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Pietro, apostolo con le chiaviLa Torre di Guardia 1952 | 15 settembre
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(1 Piet. 2:4-6, NM) In nessun luogo egli pretende il primato o l’infallibilità, né parla d’un successore al quale avrebbe dato le sue “chiavi”. Al contrario, Pietro fu teocratico, e un buon esempio per tutti i Cristiani in mansuetudine, umiltà e pentimento, e zelo e devozione per gl’interessi del nuovo mondo.
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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1952 | 15 settembre
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Domande dai lettori
◆ Come spiega ciò la dichiarazione dell’opuscolo (inglese) Harmaghedon, pagina 55, che non tutti quelli che sono uccisi ad Harmaghedon rimarranno morti per sempre? — B. E., Maryland.
Quanto è stato pubblicato nell’edizione de La Torre di Guardia del 15 aprile 1952 costituisce la nostra presente comprensione della questione, e sostituisce il concetto espresso nell’opuscolo Harmaghedon di 14 anni fa. Richiamiamo l’attenzione sul fatto che prima che questa risposta fosse pubblicata su La Torre di Guardia il medesimo punto era stato trattato nel libro (inglese) “Questo significa vita eterna”, pagine 248, 249.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1952 | 15 settembre
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Domande dai lettori
◆ Che vuol dire la dichiarazione di Ecclesiaste 12:9: “Lo spirito torni a Dio che l’ha dato”? — J. D., Canada.
In questo testo spirito vuol dire la potenza della vita. Iddio ritira questa vita dal peccatore morente, e nessuno può ridare questa potenza della vita eccetto Geova Dio, che originalmente la diede ad Adamo. (Gen. 2:7) Salmo 104:29, 30 (Ro) dichiara: “Tu nascondi la tua faccia, essi sono sconcertati, tu ritiri il loro spirito, cessano di respirare, e tornano alla loro propria polvere: mandi il tuo spirito, essi sono creati. e tu rinnovi la faccia della terra”. Nel caso di creature umane morte tenute nella memoria di Dio, egli ridarà loro la potenza della vita nella risurrezione. Quelli che morirono volontariamente malvagi non saranno ricordati al tempo della risurrezione. Essi saranno come brute bestie che periscono. — Prov. 10:7; Eccl. 3:18-21; Giov. 5:28, 29, NM; 2 Piet. 2:12.
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Domande dai lettori (3)La Torre di Guardia 1952 | 15 settembre
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Domande dai lettori
◆ Il libro [inglese] della vostra Società “Preparato per ogni buona opera” porta, a pagina 82, alcune leggende talmudiche intorno a Gesù, le quali leggende il nostro pastore dice che non sono vere. Potete dirmi la sorgente delle vostre informazioni? — F. J., Pennsylvania.
Queste leggende si trovano nel libro [inglese] Il Nuovo Testamento e il Talmud (96 pagine) di Julius Feldman, professore, nel suo Capitolo VII, intitolato “Tradizioni e leggende”, alle pagine 67 e 72. L’autore dice come le edizioni del Talmud sono state espurgate per eliminare alcune di queste grossolane leggende affin d’evitare di offendere troppo profondamente i Cristiani Gentili e suscitare così pogròm e persecuzioni simili contro i Giudei. Ma le edizioni recenti non espurgate del Talmud contengono tali leggende, dalla cui sorgente l’autore del libro le ha prese. Il libro suddetto è stato indubbiamente esaurito, ma potrà trovarlo in una ben fornita biblioteca pubblica.
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Domande dai lettori (4)La Torre di Guardia 1952 | 15 settembre
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Domande dai lettori
◆ La posterità di Adamo non venne sotto l’eterna distruzione a causa della sua caduta. Perché dovrebbero i bambini subire la distruzione eterna ad Harmaghedon per il fatto che hanno genitori malvagi? — E. N., Minnesota.
Adamo ed Eva furono giudicati rispetto all’albero della conoscenza e la condotta che tennero determinò il loro destino essendo quello un tempo di giudizio. I figli di Adamo ed Eva non nacquero a quel tempo e quindi non furono direttamente o personalmente giudicati in Eden. Per questa ragione Dio poté disporre per la redenzione di tutti i loro futuri figli che avrebbero accettato le sue disposizioni, dimostrando la loro accettazione in qualsiasi tempo nel quale fosse piaciuto a Dio di portarli in un periodo di giudizio. È probabile che per la maggioranza degli uomini che sono vissuti sopra la terra questo tempo di giudizio sia nel regno millenniale di Cristo, il tempo della risurrezione generale e dopo. In quel futuro tempo di giudizio stabilito per loro dalla misericordia di Dio ciascuno avrà la sua propria responsabilità, come è indicato da Ezechiele 18:20-23. — Vedere “Questo significa vita eterna” (inglese), pagine 94, 95.
Tuttavia, molto tempo prima di questo molte persone avranno avuto il loro tempo di giudizio, dato che le Scritture indicano che Dio ha recato certi periodi di giudizio sopra la società umana in certe epoche, durante i quali egli le ha tenute responsabili della loro condotta. Affinché esse fossero realmente responsabili per loro stesse e per i loro figliuoletti dipendenti da loro, egli fece dar loro una testimonianza perché conoscessero la contesa e prendessero la loro decisione, con la quale avrebbero determinato il loro destino, indipendentemente da qualsiasi condanna ereditata da Adamo. Egli avvertì i genitori non soltanto delle conseguenze per loro stessi ma anche per la loro irresponsabile prole.
Uno di tali periodi di giudizio fu il diluvio del giorno di Noè, prima del quale Noè predicò la giustizia per circa quaranta o cinquant’anni. (Ebr. 11:7; 2 Piet. 2:5) Un altro fu l’ardente fine di Sodoma e Gomorra, le quali città videro miracoli d’avvertimento da parte di angeli e udirono la testimonianza di Lot prima che cadesse la pioggia di fuoco. (Gen. 19:11-14, 24) Nel giorno di Gesù vi fu un tempo di giudizio ed egli avvertì certe città giudaiche d’una sorte simile a quella abbattutasi su Sodoma e Gomorra, e giudicò certi scribi e Farisei meritevoli dell’eterna distruzione della Geenna. — Matt. 11:20-24; 23:33, NM.
Il nostro attuale giorno è pure un tempo di giudizio, ed è questo che gli obiettori della risposta ne La
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