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Seconda parteLa Torre di Guardia 1965 | 15 luglio
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“re di Babilonia” a un maestoso albero al quale nessun taglialegna si è mai avvicinato ma che infine è abbattuto. A questa stirpe di re babilonesi il profeta Isaia dice:
32, 33. (a) Che cosa si doveva agitare alla venuta del re, e chi doveva parlargli in esso? (b) In quale condizione di disonore si doveva far scendere nello Sceol il re di Babilonia?
32 “Perfino lo Sceol di sotto si è agitato per te, per venirti incontro alla tua venuta. Per te ha destato gli impotenti nella morte, tutti i condottieri della terra simili a capri. Ha fatto levare tutti i re delle nazioni dai loro troni [coi quali erano stati sepolti]. Tutti parlano e ti dicono: ‘Sei stato tu stesso pure indebolito come noi? A noi sei stato reso paragonabile? Nello Sceol è stato precipitato il tuo orgoglio, lo strepito dei tuoi strumenti a corda. Sotto di te, i bachi sono stesi come un giaciglio; e i vermi sono la tua coperta’.
33 “Come sei caduto dal cielo, risplendente, figlio dell’aurora! Come sei stato tagliato fino a terra, tu che rendevi inabili le nazioni! . . . sarai precipitato nello Sceol, nelle parti più remote della fossa. . . . Tutti gli altri re delle nazioni, sì, tutti quanti, son giaciuti nella gloria, ciascuno nella propria casa. Ma in quanto a te, sei stato gettato via senza luogo di sepoltura per te, come un germoglio detestato, vestito degli uccisi trafitti con la spada che scendono alle pietre della fossa, come un cadavere calpestato. Tu non ti unirai a loro in un sepolcro, perché riducesti il tuo proprio paese in rovina, uccidesti il tuo proprio popolo”. — Isa. 14:4, 9-20.
34, 35. (a) Che cosa rivela dunque la profezia di Isaia circa coloro che sono nello Sceol? (b) Dove compariranno ulteriori informazioni su questo soggetto?
34 Pertanto il “re” o la dinastia reale di Babilonia è fatta scendere nello Sceol, ma non con la gloriosa sepoltura riservata ai re e ai governanti mondiali della terra. Tuttavia, oltre a ciò la profezia di Isaia mostra che “i condottieri della terra simili a capri” e i “re delle nazioni” sono nello Sceol o Ades. Persone come queste sarebbero i “grandi” che staranno in piedi davanti al grande trono bianco, allorché, come dice Rivelazione 20:11-13, “la morte e l’Ades [Sceol] diedero i morti ch’erano in essi”.
35 Comunque, in merito a questo soggetto generale vi saranno ulteriori informazioni in prossimi articoli di questa serie che verranno pubblicati in future edizioni de La Torre di Guardia.
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La più antica sostanza colorante che si conoscaLa Torre di Guardia 1965 | 15 luglio
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La più antica sostanza colorante che si conosca
NEI tempi biblici non era tanto facile tingere la stoffa di un certo colore, poiché allora non si conoscevano i coloranti sintetici. Alcuni materiali usati dagli Israeliti per il Tabernacolo erano tinti di color “scarlatto cocciniglia”. (Eso. 25:4; 26:1; 35:6) Questa frase è usata nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (inglese), invece della semplice parola “scarlatto”, e si riferisce a quella che alcuni esperti ritengono la più antica sostanza colorante che si conosca. Si ottiene da un piccolo insetto della famiglia delle Cocciniglie che vive sulla Quercus coccifera, quercia nana, frondosa e sempreverde delle regioni mediterranee, molto comune nei luoghi asciutti. I maschi possono volare ma le femmine sono senz’ali, e vivono per la maggior parte della loro vita quasi immobili. Dopo l’accoppiamento il corpo delle femmine si gonfia e, in questo periodo, prima che siano espulse le uova, gli insetti rotondi come piselli erano raccolti ed essiccati. Quando erano messi nell’acqua, questi insetti essiccati davano un bel colorante rosso intenso. I Greci usavano il colorante di questo insetto col nome di kokkos (coccus) e gli Arabi col nome di kermes, da cui deriva la parola italiana “cremisi”. Il kermes o scarlatto cocciniglia fu per lungo tempo il più brillante colorante rosso che si conoscesse.
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