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Che cosa intese dire il saggio?La Torre di Guardia 1978 | 15 maggio
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della vita. La semplice inattività non garantirà che non accadano.
Chi cercasse di regolare la propria vita tentando di predeterminare esattamente quello che può e che non può accadere, non farebbe mai nulla. Infatti, Salomone osserva: “Chi guarda il vento non seminerà il seme [temendo che il seme sia soffiato via]; e chi guarda le nubi non mieterà [temendo che se taglia il grano si bagnerà prima che lo possa raccogliere nel suo deposito]”. — Eccl. 11:4.
Perciò, dobbiamo fare quello che occorre, comprendendo che le incertezze ci sono. Non è possibile sondare l’opera di Dio, cioè scoprire qualche regola mediante cui determinare esattamente ciò che egli può fare o tollerare nell’adempimento del suo proposito e poi condurre i propri affari in base a tale regola. Salomone precisò che l’opera di Dio è un mistero per l’uomo come lo è lo sviluppo di un bambino nel seno. Egli scrisse: “Proprio come non sei consapevole di quale sia la via dello spirito nelle ossa nel ventre di colei ch’è incinta, in maniera simile non conosci l’opera del vero Dio, che fa ogni cosa”. — Eccl. 11:5.
Date le incertezze della vita e l’incapacità umana di cambiare certe leggi fisse, Salomone dà questo consiglio: “La mattina semina il tuo seme e fino alla sera non far riposare la tua mano; poiché non sai dove questo avrà successo, o qui o là, o se tutt’e due saranno buoni”. (Eccl. 11:6) Quindi, la cosa migliore è di compiere diligentemente le nostre faccende, non permettendo che le incertezze ci preoccupino fino al punto di soffocare la nostra attività, sia che si tratti di occupazioni spirituali, lavoro secolare o atti di generosità.
Questo può contribuire a darci una veduta luminosa della vita. Salomone scrisse: “La luce è anche dolce, ed è bene per gli occhi vedere il sole; poiché se un uomo dovesse pur vivere per molti anni, in essi tutti si rallegri”. (Eccl. 11:7, 8) Poiché solo i vivi possono apprezzare la luce e il sole, Salomone indica qui che è bello essere vivi e che si dovrebbe provare gioia nella vita. Tuttavia, aggiunge un pensiero profondo: “Si ricordi dei giorni delle tenebre, benché possano esser molti; ogni giorno che è venuto è vanità”. (Eccl. 11:8) Non si dovrebbe perdere di vista il fatto che quando arrivano i “giorni delle tenebre” o la vecchiaia si possono perdere le energie e il vigore. Divenuto vecchio decrepito, l’uomo può riscontrare che, mentre la vita si trascina per anni, ogni giorno è vanità, apparentemente vuoto e senza significato. Mentre può, dovrebbe dunque cercare di trarre un sano godimento dalla vita, usando buon senso e cercando la guida di Dio in tutto quello che fa.
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Scuola di vitaLa Torre di Guardia 1978 | 15 maggio
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Scuola di vita
UN’INSEGNANTE dell’Ecuador ha tenuto nella sua scuola un regolare studio biblico con oltre 200 allievi. Prima dell’inizio del trimestre, spiegò a tutti i genitori che cosa intendeva fare e chiese se avevano obiezioni. Non ne avevano, anzi alcuni dissero d’essere felici che ai loro figli fossero insegnate buona morale e buone abitudini. Le classi vanno dalla seconda alla sesta, quindi ai ragazzi dalla seconda alla quarta classe fu dato il libro di testo “Ascoltate il grande Insegnante!”, mentre a quelli della quinta e sesta classe fu dato un libro più profondo, “Come ottenere il meglio dalla tua giovinezza”. Gli studi si tengono in gruppo, come nelle normali lezioni in classe, ma le lezioni vengono iniziate e concluse con preghiera, come in uno studio biblico a domicilio.
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