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Libro biblico numero 19: Salmi“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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7, 8, 14-18; 69:20, 21) Come indica Giovanni 19:23-30, anche in quelle ore Gesù deve aver tratto molto conforto e guida dai Salmi, sapendo che tutte queste scritture si sarebbero dovute adempiere fino all’ultimo particolare. Gesù sapeva che i Salmi parlavano anche della sua risurrezione ed esaltazione. Senza dubbio aveva in mente queste cose quando l’ultima notte prima di morire guidò gli apostoli nel ‘cantare lodi’, o salmi. — Matt. 26:30.
31. Cosa predice il libro dei Salmi circa il Seme del Regno e la congregazione di Gesù?
31 I Salmi perciò indicano chiaramente che il “figlio di Davide” e Seme del Regno è Cristo Gesù, il quale è ora esaltato sia come Re che come Sacerdote nella Sion celeste. Lo spazio non ci consente di descrivere nei particolari tutti i passi dei Salmi il cui adempimento su questo Unto di Geova è riportato nelle Scritture Greche Cristiane, ma ne elenchiamo di seguito qualche altro esempio: Sal. 78:2—Matt. 13:31-35; Sal. 69:4—Giov. 15:25; Sal. 118:22, 23—Mar. 12:10, 11 e Atti 4:11; Sal. 34:20—Giov. 19:33, 36; Sal. 45:6, 7—Ebr. 1:8, 9. Inoltre nei Salmi è predetta la congregazione dei veri seguaci di Gesù, non come singoli individui, ma come gruppo tratto da ogni nazione e condotto nel favore di Dio per partecipare a un’opera di lode al nome di Geova. — Sal. 117:1—Rom. 15:11; Sal. 68:18—Efes. 4:8-11; Sal. 95:7-11—Ebr. 3:7, 8; 4:7.
32. (a) Cosa rivela lo studio dei Salmi in quanto alla rivendicazione di Geova e ai propositi del Regno? (b) Se apprezziamo la Sua sovranità, come dovremmo esprimere lealtà e gratitudine?
32 Lo studio dei Salmi accresce grandemente il nostro apprezzamento per la sovranità di Geova Dio, che egli esercita mediante il promesso Seme ed Erede del Regno, a propria gloria e rivendicazione. Ci sia consentito di essere sempre fra quei leali che esultano del ‘glorioso splendore della dignità di Geova’ e dei quali si parla nel Salmo 145, definito una “lode, di Davide”: “Discorreranno della gloria del tuo regno, e parleranno della tua potenza, per far conoscere ai figli degli uomini i suoi potenti atti e la gloria dello splendore del suo regno. Il tuo regno è un regno per tutti i tempi indefiniti, e il tuo dominio è per tutte le successive generazioni”. (Sal. 145:5, 11-13) Conforme al salmo profetico, lo splendore dello stabilito Regno di Dio retto da Cristo viene sin d’ora fatto conoscere ai figli degli uomini in tutte le nazioni. Come dovremmo essere grati per questo Regno e per il suo Re! Davvero appropriate sono le parole conclusive dei Salmi: “Ogni cosa che respira, lodi Iah. Lodate Iah!” — 150:6.
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Libro biblico numero 20: Proverbi“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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Libro biblico numero 20: Proverbi
Pronunciati da: Salomone, Agur, Lemuel
Dove fu scritto: Gerusalemme
Quando fu completato: ca. 717 a.E.V.
1. Quale sapienza si trova nel libro di Proverbi?
QUANDO nel 1037 a.E.V. Salomone, figlio di Davide, divenne re di Israele, pregò Geova di dargli “sapienza e conoscenza” per ‘giudicare questo grande popolo’. Geova lo esaudì dandogli ‘conoscenza e sapienza e un cuore che aveva intendimento’. (2 Cron. 1:10-12; 1 Re 3:12; 4:30, 31) Di conseguenza, Salomone “pronunciava tremila proverbi”. (1 Re 4:32) Parte di questa sapienza da lui pronunciata fu messa per iscritto nel libro biblico di Proverbi. Poiché la sua sapienza era in realtà quella che “Dio gli aveva posto in cuore”, studiando Proverbi studiamo in realtà la sapienza di Geova Dio. (1 Re 10:23, 24) Questi proverbi riassumono verità eterne. Oggi sono attuali come quando vennero pronunciati la prima volta.
2. Perché quello di Salomone era un tempo adatto per provvedere la guida divina esposta in Proverbi?
2 Il regno di Salomone era un tempo adatto per provvedere questa guida divina. Si legge che Salomone “sedeva sul trono di Geova”. Il regno teocratico di Israele era all’apice del suo splendore e Salomone aveva una “dignità regale” senza pari. (1 Cron. 29:23, 25) Era un tempo di pace e abbondanza, un tempo di sicurezza. (1 Re 4:20-25) Comunque, anche sotto quel governo teocratico il popolo aveva i problemi e le difficoltà derivanti dall’imperfezione umana. Era logico che si rivolgesse al saggio re Salomone perché lo aiutasse a risolvere i suoi problemi. (1 Re 3:16-28) Mentre emetteva il giudizio nei numerosi casi che gli venivano sottoposti, egli proferiva detti proverbiali che si adattavano alle varie situazioni della
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