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GazaAusiliario per capire la Bibbia
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dopo un anno di assedio, rase al suolo la città. — Antichità giudaiche, Libro XIII, cap. XIII, 3. Gabinio, governatore romano della Siria, ordinò la ricostruzione di Gaza, ma probabilmente in una zona diversa. (Antichità giudaiche, Libro XIV, cap. V, 3) Alcuni studiosi ritengono che il vocabolo greco èremos (“deserto, desolato”) in Atti 8:26 si riferisca alla vecchia Gaza abbandonata (AT, per esempio, dice “la città è ora desolata”). Secondo altri èremos si riferisce alla strada che portava in città, quindi traducono: “Questa è una strada nel deserto”. — .VM; confronta PIB; PS; VR.
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Gazzella, IAusiliario per capire la Bibbia
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Gazzella, I
[ebr. tsevì; gr. dorkàs; arabo ghazàl (da cui deriva il sostantivo italiano “gazzella”); i nomi propri Zibia e Tabita significano “gazzella” (II Re 12:1; I Cron. 8:9; Atti 9:36)].
Genere di piccoli mammiferi graziosi e veloci. a Gazella orcas, comune in Arabia, Egitto, Palestina e Siria, era senz’altro nota agli antichi ebrei. Questo tipo di gazzella è lungo 1 m e alto alla spalla 60 cm circa. Sia il maschio che la femmina hanno corna anellate a forma di lira lunghe anche 30 cm. Di colore fulvo chiaro, ha strisce chiare e scure sul muso, l’addome e le parti posteriori bianchi. Il pelo è corto e liscio. Un’altra varietà di gazzella che poteva essere nota agli israeliti è la Gazella arabica, un po’ più grande e di colore fulvo scuro.
Le Scritture alludono all’andatura della gazzella, che è fra i mammiferi più veloci. (Cant. 2:17; 8:14) La velocità di Asael fratello di Gioab e di alcuni gaditi fu paragonata a quella delle gazzelle. (II Sam. 2:18; I Cron. 12:8) Fu predetto che la caduta di Babilonia avrebbe indotto i suoi sostenitori e parassiti stranieri a fuggire come una gazzella nei rispettivi paesi. (Isa. 13:14) Questo animale è citato anche come esempio di prontezza nell’evitare di essere presi al laccio. — Prov. 6:5.
Probabilmente a motivo della sua bellezza ed eleganza, la gazzella compare in alcune vivaci descrizioni del Cantico di Salomone. (2:9; 4:5; 7:3) La gazzella è menzionata anche nel giuramento che la Sulammita impone alle figlie di Gerusalemme, obbligandole in tal modo per tutto ciò che è bello ed elegante. — Cant. 2:7; 3:5.
Secondo la Legge promulgata per mezzo di Mosè, la gazzella era commestibile. (Deut. 12:15, 22; 14:4, 5; 15:22) Era una delle carni provvedute regolarmente per la sontuosa tavola di Salomone. — I Re 4:22, 23.
[Figura a pagina 492]
Esemplare di gazzella
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Gazzella, IIAusiliario per capire la Bibbia
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Gazzella, II
Cristiana della congregazione di Ioppe la quale “abbondava in buone opere e rendeva doni di misericordia”, fra cui evidentemente quella di fare vesti e mantelli per le vedove bisognose. (Atti 9:36, 39) “Gazzella” è la traduzione di “Dorcade” (Ri) dal greco e di “Tabita” dall’aramaico. Può darsi che questa cristiana fosse conosciuta con entrambi i nomi, non essendo insolito per gli ebrei, specie se risiedevano in città portuali come Ioppe con popolazione mista di ebrei e gentili, avere un nome ebraico e anche un nome greco o latino. Oppure Luca può aver tradotto il nome a beneficio dei lettori gentili. Gazzella è l’unica donna menzionata nelle Scritture a cui sia applicata la forma femminile “discepola”. Questo però non vuol dire che avesse una posizione speciale nella congregazione, poiché tutti i cristiani erano in effetti discepoli di Gesù Cristo. (Matt. 28:19, 20) La sua morte avvenuta verso il 36 E.V. addolorò moltissimo le vedove alle quali con la sua benignità aveva fatto molto bene, mentre non si parla del dispiacere provato da un marito, fatto che indicherebbe che in quel tempo non era sposata.
Quando morì i discepoli di Ioppe la prepararono per la sepoltura e, appreso che Pietro era a Lidda, pochi km a SE di Ioppe, mandarono a chiamarlo. Senza dubbio avevano saputo che Pietro aveva guarito il paralitico Enea e ciò poteva dar loro ragione di sperare che l’apostolo potesse risuscitare Gazzella, o forse si rivolsero a Pietro solo per essere consolati. — Atti 9:32-38.
Seguendo una procedura simile a quella con cui Gesù aveva risuscitato la figlia di Iairo (Mar. 5:38-41; Luca 8:51-55), Pietro, dopo aver fatto uscire tutti dalla stanza, pregò e quindi disse: “Tabita, alzati!” Gazzella aprì gli occhi, si sedette e presa la mano di Pietro si alzò. Questa è la prima risurrezione di cui si abbia notizia compiuta da un apostolo, in seguito alla quale molti divennero credenti in tutta Ioppe. — Atti 9:39-42.
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GebusAusiliario per capire la Bibbia
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Gebus
(Gèbus) [calpestato o, forse, aia], GEBUSEO (gebusèo).
L’antica Gebus sorgeva nella zona dell’odierna Gerusalemme. All’epoca di Abraamo, prima del 1900 a.E.V., la località si chiamava Salem (che significa pace), nome incluso in quello di Gerusalemme di cui può essere un’abbreviazione. (Ebr. 7:2) Nelle lettere di Tell el-Amarna scoperte in Egitto si fa menzione di Urusalim (Gerusalemme). E nei libri di Giosuè, Giudici e I Samuele, dove sono descritti avvenimenti precedenti la conquista della città da parte di Davide, la città è spesso chiamata Gerusalemme. (Gios. 10:1, 3, 5, 23; 12:10; 15:8, 63; 18:28; Giud. 1:7, 8, 21; 19:10; I Sam. 17:54) Solo in due brani viene chiamata Gebus. (Giud. 19:10, 11; I Cron. 11:4, 5) In Giosuè 18:28 ricorre nel testo ebraico il termine Yevusì, la cui i finale indica che si riferisce alla popolazione, agli abitanti della città.
Quasi tutti gli studiosi convengono che Gerusalemme (o forse Salem) fosse il nome originale della città, e che solo durante l’occupazione dei gebusei fu a volte chiamata Gebus. In genere si ritiene che “Gebus” non fosse un’abbreviazione di Gerusalemme, ma derivasse piuttosto dal nome dei gebusei, che la abitarono per qualche tempo. Dopo che Davide ebbe conquistato la fortezza di Sion e vi ebbe stabilita la sua residenza reale, a volte era chiamata “la città di Davide”. — II Sam. 5:7.
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