studio. La conoscenza è basilare; senza di essa siamo ignoranti. Ma la sapienza, come dice il libro di Proverbi, è “la prima cosa”. Perché? Perché sapienza significa mettere la conoscenza all’opera in modo che rechi risultati buoni, risultati desiderabili. È la “prima cosa” perché senza di essa la nostra conoscenza, la vita stessa, sarebbe di poco valore. Per mezzo della sapienza perveniamo alle mete a cui tendiamo, gli scopi che perseguiamo. — Prov. 8:4-21, 32-36; Eccl. 7:11, 12.
8, 9. Spiegate che cos’è l’intendimento.
8 Dove rientra quindi l’intendimento? E perché la Bibbia dice che con tutta la sapienza che acquistiamo dovremmo acquistare intendimento?
9 Intendimento significa vedere i fatti come hanno relazione fra loro. Implica discernimento e perspicacia, vedere addentro nel perché e nel percome delle cose. Con l’intendimento vediamo non solo i punti isolati di una faccenda, ma il quadro completo. In effetti, possiamo “mettere insieme due più due” e giungere alla giusta conclusione. — Dan. 9:22, 23.
10. Illustrate il significato dell’intendimento e della sapienza in relazione con l’uso di una concordanza della Bibbia.
10 Possiamo illustrare questo con l’uso di una concordanza della Bibbia. Se cerchiamo nella concordanza una certa parola, diciamo la parola “fede”, troviamo molte scritture elencate sotto la parola. Se le leggiamo acquistiamo conoscenza. Se possiamo vedere come hanno relazione fra loro, come sono fra loro in armonia e si fanno luce l’una con l’altra, come influiscono sulla nostra relazione con il nostro Creatore, allora abbiamo acquistato intendimento. E se poi mettiamo effettivamente in pratica queste verità nella nostra propria vita usandole per aiutare altri, esercitiamo sapienza. — Prov. 15:2, 7; Eccl. 12:9, 10.
11. Perché la conoscenza “è cosa facile” per chi ha intendimento?
11 L’intendimento ci aiuta sia ad acquistare conoscenza che ad esercitare sapienza. Proverbi 14:6 dice che “a chi ha intendimento la conoscenza è cosa facile”. Perché accade questo? Perché chi ha intendimento può porre nuovi fatti in relazione con la conoscenza precedente, vedere dove si collegano e trovano posto. Collegandoli in questo modo con tale conoscenza precedente, i nuovi fatti fanno sulla sua mente una durevole impressione così che li ricorda. E per “conoscere” realmente qualche cosa la dobbiamo ricordare, non soltanto udirla o leggerla e dimenticarla. Oltre a ciò, chi ha intendimento vede le cose in modo più chiaro. Vede come esse hanno relazione con Dio e con i suoi propositi e come influiscono su di lui. L’intendimento dunque stabilisce la conoscenza, la rende più ferma.
12. Spiegate come l’intendimento fortifica la sapienza e, perciò, perché è così importante acquistare intendimento?
12 L’intendimento similmente fortifica la sapienza. Per questo il proverbio dice: “Acquista sapienza; e con tutto ciò che acquisti, acquista intendimento”. Si può avere la conoscenza e la sapienza per guidare un’automobile. Ma se si comprende come l’automobile viene montata, come funzionano le diverse parti e quali sono i movimenti che ciascuna di esse compie, si potrà guidare in modo migliore e più saggio. Così avviene anche della Bibbia. Si può leggere nella Bibbia che si dovrebbe fare una certa cosa. Perché è nella Bibbia, si accetta il comando di Dio e si mette in pratica. Questa è la condotta della sapienza. Ma se si fortifica questa sapienza con accresciuto intendimento, imparando perché Dio vuole che si compia tale azione, a quale scopo serve, quale relazione ha con gli altri propositi di Dio, allora la convinzione e la decisione di continuare ad agire fedelmente ne sono grandemente rafforzate. Con l’intendimento si può davvero amare e servire Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente. — Matt. 22:37.
AUSILIARIO PER CAPIRE LA BIBBIA
13. (a) Che cosa predisse Geova per mezzo di Daniele circa l’intendimento in questo “tempo della fine”? (b) In che modo l’intendimento della Bibbia può aiutarci quando siamo perseguitati?
13 Noi abbiamo grande bisogno d’accrescere oggi il nostro intendimento della Bibbia. Viviamo nel predetto “tempo della fine”. Per mezzo del suo profeta Daniele, Geova profetizzò circa i suoi servitori: “E riguardo a quelli che hanno perspicacia fra il popolo impartiranno intendimento a molti. E per certo saran fatti inciampare mediante la spada e mediante la fiamma, mediante la cattività e mediante la preda, per alcuni giorni”. “Molti si purificheranno e s’imbiancheranno e saranno raffinati. E i malvagi agiranno per certo malvagiamente, e nessun malvagio comprenderà; ma quelli che hanno perspicacia comprenderanno”. (Dan. 11:33; 12:10) Geova permette al nemico di attaccare i suoi servitori, di provare la loro integrità. In tali prove la nostra conoscenza dev’esser chiara e acuta. Se il nostro intendimento e la nostra perspicacia sono forti, questo ci aiuterà a perseverare, avendo ferma convinzione, e potremo venirne fuori purificati, rafforzati dall’esperienza. — 1 Piet. 5:8-10.
14. (a) Quale preoccupazione espressa dall’apostolo Paolo nella sua lettera ai Colossesi prova oggi il corpo direttivo cristiano? (b) In armonia con ciò, quale nuova pubblicazione è stata preparata?
14 Il corpo direttivo della congregazione cristiana dei testimoni di Geova apprezza l’importanza d’acquistare in questi tempi critici un sempre più chiaro intendimento della Parola di Dio. Molte prove devono ancora venire. La preoccupazione che il corpo direttivo prova per tutti i servitori di Dio che sono in tutta la terra è simile a quella che l’apostolo Paolo espresse nella lettera inviata ai Colossesi, capitolo 1, versetti 9-12: “Non abbiamo cessato di pregare per voi e di chiedere che siate ripieni dell’accurata conoscenza della . . . volontà [di Dio] in ogni sapienza e discernimento spirituale, per camminare in modo degno di Geova al fine di piacergli pienamente mentre continuate a portar frutto in ogni opera buona e a crescere nell’accurata conoscenza di Dio, essendo resi potenti con ogni potenza fino alla sua gloriosa possanza in modo da perseverare pienamente ed esser longanimi con gioia, ringraziando il Padre che vi ha messi in grado di partecipare all’eredità dei santi nella luce”. In armonia con tale preghiera e per aiutare le persone sincere ad acquistare accresciuto discernimento spirituale e ad essere rese potenti in modo da perseverare pienamente con gioia, la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati ha preparato una nuova pubblicazione (inglese), intitolata “Ausiliario per capire la Bibbia”.
15. (a) Allorché l’intera opera sarà stata completata, quali aspetti del racconto biblico includerà nella sua considerazione? (b) Perché è utile che studiamo tali cose?
15 Il primo volume di questa pubblicazione fu presentato il 9 luglio 1969 all’Assemblea Internazionale “Pace in terra” dei Testimoni di Geova, allora in corso a New York, Buffalo e Atlanta, U.S.A.. Quando sarà stata completata, l’intera opera conterrà migliaia di voci disposte alfabeticamente, cominciando da “Aaronne” e continuando fino a “Zuzim”. Contribuirà ad accrescere l’intendimento di tutti quei molti aspetti che costituiscono il racconto biblico. Questi includono popoli di molte razze e nazioni: ciò che dissero e fecero, le loro abitudini, i loro sentimenti e la loro adorazione giusta o sbagliata; luoghi: inclusi paesi, città e villaggi, monti, fiumi e valli del torrente, con i loro alberi e piante, uccelli e animali locali; avvenimenti notevoli: l’ascesa e il declino di imperi e regni, le cospirazioni e le oppressioni politiche, le maggiori battaglie; e, ciò che ha la massima importanza, la narrazione degli atti di Dio riguardo agli uomini: la sua misericordia e i suoi miracolosi atti di salvezza, i suoi giudizi, le sue promesse e le sue profezie; tutte queste cose e molte altre ancora trovano posto nella narrazione biblica. Tutte hanno significato, e più sappiamo intorno a esse più l’intero proposito di Dio potrà divenirci chiaro. — Sal. 78:1-4; Rom. 15:4.
16, 17. Quanto è stata estesa la ricerca necessaria nella preparazione dell’Ausiliario per capire la Bibbia, e quanti anni ci sono voluti?
16 Riconoscendo il valore di un’opera di consultazione che fornisca in modo esauriente tali informazioni, cinque anni fa la Società Torre di Guardia cominciò a preparare tale pubblicazione. Circa 250 maturi cristiani in più di 90 paesi furono invitati a contribuire alla ricerca richiesta. Entro un anno il materiale raccolto fu mandato alla sede della Società. Personale specializzato cominciò quindi a verificare questo materiale e a fare molta ulteriore ricerca. Furono usate le biblioteche specializzate della stessa Società Torre di Guardia, che contengono migliaia di volumi, e parecchie grandi biblioteche della città di New York. In quest’opera sono citate circa quaranta diverse traduzioni della Bibbia, che erano state consultate in molte lingue. I reparti di lingue estere della Società aiutarono nella ricerca in pubblicazioni non inglesi. In questo modo nella considerazione di ciascun soggetto si poté far uso della migliore erudizione, compresi i risultati della più recente ricerca.
17 Il lavoro che si è dovuto fare per preparare l’Ausiliario per capire la Bibbia è stato immenso. Dopo cinque anni, c’è ancora molto da fare. Comunque, la Società Torre di Guardia fu felice di poter presentare ai congressisti il primo volume di 544 pagine, della misura della rivista Torre di Guardia, che tratta soggetti alle lettere A, B, C, D e maggior parte della E, fino al soggetto dell’“Esodo”.
IL BISOGNO DI TALE AUSILIARIO
18. Quali caratteristiche di molti dizionari biblici e opere di consultazione ne riducono il valore per l’insegnante della Parola di Dio?
18 Dato che oggi ci sono molte opere di consultazione nella forma di commentari e dizionari biblici e di altre opere enciclopediche, si potrebbe chiedere perché è stata intrapresa quest’opera che richiede notevole tempo. Benché tali opere di consultazione disponibili contengano in effetti molte nozioni utili, esse contengono anche molte nozioni che non sono degne di fiducia, che sono prive d’accuratezza o addirittura false. In molti dizionari biblici e opere di consultazione c’è la continua tendenza al modernismo e alla critica della Bibbia. Essa è considerata come semplice opera degli uomini, non come un documento ispirato. Perciò la conclusione degli storici e degli archeologi è spesso accettata come di pari o maggiore autorità della Bibbia. In genere le opere più antiche sostengono maggiormente l’autorità della Bibbia. Ma tali opere più antiche spesso non sono disponibili al comune studente biblico. Per giunta, anche tali commentari e dizionari più antichi sovente si basano sul presupposto della fidatezza delle tradizioni e delle dottrine religiose che o non sono menzionate nella Bibbia o non sono da essa sostenute. Buona parte del materiale di queste pubblicazioni è dunque alterato da dottrina settaria e credi religiosi. Questo ne riduce grandemente il valore e l’utilità per il ministro di Dio.
19. (a) Fate un esempio di aperto diniego della veracità della Bibbia da parte di una moderna opera di consultazione biblica. (b) In contrasto, quale punto di vista espressero l’apostolo Paolo e Gesù Cristo riguardo a questo episodio narrato nella Bibbia?
19 Bisogna perciò avere molta cura e cautela nell’uso di tutte queste opere di consultazione, antiche o più recenti. Mentre asseriscono di contribuire al miglior intendimento della Parola di Dio, ne negano in maniera aperta o insidiosa l’accuratezza e in tal modo minano la fede in essa. Un esempio di aperto diniego si trova nel primo volume di The Interpreter’s Bible, pagina 501. Commentando il capitolo 3 di Genesi, dichiara: “All’uomo fu proibito sotto pena di morte di mangiare del[l’albero della vita e dell’albero della conoscenza del bene e del male], e la ragione per cui Dio diede la proibizione fu il timore che l’uomo, acquistata conoscenza del bene e del male, divenisse simile a lui e, avvicinandosi troppo al suo trono, ne mettesse in pericolo la supremazia. Ma il serpente, demonio ostile a Dio, disse la verità. Egli non fu pertanto un insidioso tentatore ma, nell’intenzione, almeno, un benefattore della razza umana”. Ora, mettete in contrasto questa dichiarazione con ciò che l’apostolo Paolo disse, esprimendo la sua preoccupazione per i cristiani di Corinto: “Temo che in qualche modo, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, le vostre menti siano corrotte lungi dalla sincerità e dalla castità che son dovute al Cristo”. (2 Cor. 11:3) Gesù chiamò colui che fu simboleggiato dal serpente, cioè Satana il Diavolo, “bugiardo e padre della menzogna” e anche “omicida”. (Giov. 8:44) Non lo chiamò “benefattore della razza umana”. — Si paragoni I Giovanni 4:1.
20. (a) Quale impressione dà il libro La Bibbia aveva ragione circa la fidatezza dei particolari contenuti nella Bibbia? (b) È ragionevole tale punto di vista?
20 Oppure, considerate il recente libro La Bibbia aveva ragione (di Werner Keller). Nell’introduzione (pagina xv), l’autore dice della Bibbia: “Questi avvenimenti sono storicamente autentici e furono annotati con precisione addirittura sbalorditiva. . . .” Questo suona come un’eccellente lode alla Bibbia. Tuttavia, più avanti nel libro (pagine 145, 146, edizione italiana; pagina 161, edizione riveduta americana), quando parla del tempo di Abraamo, il libro afferma: “Dobbiamo cancellare il cammello dalla nostra rappresentazione della vita e del traffico dell’antico Oriente. Anche nel libro di Genesi [il riferimento ai cammelli] dev’essere stato inserito più tardi. Ad esempio, nella bella scena in cui incontriamo per la prima volta Rebecca nella sua città natia di Nacor, il cammello deve aver subìto uno scambio di connotati. I ‘cammelli’ del futuro suocero Abramo che si abbeverano alla fonte (Genesi, 24,10, segg.) in realtà . . . erano asini. Possiamo comunque esser sicuri che Mosè, che scrisse il racconto di Genesi, e Dio, che lo ispirò, conoscevano la differenza fra il cammello e l’asino!
21. Perché tali opere di consultazione sono spesso in contrasto con ciò che dice la Bibbia? Illustrate.
21 In molte di tali opere di consultazione c’è la tendenza a screditare ogni intervento o guida di Dio. Viene fatto lo sforzo di attribuire ogni cosa a fonti o cause puramente umane. Così, alla voce Tempio, Harper’s Bible Dictionary, alla pagina 732, dice: “Il Tempio di Salomone fu edificato da artefici fenici in base al modello di una cappella . . . fenicio-cananea . . . benché nel suo disegno vi lasciassero tracce anche influenze egiziane e altre del Vicino Oriente”. Tuttavia, la Bibbia dice specificamente che Davide diede a “Salomone suo figlio il piano architettonico del portico e delle sue case e delle sue stanze di deposito e delle sue camere in terrazza e delle sue oscure stanze interne e della casa del coperchio del propiziatorio; perfino il piano architettonico d’ogni cosa ch’era stata presso di lui mediante ispirazione”. — 1 Cron. 28:11, 12.
‘ATTENIAMOCI A CIÒ CHE È ECCELLENTE’
22. Perché questi uomini mondani, malgrado tutto il loro sapere, spesso non afferrano il significato della Parola di Dio?
22 Molto tempo fa, l’apostolo Paolo scrisse: “Ora noi ricevemmo non lo spirito del mondo, ma lo spirito che è da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state benignamente date da Dio. E queste cose diciamo non con parole insegnate da sapienza umana, ma con quelle insegnate dallo spirito, mentre associamo a cose spirituali parole spirituali. Ma l’uomo fisico non riceve le cose dallo spirito di Dio, poiché per lui sono stoltezza; ed egli non le può conoscere, perché sono esaminate spiritualmente”. (1 Cor. 2:12-14) Nonostante il loro molto studio e sapere, gli uomini che assumono una veduta carnale della Parola di Dio non ne possono afferrare il significato e spesso lo pervertono. Come si espresse l’apostolo Paolo, non comprendono “né le cose che dicono né le cose circa le quali fanno forti asserzioni”. (1 Tim. 1:7) Quando si considerano le “forti asserzioni” di uomini che questo mondo riconosce come “autorità”, non dovremmo provare soggezione né sentirci spinti ad accettare le loro idee e teorie infondate. I redattori dell’Ausiliario per capire la Bibbia sono stati attenti nell’‘accertarsi di ogni cosa, attenendosi a ciò che è eccellente’. (1 Tess. 5:21) Si sono sforzati di vagliare il grano per separarlo dalla pula in quanto alle informazioni che si trovano nelle opere di consultazione, nelle enciclopedie e nei dizionari.
23, 24. (a) In quale modo fondamentale l’Ausiliario per capire la Bibbia differisce da ogni altra pubblicazione simile? (b) In che modo la ricerca nelle lingue antiche è stata usata con profitto in questa pubblicazione, ma in quale laccio cadono alcuni lessicografi?
23 A questo riguardo, l’Ausiliario per capire la Bibbia differisce da ogni altra pubblicazione di natura simile, poiché accetta coerentemente la Bibbia come principale autorità e ne è guidato. È vero che la conoscenza delle originali lingue della Bibbia — ebraico, aramaico e greco — è stata grandemente accresciuta dalla ricerca dei lessicografi. La loro ricerca è stata considerata e spesso usata in questa nuova pubblicazione. Ci sono altre lingue semitiche oltre l’ebraico, come l’arabo e pure l’antica lingua accadica (la lingua degli Assiri e dei Babilonesi). Tali lingue son chiamate lingue “affini” all’ebraico perché derivano dalla stessa radice o ceppo. Per questa ragione un paragone di certe parole ebraiche di significato incerto con parole simili in arabo o accadico può spesso fornire un’indicazione in quanto al loro significato. Questo può dirsi per molti nomi di animali, uccelli e piante menzionati nella Bibbia.
24 Comunque, i lessicografi si spingono a volte troppo avanti. Perfino rappresentano certi termini religiosi ebraici come derivanti dalla lingua dei pagani Assiri o Babilonesi. Per esempio, l’espressione ‘Dio Onnipotente’ viene dall’ebraico ʹEl Shad·daʹy. Alcuni traduttori e lessicografi cercano comunque di farlo derivare dalla parola accadica shadu che significa “monte”. Essi renderebbero dunque ʹEl Shad·daʹy come il “Dio Monte”, invece di Dio Onnipotente. L’errore di tale immaginosa congettura è reso chiaro nell’Ausiliario per capire la Bibbia alla voce “Dio Onnipotente”.
25. Quali utili informazioni ha reso disponibili l’archeologia?
25 Gli scavi archeologici compiuti in tutti i paesi biblici — Egitto, Palestina, Siria, Assiria, Babilonia, Persia e molti altri — hanno fornito utili informazioni. Letteralmente centinaia di migliaia di tavolette d’argilla sono state trovate con scrittura cuneiforme. La Parola “cuneiforme” significa “a forma di cuneo” e descrive la forma delle lettere impresse nella soffice argilla. Sono stati pure trovati in considerevole numero rotoli papiracei d’Egitto. Oltre a ciò, sono stati dissotterrati altri interessanti manufatti — oggetti casalinghi, utensili, strumenti per la guerra — che danno qualche idea del modo in cui vivevano nel tempo in cui si scriveva la Bibbia.
26. Nella preparazione dell’Ausiliario per capire la Bibbia, perché i redattori sono stati attenti riguardo alle conclusioni presentate dagli archeologi?
26 Tali informazioni sono state pure considerate nella preparazione dell’Ausiliario per capire la Bibbia. C’è un articolo di otto pagine e mezza sull’“Archeologia” stessa. Ancora, comunque, i redattori sono stati attenti per evitare l’errore che molte opere di consultazione commettono, dando esagerata importanza a tali ritrovamenti archeologici. In realtà, gli archeologi sono molto simili ad agenti investigativi che cercano di pervenire alla verità in base all’evidenza che trovano. Mentre le loro scoperte possono sembrare molto impressionanti — grandi monumenti, templi e tombe, antichi scritti che risalgono a migliaia d’anni fa, alcuni scolpiti nella pietra — tuttavia dovremmo ricordare che nei tempi moderni si commettono gravi errori quando gli agenti investigativi cercano di basarsi solo sull’evidenza indiziaria senza fidati testimoni che diano vero significato a tale evidenza. Quanto più grande è la possibilità d’errore quando si considera evidenza antica di migliaia d’anni. Dovremmo capire che molte conclusioni degli archeologi si basano su congetture, perfino sull’immaginazione. Perciò non è saggio cercar di edificare l’intendimento, la convinzione e la fede sul fondamento archeologico. L’apostolo Paolo dice: “Camminiamo per fede, non per visione”, e la nostra fede si basa sulla Parola di Dio e sulla nostra propria esperienza in relazione con Dio e col suo popolo. — 2 Cor. 5:7.
27. (a) Illustrate quanto sono incerte le interpretazioni fatte dagli archeologi sulle loro scoperte. (b) Questo mutato punto di vista influì sull’attendibilità di ciò che dice la Bibbia?
27 Per illustrare quanto siano incerte molte interpretazioni fatte dagli archeologi sulle loro scoperte, possiamo prendere il caso di Ezion-Gheber presso il golfo di Aqaba. Durante gli scavi che vi furono compiuti dal 1937-1940 un eminente archeologo asserì di aver trovato le rovine di una grande industria dov’era fuso il rame ch’egli descrisse come la ‘Pittsburgh dell’antica Palestina’ al tempo del re Salomone. (The Other Side of the Jordan, 1945, Nelson Glueck, pagine 91-98) Per oltre vent’anni questa interpretazione delle scoperte di Ezion-Gheber fu generalmente accettata e pubblicata in molte opere di consultazione. Quindi nel 1965, dinanzi ad altra evidenza, l’archeologo riconobbe che la sua interpretazione non era corretta. L’edificio che egli aveva pensato fosse il centro di un complesso per la fusione del rame si pensò ora che fosse semplicemente una “costruzione per il deposito del grano”. (The Biblical Archaeologist, Vol. XXVIII, settembre 1965) In effetti, la Bibbia stessa non fa nessuna menzione di un’industria del rame in Ezion-Gheber. Descrive solo la fusione di oggetti di rame in un luogo della valle del Giordano, a nord del mar Morto. — 1 Re 7:45, 46.
28. Qual è il risultato dell’equilibrata considerazione, per quanto riguarda l’Ausiliario per capire la Bibbia?
28 Facendo un’equilibrata considerazione, i redattori dell’Ausiliario per capire la Bibbia hanno cercato di continuare a “tenere il modello delle sane parole”, essendo fedeli ai fatti biblici pur prendendo in considerazione altre fonti di informazioni. (2 Tim. 1:13) Crediamo che troverete le informazioni presentate sia conformi ai fatti che stimolanti. Possiamo essere davvero felici di avere tale ausiliario degno di fiducia, che edificherà la nostra fede e ci farà confidare nella Parola di Dio anziché demolirla.
UTILE IMPIEGO DEL NUOVO LIBRO
29. (a) Come si può usare questo libro per ottenere maggiore intendimento della Bibbia? (b) Che cosa dovrebbe di solito essere di guida nella scelta della voce sotto cui cercare le informazioni nel libro?
29 In che modo questo volume vi aiuterà ad acquistare maggiore intendimento della Parola di Dio? Esso è specialmente utile nella lettura e nello studio biblico a domicilio. Ogni qualvolta trovate nella Bibbia un termine poco conosciuto o a voi non troppo noto, vi sarà molto profittevole cercarlo in questa pubblicazione. Con pochissime eccezioni, le voci che contiene sono parole ed espressioni che si trovano nella Bibbia stessa. Nell’opera completa, cercheremo di considerare ogni persona, luogo, pianta e creatura menzionati nella Bibbia. Per risparmiare spazio e anche per dare al lettore una maggiore ricchezza di informazioni, alcuni argomenti che hanno stretta relazione fra loro sono raggruppati insieme con un’intestazione generale come “Armi, Armatura”; “Attitudini e Gesti”; e “Abbigliamento”.
30. In che modo l’uso del libro Ausiliario può accrescere l’intendimento del libro biblico di Atti?
30 Considerate alcuni esempi di quanto sia utile usare questa pubblicazione. Probabilmente avete letto il libro di Atti. Ma avete riscontrato che lo scrittore di Atti (Luca) si riferisce direttamente o fa allusione a circa 109 diversi luoghi e regioni geografiche? Sapete dove sono quei 109 posti o zone? Pensate quanto può essere maggiore il vostro apprezzamento del ministero di Pietro, Paolo e altri fedeli testimoni di quel tempo se imparate qualche cosa di ciascuno di quei luoghi comprendendone la reciproca relazione. In alcuni di essi si formarono congregazioni, e Paolo scrisse lettere a parecchie di quelle congregazioni. Se comprendiamo qualche cosa della situazione e dei precedenti storici di ciascun luogo, possiamo capire meglio perché in quelle lettere appaiono certe dichiarazioni o espressioni.
31, 32. Usando il materiale del libro Ausiliario, spiegate il significato del riferimento al “Carmelo” in Isaia 35:1, 2.
31 La stessa cosa può dirsi dei riferimenti geografici delle Scritture Ebraiche. Possiamo leggere, per esempio, in Isaia 35:1, 2 che la pianura del deserto dovrà fiorire come lo zafferano e che ‘le si daranno la gloria del Libano e lo splendore del Carmelo e di Saron. Solo se conosciamo qualche cosa della fertilità del Libano, del Carmelo e di Saron possiamo apprezzare il significato di questa profezia. Riguardo al monte Carmelo, nella nostra nuova pubblicazione leggiamo:
32 “I suoi pendii, spazzati dai venti marini, hanno ancora frutteti, uliveti e viti, e a primavera si ammantano di magnifici fiori. L’innamorato della fanciulla sulammita nel Cantico di Salomone (7:5) paragonò la testa di lei al Carmelo, riferendosi la similitudine o alla sua abbondante capigliatura o al modo in cui la sua graziosa testa le si ergeva maestosamente sul collo. Il maestoso aspetto del Carmelo, in particolar modo il promontorio che s’innalza in modo spettacolare dalla costa, . . . fu pure usato [in Geremia 46:18] per rappresentare l’imponente figura di Nabucodonosor che avanzava alla conquista dell’Egitto”.
33. Quali utili informazioni dà il nuovo libro circa persone menzionate nella Bibbia?
33 Alle voci inerenti alle persone, l’Ausiliario per capire la Bibbia richiama la vostra attenzione sulla relazione o sull’attinenza che l’individuo ha con altri eminenti personaggi biblici. Mette in risalto le particolari qualità e attitudini manifestate. Cerca di sottolineare qualsiasi contesa implicatavi, e di tener conto dei particolari circa tempo, luogo e circostanze che fanno luce su azioni, discorsi o attitudini dell’individuo, punti che potrebbero altrimenti passare inosservati.
34, 35. (a) Quanto è estesa la trattazione della cronologia nel libro? (b) Quali tabelle cronologiche sono incluse?
34 Molte domande sono state scritte alla Società Torre di Guardia sul soggetto della cronologia. Nell’Ausiliario per capire la Bibbia troverete su questo soggetto ventisette pagine che trattano non solo la cronologia biblica, ma anche le cronologie di Egitto, Assiria, Babilonia e Persia. Molte informazioni pubblicate in recenti articoli de La Torre di Guardia erano state prese da questa fonte.
35 Forse sapete che i testi biblici indicano che il periodo dall’entrata d’Israele in Canaan all’inizio del regno di Saul fu di 356 anni. Tuttavia leggendo il libro di Giudici, se sommiamo gli anni ivi elencati per i vari periodi di oppressione e dei giudici, abbiamo un totale di 410 anni. Come si può spiegare questo? In aggiunta alla spiegazione di questo argomento, è inclusa un’utile tabella per mostrare uno dei modi in cui queste cifre possono essere poste in armonia. Nel 1946 la Società pubblicò il libro “Preparato per ogni opera buona”, con una tabella dei re di Giuda e d’Israele. Da allora s’è fatto molto studio e ricerca e nell’Ausiliario per capire la Bibbia troverete una nuova tabella che occupa otto pagine della voce “Cronologia”.
36. Dalla tabella del calendario ebraico nel libro Ausiliario, che cosa si può apprendere circa (a) il mese di Sivan? (b) il mese di Bul?
36 Userete con piacere anche la tabella del calendario ebraico in cui è elencato ciascun mese, insieme alle feste e alle celebrazioni, alle condizioni del tempo, ai raccolti e ad altri aspetti di ciascun mese. Quando leggete nella Bibbia che un avvenimento ebbe luogo nel mese di Sivan potete ricordare la festa di Pentecoste del 6 Sivan e pensare all’avvicinarsi dell’estate, al caldo vento di scirocco che soffia occasionalmente, al tempo in cui comincia sugli altipiani la raccolta del grano, quando maturano i primi fichi e le mandorle, quando si raccoglie il miele nella valle del Giordano e fioriscono gli oleandri. Allorché leggete del mese autunnale di Bul potete pensare al tempo piovoso, agli agricoltori che seminano il frumento e l’orzo, ai pastori che riconducono dal campo i loro greggi per l’inverno.
37. Com’è considerato nel libro l’uso figurato delle parole?
37 Nella Bibbia sono usate molte parole sia in senso letterale che in senso figurato. Questo si fa con parti del corpo (come l’occhio, l’orecchio, il piede) e anche con diversi animali, uccelli e piante. L’uso figurato è spesso più importante per l’intendimento del significato letterale, come nei simboli profetici di Daniele e Rivelazione. Per aiutare l’intendimento, la nostra nuova pubblicazione mostra il significato delle espressioni figurate. Essa fa ciò con lo studio del contesto, dei testi relativi e delle circostanze esistenti. Sotto l’intestazione “Bestie simboliche” c’è un’utile tabella di varie creature, indicante quale caratteristica o qualità è rappresentata da ciascuna e in che modo sono impiegate quali simboli, sia di cose desiderabili che di ciò che è cattivo e indesiderabile. — Gen. 49:14; Luca 13:32.
38. Quale aiuto è dato rispetto alle cosiddette contraddizioni, ma perché non è possibile risolverle tutte con certezza?
38 Nell’Ausiliario per capire la Bibbia troverete soddisfacenti spiegazioni di molte cosiddette contraddizioni, che lo sono solo superficialmente. Questo non significa che la pubblicazione cerchi di risolvere tutti i problemi o di chiarire ogni particolare dell’intero racconto biblico. Ci sono molti punti che non si possono risolvere attualmente con certezza. Questo avviene per la semplice ragione che la Bibbia non provvede informazioni particolareggiate sul soggetto o perché fatti degni di fede non sono disponibili in fonti secolari. Dove si riscontra questo, lo si ammette francamente.
39, 40. (a) Perché alcuni punti che erano chiari alle persone vissute al tempo in cui fu scritta la Bibbia sono oscuri per noi oggi? (b) Fin quando possiamo dover aspettare perché ci siano chiariti alcuni di questi particolari?
39 Nel periodo in cui gli scrittori della Bibbia erano impiegati per comporre le Scritture, essi trattavano fatti — persone, luoghi, avvenimenti e date — che erano per certo generalmente ben noti a quelli allora viventi. Molti di coloro che allora leggevano o udivano le Scritture avevano visto, forse abitato o attraversato molti dei medesimi luoghi menzionati. Capivano le abitudini del tempo, le forme di espressione, i metodi di calcolare il tempo, gli utensili da cucina, i pesi e le misure, i metodi commerciali, i processi giudiziari e le migliaia di altri oggetti e pratiche della vita quotidiana di quei paesi indicati nel racconto biblico.
40 Oggi alcune di quelle cose possono sembrarci alquanto oscure. Possiamo trovar difficile capire certi punti geografici, forse certe linee di confine di eredità tribali. Oppure, alcune informazioni genealogiche possono non esserci chiare. Per esempio, l’Ausiliario per capire la Bibbia elenca sotto il nome “Azaria” ventisei individui. Furono alcuni di questi ventisei identici? Forse. Comunque, dovremmo avere l’assicurazione che i punti realmente essenziali per essere in grado di compiere la volontà di Geova sono ampiamente chiari per le nostre necessità, se facciamo il dovuto sforzo d’acquistare intendimento. Gli altri punti pure diverranno chiari nel tempo stabilito da Dio. Alcuni punti possono attendere il ritorno di servitori di Dio dell’antico passato per mezzo della risurrezione.
41. (a) Come dovremmo considerare questa nuova pubblicazione per lo studio biblico? (b) In quanto alle profezie e ai princìpi, che cosa include l’Ausiliario per capire la Bibbia, e che cosa non include in genere, e perché?
41 Tutti quelli che leggono l’inglese dovrebbero voler fare pieno uso di questa pubblicazione per lo studio biblico riconoscendola come un provvedimento di Geova Dio. Quale posto occupa rispetto alle altre nostre pubblicazioni? Continueremo a riscontrare che il nostro principale canale d’istruzione biblica è la rivista Torre di Guardia. A causa del suo obiettivo punto di vista, l’Ausiliario per capire la Bibbia può mostrare l’adempimento della profezia nei tempi antichi ma in genere non considererà l’adempimento moderno. Può aiutare il lettore a vedere i princìpi inerenti a un certo racconto o alla vita di un personaggio biblico. Ma in genere viene lasciato al lettore di farne l’applicazione alle proprie circostanze del giorno attuale. L’Ausiliario per capire la Bibbia non sostituisce dunque nessuna delle nostre attuali pubblicazioni. Piuttosto, le completa tutte e può rendere assai maggiore il nostro diletto e l’utile derivante da qualsiasi pubblicazione.
UTILITÀ PER GENITORI E GIOVANI
42. (a) Il nostro nuovo libro come può aiutare i componenti delle famiglie a divenire “uomini fatti nelle facoltà d’intendimento”? (b) I genitori quale splendida opportunità dovrebbero aiutare i figli ad apprezzare?
42 L’Ausiliario per capire la Bibbia può essere ampiamente usato nella casa. Oggi si presenta ai genitori un compito davvero difficile, quello di allevare i loro figli in un mondo dove la corruzione dilaga. La televisione e altre cose competono con lo studio biblico. La Parola di Geova Dio ci dice che dovremmo essere ‘bambini in quanto a malizia; e divenire uomini fatti nelle facoltà d’intendimento’. (1 Cor. 14:20) C’è tanto per riempire la mente di malizia in questo attuale sistema. L’Ausiliario per capire la Bibbia ci aiuterà a crescere nelle nostre facoltà d’intendimento mentre ci formeremo un più nitido e chiaro quadro di ciò che è contenuto in ciascun racconto, imparando maggiormente com’era la vita nei tempi antichi. I giovani dovrebbero essere aiutati a capire che negli anni della loro giovinezza — prima che assumano il pieno peso della responsabilità — hanno l’eccellente opportunità di fare molta lettura e studio. I genitori dovrebbero aiutare i figli ad apprezzare questa splendida opportunità mentre è loro offerta. Il nuovo libro sarà d’aiuto. — Eccl. 12:1.
43. (a) Perché è importante che i genitori prendano il tempo di appurare ciò che è insegnato ai loro figli a scuola? (b) In che modo il libro Ausiliario si può usare per risolvere i problemi che sorgono?
43 Che cosa imparano a scuola i vostri figli? Vi siete preso il tempo di appurarlo? Molte volte il materiale incluso nei loro testi scolastici contraddice apertamente la Bibbia o la degrada in maniera insidiosa, facendo un’errata interpretazione dei fatti. L’Ausiliario per capire la Bibbia aiuterà a correggere molti di questi punti nella mente del fanciullo. Non importa di quale età siano i figli, essi possono trarre vantaggio da molte cose. Infatti, lo stesso soggetto “Alfabeto” è considerato nel nuovo libro. E quanti ragazzi che vanno a scuola sanno che la parola “alfabeto” può farsi risalire alle prime due lettere ebraiche: ʹAʹleph, Behth?
44. Come possono i giovani che vanno a scuola usare il materiale del libro Ausiliario per le lezioni in cui studiano piante, animali e il corpo umano?
44 I giovani che vanno a scuola hanno molti compiti da fare a casa. Spesso questi sono su qualche soggetto dove si può inserire il materiale biblico, in lezioni come botanica, biologia o storia. Perché non incoraggiare i vostri figli, perché non aiutarli, a trovare i punti nel libro Ausiliario? Forse devono fare un tema su qualche animale o parti del corpo o alimenti. Perché non includere qualche cosa della Bibbia, che si riferisce a tanti animali, compresi antilope, scimmia, asino, tasso, pipistrello, orso, cinghiale, cammello, cane e decine d’altri? E praticamente ogni parte del corpo umano è considerata in qualche luogo della Bibbia.
45. Perché è veramente utile che i giovani cristiani imparino a conoscere gli avvenimenti e le persone della storia biblica?
45 Così anche per la storia. La Bibbia contiene storia vera e fidata più di qualsiasi opera moderna. Si riferisce a un periodo di tempo più lungo, tuttavia la sua applicazione e il suo valore sono senza tempo. In genere i ragazzi che vanno a scuola imparano la storia del loro paese natale; spesso imparano a memoria i nomi di governanti o presidenti del loro paese. Perché non dovrebbero i ragazzi cristiani imparare la storia assai più importante degli avvenimenti relativi ai servitori di Dio che furono in Egitto, Canaan, Arabia, Assiria, Babilonia e altri paesi? Perché non dovrebbero imparare i nomi dei re di Giuda e d’Israele? Quali informazioni sono più importanti, più preziose? I ragazzi che vanno a scuola imparano che a certi uomini, come Washington degli Stati Uniti, Benito Juárez del Messico, o altri, si dà il titolo di “padre della patria”. Tuttavia essi non furono i letterali padri di tutti quelli che vivono nel loro paese. Abraamo, d’altra parte, fu il padre di tutta la nazione d’Israele, nonché degli Ismaeliti e di parecchie tribù arabe. Egli e altri fedeli uomini che servirono Dio nei tempi antichi saranno un giorno risuscitati e molti senza dubbio avranno incarichi principeschi come rappresentanti terreni del celeste regno di Dio. C’è ogni ragione per essere profondamente interessati in loro e nella loro storia. — Sal. 45:16.
46. Quali risultati si possono ottenere usando il materiale del libro Ausiliario nelle considerazioni a scuola?
46 Dato che la Bibbia tratta ogni aspetto della vita umana e ogni sorta di soggetto relativo alla nostra terra e a ciò che essa contiene, non c’è limite alle possibilità di usare tale materiale. Includendo tali punti nella sua presentazione, il ragazzo che va a scuola non solo sarà aiutato ad accrescere in altri la conoscenza biblica ma ricorderà anche a lungo i punti che avrà usati. Potrà avere così una parte nel difendere la verità della Parola di Dio. Se l’insegnante mette in dubbio qualche dichiarazione fatta oralmente o per iscritto, lo studente può portare l’Ausiliario e mostrare che ha una fonte d’informazioni aggiornata e degna di fiducia. Forse l’insegnante s’interesserà ed esaminerà il libro ulteriormente.
ACCRESCETE LA VOSTRA CONOSCENZA E IL VOSTRO INTENDIMENTO
47. Per quali ragioni dovremmo interessarci d’accrescere la nostra conoscenza di luoghi, piante e creature menzionate nella Bibbia?
47 E poiché la Bibbia offre la speranza di vivere per sempre in una terra paradisiaca in condizioni giuste, perché non imparare tutti, giovani e vecchi, tutto ciò che possiamo ora al riguardo, di terre, fiumi, colli, fiori, animali e uccelli? (1 Re 4:33; Matt. 6:26, 28) È vero che la Società non incoraggia a dedicare tempo in atenei o università mondane, nelle cosiddette “scuole di istruzione superiore”. Ma questo non significa che dobbiamo essere di conoscenza limitata. Abbiamo ogni ragione per desiderar d’accrescere la nostra conoscenza, abbracciando molti soggetti. Ma vogliamo che essa sia inerente a cose che hanno vero valore, che aumentano il nostro apprezzamento per la Parola di Dio. Come pregò Paolo, così noi preghiamo “che il vostro amore abbondi sempre più in accurata conoscenza e pieno discernimento; affinché vi accertiate delle cose più importanti”. (Filip. 1:9, 10) Questa è la condotta della sapienza e “la sapienza è la prima cosa”. Perciò “acquista sapienza; e con tutto ciò che acquisti, acquista intendimento”. La nostra vita sarà più piena e più ricca se facciamo questo. Il nostro nuovo libro ci aiuterà.
48. In che modo l’uso del libro Ausiliario può aiutarci a fare buon uso degli anni che rimangono all’attuale sistema di cose?
48 Non sappiamo quanti anni rimangono all’attuale sistema di cose, ma il tempo sta definitamente scadendo. Sia consentito a tutti noi di fare saggio uso del tempo che rimane, di concentrarci nell’accrescere l’intendimento delle cose edificanti della Parola di Dio. Molti fratelli che non leggono l’inglese sarebbero lieti di avere in tutto il mondo questo nuovo libro nella propria lingua. Comunque, il suo materiale sarà usato nelle riviste Torre di Guardia e Svegliatevi!, come è già stato usato in parte, e così tutti i servitori di Dio trarranno in ogni luogo beneficio da questa nuova pubblicazione.
49. Perché parte dell’Ausiliario per capire la Bibbia è stata pubblicata prima che l’intera opera fosse completa?
49 La Società spera di completare la preparazione di quest’opera verso l’anno prossimo. Se questo sarà possibile, pubblicheremo l’intera opera in un solo volume. Ma anziché trattenere questo prezioso materiale dell’attuale volume finché l’opera completa non sia pronta, la Società ha ritenuto meglio pubblicare quello che era disponibile così che possiate cominciare a usarlo. C’è una tale abbondanza di materiale che avrete solo cominciato ad assimilarlo al tempo in cui sarà presentata l’opera completa.
50. Oltre ad accrescere la conoscenza e l’intendimento della Bibbia, per che cos’altro è stato preparato questo libro?
50 La Bibbia è il libro più avvincente e interessante che vi sia sulla terra, il più utile da leggere e studiare. L’Ausiliario per capire la Bibbia è stato preparato per aiutare ad accrescere non solo la conoscenza e l’intendimento della Bibbia, ma il sentito apprezzamento verso Geova, il Creatore e Dio Onnipotente, e per recare lode al suo nome nella mente e sulle labbra di tutti quelli che useranno il libro. Fervidamente preghiamo che esso serva ad aiutare centinaia di migliaia di persone ad aprire più ampiamente il loro cuore verso Geova Dio con piena devozione verso di lui. — 1 Cron. 29:10-13.
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G. Suiter presenta il libro “Ausiliario” ad Atlanta. Invece d’assumere un atteggiamento critico verso la Bibbia come fanno molte opere di consultazione, l’“Ausiliario” accetta la Bibbia come principale autorità
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I congressisti a Vancouver si compiacciono per l’abbondanza di informazioni del libro “Ausiliario”. Ha 27 pagine solo sulla cronologia