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AnticristoAusiliario per capire la Bibbia
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La dichiarazione di Giovanni rivela che ci sono molti singoli anticristi, anche se tutti insieme costituiscono una persona composita definita “l’anticristo”. (II Giov. 7) Circa l’uso del termine “ora” riferito a un periodo di tempo, relativamente breve o di durata indeterminata, ci sono altri esempi negli scritti di Giovanni. (Vedi Giovanni 2:4; 4:21-23; 5:25, 28; 7:30; 8:20; 12:23, 27). Egli quindi non limita la comparsa, esistenza e attività di tale anticristo solo a un tempo futuro, ma ne indica la presenza allora e in seguito. – I Giov. 4:3.
IDENTIFICATO
In passato si sono fatti molti tentativi per identificare l’“anticristo” con un individuo, come Pompeo, Nerone o Maometto (quest’ultimo suggerito dal papa Innocenzo III nel 1213 E.V.), o con una specifica organizzazione, come il papato, secondo il concetto dell’“anticristo” che hanno i protestanti. Comunque le dichiarazioni ispirate di Giovanni indicano che il termine ha un’ampia applicazione, includendo tutti quelli che negano che “Gesù è il Cristo”, e che Gesù è il Figlio di Dio venuto “nella carne”. – I Giov. 2:22; 4:2, 3; II Giov. 7; confronta Giovanni 8:42, 48, 49; 9:22.
Chi nega che Gesù è il Cristo e il Figlio di Dio, necessariamente nega qualsiasi o ogni insegnamento scritturale che lo riguarda: la sua origine, il suo posto nella disposizione di Dio, l’adempimento delle profezie delle Scritture Ebraiche in lui quale promesso Messia, il suo ministero, i suoi insegnamenti e le sue profezie; e inoltre si oppone a lui o cerca di sostituirsi a lui nella posizione di Sommo Sacerdote e Re nominato da Dio. Questo è evidente da altri versetti che, pur non usando il termine “anticristo”, esprimono essenzialmente la stessa idea. Infatti Gesù disse: “Chi non è dalla mia parte è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde”. (Luca 11:23) Come spiega II Giovanni 7, costoro potrebbero rivelarsi ingannatori, e quindi “l’anticristo” includerebbe i “falsi Cristi” e i “falsi profeti”, e anche quelli che compiono opere potenti in nome di Gesù eppure sono da lui definiti “operatori d’illegalità”. – Matt. 24:24; 7:15, 22, 23.
Giovanni menziona particolarmente gli apostati fra coloro che costituiscono l’anticristo, riferendosi a quelli “usciti da noi” avendo abbandonato la congregazione cristiana. (I Giov. 2:18, 19) Ciò include dunque “l’uomo dell’illegalità” o “il figlio della distruzione” descritto da Paolo, e anche i “falsi maestri” che Pietro denuncia perché formano distruttive sette ‘rinnegando anche il proprietario che li ha comprati’. – II Tess. 2:3-5; I Piet. 2:1.
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AntilibanoAusiliario per capire la Bibbia
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Antilibano
La più orientale delle due catene che formano il sistema montuoso del Libano. La catena dell’Antilibano è parallela a quella del Libano per oltre 100 km, dall’altopiano di Basan, a E di Dan, su fino alla grande pianura di Emesa, non lontano da Ribla. Fra le due catene montuose si stende la lunga valle formata dai fiumi Oronte e Leonte (Litani), detta Celesiria (“Bassa Siria”) o al-Biqa‘. – Gios. 11:17.
Al N il crinale è stretto e interrotto da una serie di vette; la parte centrale è più ampia, alta e accidentata, mentre la zona meridionale è percorsa da lunghe valli torrentizie che scendono verso E e S. A E del crinale principale una serie di altipiani scende dolcemente fino alla pianura di Damasco. La parte meridionale include il monte Ermon, che raggiunge i 2814 m d’altezza. La struttura dell’Antilibano è simile a quella del Libano, e consiste principalmente di pietra calcare, con dirupi grigi e tondeggianti cime grige.
Il nome ebraico “Amanah” si riferisce evidentemente all’Antilibano in Cantico di Salomone 4:8, dov’è menzionato in relazione al monte Ermon. Alcuni hanno pensato che Amanah fosse una cima particolare, ma sembra che sia piuttosto l’intera catena dell’Antilibano o una arte di essa. Le catene montuose “Libana” e “Ammanana” sono menzionate insieme in iscrizioni dei monarchi assiri Tiglat-Pileser III e Sennacherib. Anche il fiume Abana (moderno Barada) menzionato in II Re 5:12 in alcuni testi è chiamato “Amanah”, e questo fiume, il principale di Damasco, nasce nella parte meridionale dell’Antilibano. Quindi il nome può riferirsi a quella parte o a tutta la catena stessa.
Poiché la maggior parte della catena dell’Antilibano non è innevata, ha pochi fiumi o corsi d’acqua. La vegetazione è scarsa, rade macchie di querce nane e ginepri si notano qua e là sui pendii. Oggi rimangono pochi cedri. Sui pendii più bassi ci sono ancora vigneti, uliveti e frutteti, come nei tempi biblici.
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AntilopeAusiliario per capire la Bibbia
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Antilope
[ebr. dishòn, da una radice che significa “scattare, saltare”].
Ruminante incluso nell’elenco degli animali che gli israeliti potevano mangiare. (Deut. 14:5) Non è sicuro a quale animale si riferisca il termine ebraico dishòn.
Spesso si suggerisce che l’antilope addax, originaria delle regioni desertiche dell’Africa settentrionale e del Sudan, corrisponda al dishòn delle Scritture Ebraiche. Quest’antilope, alta circa un metro alla spalla, ha larghi zoccoli spartiti che le permettono di muoversi con agilità sulla morbida sabbia del deserto, dove può sopravvivere senz’acqua per periodi estremamente lunghi. Le ampie corna si avvolgono a spirale compiendo da uno e mezzo fino a quasi tre giri, e misurano circa un metro in tutta la loro lunghezza. A eccezione del ventre, della coda, della parte posteriore e dei segni sul muso, che rimangono sempre bianchi, l’antilope addax diventa più scura d’inverno, passando dal color sabbia al marrone.
Oppure potrebbe trattarsi dell’orice dell’Arabia, altra antilope del deserto. A differenza dell’antilope addax, l’orice ha corna leggermente ricurve all’indietro. A parte le zampe marrone scuro e i segni sul muso, la sua pelliccia è bianca.
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Antiochia
(Antiòchia).
1. La città di Antiochia di Siria fu fondata da Seleuco Nicatore poco dopo aver vinto insieme ai generali Cassandro e Lisimaco la battaglia decisiva di Ipso in Frigia (Asia Minore), nel 301 a.E.V. Scelse la posizione per la sua importanza strategica e la chiamò così in ricordo del padre o del figlio, che entrambi si chiamavano Antioco. Antiochia fu fondata dove ora sorge la città turca di Antakya, sulla sponda meridionale del fiume navigabile Oronte, in un’insenatura a poco più di 30 km dal Mediterraneo. La sua posizione geografica le consentiva di essere arbitro del commercio di tutta la Siria nord occidentale perché dominava le strade che dall’Eufrate portavano al Mediterraneo. Divenne presto un centro commerciale e la produzione di articoli di lusso portò prosperità e ricchezza alla città cosmopolita. Seleuco fondò sulla costa anche la città di Seleucia, che prese nome da lui, come porto marittimo di Antiochia. Prima di essere assassinato nel 281 a.E.V. trasferì la sede del suo governo da Babilonia ad Antiochia, nuova capitale della Siria, dove la dinastia dei Seleucidi rimase al potere fino al 64 a.E.V., quando il generale romano Pompeo ridusse
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